Non sapevo cosa fare.
C’era lui dietro di me che mi teneva ferma i polsi con le sue luride e viscide mani, mi stava facendo davvero male.
Davanti a me, c’era Zacky che gli ringhiava trasformato in qualcosa di indescrivibile, era solo odio, disperazione, rabbia, tristezza. Un cumulo di tutte queste emozioni, davanti a me. I suoi occhi verdi, colorati di un rosso sangue, i suoi denti tramutati in zanne, artigli per unghie.
‘Ti ammazzo.’ Continuava a ripetere a denti stretti, ringhiando.
‘Fai un solo passo, e la uccido.’
Ero bloccata, un po’ perché mi teneva ferma lui, un po’ perché avevo paura e le mie forze mi avevano abbandonata.
‘Lasciala stare.’ Disse continuando a ringhiare.
‘Oh, altrimenti? Il cane si arrabbia?’ disse lui ridendo.
Non fece altro che far aumentare la sua rabbia.
Si vide lontano un miglio che non vedeva l’ora di saltargli addosso per squartarlo, mangiargli le interiora. Non vedeva l’ora di liberarsi di Lucius.
L’alito di Zacky era praticamente solo acido.
Lucius non faceva altro che ridere e stringere i miei polsi.
Ad un certo punto, creò un buco sotto i nostri piedi.
Zacky per fortuna non ci arrivava.
Lucius era in piedi su quel buco profondo, dove non si vedeva nemmeno il fondo.
Io ero a penzoloni, retta da Lucius, con le braccia in alto, che urlavo, strillavo più che potevo.
‘Quindi, Zacky, la devo ancora lasciare andare?’
Zacky guardò me, poi lui, poi me e poi di nuovo Lucius.
‘Le ho promesso che l’avrei salvata. Le ho promesso che ci sarei stato. Le ho promesso che non sarei scappato.’
‘Oh, come siamo romantici. Finita la pagliacciata?’
Con un balzo, Zacky arrivò addosso a Lucius senza fargliene rendere conto, cadde a terra e lasciò la presa delle sue mani, che mi lasciarono cadere nel vuoto più totale.
Dopo pochi secondi, mi ritrovai tra le braccia di Zacky, tornato normale, ma con ancora gli occhi rosso sangue.
‘Stai bene?’ mi chiese.
‘Sì.’
‘Aspettami qua.’
‘D’accordo.’
In un attimo, Zacky si ritrasformò, corse da Lucius e si mise davanti a lui.
‘Ti senti forte, adesso? Non credere di averla vinta, Zacky. Lei sarà mia. La ucciderò io. Con le mie mani. E tu non potrai fare niente. Starai in un angolino buio a guardare la scena dove la squarterò e mangerò i suoi resti.’
‘Sempre se il primo a morire non sarai tu.’
In un secondo, Zacky gli era saltato al collo, facendo cadere a terra entrambi.
‘Togliti.’ Disse Lucius.
Puntò i suoi occhi color ghiaccio su di me.
‘Io ti porterò con me. Ti porterò via. E morirai.’
Zacky morse il suo collo. Lucius mi fissava e rideva come uno psicopatico.
‘NON MI PARLARE, VATTENE VIA!’ urlai disperatamente.
‘Mi sentiresti comunque. Non hai via di scampo, con me.’ Sorrise.
Zacky iniziò a strappargli la carne dal collo, Lucius spostò lo sguardo verso di lui e rise.
‘E’ inutile, non muoio.’ E disse qualcosa sotto voce.
Zacky iniziò ad urlare come un matto, si girò e corse verso di me.
Sobbalzai, vederlo avvicinare trasformato non era cosa di tutti i giorni.
‘Mi dispiace. Non manterrò la promessa. Perdonami.’
Quando mi resi conto delle sue intenzioni, fu troppo tardi.
I suoi occhi erano diventati neri. Neri, come l’oscurità. Bui, come il cuore di Lucius. I suoi denti stavano penetrando la carne della mia spalla, e io non potei fare altro che guardarlo e ripetergli che sarebbe andato tutto bene.
Ma sapevamo entrambi che nulla sarebbe andato bene.
Non era più Zacky, era controllato.
Me lo aveva portato via.
Mi avevano portato via il mio Zacky mentre me ne stavo andando.
‘Sei un bastardo, spero per te che troverai qualcuno diverso da me e che ti uccida senza esitazioni.’ Fu tutto ciò che gli dissi.
Lui non fece altro che sorridere ed inchinarsi.
‘Lo troverò senz’altro, qualcuno migliore di te.’
Mi ricordo che prima di morire definitivamente, Zacky tornò in sé, mi tirò su e mi parlò tra le lacrime.
‘TI PREGO, NON MI LASCIARE! NON ANDARTENE, NON MI ABBANDONARE! CI ERAVAMO PROMESSI L’UN L’ALTRO CHE CI SAREMMO STATI PER SEMPRE! NON PUOI ROMPERE LE PROMESSE CHE FAI! LE HAI SEMPRE MANTENUTE! SEI UNA BASTARDA SE ROMPI QUESTA NOSTRA PROMESSA. IO TI AMO RED, COME TU AMI ME. MI HAI PROMESSO CHE NON TE NE SARESTI MAI ANDATA.’
Tutto ciò che feci era stato sorridergli e dirgli ‘ti amo anche io e perdonami.’
Poi il buio.