CAP 1 LA STORIA CHE NON VENNE MAI RACCONTATA
Conosco un nemico che pensavo non fosse mai esistito
"........, non mi fai piú paura, non ho paura, no oooooh ooooh oooooh", la canzone finì e il rumore della Campanella risuonò nella silenziosa stanza.
Per l'ennesima volta uscivo tardi da scuola per esser finito in punizione, non so ma ogni volta che vado a scuola finisco per vedere persone che mi mettono in guai pazzeschi e che poco dopo scomparivano.
Camminavo sempre ascoltando la musica, era l’unica cosa che mi teneva compagnia, mi faceva sentire una persona considerata, una persona che esiste, perché il resto delle persone erano, i bulli che picchiandomi mi facevano sentire una persona che “esiste” poi c’è mia madre…, si, ma era divenuta pazza dopo la perdita di mio padre…non l’ho mai conosciuto e visto…. L’unica cosa che ho di lui è solo una lettera che diceva “Mi dispiace di lasciarti in queste brutte condizioni…. Con una madre impazzita che tu continuerai a sostenere…. Ricorda una volta per tutte saprai chi sono… ti voglio bene. Tuo Padre” dentro alla busta c’era solo un piccolo ciondolo che porto sempre con me, il ciondolo è di un colore rosso intenso con varie sfumature di rosso e grigio, in fin fine la forma sembra di un arco nero che scoccava un spada rosso sangue, una cosa poco sensata si può dire, ma codesto ciondolo mi fa sentire amato da qualcosa che non c’è più.
Ogni volta che penso a quella lettera e finisco per affogare nel mio stesso oceano di tristezza e depressione, non riesco mai a scappare, ma alla fine riesco solo a non mostrare i segni delle ferite interne del mio cuore.
Ad un tratto qualcuno mettendosi davanti a me fece finire quel momento di depressione e di tranquillità, il ragazzo aveva circa 15-16 anni, come me, con occhi di color verde acqua ma con un una sfumatura dorata nello sfondo dell’occhio come se avesse messo delle lenti a contatto sopra a degl’occhi completamente dorati, il suo sguardo era così attento e furbo che sarebbe riuscito a derubare la casa del più grande ladro del mondo ,i capelli erano di un biondo scurito dall’attaccatura dei capelli di un colore nero schiarito, ma non sembrava proprio un grigio scuro, un ragazzo abbastanza robusto, alto 1.75/1.80 molto in più di me.

Il ragazzo aveva un tono di voce aveva il potere di riuscire a congelare il cuore più puro che sarebbe mai riuscito ad esistere "Ciao Nicolò come va?" alzando lo sguardo perplesso risposi "Ma tu chi sei?"
il ragazzo rispose "Sono Luke, non ti ricordi di me?" disse rendendo il suo tono di voce più dolce.
"Scusa ma mi sa che hai sbagliato persona?"

"fermo" disse prendendomi il braccio "tu non puoi andartene!" all’improvviso i suoi occhi erano divenuti di un color oro troppo forte per guardarli per un periodo prolungato.

Con tono sorpreso risposi “Ma che cazz?” feci cadere per sbaglio la borsa e da essa fuori uscì un libro
Luke disse "e questo cosa sarebbe?" tirò su il libro e lesse “Percy Jackson e la battaglia del labirinto” ne hanno fatto pure un libro di questo… chissà chi è questo Rick Riordan”

io traumatizzato dissi "io non ci sto capendo un CATO!"

Luke rispose "non ricordi il collegamento tra me e il libro" 
Il mio cuore si fermò di colpo e capì infine che la persona con cui stavo Parlando era Luke Castellan alias Crono "MA TU NON DOVRESTI ESISTERE!" presi di corsa la cartella e i libro e iniziai a correre dietro di lui!

Crono si volto e disse "Ma tanto non ti ricorderai neanche chi sono.... perché la profezia ti seguirà e alla fine dalla mia parte starai" 
“Prozezia…”
Fu l’ultima cosa che diss prima che luce mi avvolga e alla fine caddi a terra….