Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |       
Autore: YouCould    02/10/2013    3 recensioni
-E’ ora il momento di eleggere la fortunata ragazza che avrà l’onore di rappresentare il Distretto 4 nei 66° Hunger Games!
Grida tutta allegra. Infila una mano guantata nella boccia dove sono contenuti i nostri nomi, arriva fino a metà capienza e afferra un foglietto. Lo apre e legge un nome.
-Annie Cresta!
Mi sento come se l’aria fosse stata improvvisamente risucchiata. Sono io. Quest’anno tocca a me.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi, Annie Cresta, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Mietitura


Mi sveglio con la sensazione che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato. Sbatto gli occhi un paio di volte. Certo, oggi è il giorno della Mietitura. Certo che è qualcosa di sbagliato.  Mi tiro su dal letto, mi vesto velocemente. Voglio nuotare, stamattina. Potrebbe essere l’ultimo giorno in cui potrò farmi il bagno in questo mare, il mio mare, non lo voglio perdere. E’ quello che penso ogni anno il giorno della mietitura.
 
La nostra casa è una di quelle più vicine alla spiaggia, e non so se questo è dovuto al fatto che la mia è una grande famiglia di pescatori o al fatto che vivere in centro ricorda a troppo a mia madre il primo uomo di cui si è innamorata, portato via dagli Hunger Games. Cerco di togliermi dalla testa il pensiero, voglio essere spensierata per qualche ora prima di dover rivivere la familiare angoscia da Mietitura. Normalmente la strada per il mare è sempre piena, ingombra di ragazzi e bambini schiamazzanti che si schizzano acqua addosso.  Oggi invece è vuota, solo un paio di vecchi che aggiustano le reti da pesca, ormai troppo anziani da doversi preoccupare per la Mietitura. Anche la spiaggia è vuota. Il fatto che il nostro Distretto sia uno dei Favoriti non vuol dire che gli Hunger Games ci piacciano. Anche qui i volontari sono rari, ne avrò visti un paio in tutta la vita. Ma diciamo che se veniamo estratti di solito cerchiamo di non prendercela più tanto. Io non la penso così. L’idea di uccidere altre persone mi terrorizza, tantomeno bambini o ragazzi. C’è da dire che di solito i dodicenni muoiono nei primi giorni, il che mi toglierebbe il rischio di doverli uccidere io. Scuoto la testa, non devo pensare nemmeno a una cosa del genere.  Non verrò estratta per gli Hunger Games, non posso. 
Mi tuffo in acqua, e come al solito il mare fresco scrolla via i miei pensieri e le mie preoccupazioni. Esistiamo solo io e l’acqua. Non ci sono problemi, non ci sono rischi. L’acqua è il mio elemento, finchè c’è lei, sono al sicuro.
Dopo un periodo di tempo non determinato, potrebbero benissimo essere ore come dei minuti, mi rendo conto che è l’ora di tornare a casa. Cerco di darmi un asciugata, poi rinuncio, tanto dovrò lavarmi per essere linda e pulita alla mietitura, che senso ha asciugarmi adesso?  Mi avvio verso la strada di casa, la via è ancora più vuota di prima. La nostra casa è abbastanza piccola, in confronto ad altre, ma non vorrei scambiarla con nessun altra.  E’ a due piani, tetto a cupola, bianca e  blu,  e così familiare che mi sento più calma ogni volta che la vedo. Apro piano la porta, e trovo mia madre con Katia che mia aspetta in ingresso. Katia ha otto anni, non corre rischi, mentre Jessica, la mia sorella maggiore, ne ha compiuti da poco diciannove, quindi quest’anno io sono l’unica che dovrà sperare che la buona sorte sia a mio favore.  Mamma si alza e  mi indica il bagno.
-Ho già riempito la vasca, lavati anche i capelli. Dopodichè vieni a pranzo. 
E’ così fredda perché ho fatto tardi, ma normalmente mi avrebbe gridato contro, perciò mi considero fortunata.  Mi immergo nella vasca, piena di schiuma bianca che ricorda quella del mare in tempesta.  Sciacquo i capelli, li insapono, li risciacquo. Faccio tutto con movimenti automatici, cercando di non pensare a quello che potrebbe accadere tra qualche ora. Apro il bocchettone da cui esce l’aria calda, i capelli presto asciutti mi ricadono sulle spalle, una massa lucente color castano chiaro.
Mia madre ha preparato un pranzo veloce, formaggio, prosciutto e frutta secca, non si può rischiare di arrivare tardi alla Mietitura.  Dopo aver pranzato mi vesto, indossando un vestito azzurro di raso che un tempo era appartenuto a mia madre, scarpe celesti.  Usciamo di casa verso l’una e mezza, insieme a tantissime altre famiglie che accompagnano i figli alla Mietitura, che come al solito si tiene nella piazza principale. 
Sul palco ci sono cinque sedie, due per il sindaco e sua moglie, due per i mentori e una per l’accompagnatrice del Distretto 4, Ghislayne Deker. E’ la prima ad entrare, vestita come una meringa viola con un po’ di glassa rosa: i capelli, tinti di quel colore, sono acconciati come gli sbuffi di panna sulla torta che Katia ha avuto per il suo compleanno.  La seguono i due mentori di quest’anno, uno per Tributo:  un uomo sui 20 anni che aveva vinto qualche anno fa, e Finnick Odair, che ha vinto solo due anni fa e che ora dovrebbe avere sedici anni. Lo fisso per qualche istante: ha degli occhi verdissimi e capelli color bronzo. Cerco di non pensarci, ma è incredibilmente attraente, alcuni dicono che abbia vinto i giochi solo a causa della sua bellezza. So che non è vero, nell’arena è stato incredibilmente forte, però è evidente che quella ha contribuito: un ragazzo così bello non può non ottenere sponsor.
Ci disponiamo in due gruppi, divisi in file a seconda dell’altezza. Il Sindaco legge il solito discorso su tutto quello che dobbiamo a Capitol City. Poi Ghislayne si alza, facendo tremare la parrucca.
-E’ ora il momento di eleggere la fortunata ragazza che avrà l’onore di rappresentare il Distretto 4 nei 66° Hunger Games!
Grida tutta allegra. Infila una mano guantata nella boccia dove sono contenuti i nostri nomi, arriva fino a metà capienza e afferra un foglietto. Lo apre e legge un nome.
-Annie Cresta!
Mi sento come se l’aria fosse stata improvvisamente risucchiata. Sono io. Quest’anno tocca a me.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: YouCould