Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _xheystyles    02/10/2013    3 recensioni
"Io lo guardai negli occhi, in quel momento mi sembrò che il tempo si fosse fermato. Come se noi due fossimo in un universo parallelo. Gli feci un sorriso. Un sorriso che spiegava tutto. Mi avvicinai a lui, gli misi le mani al collo e lo baciai."
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 46




POV NIALL 

Non importava quanto ognuno di noi fosse diverso dall'altro, Alex aveva cambiato la vita di tutti e cinque. Ha insegnato ad Harry a riconoscere l'amore e a donare l'affetto. L'amore a zayn, l'amicizia a me e Liam e qualcosa di più profondo a Louis, qualcosa che, probabilmente, non ha capito neanche lei.
Tornai alle poltrone dopo essere andato al distributore automatico per comprare un te, mi sedetti ed osservai le persone intorno a me. Brit era coricata sulle gambe di Harry, all'apparenza sembrava che stesse dormendo ma ero sicuro che nessuno, in quel corridoio, sentisse il minimo segnale di sonno. 
Harry le accarezzava dolcemente i capelli, pensai subito che ogni piccolo gesto d'amore di Harry deve averglielo insegnato Alex, perché prima di conoscere lei Harry non sapeva neanche il significa di 'accarezzare dolcemente'. 
Zayn era seduto per terra, con la schiena appoggiata al muro e lo sguardo fisso verso il basso. 
Liam, affiancò a lui, gli teneva continuamente la mano sulla spalla, senza muovere alcun dito, come se potesse iniettargli la forza di andare avanti solo attraverso il tocco della sua mano.
Louis, a parer mio, era quello messo peggio tra tutti. Questo mi sorprese, perché era Zayn il ragazzo di Alex, ma l'espressione e il linguaggio del corpo di Louis trasmettevano qualcosa che il moro non mostrava neanche lontanamente. Louis era diverso. Teneva lo sguardo fisso sulla porta dietro la quale si trovava la stanza di Alex, e non batteva ciglio. Non dubitai neanche per un secondo che ciò che provava Louis nei suoi confronti era qualcosa di più grande, che neanche io capivo. Non mi capacitavo di come qualcuno potesse amare così tanto un altro essere umano. Non capivo perché non aveva mai pensato di farsi avanti in tutti gli anni in cui sono stati insieme lui e Alex. Ha scoperto completamente i suoi sentimenti nel momento meno adatto, se così si può definire. 
Ormai mancavano meno di due ore all'orario delle visite.



POV ALEX


“Perché non riesci a dormire?”
“Non lo so.. mi sembra di aver sbagliato tutto..”
“Ma che dici amico, hai cantato benissimo!”
“..sono un idiota perché provo qualcosa per Alex..”

Provo qualcosa per Alex
Provo qualcosa per Alex

Aprì gli occhi, e subito fui costretta ad alzare la mano per coprirmi gli occhi. La luce era troppo forte. 
“Chi ha parlato?” Chiesi, senza ricevere, però, nessuna risposta.
Iniziai a camminare in tondo, sempre tenendomi ben lontana dalla luce capace di accecarmi.
“Chi c'è?”
Nessuna risposta. 
Camminai per un po', continuando a sentire quella conversazione.
“Potrebbe essere una semplice cotta” disse una voce.
“La amo" ripeté. 
“Chi sta parlando?” Chiesi, e in lontananza riuscì ad intravedere qualcuno.
Un ragazzo. Stava muovendo verso la mia parte ma non riuscivo a vedere il suo viso, era troppo luminoso, troppo bello perché degli occhi semplici come i miei lo possano vedere. 
“Perché non posso vederti?”
Inizia a camminare verso di lui, cercando di intravedere i suoi occhi chiari, o le labbra morbide.
“Chi sono?” Chiese la voce.
Avevo capito subito di chi era la voce, dalla prima frase, ma non capivo perché ci fosse proprio lui.
“Louis..”
“Perché sono qua?” Mi chiese allora.
Io sorrisi, cercando di guardarlo in faccia, ma ancora non ci riuscivo. 
“Cos'erano le parole che ho sentito prima, Louis?”
Lui si avvicinò a me, dopo aver sentito la mia domanda, e mi prese la mano.
In quel momento mi sentì più vicina a lui, come se non mi servisse vederlo in faccia per ricordare esattamente ogni minimo particolare. 
Le rughe sotto i suoi occhi quando sorride, le fossette lunghe intorno alla bocca, le curve delle sue labbra rosee e morbide, il naso piccolo e a punta, le ciglia morbide che volavano ogni volta che mi vedeva, gli occhi chiari, capaci di abbagliare chiunque per la loro bellezza fuori dal comune. 
“Dillo, e vedrai chi ami” mi disse semplicemente.
Non capì subito la sua richiesta, cosa dovevo dire o perché avrei dovuto vedere qualcuno che non fosse lui.
Ma poi capì, io stavo con Zayn. L'ultimo ricordo che avevo di lui sembrava risalire a tempo fa, come se fossero passati anni da quella sera in discoteca in cui gli avevo detto di essere incinta.
Incinta! “Dov'è il bambino?” Chiesi, allarmata.
Louis sorrise. Non sapevo come facevo a sapere che stava sorridendo, probabilmente perché mi teneva ancora la mano. 
“Nel tuo cuore” risposte semplicemente, “ora dillo, e mi vedrai”.
Sorrisi, perché le sue parole mi facevano sorridere, sempre. Anche quando mi sgridava, era sempre un piacere sentirlo parlare, sapere che stava nominando il mio nome o che stava dedicando parte del suo tempo.
Mentre pensavo ciò, sentivo che lui mi capiva, come se fosse dentro di me, e mi bastò questo per capire che era Louis che amavo. 
Amavo quando mi sorrideva e riusciva a farmi passare ogni male immaginario. Amavo la potenza dei suoi occhi, in grado di cambiare radicalmente il mio umore. Amavo le sue braccia, sembravano fatte apposta per essere incastrate nel mio corpo, e non lasciarmi mai. Amavo le mani, che più volte avevo avuto a fortuna di toccare attentamente, analizzando ogni cena sporgente che finiva nelle dita, le rughe nel palmo, le punte delle sue dita.. morbide, sembravano fatte apposta per accarezzare la mia pelle. Amavo il calore del suo corpo, semplicemente uguale al mio, in questo modo poteva essere mio sia d'inverno che d'estete. Amavo tutto di lui, anche ciò che non avevo ancora avuto l'occasione di osservare, perché avevo la convinzione che in lui tutto fosse perfetto.
“Perché non l'ho capito prima?” Chiesi, accarezzandogli la mano.
Iniziai a intravedere parti del suo viso, e la luce forte pian piano iniziava a diminuire. 
Mi sciolsi, quando intravidi il suo sorriso. 
“È questo il momento giusto” confermò. 
E capì che era vero. Capì che non m'importava più del bambino, non m'importava di dove vivevo, dei soldi che avevo, dei miei amici, del meteo, delle guerre e di tutto il resto, perché finché Louis sarebbe stato al mio fianco, tutto sarebbe stato perfetto. 
“Posso vederti, Louis?” Domandai alla fine. 
La luce sparì completamente, dissolvendosi, e apparve il viso angelico del ragazzo di cui mi ero innamorata. 
Cercai di osservarlo quando più possibile, ma non appena i miei occhi caddero sulle sue labbra non riuscì a trattenere un sorriso e ad avvicinarmi a lui.
“Posso fare questo?” Chiesi, e vedendolo sorridere feci incontrare delicatamente le mie labbra con le sue.
Morbide, dolci, calde, perfette. Combaciavano perfettamente con le mie.
Un bacio solo, ma che durò più di ogni altro bacio, perché era meglio di ogni altro bacio.
“Che significa questo?” Chiesi, intendendo non solo noi due, ma anche l'ambiente chiaro che mi circondava. 
“Questo” disse, indicandomi lo spazio intorno a noi che iniziava ad assumere la forma di un parco, esattamente il parco in cui avevamo trascorso la giornata io e louis quche settimana prima, “significa che è arrivato il nostro momento” sorrise. 
Sorrisi anch'io, perché non potevo non farlo se lui mi sorrideva, mostrandomi il paradiso contenuto nei denti bianchi e nelle labbra rosee. 
Lo baciai di nuovo, e in poco tempo sparì da quella fantasia, ritornando al letto dell'ospedale terrestre. 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _xheystyles