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Autore: CosmoMarshall    02/10/2013    0 recensioni
Chun, così si chiamava, avrebbe voluto avere una moglie da abbracciare quando finiva il turno al ristorante, non poteva averla, non avrebbe avuto tempo, dopo il turno come cameriere avrebbe dovuto assistere il suo anziano nonno. Avrebbe voluto avere dei figli a cui regalare un trenino. Avrebbe voluto insegnargli che l' infanzia è l' età più bella perchè non si è ne buoni ne cattivi. L' infanzia è neutra. L' adolescenza è bastarda perchè ti fa rimpiangere di non aver capito a pieno l' importanza dell' infanzia e quindi hai una tremenda voglia di tornare ad essere un bambino e hai ancora più voglia di restare tale. Tutti noi avremmo voluto essere degli eterni Peter Pan.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANNIVERSARIO

Miriadi di pensieri stavano attraversando la testa di Michele mentre si incamminava verso casa. Lavorava come operaio in un' azienda tipografica a Palermo, l' azienda era a 10 minuti a piedi da casa sua. In quel momento stava pensando all' immenso piacere che avrebbe provato di lì a poco quando sarebbe tornato a casa dalla sua famiglia, dai suoi figli. Inoltre nella sua testa si era annidato un pensiero che lo affliggeva da un anno circa. Non sapeva cosa regalare alla moglie per il 5° anniversario di matrimonio che sarebbe caduto 2 giorni dopo. Fosse stato per Michele avrebbe lasciato Chiara solo perchè non sapeva cosa regalarle per queste ricorrenze. " Un bracciale ", pensò. Pensò così tanto a un bracciale che si ricordò che glie lo aveva regalato anche 2 anni prima. Per la strada incrociò un ragazzo asiatico e con la birra in mano e a quel punto smise di pensare ai due figli, alla moglie, al regalo da fare, al bracciale e focalizzò i suoi pensieri sul cervello di quel tizio asiatico, si chiedeva cosa potesse pensare un adolescente asiatico che non ha mogli, figli, regali da fare e braccialetti da scartare dalla sua testa. Michele avrebbe volentieri voluto ritornare ad essere adolescente, con tutti i suoi pro e i contro. Il ragazzo asiatico in realtà pensava a come sarebbe stato se non fosse stato adolescente, forse non avrebbe lavorato come cameriere nel ristorante di famiglia. Chun, così si chiamava, avrebbe voluto avere una moglie da abbracciare quando finiva il turno al ristorante, non poteva averla, non avrebbe avuto tempo, dopo il turno come cameriere avrebbe dovuto assistere il suo anziano nonno. Avrebbe voluto avere dei figli a cui regalare un trenino. Avrebbe voluto insegnargli che l' infanzia è l' età più bella perchè non si è ne buoni ne cattivi. L' infanzia è neutra. L' adolescenza è bastarda perchè ti fa rimpiangere di non aver capito a pieno l' importanza dell' infanzia e quindi hai una tremenda voglia di tornare ad essere un bambino e hai ancora più voglia di restare tale. Tutti noi avremmo voluto essere degli eterni Peter Pan. Michele non sapeva tutto questo e pensò "Che fortuna, quel ragazzo si sta godendo i suoi migliori anni". Ovviamente non seppe mai che vita conduceva Chun. Tornato a casa abbracciò la moglie, diede un bacio ai due figli e cenarono tutti insieme. Due giorni dopo Michele tornò da lavoro con in mano un mazzo di fiori e un bigliettino con scritto " Perdonami, sono un marito pessimo, non ho più idee. " Chiara lo abbracciò dopo aver riso. Lo guardò con gli occhi lucidi e disse "Io non ho fatto un regalo per te. Ho fatto un regalo per tutti noi...". Chiara tese a Michele la mano che stringeva un oggetto. Michele guardò Chiara con occhi lucidi e corse in salotto dove i figli giocavano con un trenino di legno e disse "Siete pronti per un fratellino o una sorellina ??".
   
 
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