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Autore: Momoko The Butterfly    01/10/2013    2 recensioni
Piccola introspezione su Tyki, dal diciannovesimo volume.
"Quel ruolo da lui ricoperto non è più un semplice gioco, uno svago piacevole per una vita passata a beffarsi del destino; è diventato un conto alla rovescia lento, terribile. Doloroso. "
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tyki Mikk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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¬Hallucinations·


 

La notte crea illusioni.

Contorte visioni del mondo che ci circonda: spaventose, inquietanti, proiezioni di ciò che ci tormenta nell’intimo. Mostri orrendi in agguato nell’ombra; fantasmi con dita di ghiaccio pronti a ghermirci, e a trascinarci nell’inferno della nostra mente, per bruciare tra fiamme fatte di colpe e rimorsi intrisi di sangue.
Nel buio persino lo sguardo più splendente e coraggioso vacilla, si fa cieco, inghiottito in un vuoto apparente dal quale prende forma ogni genere d’incubo. E’ l’immaginazione a renderli reali; a donar loro consistenza, quasi facendolo apposta, per incutere terrore anche in chi afferma di non possederne.
Ma nessuno è immune all’incantesimo delle tenebre, il cui richiamo si fa più forte nel momento in cui l’anima è assalita dal dubbio. E le difese cedono: mura di carta pronte a crollare nel baratro dell’oblio, rendendoci vulnerabili a quegli incubi da cui tanto ci affanniamo per fuggire…

 
Vetri rotti sono sparsi sul pavimento.
La finestra è in frantumi, e un vento gelido vi penetra attraverso, ammutolendo senza esitazione l’anima del Piacere, corrosa dal peccato e annerita dalla cenere di settemila anni di odio. E il dolore quello che sente; gli attraversa la schiena fulminante, forte. Troppo forte. Talmente tanto che qualunque tentativo di resistergli svanisce in muti gemiti di dolore, soffocati dall’orgoglio. Nulla gli è di conforto. Dal giorno in cui ha sentito il suo spirito spezzarsi, tagliato a metà dalla lama forgiata da quel ridicolo sentimento chiamato amore, ogni certezza gli è crollata addosso.
Quel ruolo da lui ricoperto non è più un semplice gioco, uno svago piacevole per una vita passata a beffarsi del destino; è diventato un conto alla rovescia lento, terribile. Doloroso. Ma lo sopporta in silenzio, come ha sempre fatto. Come farà, anche quando sarà palese l’inevitabile. Perché pur non sapendo quale sarà l’epilogo di quel travaglio, sa già che perderà la parte di lui che aveva sempre cercato di preservare: la più luminosa, pulita, ben presto contaminata da quel buio matrice di angosce con il quale ha sempre convissuto, cercando tuttavia di distanziare da tutto il resto.
E’ quindi inutile partecipare a una sfida già persa in partenza, per la quale non vale la pena lottare. Sebbene non pecchi d’ardore sa già a cosa è condannato. E’ la punizione per chi diviene vassallo del Costruttore. Poco a poco ogni traccia di umanità è destinata a sparire, in un modo o nell’altro. Nell’arco di anni, giorni, minuti, secondi. E il terzo apostolo sa che di tempo non gliene rimane molto. Eppure nega l’evidenza, si convince che quel momento non è ancora giunto. Perché?
E’ quel poco di umanità rimastogli che grida e si dibatte; l’ultimo brandello di anima pura che cerca di riottenere il posto che gli spetta.
Godersi gli ultimi istanti da essere umano; da essere libero, non vincolato da catene pesanti quanto il tempo: ecco ciò per cui il suo animo strepita. Ma sebbene trovi la cosa assai divertente, come suo solito naturalmente, non può fare a meno di soffermarsi a fissare quei riflessi inquietanti sui vetri sparsi a terra. Mille scintillii nel buio; un solo orribile sorriso, che lo fissa beffardo prendendosi gioco di lui e del suo ridicolo attaccamento all’umanità.
Distoglie lo sguardo. Un’altra scossa di dolore gli pervade il petto. Suda freddo, eppure sente la testa scoppiare. Il conto alla rovescia è già iniziato e sta scorrendo.
E no, quei ghigni non sono più semplici allucinazioni, bensì terribili realtà sorte dalle tenebre che, abbattute le mura di carta, tingono la sua anima di un solo ed unico colore: il nero del buio e della notte portatori di incubi rossi come il sangue.

 


Angolo di Momoko ¬
  Buonsalve a tutti!
Allora, se siete arrivati fin qui leggendo... Vi adoro. Perché mi sa di aver scritto qualcosa di troppo strano per Tyki; non so neanche se sono riuscita a tenerlo IC. Oddio, ora ho paura. Per qualsiasi problema, vi prego di farmelo presente!! Che dire, di recente sto sfogliando i vecchi volumi e... Niente, sono in ansia. Ho riletto diecimila volte il diciannovesimo, e ho provato a scrivere qalcosa su Tyki pon. Perché sì, finché la Hoshino non continua io muoio xD Ah, perdonate eventuali castronerie, purtroppo mi son beccata la febbre e ho la testa in fiamme çwç Sperando che questo umile sclero possa esservi piaciuto, mi dileguo! A tutti quelli che aspettano Into the Madness, il capitolo arriverà, tranquilli!^^ Come sapere, la scuola mi ruba un mucchio di tempo D:
A prestooo,

Momoko <3
   
 
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