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Autore: TheScarecrow    04/10/2013    3 recensioni
--- Dal Testo ---
- Se ti dico una cosa, prometti di non dirla a nessuno? -
Frank annuì.
Non gli costava niente mantenere un segreto in più, ci era abituato.
Gerard lo baciò e lui sorrise in quel bacio che sapeva di speranza.
Ancora non sapevano cosa sarebbe successo dopo…
- Ti amo -
- Anch’io ti amo, Gee -
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Avvertimento sull'età:
Frank ha 17 anni, Gerard 35.
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bandit Lee Way, Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Tutto ciò che ho scritto è frutto della mia immaginazione, i fatti non sono realmente accaduti -per fortuna-, i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.


30 Seconds To Mars - Do or Die 
Detto ciò, buona lettura :3

 

 

And the story goes on..

 

 




Aveva diciassette anni e non li dimostrava. 

Frank era un bel ragazzo, forse un po’ basso per la sua età ma aveva i lineamenti delicati, morbidi e questo Gerard lo sapeva molto bene.

Lo aveva accarezzato e tenuto stretto a sé molte volte, quando erano soli.

Frank non era stupido, sapeva che non potevano mostrarsi agli altri e che la loro relazione era sbagliata, ma gli andava bene così. Era innamorato di Gerard e sembrava essere ricambiato però era difficile sostenere una relazione di quel tipo.

Gerard era maturo, affascinante ma soprattutto, era il padre di Bandit, nonché la sua migliore amica.

Avevano la stessa età, gli stessi interessi e si conoscevano praticamente da sempre. Erano cresciuti insieme e il tempo che Frank passava a casa sua era molto, ma i sentimenti che provava per Gerard erano nati pian piano e li aveva sempre tenuti nascosti.

Non aveva mai detto niente a Bandit perché pensava gli sarebbe passata, però dopo quasi due anni non era cambiato niente. Cercava di passare meno tempo possibile a casa dell’amica, inventando ogni tipo di scusa ma lei riusciva sempre a convincerlo e alla fine si ritrovava sul divano di casa sua a guardare un film. 


Un giorno entrò nello studio di Gerard e senza volerlo, si ritrovò tra le mani un disegno.

Anzi, era un ritratto… il suo.

Rimase sorpreso e allo stesso tempo, scioccato. 

Perché mai il padre della sua migliore amica, gli aveva fatto un ritratto senza che posasse per lui?

- Frank - 

Il ragazzo si spaventò e fece cadere il foglio per terra. 

- S-cusami… i-io- -

Gerard chiuse la porta dietro di sé a chiave e gli si avvicinò, sorridendo.

- Non fa niente, non preoccuparti - 

Frank annuì incerto e dopo aver raccolto il foglio, lo rimise al suo posto sulla scrivania. 

Si sentiva così in imbarazzo e agitato che l’unica cosa che voleva era scappare da quella stanza, da quella casa… ma soprattutto da quegli occhi verdi che lo stavano studiando in silenzio.

- Scusa, non dovevo ficcare il naso qui dentro - disse ancora, non sapendo che altro fare. 

L’altro scosse appena la testa, poi indicò il disegno con un cenno della mano - Ti piace? - 

Il ragazzo si morse il labbro ed annuì, sussurrando un sì che Gerard percepì subito. 

- è bello - 

- è proprio come la realtà, Frank - disse, avvicinandosi di più a lui fino a sfiorargli una guancia con la mano.

Un solo tocco capace di provocargli centinaia di brividi lungo la spina dorsale. 

La sua mano era stranamente calda.

Frank trattenne il respiro e quando Gerard gli alzò il viso prendendolo dal mento, si incantò nei suoi meravigliosi occhi verdi.

Possibile che gli facesse quell’effetto?

- F-forse dovrei andare - 

- Forse dovresti restare - lo corresse l’altro, per poi unire le loro labbra.

Era un bacio delicato e senza pretese, gentile.

Ma quello era solamente il primo di una lunga serie, che andò avanti per quasi sei mesi. 

Mesi in cui successero un’infinità di cose a… loro.

Bandit aveva capito che in casa sua stava succedendo qualcosa di grande, infatti i suoi genitori litigavano spesso e le occhiatine che suo padre scambiava con Frank, non erano del tutto normali. 

Un giorno li scoprì mentre erano in cucina, abbracciati.

Quando entrò nella stanza, vide suo padre di schiena, stringere a sé Frank che era intento a versarsi del caffè in una tazza. Era sorridente come non mai e Gerard invece, aveva il viso affondato nel suo collo e lo stava baciando.

- Che cazzo state facendo? - esclamò, trattenendo le lacrime. 

I due si voltarono verso di lei e si staccarono immediatamente, per lo spavento. 

Erano nella merda.

- Niente, Ban… ma non dovevi uscire con lo zio? - 

La ragazza non rispose a suo padre e continuò a fissarli allarmata.

- Perché vi stavate stringendo in quel modo? - 

- Bandit dai, non è niente - cercò di dire, Frank, ma lei non gli crebbe affatto. 

- Vado a dirlo alla mamma -

- No! - 

- Bandit! -



E li erano iniziati i problemi seri.

Bandit aveva raccontato tutto a sua madre che ovviamente se l’era presa sia con il marito, sia con Frank che non poté più andare a casa loro.

La donna aveva molte volte urlato ed insultato il ragazzo, ma Gerard non lo aveva difeso nemmeno una volta. 

Frank si sentiva tradito, sapeva di aver combinato un enorme casino però si aspettava che il suo amante prendesse le sue difese invece di addossargliele tutte. 

Cazzo, aveva solo diciassette anni, è normale commettere errori!



- Se ti dico una cosa, prometti di non dirla a nessuno? - 

Frank annuì. 

Non gli costava niente mantenere un segreto in più, ci era abituato. 

Gerard lo baciò e lui sorrise in quel bacio che sapeva di
speranza

Ancora non sapevano cosa sarebbe successo dopo…

- Ti amo - 

- Anch’io ti amo, Gee - 




Ma Gerard si ricordava ancora di quel loro piccolo segreto mentre sua moglie insultava il suo baby amante?

- Non devi più farti vedere, hai capito? Sei solo uno stupido ragazzino con un bel viso… - 

Frank aveva una grandissima voglia di urlare ma l’unica cosa che riusciva a fare era piangere agli insulti di Lynz, che fino a poco tempo prima era stata come una seconda madre, per lui.

- Mio marito non è frocio, tu lo hai fatto diventare così! - 

- Mamma, smettila… - 

- No, Bandit! Deve capire che non è niente d’importante per tuo padre, deve vergognarsi! - 

Non ce la faceva davvero più a sentire quelle parole, lui non era così… Gerard lo amava, glielo aveva detto lui stesso.

- Gerard, ti prego… di qualcosa - lo scongiurò, tirando su con il naso - Io non sono una puttana! - 

Lynz commentò, ma non sentì le sue parole perché le uniche che percepì furono quelle di Gerard.

- Vattene via, Frank… è meglio per tutti - 

Strinse gli occhi e i pugni - N-no… -

Faceva così male sentirsi rifiutati, soprattutto dalla persona che amava.

Sentì una mano calda posarsi sul suo braccio e quando aprì gli occhi, video i suoi leggermente arrossati.

- Non farti pregare - 

Lanciò un’ultima occhiata a Bandit che stava cercando di calmare sua mamma, poi si lasciò accompagnare alla porta.

- Gee, i-io… - 

- Mi dispiace, Frank - disse, abbracciandolo per l’ultima volta. 

Quando si staccarono si trattenne dal baciarlo e si incamminò verso casa sua.

O almeno così credeva. 



Non aveva più una casa.

Lynz aveva chiamato subito sua madre e l’aveva minacciata di denunciare Frank se non l’avesse tenuto lontano dalla sua famiglia. 

Linda le diede ragione e cacciò di casa il ragazzo, dopo averlo imbottito con una buona dose di insulti. 

Tutti lo odiavano.

Possibile che tra un 17enne e un 35enne non potesse esserci amore?

Gerard era sempre stato gentile e paziente con lui, non lo aveva mai obbligato a fare niente… e Frank non lo respingeva mai. Quando stava con lui si sentiva importante, amato e lui amava provare quelle sensazioni.

Amava sentire i brividi lungo la schiena quando Gerard lo abbracciava o lo riempiva di baci. 

Amava vederlo di nascosto, la sera… magari su una panchina ben nascosta al parco, per poter stare con lui in santa pace. 

Amava Gerard, il primo amore della sua vita.

La sua prima delusione. 

Eppure non amava la sua vita, senza di lui. 

Si sentiva vuoto e… solo.

Aveva perso la sua famiglia, la sua migliore amica e il suo -se così si poteva chiamare- ragazzo.



Alla fine era stato sbattuto in mezzo alla strada e non aveva la più pallida idea di dove andare.

Provò a chiamare qualche amico e riuscì a mettersi un tetto sulla testa per qualche mese.

Tempo in cui Frank non trovò mai un motivo valido per continuare a vivere. 

Era dimagrito parecchio e il suo alimento quotidiano era la droga… soprattutto spinelli. 

Quelle si che lo facevano star bene, cancellando tutti i suoi problemi.

Ma per quanto, due ore?

Beh, troppo poco.

Quando il suo amico si stancò di lui e lo cacciò di casa, si ritrovò per l’ennesima volta davanti alla casa di Gerard. 

Lo aveva visto poche volte ma di sfuggita e quelle gli erano bastate per far battere il suo cuore a 300 e a fargli salire la voglia di piangere.

Gli mancava dannatamente tanto e avrebbe dato qualsiasi cosa pur di ritornare tra le sue braccia calde. 

Si fermò davanti alla sua veranda e non appena vide Bandit arrivare verso di lui, le andò incontro. 

- Ban! - 

La ragazza fece finta di non vederlo e aumentò il passo.

- Ban, fermati… ti prego - la implorò, sfiorandole un braccio.

- Cosa vuoi? - 

- Vorrei che tornasse tutto come prima - disse, abbassando lo sguardo - Mi manchi - 

 - Non tornerà niente come prima, Frank - 

Era cambiata. 

Non si ricordava che la sua migliore amica fosse mai stata così fredda e severa nei suoi confronti.

Gli faceva male.

- Hai distrutto la mia famiglia! -  

- Mi dispiace… lo sai che non- - si morse il labbro. 

Non voleva piangere davanti a lei. 

Sempre che ne avesse ancora di lacrime… con tutte quelle che aveva versato negli ultimi mesi.

Bandit sospirò e guardò l’entrata di casa sua.

- Forse… forse non è tutta colpa tua - disse, dopo quelle che sembravano ore di silenzio - Sei stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso - 

Frank alzò lo sguardo su di lei e la guardò come se fosse un alieno. 

Cioè… gli stava dando un po’ di ragione?

- Cosa intendi dire? - 

- Lo sai cucciolo, il matrimonio dei miei stava già andando a puttane prima che arrivassi tu - disse, ridacchiando nervosamente. 

Cucciolo. 

Quanto gli era mancato sentirsi chiamare in quel modo.

- Quindi adesso… ? - 

- Mio padre se n’è andato - 

Semplice e conciso. 

Non appena Frank sentì quelle parole, volle sapere tutti i dettagli e così venne a conoscenza di dove si trovava Gerard e avendo quell’informazione, non perse tempo.

Salutò Bandit con un abbraccio che quasi lo fece sciogliere e con lo zaino in spalla, si incamminò verso il motel in cui si trovava… la sua unica speranza. 

Forse non era andato tutto perso, forse una possibilità ce l’aveva ancora. 



I suoi piedi o forse il suo cuore, lo guidavano andando da soli come se sapessero già la strada e così, dopo dieci minuti buoni di cammino, si ritrovò davanti alla porta numero 17. 

Bussò e quando questa si aprì mostrando la figura di Gerard davanti ai suoi occhi, non si trattenne e gli si lanciò addosso.

Lo abbracciò piangendo ma appena la sua voce gli arrivò alle orecchie, tremò.

Era come quella di Bandit, fredda e priva di sentimenti. 

- Frank… perché sei qui? - 

Non venendo ricambiato nell’abbraccio, lo sciolse e guardò l’uomo, con gli occhi appannati. 

- I-io… mi manchi, Gee - 

L’altro sbuffò e si passò una mano sul viso.

Sembrava stanco.

- Mi dispiace - 

- Va bene, ma non capisco perché tu sia qui - 

Frank tirò su con il naso e lo guardò dispiaciuto. 

Più parlava, più gli faceva del male. 

- I-io voglio baciarti - 

Gerard rise nervosamente - Non credo sia una bella idea -

- Ma n-noi… - 

- No Frank, non esiste nessuno “noi”. Dovresti saperlo - 

Il ragazzo deglutì e abbassò lo sguardo. 

Davvero lo stava respingendo?

Dov’era finito tutto il suo amore?

- Io pensavo che adesso tu- Lynz… che noi potevamo- - 

- Pensi male, sei solo un ragazzino! Era solo attrazione fisica, una piccola sbandata… credevi davvero che ti amassi?! - esclamò, appoggiandosi allo stipite della porta. 

Sì.

Lo credeva davvero e quelle parole gli facevano un fottuto male al petto… proprio dalla parte del cuore.

Ma era ancora integro quel muscolo? 

- I-io ti amo… - 

Sentirlo ridere gli faceva ancora più male. 

Si sentiva preso in giro, lo aveva illuso e poi abbandonato. 

E lui invece stava lì, praticamente con il cuore in mano a chiedergli perdono.

Patetico.
- Non ne vale la pena, Frank - disse, spostandosi dall’entrata - Vai via, è meglio così - 

E detto questo, gli chiuse la porta in faccia.

Ennesima porta chiusa.

Ennesimo sogno infranto.

“è meglio per tutti” - “è meglio così” 

Ma era davvero così dannoso per gli altri?

Lo mandavano sempre via, cosa aveva di sbagliato?

Si asciugò il viso con il dorso della mano, poi si decise a tornare verso il centro della città, il più possibile vicino a dove abitava prima Gerard.

Arrivò in una via abbastanza trafficata, lasciò lo zaino sul marciapiede e aspettò che non passasse nemmeno una macchina.

Quando ebbe via libera, si coricò sull’asfalto intenzionato a farla finita una volta per tutte e chiuse gli occhi.

Se davvero era un peso per gli altri, allora era meglio togliersi di mezzo, no?

Aspettò e non appena sentì il rombo di un motore, quasi sorrise. 

C’era quasi, ancora pochi secondi e non avrebbe più dato fastidio a nessuno. 

Peccato che l’auto si fermò e da essa scese qualcuno. Sentì dei passi avvicinarsi e lui, poi una voce. 

- Avanti cucciolo, non fare cazzate - 

Quando aprì gli occhi si ritrovò davanti una figura che conosceva meglio delle sue stesse tasche, l’unica che lo chiamava “cucciolo”. 

Bandit. 

Forse non era del tutto perso, forse la storia poteva continuare. 

- Ti voglio bene, Ban - 


 

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Ciao a tutte! :3
State bene? Io ho avuto la febbre e questa One Shot è nata proprio il giorno in cui sono stata a casa, ammalata.
Che mente malata che ho, vero?
Visto che mia mamma è fissata con Formu (-.-'), proprio giovedì hanno mandato una causa in cui c'era il marito che chiedeva l'affido del figlio perchè la moglie lo aveva tradito con il migliore amico del figlio -17 anni-. Lo so che è un casino, però ovviamente a me è venuta la bellissima idea di scriverci una Frerard ovviamente, prendendo spunto solo dell'età dei ragazzi e della causa del divorzio.
Quì Gerard ha 35 anni ed ho fatto che ha avuto Bandit quando era ancora giovane, forse uno sbaglio... però nella causa di Forum la donna aveva tipo 45-50 anni o giù di li, ecco. Io ho voluto rendere il tutto un po' più reale.
La canzone ha ispirato il titolo, oggi stesso. 
Spero non vi faccia schifo e se beh, non capite qualcosa, chiedetemi pure! 
- Le recensioni non sono dannose alla salute, ricordatelo. 
Detto questo, vi saluto <3

 

 





 
  
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