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Autore: IWishLiamPayne    05/10/2013    1 recensioni
"Guardarlo era subito peccato, toccare le sue labbra era mistero e sentire il suo profumo era paradiso."
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Guardarlo era subito peccato, toccare le sue labbra era mistero e sentire il suo profumo era paradiso.
Comminavo in punta di piedi per la stanza, i miei occhi non si spostavano dalla sua figura immobile tra le coperte. I raggi del sole provenienti dalle fessure della tapparelle gli accarezzavano la pelle del volto. Era stupendo, sembrava un angelo così puro, era.. celestiale la sua figura. Lui.
Le punte non reggevano più, lasciai poggiare il tallone per terra, le mie spalle toccarono l’armadio a muratura che era situato di fronte al letto. Sospirai continuando a guardarlo. Lo stomaco si strinse come in una morsa, mi sentii morire e la voglia delle sue labbra era così tanta. Poggiai una mia mano sul ventre, ero persa, persa di lui, persa delle sue labbra, persa del mio amore nei suoi confronti, ero persa di quello schifo di sensazione.
Lo volevo, volevo lui, in tutti i sensi in cui si può volere una persona, voler ogni parte del suo animo, ogni parte dei suoi pensieri e ogni parte del suo cuore.
Socchiusi gli occhi e lasciai cadere le mie braccia lungo i fianchi, strinsi le mani in due pugni e mi morsi il labbro inferiore. Rubai un respiro e tornai con lo sguardo vigile. Mi avvicinai piano al letto, scrutai i suoi movimenti lenti tra le coperte. Il petto nudo, i boxer aderenti, le ciglia lunghe, le labbra rosee.
Mi sedetti sul letto, piano, avendo quasi pausa di far rumore, di creare un terremoto sonoro col mio corpo.
Restai per un po’ a guardarlo e a volte distoglievo lo sguardo, sembrava che i miei occhi potessero fargli del male, lui così indifeso, io così agguerrita, lui così innocente, io così bramante di desiderio.
Allungai il mio braccio destro e la mia mano si posò sulla sua guancia, mi protrassi in avanti, scrutai il suo viso e poi mi fiondai, ma con delicatezza, posai le mie labbra sulle sue e le assaporai. Sapevano di paradiso.
Socchiusi gli occhi e feci pressione con le labbra, una pressione leggera e forte allo stesso tempo. Sarei rimasta così per sempre.
E una mano si poggiò dietro la mia schiena e aprii gli occhi di scatto, lui mi stava guardando e mi morse il labbro tanto da farmi ritrarre all’indietro.
Mi sedetti nell’angolo più remoto del nostro letto, lo guardai quasi imbarazzata, impaurita, dispiaciuta.
«Buon giorno piccola. »
lui poggiò la schiena contro la testata del letto. «Mai avuto risveglio più dolce. »
Tenevo ancora lo sguardo basso.
Lui si avvicinò e io ansimavo ad uno centimetro distrutto tra di noi, lui era compiaciuto, mi dominava anche senza far niente, ero sua schiava, ero destinata a lui.
«Mi è piaciuto questo bacio, te stanotte, come ti calza la mia camicia» mi diede un’occhiata veloce «..e il tuo evidente imbarazzo in questo momento. »
Il respiro si fece ancora più irregolare.
«Ti amo..perchè sei questa.»
E sarei morta di crepacuore, tra le sue braccia, con l’anima rotta d’amore.

  
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