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Autore: 3lkom    06/10/2013    4 recensioni
Angelica ha 19 anni, un passato burrascoso alle spalle e un futuro incerto davanti a sé.
E' bella, a vederla sembra quasi una bambola, ma il suo carattere è schivo, aggressivo, opportunista. Nessuno la conosce per com'è veramente, perché nessuno lo merita, almeno così crede lei. Non crede nell' amicizia, e tanto meno nel vero amore. Non nasconde le sue dipendenze, non si sforza di apparire migliore di com'è veramente, perché non le interessa l'opinione degli altri: solo iniettandosi un liquido ambrato dritto in vena, con la mente annebbiata di piacere, riesce a non impazzire..
La sua vita cambierà radicalmente quando, in un famoso pub di Los Angeles, conoscerà cinque ragazzi folli e autodistruttivi; con i quali, per la prima volta nella sua vita, instaurerà un legame.
E forse, proprio grazie a loro, riuscirà anche ad aprire il suo cuore e ad affrontare la vita a testa alta, senza doversi più nascondere dietro al paradiso artificiale donatole dall'eroina.
Quella droga maledetta, e così dolce..
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entro nel pub, facendomi strada tra gli altri clienti. Il mio bel visino, il mio piercing all'ombelico e i miei shorts tutti strappati non passano di certo inosservati, qui.
Tutti fanno casino, bevono, incuranti di tutto e tutti alzano la voce, mentre le cameriere mezze nude sfrecciano da un tavolo all'altro, tenendo i vassoi in equilibrio tra le mani e con i loro fondoschiena lasciati ovviamente alla mercé dei frequentatori del locale.
Non male, direi. 
Magari posso chiedere se cercano altre ragazze.. oppure me ne frego, e vado diretta nel postaccio qui di fronte a fare la spogliarellista: almeno li mi pagherebbero appositamente per stare con la pancia di fuori, senza tanti convenevoli.
Mi chiamo Angelica, e in teoria non ho ancora l'età per bere. Ho 19 anni, per la precisione. 
Me ne sono andata da Seattle appena diventata maggiorenne, e dopo quasi un anno e mezzo di viaggio itinerante -tra autostop e scarpinate mi sono girata praticamente mezza America- mi sono decisa a venire qui a Los Angeles, con una mezza intenzione di fermarmi qui, almeno per un po'.
Il mio aspetto rispecchia il mio stesso nome. Ho i tratti delicati, e sono così esile che potrei sembrare più piccola della mia vera età; ma allo stesso tempo la gente non può che essere attratta da me, per via della mia bellezza eterea, come mi hanno ripetuto più e più volte. In più mi piace provocare, e se voglio posso essere molto persuasiva e sexy: e non avendo niente, come nel mio caso, può ritornarmi sempre comodo.
Ho un carattere forte, io. È decisamente un bene.
Se mi lasciassi colpire dalle accuse della gente, che siano vere o meno, potrei crollare. Quindi me ne frego di tutto e di tutti. Che si fottano!
Mi faccio scivolare tutto addosso, anzi, quasi tutto: quando mi gira davvero male, allora si che non mi faccio problemi ad alzare le mani.
Picchio duro come un uomo, anche se a vedermi non si direbbe affatto..
Vado al bancone, ordinando un doppio Jack.
Guardo la barista che lavora senza sosta e senza fermarsi un attimo, e non la invidio davvero per niente.
Certo, io sarei più brava, e poi, senza farmi vedere dal capo, per ogni bicchiere servito me ne farei uno solo per me, scolandomelo alla goccia..
E terrei facilmente testa a chiunque provasse solo a sfiorarmi il culo, cosa che invece quelle che lavorano qui non sanno o non riescono o non vogliono fare. Povere stupide!
Mando giù metà bicchiere in un sorso, mi piace sentirmi bruciare la gola.
Me ne sto per i cazzi miei, bevo, penso, fisso a vuoto la parete davanti a me..
Finché inizio a sentirmi osservata; provo ad ignorare questa fastidiosa sensazione, ma non ci riesco; quindi mi giro, piuttosto infastidita: e noto un ragazzo dai capelli rossi come i miei fermo in piedi vicino all'uscita che mi fissa, e mi ammicca quando incrocio il suo sguardo.
Anzi, non mi guarda e basta, sembra proprio che.. Che mi stia puntando. 
Dai, ma sei serio?!
Il solito idiota.. E chissà se pensa di rimorchiarmi solamente facendo così..
Ma non ho niente di meglio da fare, e quindi con un semplice cenno della testa lo invito a venire qui da me, trattenendo poi una risata per la sua espressione fin troppo soddisfatta.
Non è niente male, anzi: e poi, io qui non conosco nessuno, e anche se di certo non cerco degli amici, magari qualcuno da poter frequentare non mi dispiacerebbe.
E magari.. potrebbe pure aiutarmi a trovare la medicina per il mio piccolo problemino..
Di droga, si intende. Brutta cosa, la dipendenza..
(Parlo di cose che potrebbero creare turbamenti?! Mi dispiace, davvero, ma non è colpa mia se tutta la mia vita è un continuo susseguirsi di drammi, fin dal primo istante.. Io sono un turbamento, cazzo!)
Si siede sullo sgabello accanto al mio, spavaldo, aspettando che finisca di buttare giù il poco alcol rimastomi, sempre con quel sorriso da emerito coglione stampato in faccia.
Anche lui ordina un doppio whisky.
Lo guardo di sottecchi mentre sorseggia lentamente il suo bicchiere, senza interrompere il contatto d'occhi -credo che pensi sia sexy bere così.. E per un po' ha ragione, ma dall'altra parte sembra davvero un grandissimo idiota!- mentre io accavallo le gambe e mi giro completamente verso di lui, sorridendogli sorniona. Dopotutto, perché lui può atteggiarsi da gran figo e io no?
Con gli uomini mi diverto. Non sono miei amici, da me vogliono una e una cosa soltanto: ma quando mi annoio, mi piace fingere di stare al loro gioco, crearli illusioni di cose che non avranno mai, solo per il gusto di vederli comportarsi come veri e propri idioti.. a meno che la loro compagnia non porti grossi vantaggi anche a me, allora è tutta un'altra storia..
Ecco, lo ripeto, può sempre essermi utile!
Ad un tavolo all'angolo dello stesso locale sulla Sunset Strip, quattro ragazzi stanno parlando a voce alta di chissà cosa.
"Ti giuro, man, non fosse stato per l'età.. Cazzo, e mica sembrava una ragazzina!" Inizia quello moro e pallido, visibilmente scocciato.
Il biondino alla sua destra si intromette, sghignazzando: "Ha ragione, l'ho vista pure io! Aveva la faccia da porca, e poi due gran belle tet.." 
"Zitto, coglione, non ricominciare! Piuttosto, dov'è quella cameriera carina col culo che parla che da quando me la sono portata a letto mi fa sempre lo sconto? Potrei darle una ripassatina, stasera.." Quello riccio si guarda intorno, spavaldo, cercando la sua preda per la serata.
"Non è che se te la sei già fatta vuol dire che ci sta ancora" sbuffa lo stangone biondo, infastidito. 
"Scommettiamo? Ehi, ma eccola.. Ada! Dolcezza, come stai?"
"Slash! Ragazzi.." Si avvicina una mora tutte curve, rivolgendo un'occhiata particolare al riccio che non manca di gonfiare il petto di soddisfazione.
"Hai finito il turno, no? Quindi potresti cogliere l'opportunità che ti offro, cioè di passare la restante parte della serata con me.." 
"Oh.. Va bene, allora, si che mi va! Prendo le mie cose e arrivo, ci metto giusto un attimo.." Accetta ammiccandogli, tutta soddisfatta pure lei.
"E siamo 3 a 0 per me, Mckagan.. Non l'hai ancora imparata la lezione?" Sussurra appena il riccio al suo amico biondo, prima di alzarsi e andarsene con quella ragazza tutta messa in tiro. Atteggiandosi non poco.
"Dolcezza, io sono Axl, Axl Rose" si presenta alla fine, sorridendomi sghembo.
""Dolcezza", io sono Angelica" gli rispondo d'istinto, pentendomene subito dopo. È che non dico mai il mio vero nome a nessuno, di solito.. Perché stavolta l'ho fatto?
"Non mi sembra di averti mai visto prima d'ora, e credimi, ti avrei sicuramente notata.. non sei di qui, vero?" 
"No, sono arrivata giusto tre ore fa." E cazzo, già sono in in locale pieno di gente poco raccomandabile, vestita poco e intenta a parlare con perfetti estranei mentre ingurgito alcol come se fosse acqua.
E si ritorna alle vecchie abitudini..
"Sei la più figa qua dentro, l'avrai notato.. E io, bimba, io semplicemente sono il meglio che tu possa mai trovare, quindi ho pensato che fosse profondamente sbagliato lasciarti ubriacare tutta da sola.." Addirittura? Modesto, il ragazzo!
"Tesoro, davvero credi che basti un solo Jack per farmi sbronzare? Mica sono una ragazzina, io!" 
"Ah no? Però ci scommetto che non hai ancora 21 anni." Indovinato..
"E che fai adesso, mi denunci?" Lo provoco, facendolo sogghignare.
"Mi assicuro che tu sia almeno maggiorenne, e poi.. La notte è lunga, e non si può mai sapere con chi la passerai!" Mi dice con voce persuasiva, ammiccandomi.
"Sono estremamente colpita!" Ironizzo io, facendolo sbuffare. Cazzo, stavolta mi sto divertendo anche di più del solito: perché lui sembra irremovibile, anzi, più lo sfotto e più ci prova!  "Userai spesso questa tattica per rimorchiare, immagino.. Davvero credi che funzioni?"
"Io non lo credo, bimba, io lo so!" Ribatte come se fosse ovvio.
Pallone gonfiato!
(Ma a me piacciono proprio quelli così, quindi..)
"Che ci fai qui?" Oh, domanda sbagliata..
"Quello che mi vedi fare, geniaccio.. Bevo, e parlo con un megalomane con un bel visino da impunito che crede di avermi conquistata con un complimento e due stronzatelle buttate li, come se non capissi che lo fa solo perché vuole portarmi a letto.." Ahi! La mia risposta lo spiazza un po', forse le ragazze a cui è abituato cedono subito di fronte alle sue avances e ai suoi modi da spaccone. Cosa abbastanza verosimile, direi.
Beh, caro mio, ho una brutta notizia da darti.. io sono completamente diversa dalle ragazze che trovi qui: quindi farai meglio ad impegnarti di più, se vuoi ottenere la mia attenzione!
..Ma lui non si sconforta, anzi, ci ride su e ordina un altro giro. 
"Te invece?" Forse potevo essere un po' più gentile, forse.. quindi sono io la prima a riprendere la conversazione. 
"Sto con quelli del mio gruppo, veniamo qui praticamente ogni sera.. E speravo proprio di trovare una bella ragazza come te, evidentemente oggi è il mio giorno fortunato!" 
"Hai una band?" Pure musicista. Prevedibile!
"Si, e io sono il cantante, il frontman.. Siamo i Guns n'Roses: ricordati il nome, bimba, perché sentirai parlare di noi molto presto, puoi starne certa!"
"Allora dovresti farmi un autografo, così quando lo rivenderò ci farò pure un bel po' di grana.. E potrò permettermi una bella grammata di coca.." Ora sono io a sogghignare, rockstar!
"Non mi credi? Viecci a sentire, poi ne riparliamo! Diventerò famoso, questo è sicuro.. Come è sicuro che prima o poi io e te finiremo a letto insieme.." La butta lì lui, poi lanciandomi un' occhiata divertita per vedere le mie reazioni.
Scoppio a ridere. Oh cazzo! Ma uno normale no?
"Non mentire a te stessa, lo so che lo vuoi.." Abbassa la voce e mi si avvicina ulteriormente, sfiorandomi le labbra con la punta delle dita..
"Alzami una sigaretta." Non è una domanda.
"Ma certo.. Sappi che normalmente non lo faccio mai, ma stavolta è solo perché sei tu.. Anzi, andiamo a fumarcene una insieme fuori!"
Ci penso per nemmeno un secondo, poi acconsento, quindi paghiamo il conto e infine ci alziamo.
Lui va avanti, io invece mi fermo un attimo con la scusa di prendere la mia giacca.. ma in realtà l'ho fatto giusto per guardarmelo meglio, lo ammetto.
Ha i capelli piuttosto lunghi e curati, belle labbra, occhi penetranti di un colore che va dal verde smeraldo all'azzurrino. Indossa una maglietta piuttosto attillata e dei pantaloni di pelle, che fasciano per bene il suo fisico muscoloso.. 
Niente male, davvero. 
"Che c'è, honey, hai paura a seguirmi?" Mi prende in giro, ghignando, richiamandomi dalle mie fantasie.
"No, sai.. stavo solo controllando se la tua ombra è grande come il tuo ego."
"Cazzo!" Esclamo dopo aver lanciato per terra la cicca della Marlboro offertomi dal montato, quando mi accorgo che la gente sta iniziando ad andarsene dal locale: segno evidente che sta chiudendo, e io ovviamente non ho fatto quel che dovevo.
"Che c'è che non va?"
" Avevo pensato di chiedere se cercavano cameriere, ma poi mi è passato di mente.. Vabe, andrò a fare la spogliarellista, ho capito." 
Sogghigno quando lo vedo cercare nella mia espressione giusto un accenno di presa per il culo, e non trovandolo ne rimane piuttosto perplesso "Sei seria.. Davvero non te ne frega un cazzo?"
"Se guadagno di più, perché dovrebbe importarmi? È un lavoro e basta, e magari scopro che non mi fa nemmeno così schifo" Ribatto io, guardandolo fisso negli occhi. Per vedere se ride di me, o peggio, se gli faccio pena.. Ma non lo fa. 
Non sembra nemmeno che mi stia giudicando.. È una bella cosa.
"Quindi.. Sei a Los Angeles e non hai un lavoro, ne grana, ne conoscenti disponibili ad aiutarti, e soprattutto non mi nascondi il fatto di essere una tossichella che si fa di coca e di chissà cos'altro.. Bene, honey.. Almeno ce l'hai un tetto sopra la testa?"
Un tetto?! No, cazzo manco ci ho pensato. È che appena arrivata mi sono ritrovata in centro e mi sono fatta tutta Sunset Strip almeno tre volte per vedere i negozi di dischi e i locali e tutto il resto, prima di entrare qui a bermi qualcosina.. Mi è passato di mente, maledizione!
"Nemmeno quello.. Ma non mi lamento, sono finita in situazioni molto peggiori di questa e sono comunque ancora qui, quindi.." 
"Vieni a casa mia, allora." La conclusione più sfrontata, più allusiva, più logica e semplice della serata.
Rimango un attimo in silenzio, mordendomi il labbro per trattenere il "contaci, che non vedevo l'ora di finire a letto con un montato come te.."
Non posso dormire fuori stanotte, fa un freddo cane e poi non saprei nemmeno dove, cazzo..
Decido alla fine di accettare, ma chiedendogli in cambio degli interessi. Lo so, non mi rende onore.. Come fanno le puttane, dannazione!.. "A una condizione, però.."
"Tutto quello che vuoi, dolcezza.." 
"..Avrei bisogno.. Mi serve, anzi, una fottutissima dose.. Posso pagarmela, basta che mi dici da chi prenderla e poi penso a tutto io. Però per il prima possibile, cazzo!"
Ecco fatto. Gliel'ho chiesto, fanculo! 
Non mi piace parlare di certe cose, sia con quelli con cui non ho confidenza sia con la gente in generale. Poi vengo identificata come "eroinomane" e "scarto della società".. Bah.
Ma comunque, apparte che nemmeno lui non mi sembra un santarellino proprio per niente, io ne ho bisogno.
E poi ormai non posso farci più nulla..
Rimane un secondo in silenzio, pensieroso, poi mi rivolge un sorriso storto: "Quindi se ti trovo l'eroina, bimba.. tu poi ti fai tranquillamente scopare?" Mi chiede afferrandomi per la vita, con un'espressione un po' perversa.. Ma oramai ci sono abituata, a quelli così..
"Si, hai capito bene" Inutili i giri di parole, arriviamo dritti al punto. 
"Allora è andata.." E ghignando mi spinge verso il muro, e senza che abbia il tempo di reagire porta le mani sulla parete imprigionandomi nella sua morsa.
Non riuscirei mai a scappare, ora.. E non c'entra affatto la forza fisica.
Saranno i suoi occhi color smeraldo, il suo sorriso un po' storto o perfino i suoi modi così arroganti.. Per molte è un difetto, ma a me quelli dannatamente sfacciati mi attraggono mille volte di più rispetto a damerini del cazzo.
Sarà sua mano che scivola indiscreta tra le mie gambe, e le sue labbra fameliche sul mio collo..
"Hai fatto la scelta migliore.. Ora però lasciati andare, dolcezza.." Mi sussurra persuasivo, mordicchiandomi il lobo mentre mi lascio scappare un piccolo gemito di piacere e stupore insieme.
E lo faccio. 
Mi guarda ghignando, sa di avere già vinto. Ma non mi importa, dannazione.
Io cerco il piacere, non voglio nient altro.. E il sesso e la droga sono i modi più rapidi e più soddisfacenti. 
E lui sa cosa fare, sa cosa voglio e di sicuro sa anche come prendermi..
È come per l'eroina.. So di starci sotto, e che senza, vado letteralmente fuori di testa.. ma me ne frego, perché ogni volta volo dritta fino in paradiso!
È tutto irreale, e avviene solo nella mia testa, lo so, mica sono scema, ma quando mi infilo una spada dritta in vena e il mio cuore spara il sangue fino al cervello, io..
Non so come spiegarlo, cazzo. È come cento, no, meglio, come mille orgasmi tutti insieme. 
E quando ti invade il flash, quando senti ogni minima cellula del tuo corpo tremare di quel piacere così sporco e puro allo stesso tempo, chiudere gli occhi per lasciarsi cullare diventa la tua unica vera priorità. 
Ci sei solo tu, il tuo sangue fin troppo vermiglio e la siringa contenente quel irresistibile liquido ambrato che solo a vederlo ti senti eccitata. Tutto il resto perde alcuna importanza..
E anche con lui.. anche se nemmeno ricordo il suo nome, essendo i miei pensieri già proiettati verso l'idea della spada che mi aspetta.. Ma anche questo qua è uno sexy, e che ci sa fare, quindi ben venga, dannazione!
È uno svago: niente di più e niente di meno.
È un piacevole modo di far passare il tempo, quando non ho un ago su per il braccio..
Ma sesso e eroina insieme è tutta un'altra cosa. E stasera avrò tutti e due, insieme, finalmente!
Non riuscirei mai a scappare, ora. Non voglio.
Ho trovato un tetto per stanotte, e una spada sicura, e poi che mi vada o meno finirò a letto con.. Com'è che mi si è presentato, questo? 
"Scusa, rockstar.. Com'è che ti chiamavi?"
"Axl, Axl Rose!" mi ripete quello, un po' scocciato.
"Si, ok, allora lo ricordavo bene.." Cazzata. Ma almeno non mi devo subire le sue lagne da primadonna.
"Ehi, man!" Axl si gira, e io seguo il suo sguardo: e ci sono tre ragazzi che ci si avvicinano, due biondi e uno moro, anche loro dei tipi niente male.. Poi sono belli che sbronzi, e questo per loro è un punto a favore!
 "Andiamo? Slash e Ada sono appena usciti, vanno da lei quindi magari stanotte riusciamo a dormire un po' in pace, senza che ci sia bisogno di spiaccicarci i cuscini sulle orecchie.." Dice uno alto e biondo, sbuffando.
Coglie la mia espressione perplessa, e dopo avermi squadrato per bene si spiega meglio, un sorriso storto stampato in volto: "Se l'é già portata a casa una volta, dovresti sentire come urla! È arrapante, indubbiamente, ma dopo una certa sembra che.. Ecco, sembra che la stiano ammazzando!"
"Colpa di Slash, quello.. Forse è un pochino brusco, a letto" Se la ride l'altro biondo, scuotendo la testa allegramente.
Ghigno anche io, provando ad immaginare questo tipo dal nome improbabile di cui parlano.
Me lo immagino come uno rude, quasi animalesco, probabilmente uno che si fa una diversa ogni sera: un drogato di sesso, quello è sicuro, e di chissà cos altro..
La stessa impressione che mi ha dato Rose, del resto. E io, su queste cose, non ci sbaglio proprio mai.
"Lei è Angelica, teste di cazzo" Mi presenta il mio futuro compagno di letto, portando il braccio sulla mia spalla come a indicare "non provate nemmeno ad avvicinarvi a lei". Oh, ma è pure possessivo, il giovane!
Mi si presentano tutti, uno dopo l'altro, tutti ghignando e guardandomi più le gambe e il petto e la mia pancia piatta che il viso. Normale, direi.
Duff, Steve, Izzy, quello Slash e poi Axl..
Nomi un po' strani, no? Ok che sono musicisti..
"Andiamo a casa, allora?" Propone Steven, lamentandosi per la stanchezza e per "aver finito tutti i soldi in alcol".
Acconsentono tutti e vanno verso una macchina un po' del cazzo ma meglio di niente, io li seguo separandomi dalla presa di Axl che si avvicina a quello moro con il quale si mette a confabulare qualcosa, bah.. Affari loro!
"Izzy.. Mi serve una, anzi, due dosi" dice Axl a Jeff, che lo guarda perplesso.
"Cazzo dici, man? Scherzi?"
"No che non scherzo, su queste cose sono fottutamente serio e lo sai" ribatte quello, scocciato.
"Così hai deciso di diventare un bruciato come me, Slash e Steven?.." Tra le sue parole di rabbia si percepisce anche tristezza, segno che gli dispiace, e per davvero.
"Solo per stasera, man, per me e quella fighetta che mi porto a casa.." 
"Cazzo, Axl! Proprio una ragazzina eroinomane ti dovevi rimorchiare?
..Vabe, io non posso di certo farti la morale, quindi.. tieni queste due fottutissime dosi e sparisci, ok? Aspetta che mi passi l'incazzatura, e la prossima volta.. 
La prossima volta me le paghi, capito?" Ghigna alla fine, accettando la cosa e passandogli le due bustine.
"Non ci sarà una prossima volta, tranquillo" Sorride quello rosso, soddisfatto. 
"Lei viene in braccio a me"
"Cosa?! Che cazzo vuoi, Steven? L'ho conosciuta io per primo, e quindi non devi intrometterti, manco per scherzo, o ti giuro che.."
Anche Duff interviene, ridacchiando: "..Ma, se seguissimo il proverbio, che dice "tra i due litiganti, il terzo gode?!" I proverbi dicono sempre cose intelligenti.."
"Facciamo che mi metto davanti" ghigno io, sedendomi accanto al moro -Izzy- che sta al posto di guida. Facendoli lamentare tutti e tre, poverini!
Ma alla fine è proprio quello alla mia destra, a provocarmi.. "Anche tu urli tanto mentre scopi? Perché voglio starmene in pace, io, senza dover sentire urletti molesti" mi schernisce poi, sogghignando, mentre io, senza tirarmi indietro e senza offendermi in alcun modo ribatto con la mia solita risposta pronta: "Oh, tesoro, potresti sempre farti una sega.. sempre meglio di non scopare affatto, no? Dovresti saperlo bene, ci scommetto.." 
I ragazzi scoppiano tutti a ridere, Izzy invece mi squadra malissimo, ma poi non mi dice più niente. Ho vinto io, idiota!
E alla fine arriviamo a casa e quasi manco faccio in tempo a vederla che Axl mi prende di nuovo per la vita, ghignando, e veloce mi porta fino in camera sua. Ci sono due letti, ma il cretino che di solito dorme con lui -sempre Izzy, e chi altri poteva mai essere?-, stanotte andrà nell'altra camera, dato che c'è un letto libero. 
"Come promesso.." E mi mette in mano una dose, mentre mi accorgo che ne stringe un'altra nel pugno.
"Anche tu?.."
"Solo quando mi va" Mi risponde spavaldo.. ma secondo me è una cazzata, e forse non l'ha mai fatto prima d'ora.. Faccia come vuole, non sarò di certo io a impedirglielo!
"Da chi l'hai presa, e quanto.."
"Non mi devi un cazzo, dolcezza, nemmeno io ho pagato.. E comunque da Izzy"
"No! L'hai visto, gli sto sul cazzo, chissà con che merda me l'ha tagliata.." Guardo la mia dose cercandoci qualcosa di strano, ma non ci trovo assolutamente niente.
"Ti pare che fa certe cose al suo migliore amico, bimba? Era solo incazzato perché non voleva che mi bucassi" Mi spiega lui, soprappensiero, e facendomi pensare che quel moro sia davvero un ipocrita, se si preoccupa di certe cose se poi è il primo a spacciare!
Ma non dico niente, dopotutto non sono cazzi miei.
"E ora?" Chiedo, con un'espressione sorniona.. Tanto la so già la risposta.
"E ora ti lasci scopare, come voglio io.. E poi una bella spada, quello che vuoi tu! Così siamo soddisfatti tutti e due.." mi ghigna lui, avvicinandosi a me per poi infilarmi la lingua in gola senza tante cerimonie.
Bravo coglione, finalmente fai la cosa giusta..
È dannatamente bravo a baciare, e quindi per stavolta non mi faccio problemi a stendermi sul letto, lui sopra di me, mentre presi dall'improvvisa foga cominciamo a spogliarci l'un l'altro..
"Senti, Izzy, hanno iniziato!" Gli tira una gomitata Steven, ridacchiando.
"Certo che è proprio una figa, quella.. Quasi quasi ci faccio un pensierino pure io, tanto Axl che mi può fare?" Ribatte Duff, afferrando una lattina di birra e buttandosi sul divano.
Il moro prende il suo pacchetto di sigarette e se ne va a letto, infastidito.
Vuole farsi una pera, poi si ricorda che le ultime due dosi le ha date proprio a quel coglione del rosso., Allora si incazza seriamente, poi decide di farsi una, due, tre canne per rilassarsi un po', e provare a dormire.
Ma non ci riesce.. E quella ragazzina del cazzo sembra farlo apposta a gemere in quel modo, proprio per dargli fastidio.. E probabilmente è così..
"Al diavolo" pensa alla fine, furioso perché lei, che poi manco la conosce e già gli sta sul cazzo, ci ha preso. E si inizia a fare una sega sul serio.
"Sei brava, bimba, sei fottutamente brava.." Mi mormora Axl, sdraiato accanto a me, ancora con il fiatone.
Ho il battito a mille, ma mi impegno a rispondergli decentemente "Anche tu, non sei male.." Non ammetterò mai e poi mai che è stato molto più che "niente male", nemmeno sotto tortura!
Lui mi guarda ghignando, ha già capito che sono troppo orgogliosa per dire altro, quindi si tira su a sedere e prendendo la roba e tutto il necessario, dopo avermi lanciato un'occhiata un po' perversa -e ci credo, sono ancora nuda e avvolta tra le sue lenzuola-, si mette a squagliare la roba con l'accendino.
Gli do una mano, preparo le siringhe e nel giro di un minuto è tutto pronto, mi stringo il laccio  tra i denti e sto per iniettarmi la mia spada in vena, quando..
Alzo lo sguardo un secondo e lo vedo guardarmi impaziente, ma anche un po' perso: quindi decido di aiutarlo, gli sistemo il laccio così che si vedano le vene e prendendo la sua siringa gli propongo: "Faccio io, tesoro, se non vuoi il braccio tutto bucherellato.." 
Premo lo stantuffo, e Axl ansima e si irrigidisce un attimo, prima di stendersi sul letto, già molto più rilassato. Bello, ora pazienta giusto due minutini, poi mi dici..
Gli sorrido, addirittura lo bacio furtivamente, a stampo, prima di ripetere il procedimento ma stavolta su di me: e alla fine anche io mi sdraio accanto a lui, abbandonandomi al piacere estremo che come al solito non tarda ad arrivare..
Mi giro a guardarlo, ha gli occhi e la bocca semichiusi, ma la la sua espressione è così sexy e buffa lo stesso che mi porta a ridacchiare, facendolo tornare sul pianeta terra.
Mi rivolge un occhiata un po' persa, confusa, ma anche felice, e poi si tira un po' su e mi bacia nuovamente, con desiderio, quasi schiacciandomi sotto il suo peso.
"No, tesoro, stavolta se tu che ti lasci scopare.." Gli sussurro io, sogghignando, prima di portarmi di scatto sopra di lui.
Ah, l'eroina.. L'avevo detto, io, che anche il sesso, già di per se piacevole, diventa tutt'un altra cosa..
E poi c'è gente che si chiede ancora perché il paradiso è bianco.

Entro nel pub, facendomi strada tra gli altri clienti. Il mio bel visino, il mio piercing all'ombelico e i miei shorts tutti strappati non passano di certo inosservati, qui.

 Tutti fanno casino, bevono, incuranti di tutto e tutti alzano la voce, mentre le cameriere mezze nude sfrecciano da un tavolo all'altro, tenendo i vassoi in equilibrio tra le mani e con i loro fondoschiena lasciati ovviamente alla mercé dei frequentatori del locale.

Non male, direi. 

Magari posso chiedere se cercano altre ragazze.. oppure me ne frego, e vado diretta nel postaccio qui di fronte a fare la spogliarellista: almeno li mi pagherebbero appositamente per stare con la pancia di fuori, senza tanti convenevoli.


Mi chiamo Angelica, e in teoria non ho ancora l'età per bere. Ho 19 anni, per la precisione. 

Me ne sono andata da Seattle appena diventata maggiorenne, e dopo quasi un anno e mezzo di viaggio itinerante -tra autostop e scarpinate mi sono girata praticamente mezza America- mi sono decisa a venire qui a Los Angeles, con una mezza intenzione di fermarmi qui, almeno per un po'.


Il mio aspetto rispecchia il mio stesso nome. Ho i tratti delicati, e sono così esile che potrei sembrare più piccola della mia vera età; ma allo stesso tempo la gente non può che essere attratta da me, per via della mia bellezza eterea, come mi hanno ripetuto più e più volte. In più mi piace provocare, e se voglio posso essere molto persuasiva e sexy: e non avendo niente, come nel mio caso, può ritornarmi sempre comodo.

Ho un carattere forte, io. È decisamente un bene.Se mi lasciassi colpire dalle accuse della gente, che siano vere o meno, potrei crollare. Quindi me ne frego di tutto e di tutti. Che si fottano!

Mi faccio scivolare tutto addosso, anzi, quasi tutto: quando mi gira davvero male, allora si che non mi faccio problemi ad alzare le mani.

Picchio duro come un uomo, anche se a vedermi non si direbbe affatto..

 


Vado al bancone, ordinando un doppio Jack.

Guardo la barista che lavora senza sosta e senza fermarsi un attimo, e non la invidio davvero per niente.

Certo, io sarei più brava, e poi, senza farmi vedere dal capo, per ogni bicchiere servito me ne farei uno solo per me, scolandomelo alla goccia..

E terrei facilmente testa a chiunque provasse solo a sfiorarmi il culo, cosa che invece quelle che lavorano qui non sanno o non riescono o non vogliono fare. Povere stupide!


Mando giù metà bicchiere in un sorso, mi piace sentirmi bruciare la gola.

Me ne sto per i cazzi miei, bevo, penso, fisso a vuoto la parete davanti a me..

Finché inizio a sentirmi osservata; provo ad ignorare questa fastidiosa sensazione, ma non ci riesco; quindi mi giro, piuttosto infastidita: e noto un ragazzo dai capelli rossi come i miei fermo in piedi vicino all'uscita che mi fissa, e mi ammicca quando incrocio il suo sguardo.

Anzi, non mi guarda e basta, sembra proprio che.. Che mi stia puntando. Dai, ma sei serio?!

Il solito idiota.. E chissà se pensa di rimorchiarmi solamente facendo così..


Ma non ho niente di meglio da fare, e quindi con un semplice cenno della testa lo invito a venire qui da me, trattenendo poi una risata per la sua espressione fin troppo soddisfatta.

Non è niente male, anzi: e poi, io qui non conosco nessuno, e anche se di certo non cerco degli amici, magari qualcuno da poter frequentare non mi dispiacerebbe.

E magari.. potrebbe pure aiutarmi a trovare la medicina per il mio piccolo problemino..

Di droga, si intende. Brutta cosa, la dipendenza.. (Parlo di cose che potrebbero creare turbamenti?! Mi dispiace, davvero, ma non è colpa mia se tutta la mia vita è un continuo susseguirsi di drammi, fin dal primo istante.. Io sono un turbamento, cazzo!)

 


Si siede sullo sgabello accanto al mio, spavaldo, aspettando che finisca di buttare giù il poco alcol rimastomi, sempre con quel sorriso da emerito coglione stampato in faccia.

Anche lui ordina un doppio whisky. Lo guardo di sottecchi mentre sorseggia lentamente il suo bicchiere, senza interrompere il contatto d'occhi -credo che pensi sia sexy bere così.. E per un po' ha ragione, ma dall'altra parte sembra davvero un grandissimo idiota!- mentre io accavallo le gambe e mi giro completamente verso di lui, sorridendogli sorniona. Dopotutto, perché lui può atteggiarsi da gran figo e io no?

Con gli uomini mi diverto. Non sono miei amici, da me vogliono una e una cosa soltanto: ma quando mi annoio, mi piace fingere di stare al loro gioco, crearli illusioni di cose che non avranno mai, solo per il gusto di vederli comportarsi come veri e propri idioti.. a meno che la loro compagnia non porti grossi vantaggi anche a me, allora è tutta un'altra storia..

Ecco, lo ripeto, può sempre essermi utile!

 

 


Ad un tavolo all'angolo dello stesso locale sulla Sunset Strip, quattro ragazzi stanno parlando a voce alta di chissà cosa.

"Ti giuro, man, non fosse stato per l'età.. Cazzo, e mica sembrava una ragazzina!" Inizia quello moro e pallido, visibilmente scocciato.

Il biondino alla sua destra si intromette, sghignazzando: "Ha ragione, l'ho vista pure io! Aveva la faccia da porca, e poi due gran belle tet.." 

"Zitto, coglione, non ricominciare! Piuttosto, dov'è quella cameriera carina col culo che parla che da quando me la sono portata a letto mi fa sempre lo sconto? Potrei darle una ripassatina, stasera.." Quello riccio si guarda intorno, spavaldo, cercando la sua preda per la serata.

"Non è che se te la sei già fatta vuol dire che ci sta ancora" sbuffa lo stangone biondo, infastidito. 

"Scommettiamo? Ehi, ma eccola.. Ada! Dolcezza, come stai?"

"Slash! Ragazzi.." Si avvicina una mora tutte curve, rivolgendo un'occhiata particolare al riccio che non manca di gonfiare il petto di soddisfazione.

"Hai finito il turno, no? Quindi potresti cogliere l'opportunità che ti offro, cioè di passare la restante parte della serata con me.." 

"Oh.. Va bene, allora, si che mi va! Prendo le mie cose e arrivo, ci metto giusto un attimo.." Accetta ammiccandogli, tutta soddisfatta pure lei.


"E siamo 3 a 0 per me, Mckagan.. Non l'hai ancora imparata la lezione?" Sussurra appena il riccio al suo amico biondo, prima di alzarsi e andarsene con quella ragazza tutta messa in tiro. Atteggiandosi non poco.

 

 


"Dolcezza, io sono Axl, Axl Rose" si presenta alla fine, sorridendomi sghembo.

"Angelica" gli rispondo d'istinto, pentendomene subito dopo. È che non dico mai il mio vero nome a nessuno, di solito.. Perché stavolta l'ho fatto?

"Non mi sembra di averti mai visto prima d'ora, e credimi, ti avrei sicuramente notata.. non sei di qui, vero?" 

"No, sono arrivata giusto tre ore fa." E cazzo, già sono in in locale pieno di gente poco raccomandabile, vestita poco e intenta a parlare con perfetti estranei mentre ingurgito alcol come se fosse acqua.

E si ritorna alle vecchie abitudini..


"Sei la più figa qua dentro, l'avrai notato.. E io, bimba, io semplicemente sono il meglio che tu possa mai trovare, quindi ho pensato che fosse profondamente sbagliato lasciarti ubriacare tutta da sola.." Addirittura? Modesto, il ragazzo!

"Tesoro, davvero credi che basti un solo Jack per farmi sbronzare? Mica sono una ragazzina, io!" 

"Ah no? Però ci scommetto che non hai ancora 21 anni." Indovinato..

"E che fai adesso, mi denunci?" Lo provoco, facendolo sogghignare.

"Mi assicuro che tu sia almeno maggiorenne, e poi.. La notte è lunga, e non si può mai sapere con chi la passerai!" Mi dice con voce persuasiva, ammiccandomi.

"Sono estremamente colpita!" Ironizzo io, facendolo sbuffare. Cazzo, stavolta mi sto divertendo anche di più del solito: perché lui sembra irremovibile, anzi, più lo sfotto e più ci prova!  "Userai spesso questa tattica per rimorchiare, immagino.. Davvero credi che funzioni?"

"Io non lo credo, bimba, io lo so!" Ribatte come se fosse ovvio. Pallone gonfiato!

(Ma a me piacciono proprio quelli così, quindi..)


"Che ci fai qui?" Oh, domanda sbagliata..

"Quello che mi vedi fare, geniaccio.. Bevo, e parlo con un megalomane con un bel visino da impunito che crede di avermi conquistata con un complimento e due stronzatelle buttate li, come se non capissi che lo fa solo perché vuole portarmi a letto.." Ahi! La mia risposta lo spiazza un po', forse le ragazze a cui è abituato cedono subito di fronte alle sue avances e ai suoi modi da spaccone. Cosa abbastanza verosimile, direi.

Beh, caro mio, ho una brutta notizia da darti.. io sono completamente diversa dalle ragazze che trovi qui: quindi farai meglio ad impegnarti di più, se vuoi ottenere la mia attenzione!


..Ma lui non si sconforta, anzi, ci ride su e ordina un altro giro. "Te invece?" Forse potevo essere un po' più gentile, forse.. quindi sono io la prima a riprendere la conversazione. 

"Sto con quelli del mio gruppo, veniamo qui praticamente ogni sera.. E speravo proprio di trovare una bella ragazza come te, evidentemente oggi è il mio giorno fortunato!" 

"Hai una band?" Pure musicista. Prevedibile!

"Si, e io sono il cantante, il frontman.. Siamo i Guns n'Roses: ricordati il nome, bimba, perché sentirai parlare di noi molto presto, puoi starne certa!"

"Allora dovresti farmi un autografo, così quando lo rivenderò ci farò pure un bel po' di grana.. E potrò permettermi una bella grammata di coca.." Ora sono io a sogghignare, rockstar!

"Non mi credi? Viecci a sentire, poi ne riparliamo! Diventerò famoso, questo è sicuro.. Come è sicuro che prima o poi io e te finiremo a letto insieme.." La butta lì lui, poi lanciandomi un' occhiata divertita per vedere le mie reazioni.

Scoppio a ridere. Oh cazzo! Ma uno normale no?


"Non mentire a te stessa, lo so che lo vuoi.." Abbassa la voce e mi si avvicina ulteriormente, sfiorandomi le labbra con la punta delle dita..

"Alzami una sigaretta." Non è una domanda.

"Ma certo.. Sappi che normalmente non lo faccio mai, ma stavolta è solo perché sei tu.. Anzi, andiamo a fumarcene una insieme fuori!"

Ci penso per nemmeno un secondo, poi acconsento, quindi paghiamo il conto e infine ci alziamo.

Lui va avanti, io invece mi fermo un attimo con la scusa di prendere la mia giacca.. ma in realtà l'ho fatto giusto per guardarmelo meglio, lo ammetto.

Ha i capelli piuttosto lunghi e curati, belle labbra, occhi penetranti di un colore che va dal verde smeraldo all'azzurrino. Indossa una maglietta piuttosto attillata e dei pantaloni di pelle, che fasciano per bene il suo fisico muscoloso.. Niente male, davvero. 

"Che c'è, honey, hai paura a seguirmi?" Mi prende in giro, ghignando, richiamandomi dalle mie fantasie.

 "No, sai.. stavo solo controllando se la tua ombra è grande come il tuo ego."

 


"Cazzo!" Esclamo dopo aver lanciato per terra la cicca della Marlboro offertomi dal montato, quando mi accorgo che la gente sta iniziando ad andarsene dal locale: segno evidente che sta chiudendo, e io ovviamente non ho fatto quel che dovevo.

"Che c'è che non va?"

" Avevo pensato di chiedere se cercavano cameriere, ma poi mi è passato di mente.. Vabe, andrò a fare la spogliarellista, ho capito." Sogghigno quando lo vedo cercare nella mia espressione giusto un accenno di presa per il culo, e non trovandolo ne rimane piuttosto perplesso. "Sei seria.. Davvero non te ne frega un cazzo?"

"Se guadagno di più, perché dovrebbe importarmi? È un lavoro e basta, e magari scopro che non mi fa nemmeno così schifo" Ribatto io, guardandolo fisso negli occhi. Per vedere se ride di me, o peggio, se gli faccio pena..

Ma non lo fa. Non sembra nemmeno che mi stia giudicando.. È una bella cosa.

"Quindi.. Sei a Los Angeles e non hai un lavoro, ne grana, ne conoscenti disponibili ad aiutarti, e soprattutto non mi nascondi il fatto di essere una tossichella che si fa di coca e di chissà cos'altro.. Bene, honey.. Almeno ce l'hai un tetto sopra la testa?"
Un tetto?! No, cazzo manco ci ho pensato. È che appena arrivata mi sono ritrovata in centro e mi sono fatta tutta Sunset Strip almeno tre volte per vedere i negozi di dischi e i locali e tutto il resto, prima di entrare qui a bermi qualcosina.. Mi è passato di mente, maledizione!

"Nemmeno quello.. Ma non mi lamento, sono finita in situazioni molto peggiori di questa e sono comunque ancora qui, quindi.." 

"Vieni a casa mia, allora." La conclusione più sfrontata, più allusiva, più logica e semplice della serata.

Rimango un attimo in silenzio, mordendomi il labbro per trattenere il "contaci, che non vedevo l'ora di finire a letto con un montato come te.."Non posso dormire fuori stanotte, fa un freddo cane e poi non saprei nemmeno dove, cazzo..

 

Decido alla fine di accettare, ma chiedendogli in cambio degli interessi. Lo so, non mi rende onore.. Come fanno le puttane, dannazione!.."A una condizione, però.."

"Tutto quello che vuoi, dolcezza.." 

"..Avrei bisogno.. Mi serve, anzi, una fottutissima dose.. Posso pagarmela, basta che mi dici da chi prenderla e poi penso a tutto io. Però per il prima possibile, cazzo!"

Ecco fatto. Gliel'ho chiesto, fanculo! Non mi piace parlare di certe cose, sia con quelli con cui non ho confidenza sia con la gente in generale. Poi vengo identificata come "eroinomane" e "scarto della società".. Ma comunque, apparte che nemmeno lui non mi sembra un santarellino proprio per niente, io ne ho bisogno.

E poi ormai non posso farci più nulla..


Rimane un secondo in silenzio, pensieroso, poi mi rivolge un sorriso storto: "Quindi se ti trovo l'eroina, bimba.. tu poi ti fai tranquillamente scopare?" Mi chiede afferrandomi per la vita, con un'espressione un po' perversa.. Ma oramai ci sono abituata, a quelli così.."Si, hai capito bene" Inutili i giri di parole, arriviamo dritti al punto. 

"Allora è andata.." E ghignando mi spinge verso il muro, e senza che abbia il tempo di reagire porta le mani sulla parete imprigionandomi nella sua morsa.

Non riuscirei mai a scappare, ora.. E non c'entra affatto la forza fisica.


Saranno i suoi occhi color smeraldo, il suo sorriso un po' storto o perfino i suoi modi così arroganti.. Per molte è un difetto, ma a me quelli dannatamente sfacciati mi attraggono mille volte di più rispetto a damerini del cazzo.

Sarà sua mano che scivola indiscreta tra le mie gambe, e le sue labbra fameliche sul mio collo.."Hai fatto la scelta migliore.. Ora però lasciati andare, dolcezza.." Mi sussurra persuasivo, mordicchiandomi il lobo mentre mi lascio scappare un piccolo gemito di piacere e stupore insieme. E lo faccio. 

Mi guarda ghignando, sa di avere già vinto. Ma non mi importa, dannazione.

Io cerco il piacere, non voglio nient altro.. E il sesso e la droga sono i modi più rapidi e più soddisfacenti. E lui sa cosa fare, sa cosa voglio e di sicuro sa anche come prendermi..


È come per l'eroina.. So di starci sotto, e che senza, vado letteralmente fuori di testa.. ma me ne frego, perché ogni volta volo dritta fino in paradiso!

È tutto irreale, e avviene solo nella mia testa, lo so, mica sono scema, ma quando mi infilo una spada dritta in vena e il mio cuore spara il sangue fino al cervello, io..

Non so come spiegarlo, cazzo. È come cento, no, meglio, come mille orgasmi tutti insieme. E quando ti invade il flash, quando senti ogni minima cellula del tuo corpo tremare di quel piacere così sporco e puro allo stesso tempo, chiudere gli occhi per lasciarsi cullare diventa la tua unica vera priorità. Ci sei solo tu, il tuo sangue fin troppo vermiglio e la siringa contenente quel irresistibile liquido ambrato che solo a vederlo ti senti eccitata. Tutto il resto perde alcuna importanza..


E anche con lui.. anche se nemmeno ricordo il suo nome, essendo i miei pensieri già proiettati verso l'idea della spada che mi aspetta.. Ma anche questo qua è uno sexy, e che ci sa fare, quindi ben venga, dannazione!

È uno svago: niente di più e niente di meno.

È un piacevole modo di far passare il tempo, quando non ho un ago su per il braccio..

Ma sesso e eroina insieme è tutta un'altra cosa. E stasera avrò tutti e due, insieme, finalmente!


Non riuscirei mai a scappare, ora. Non voglio. Ho trovato un tetto per stanotte, e una spada sicura, e poi che mi vada o meno finirò a letto con.. Com'è che mi si è presentato, questo? 

"Scusa, rockstar.. Com'è che ti chiamavi?"

"Axl, Axl Rose!" mi ripete quello, un po' scocciato.

"Si, ok, allora lo ricordavo bene.." Cazzata. Ma almeno non mi devo subire le sue lagne da primadonna.


"Ehi, man!" Axl si gira, e io seguo il suo sguardo: e ci sono tre ragazzi che ci si avvicinano, due biondi e uno moro, anche loro dei tipi niente male.. Poi sono belli che sbronzi, e questo per loro è un punto a favore!

"Andiamo? Slash e Ada sono appena usciti, vanno da lei quindi magari stanotte riusciamo a dormire un po' in pace, senza che ci sia bisogno di spiaccicarci i cuscini sulle orecchie.." Dice uno alto e biondo, sbuffando. Coglie la mia espressione perplessa, e dopo avermi squadrato per bene si spiega meglio, un sorriso storto stampato in volto: "Se l'é già portata a casa una volta, dovresti sentire come urla.. È arrapante, indubbiamente, ma dopo una certa sembra che.. Ecco, sembra che la stiano ammazzando!"

"Colpa di Slash, quello.. Forse è un pochino brusco, a letto" Se la ride l'altro biondo, scuotendo la testa allegramente.

Ghigno anche io, provando ad immaginare questo tipo dal nome improbabile di cui parlano.

Me lo immagino come uno rude, quasi animalesco, probabilmente uno che si fa una diversa ogni sera: un drogato di sesso, quello è sicuro, e di chissà cos altro.. La stessa impressione che mi ha dato Rose, del resto. E io, su queste cose, non ci sbaglio proprio mai.


"Lei è Angelica, teste di cazzo" Mi presenta il mio futuro compagno di letto, portando il braccio sulla mia spalla come a indicare "non provate nemmeno ad avvicinarvi a lei". Oh, ma è pure possessivo, il giovane!

Mi si presentano tutti, uno dopo l'altro, tutti ghignando e guardandomi più le gambe e il petto e la mia pancia piatta che il viso. Normale, direi.

Duff, Steve, Izzy, quello Slash e poi Axl.. Nomi un po' strani, no? Ok che sono musicisti..

"Andiamo a casa, allora?" Propone Steven, lamentandosi per la stanchezza e per "aver finito tutti i soldi in alcol".

Acconsentono tutti e vanno verso una macchina un po' del cazzo ma meglio di niente, io li seguo separandomi dalla presa di Axl che si avvicina a quello moro con il quale si mette a confabulare qualcosa, bah.. Affari loro!



"Izzy.. Mi serve una, anzi, due dosi" dice Axl a Jeff, che lo guarda perplesso.

 "Cazzo dici, man? Scherzi?"

"No che non scherzo, su queste cose sono fottutamente serio e lo sai" ribatte quello, scocciato.

"Così hai deciso di diventare un bruciato come me, Slash e Steven?.." Tra le sue parole di rabbia si percepisce anche tristezza, segno che gli dispiace, e per davvero.

"Solo per stasera, man, per me e quella fighetta che mi porto a casa.." 

"Cazzo, Axl! Proprio una ragazzina eroinomane ti dovevi rimorchiare?..Vabe, io non posso di certo farti la morale, quindi.. tieni queste due fottutissime dosi e sparisci, ok? Aspetta che mi passi l'incazzatura, e la prossima volta.. La prossima volta me le paghi, capito?" Ghigna alla fine, accettando la cosa e passandogli le due bustine.

"Non ci sarà una prossima volta, tranquillo" Sorride quello rosso, soddisfatto. 



"Lei viene in braccio a me"

"Cosa?! Che cazzo vuoi, Steven? L'ho conosciuta io per primo, e quindi non devi intrometterti, manco per scherzo, o ti giuro che.."

Anche Duff interviene, ridacchiando: "..Ma, se seguissimo il proverbio, che dice "tra i due litiganti, il terzo gode?!" I proverbi dicono sempre cose intelligenti.."

"Facciamo che mi metto davanti" ghigno io, sedendomi accanto al moro -Izzy- che sta al posto di guida. Facendoli lamentare tutti e tre, poverini!

Ma alla fine è proprio quello alla mia destra, a provocarmi.. "Anche tu urli tanto mentre scopi? Perché voglio starmene in pace, io, senza dover sentire urletti molesti" mi schernisce poi, sogghignando, mentre io, senza tirarmi indietro e senza offendermi in alcun modo ribatto con la mia solita risposta pronta: "Oh, tesoro, potresti sempre farti una sega.. sempre meglio di non scopare affatto, no? Dovresti saperlo bene, ci scommetto.." I ragazzi scoppiano tutti a ridere, Izzy invece mi squadra malissimo, ma poi non mi dice più niente.

Ho vinto io, idiota..

 

E alla fine arriviamo a casa e quasi manco faccio in tempo a vederla che Axl mi prende di nuovo per la vita, ghignando, e veloce mi porta fino in camera sua. Ci sono due letti, ma il cretino che di solito dorme con lui -sempre Izzy, e chi altri poteva mai essere?-, stanotte andrà nell'altra camera, dato che c'è un letto libero. 

"Come promesso.." E mi mette in mano una dose, mentre mi accorgo che ne stringe un'altra nel pugno.

"Anche tu?.."

"Solo quando mi va" Mi risponde spavaldo.. ma secondo me è una cazzata, e forse non l'ha mai fatto prima d'ora.. Faccia come vuole, non sarò di certo io a impedirglielo!

"Da chi l'hai presa, e quanto.."

"Non mi devi un cazzo, dolcezza, nemmeno io ho pagato.. E comunque da Izzy"

"No! L'hai visto, gli sto sul cazzo, chissà con che merda me l'ha tagliata.." Guardo la mia dose cercandoci qualcosa di strano, ma non ci trovo assolutamente niente.

"Ti pare che fa certe cose al suo migliore amico, bimba? Era solo incazzato perché non voleva che mi bucassi" Mi spiega lui, soprappensiero, e facendomi pensare che quel moro sia davvero un ipocrita, se si preoccupa di certe cose se poi è il primo a spacciare!Ma non dico niente, dopotutto non sono cazzi miei.
"E ora?" Chiedo, con un'espressione sorniona.. Tanto la so già la risposta."E ora ti lasci scopare, come voglio io.. E poi una bella spada, quello che vuoi tu! Così siamo soddisfatti tutti e due.." mi ghigna lui, avvicinandosi a me per poi infilarmi la lingua in gola senza tante cerimonie.

Bravo coglione, finalmente fai la cosa giusta..

È dannatamente bravo a baciare, e quindi per stavolta non mi faccio problemi a stendermi sul letto, lui sopra di me, mentre presi dall'improvvisa foga cominciamo a spogliarci l'un l'altro..


"Senti, Izzy, hanno iniziato!" Gli tira una gomitata Steven, ridacchiando.

"Certo che è proprio una figa, quella.. Quasi quasi ci faccio un pensierino pure io, tanto Axl che mi può fare?" Ribatte Duff, afferrando una lattina di birra e buttandosi sul divano.

Il moro prende il suo pacchetto di sigarette e se ne va a letto, infastidito.Vuole farsi una pera, poi si ricorda che le ultime due dosi le ha date proprio a quel coglione del rosso.. Allora si incazza seriamente, poi decide di farsi una, due, tre canne per rilassarsi un po', e provare a dormire.

Ma non ci riesce.. E quella ragazzina del cazzo sembra farlo apposta a gemere in quel modo, proprio per dargli fastidio.. E probabilmente è così..

"Al diavolo" pensa alla fine, furioso perché lei, che poi manco la conosce e già gli sta sul cazzo, ci ha preso. E si inizia a fare una sega sul serio.


"Sei brava, bimba, sei fottutamente brava.." Mi mormora Axl, sdraiato accanto a me, ancora con il fiatone.

Ho il battito a mille, ma mi impegno a rispondergli decentemente "Anche tu, non sei male.." Non ammetterò mai e poi mai che è stato molto più che "niente male", nemmeno sotto tortura!

Lui mi guarda ghignando, ha già capito che sono troppo orgogliosa per dire altro, quindi si tira su a sedere e prendendo la roba e tutto il necessario, dopo avermi lanciato un'occhiata un po' perversa -e ci credo, sono ancora nuda e avvolta tra le sue lenzuola-, si mette a squagliare la roba con l'accendino.

Gli do una mano, preparo le siringhe e nel giro di un minuto è tutto pronto, mi stringo il laccio  tra i denti e sto per iniettarmi la mia spada in vena, quando..

Alzo lo sguardo un secondo e lo vedo guardarmi impaziente, ma anche un po' perso: quindi decido di aiutarlo, gli sistemo il laccio così che si vedano le vene e prendendo la sua siringa gli propongo:

"Faccio io, tesoro, se non vuoi il braccio tutto bucherellato.." Premo lo stantuffo, e Axl ansima e si irrigidisce un attimo, prima di stendersi sul letto, già molto più rilassato.

Bello, ora pazienta giusto due minutini, poi mi dici..

Gli sorrido, addirittura lo bacio furtivamente, a stampo, prima di ripetere il procedimento ma stavolta su di me: e alla fine anche io mi sdraio accanto a lui, abbandonandomi al piacere estremo che come al solito non tarda ad arrivare..

 


Mi giro a guardarlo, ha gli occhi e la bocca semichiusi, ma la la sua espressione è così sexy e buffa lo stesso che mi porta a ridacchiare, facendolo tornare sul pianeta terra.

Mi rivolge un occhiata un po' persa, confusa, ma anche felice, e poi si tira un po' su e mi bacia nuovamente, con desiderio, quasi schiacciandomi sotto il suo peso.

"No, tesoro, stavolta se tu che ti lasci scopare.." Gli sussurro io, sogghignando, prima di portarmi di scatto sopra di lui.


Ah, l'eroina..

L'avevo detto, io, che anche il sesso, già di per se piacevole, diventa tutt'un altra cosa..


E poi c'è gente che si chiede ancora perché il paradiso è bianco.

 

  
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