Anime senza Cuore
{Photo: ©Angelus_dragon}


Giganti di ferro.

Anime senza cuore.

Viaggiatrici senza ali.

Due navi riposano ormeggiate accanto ai propri moli. Si affiancano l’un l’altra godendosi qualche ora di riposo.

Vernice bianca, grandi vetri ed ampi saloni, questo è ciò che loro sono e al tempo stesso non sono. Loro sono materiali plasmati dall’uomo, grandiose macchine progettate con cura, ma sono anche custodi di sogni, desideri e speranze. Sono guide per un angolo di paradiso.

Gemelle silenziose attendono il ritorno dei passeggeri.

Il sole distende i suoi raggi caldi sul freddo delle loro lamiere, edifici nel mare, e le ricopre di baci dorati.

Un boato squarcia il silenzio. Gli ormeggi vengono sciolti e la prima nave riprende la sua eterna marcia.

Un secondo boato giunge dopo il primo, è più profondo, il verso di un titano solitario.

Il saluto alla gemella che si allontana e il ritorno alla quiete.

Eterna solitudine per le viaggiatrici del mare. Non basta loro avere persone sempre pronte ad ammirarle.

Loro sono anime senza cuore e viaggeranno per sempre nel blu in cerca di esso.