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Autore: darklullaby88    01/10/2013    2 recensioni
Emily racconta la sua storia. che cosa l'ha spinta a morire per mezzo di un inganno? e perchè si innamora i Victor?
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Victor Van Dort, Victoria Everglot
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fin da bambina sognavo solo una cosa. Era la mia dolce ossessione, e credo, che sia l’ossessione di ciascuna ragazza. Sognavo l’Amore  vero, con la  A maiuscola, e il mio matrimonio.

Ero una nobile ragazza, sognatrice e anche un ribelle.

Amavo cavalcare, curare il mio aspetto secondo la moda del tempo, e passavo ore ad acconciarmi i capelli.

Da viva avevo un bellissimo viso carnagione leggermente pallida . Occhi grandi, bellissimi capelli castani ricci che cadevano con dolci onde sulle mie spalle.

Avevo un busto che mi soddisfava molto e la vita sottilissima.

Ero davvero una bella ragazza, e non mi sfuggivano gli sguardi di ammirazione che mi lanciavano i ragazzi di tutti i ceti sociali.

I miei genitori cercavano di proteggermi da tutti quelli che mi volevano sposare solo per il mio denaro.

Quindi, per evitare il problema, tentavano di impormi  un matrimonio combinato.

Al  quale io mi opposi con tutte le mie forze.

Sposare qualcuno che era stato scelto per me …. E l’Amore che sognavo?

No, no, no. Neanche per sogno!

 

La fama della mia bellezza giunse  fino alle orecchie del mio futuro assassino.

Quando oramai stavo  perdendo le speranze e mi stavo rassegnando ad un matrimonio combinato, lui si presentò ad una cosa di cavalli  a  cui stavo assistendo.

Mi lanciò uno sguardo penetrante! E che sguardo!!

Era talmente diverso da tutti quelli che avevo ricevuto fino ad ora!

Mi aveva infiammato nel profondo, una strana sensazione di leggerezza allo stomaco mi aveva prevalso, e non smettevo di ripensare  a ciò.

 

IL giorno seguente usciì con la mia  governante a fare la mia solita passeggiata e lui stava davanti al cancello della villa ad aspettarmi.

Feci finta di non vederlo, se davvero era l’ Amore con la A allora non si sarebbe subito arreso e io avrei avuto la prova del suo amore.

E così fu. Ogni giorno che uscivo vedevo lui davanti al cancello, e un giorno cedetti, gli diedi la mano su cui stampò un rapido bacio.

Persi la testa, il mio cuore cominciò a battere all’ impazzata. Lui era il mio vero amore.

Il mio unico sposo.

 Entrai nella stanza dei miei genitori con una sola domanda in testa.  Il permesso di sposarlo.

I miei per rispetto lo invitarono a cena  , e la sera stessa  mi proibirono di avere ogni minimo contatto con lui.

Piansi, gridai, fui rinchiusa in camera  e  la governante non mi staccava gli occhi di dosso.

Ma lui mi fece recapitare lo stesso il messaggio. Aveva programmato la nostra fuga.

Lo rileggo anche ora ….

Mia adorata! Fatevi trovare vicino il cimitero alle nove di sera in punto. Portatevi il vostro abito da sposa  e qualche soldo per la nostra vita futura. Vi aspetto con impazienza,

Vostro L.R

Come una ladra trafugai qualche gioiello di famiglia, un sacchetto di monete d’oro.

Feci bere alla governante un tè con sonnifero , mi misi l’abito da sposa e il velo e fuggii.

Arrivai  al luogo dell’ appuntamento e, impaziente cominciai a contare i minuti che mi dividevano dal mio amato.

Ma di lui non c’era nessuna traccia.

All’ improvviso avvertiì un forte dolore alla testa e poi ….

Mi vegliai sull’ uscio di   una locanda rumorosa. Si suonava, si rideva, ma quando io entrai rimasero tutti senza fiato.

Non riuscivo ancora a capire che il mio cuore non avrebbe pompato più  sangue. Che io ero morta. Che non avrei più respirato. Che avevo perso la mia vita.

La mia bellissima carnagione era scomparsa. Il mio corpo era livido, i   miei capelli setosi stavano perdendo il loro colore e la loro vitalità.

Mi ci vollero giorni ed anni a  capire la mia condizione, che non mi sarei sposata mai più,che il mio sogno era distrutto. Distrutto per sempre.

Io non perdevo le speranze. Non avevo pace. Dovevo sposarmi.

Con l’aiuto della magia , mi trasformai in una farfalla dalle splendide ali blu. Ritornai di sopra per trovare il mio futuro marito.

Fu lui, invece, a trovare e catturare me. Mi mise in un barattolo di vetro , mi osservò a lungo e poi mi liberò. Seppi che il suo nome era Victor, e che anche lui, doveva sposarsi in un matrimonio combinato.

Si, era colui che volevo!  Lo aveva studiato a lungo e tutto mi piaceva di lui. Il suo modo di parlare, la sua passione per la musica, il modo in cui suonava il piano …

Lui  poteva vedere nei miei occhi e capire la mia anima. E ora che lo avevo trovato, non me lo sarei lasciato scappare facilmente. Ora che sapevo che cosa era il vero amore, non potevo vivere senza.

 

Sempre con la magia , mandai ansia e dubbio nel suo cuore, conducendolo dove io volevo. Mi sdraiai dove era morta e Victor mi infilò l’anello al dito. Pensava che il mio dito scheletrico era un ramoscello e con l’inganno mi sposò.

Ora  io ero sua moglie !

Lo rapiì portandolo di sotto, entusiasta della realizzazione del mio sogno.

Io sentivo di amarlo, e volevo andare contro tutto e tutti.

Volevo mio marito, anche se lui mi guardava con orrore e terrore.

Ma ….

Non feci i conti con i sentimenti di Victor. Lui amava Victoria, e fece di tutto per vederla.

Anche tradendomi.

Mi infuriai a morte e ci rimasi molto male. Se mio marito già mi tradiva dopo poche ore dal  nostro matrimonio … cosa sarebbe successo dopo?

Un altro inghippo stava rischiando di rompere il mio sogno. Victor era vivo, io ero morta.

E un matrimonio è valido finché morte non  vi separi.

E io ero morta, troppo morta e lui troppo vivo.

Quindi Victor doveva morire.

 E qui ebbi il mio primo dubbio. Era giusto quello che stavo facendo?

Era corretto?

Era corretto separare due persone che si amano?

Victor accettò di morire  per me. Per farmi felice.

Potevo davvero farlo?

Victoria si era appena sposata e io , pur sapendo che ero una seconda scelta , lo continuavo a volere per me.

Salimmo tutti in superficie. Vivi e morti erano di nuovo insieme. Ma non mi importava soffermarmi su quello che stava succedendo.

 Finalmente stavo celebrando il mio matrimonio.

Avevo aspettato tanto …

La marcia nuziale stava suonando per me. Le dolci note, ma allo stesso tempo solenni, mi accompagnavano all’ altare. E io vidi Victoria con il volto rigato dalle lacrime.

Lei amava Victor e io glielo stavo portando via.

Non era giusto.

Non era per niente giusto!

Ebbi la mia prima esitazione e guardai Victor.

Lui mi incoraggiò sorridendomi con tristezza. Non so se dimostrava il suo amore per me, o  era la sua rassegnazione  per la sua morte imminente.

 

Mi avvicinai. La marcia era appena finita. Incominciò la parte del giuramento …

 Le mie mani stavano tremando mentre porgevo il calice pieno di veleno a colui che amavo.

Victor lo prese in mano … Stava per mandarlo giù , quando l’urlo di Victoria lo trattenne.

 

Ci voltammo tutti. E sulla scena apparve … Lui! Quello che mi aveva ucciso e aveva sposato Victoria!

Restai un attimo senza respiro.

E poi lui mi riconobbe.

Il mio falso amore si tramutò in un odio profondo in un istante.

Victor lo sfidò a duello per Victoria e per difendermi dalla spregevole battuta su quello che mi era successo.

Fui io  salvarlo dalla morte. La spada che gli avrebbe trapassato il cuore, trapassò  di nuovo il mio, più del fatto di essere la damigella e non la SPOSA.

Lo spregevole individuo si mise a ridere e con mio grande sollievo bevve il vino avvelenato. Nel momento in cui morì nel mio cuore scese una pace mai trovata.

Non era legata al mio matrimonio, ma alla giustizia finalmente avuta. Avrebbe fatto una brutta fine nel mondo di sotto.

Mi voltai verso Victoria , la presi per mano e la congiunsi con Victor.

Era il suo sposo e per me era arrivata quella luce meravigliosa . Era la luna ad emanarla oppure era un nuovo mondo che mi stava aspettando?

Volevo solamente raggiungerla.

Ora ero libera.  Libera  e in pace.

Ero attratta dalla luce come una farfalla dalla fiamma della candela. Ed ad ogni passo, accompagnato dal mio velo, come un battito di ali di una farfalla, il mio corpo si tramutò in mille farfalle azzurre  che volarono libere  fino alla luce meravigliosa.

Grazie, Victor, amore mio, per  avermi liberta dalla mia pena infinita.

 

 

 

 

 

   
 
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