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Autore: happley    03/10/2013    3 recensioni
Questa storia contiene SPOILERS per chi non ha letto il manga!
Fanfic con flashback su Crea e Ros. Ros-centric.
La mela rotola accanto ai suoi piedi con lentezza esasperante. (...)
“Ouch!” La voce di Alba non aveva più una sfumatura critica, solo leggermente sorpresa e afflitta. Ros sbatté le palpebre e mise a fuoco la propria posizione, arrampicato per metà su un melo con il braccio teso verso un frutto che già non c’era più. E non bisognava essere dei geni per capire dove fosse finito.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Attenzione! Questa fanfiction contiene SPOILERS sulla parte2 di Senyuu (eventi ancora non presenti nell'anime). 
Disclaimer: Senyuu&personaggi appartengono a Robinson Haruhara. Solo l'idea di questa storia, e la storia stessa, sono di mia proprietà.



Dopo che la mela è caduta
 
La mela rotola accanto ai suoi piedi con lentezza esasperante.
 
“Non mi sembra tanto una buona idea.” Alba lo fissava dal basso con le braccia incrociate al petto e un’espressione torva: nonostante si sforzasse di apparire calmo, il modo in cui corrugava la fronte tradiva un’inconfondibile nervosismo. Ros strinse la mano destra al ramo che pendeva sulla propria testa e, mantenendosi in equilibrio sulle gambe, lasciò che l’altra mano gli penzolasse lungo il fianco.
“Yuusha-san, se non ti conoscessi bene direi che hai paura.” Lo sfottò non tardò ad arrivare. Alba impallidì e arrossì in rapida successione, come a lui solo riusciva. Il timore che qualcosa andasse storto -per lui, di sicuro; raramente aveva fortuna- gli si leggeva in faccia. “Non ho paura” negò, stringendo le labbra in un’unica linea sottile. “È solo che non vorrei che un qualche contadino inferocito ci spari addosso per aver rubato dal suo frutteto, tutto qui—”
“Senshii, sbrigati, io ho fame!” La piccola Ruki interruppe l’arringa dell’eroe, sbracciandosi alla base dell’albero verso il ragazzo che si stava arrampicando.
“Vedi, yuusha-san? Non vorrai far morire di fame una bambina così piccola!”
“Non morirà di fame. Abbiamo mangiato appena un’ora fa, dannazione!”
“Credevo che dopo essere stato al fresco ti fosse passata la voglia di maltrattare le bambine.” Ros non riuscì a restare serio fino alla fine della frase, gli venne da sorridere quando vide lo sguardo esasperato dell’altro.
“NON HO MAI MALTRATTATO NESSUNA BAMBINA! È STATO UN INCIDENTE!!”
Il guerriero decise di ignorare l’isteria dell’eroe, che pure lo divertiva molto, e tornò a fare attenzione ai propri piedi. Non voleva certo cadere e spiaccicarsi al suolo. In passato aveva avuto una certa esperienza nell’arrampicarsi (nel rubare dagli alberi da frutto altrui), ma erano passati alcuni anni (secoli). Nel verde intravide un profilo rotondo e si tese. Era concentratissimo, eppure mollò la presa. Chiuse le dita intorno al frutto e subito dopo lo lasciò andare. Senza averlo premeditato; semplicemente, colto alla sprovvista.

“Il mio sogno è di esplorare il mondo. Viaggerò e sarò il più grande eroe del mondo!”
Shion si volta verso Crea, scettico. L’amico si sta divertendo a far rotolare una mela (con molta probabilità rubata ad un vicino) da una mano all’altra, e i suoi occhi blu si illuminano mentre pronuncia quelle parole. Entusiasta. No, di più: affamato di avventura.
“Ma davvero? Idiota come sei, Crea, non faresti molta strada.” Shion distoglie lo sguardo, sa di aver detto qualcosa di cattivo. Essere antipatico gli riesce bene per la maggior parte del tempo. Non che Crea ci faccia caso: lui è un idiota naturale.
“Shi-tan, ti ho detto di non chiamarmi più così! Sono cresciuto ormai, e il mio nome da eroe è ‘Ros’!” esclama, snobbando l’insulto con nonchalance. “Ah, ho qualcosa per te.” Infila la mano in tasca e ne tira fuori un dischetto argentato, caldo e sudaticcio. “È un simbolo di amicizia.” Shion lo lascia cadere a terra ancora prima di toccarlo, ritrae le mani così velocemente che persino Crea non può che sorprendersi.
“Non lo voglio.” Shion sa di essere odioso, e affatto sincero. Ma odia gli eroi. Odia il fatto che Crea voglia diventare un eroe. Odia il fatto che diventare un eroe significhi andare via da lì, e lasciarlo indietro. E di un misero simbolo d’amicizia non se ne fa proprio niente.
Crea comunque si riprende subito dal momento di shock, al contrario di lui.
Lancia in aria la mela e la riprende al volo, curvando il braccio dietro la schiena e facendola atterrare nel palmo con una precisa parabola. Nolente o volente, Shion non riesce a fare a meno di seguire i movimenti del frutto con gli occhi, finché Crea non lo porta alla bocca e affonda i denti nella buccia liscia e rossa. Continuando a camminare, sono quasi arrivati a casa. “Sarò il più grande eroe del mondo. Ne ho l’assoluta certezza.” Crea mastica, parla e riflette.
“Perché se Shi-tan sarà al mio fianco, le cose non possono che andare bene!” Un sorriso si fa largo sul suo volto e Shion lo fissa sconcertato.
Uno strano senso di sollievo gli mette sottosopra lo stomaco mentre si rende conto del vero significato di quelle parole. Sta per rispondergli con “Mi sembra ovvio, stupido”, ma si ferma. Tutto si ferma. La mela rotola accanto ai suoi piedi con lentezza esasperante.
Crea sta ancora sorridendo. Un vero idiota.
 
“Ouch!” La voce di Alba non aveva più una sfumatura critica, solo leggermente sorpresa e afflitta.
Ros sbatté le palpebre e mise a fuoco la propria posizione, arrampicato per metà su un melo con il braccio teso verso un frutto che già non c’era più.
E non bisognava essere dei geni per capire dove fosse finito.
“L’hai lasciato cadere apposta, vero?! Perché l’hai fatto?!” si lamentò Alba massaggiandosi la testa dolorante con una mano. Il guerriero lo guardò -non l’aveva fatto apposta, ma gli lasciò intendere di sì (chi era per deludere le sue aspettative, dopotutto?), fece il sorriso più odioso e sfrontato che gli riuscì e commentò: “Bravo, yuusha-san, l’hai presa al volo! Hai reso felice una bambina, non sei contento?” Accennò col capo a Ruki, che in effetti era stata pronta ad afferrare la mela una volta rimbalzata sul capo dell’eroe.
“No! Mi hai fatto male, dannazione!”
“Ah, come credevo, ti fa più felice maltrattarle…”
“PIANTALA CON QUESTA STORIA!!” Alba si fece tutto rosso mentre si difendeva, infervorato, ma il guerriero gli rise in faccia.
“Ehi, yuusha-san!” gridò mentre scendeva dall’albero con un balzo. Gli lanciò una mela e l’altro, benché sorpreso, riuscì a prenderla fra le mani e non in piena fronte.
“Cosa?” esclamò, incredulo all’idea di ricevere un regalo proprio da quella persona.
“Sta arrivando il contadino con il fucile.” Lo informò serenamente Ros, poi si voltò e scappò.
Alba fissò per un attimo la mela che aveva in mano, per poi sbiancare.
“U-un momento, non vorrai dare tutta la colpa a me?! Anche Ruki ha—AAAH!” S’interruppe con un urlo quando si accorse che la bambina aveva già finito la mela, gettato il torsolo ai suoi piedi e seguito il guerriero nella fuga, e che l’unico altro essere umano vicino a lui aveva un’arma pronta a trivellargli la testa.
“SENSHII—COSA—NON PUOI LASCIARMI QUI!!” Iniziò a correre anche lui per salvare la pelle, piagnucolando e lanciando improperi al tempo stesso.
E Ros, divertito, pensò che non era cambiato nulla.
 
Lui odiava gli eroi, e gli idioti.

 
**C'era una volta una melaH...**
Buonasera c:
Sì, ok, so che è strano scrivere una fic partendo dalle mele. Soprattutto per me, dovrei dire qui mi sfotteranno tutti pls. A mia discolpa posso dire che ci stava troppo--insomma, chiunque abbia cercato immagini di Crea sa che lui e /la mela/ sono inseparabili, ancor più di lui e Shi-tan XD 
Tra parentesi, mi sento in dovere di dire che le parti con Ros, Alba e Ruki sono missing moments da me inventati, piazzabili più o meno in mezzo alla prima stagione dell'anime (?), mentre la parte con Crea e Shion ricalca da vicino ciò che effettivamente accade nell'opera originale -cioè, in effetti, il momento subito precedente alla morte di Crea. Che poi tecnicamente sarebbe stato più giusto usare il passato remoto per la parte centrale e il presente per le altre, ma io ho invertito perché l'effetto mi piaceva di più, pardon (?). Ora sapete che persino le mele possono portare malinconia, ecco.
ogni volta che scrivo "mela" mi esce "male", sarà una coincidenza, Fede?
Bacioni,
           Roby
 
  
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