Asubabaluba

Era notte inoltrata ormai e a casa Castle regnava il silenzio.
Un leggero venticello che proveniva dall’esterno faceva ondeggiare le tendine, mentre la luce della luna illuminava a tratti la stanza in cui Kate e Rick stavano dormendo.
Quella sera, avevano deciso di lasciare la finestra aperta con la speranza che entrasse un po’ di fresco.

Un leggero ronzio cominciò a riempire la stanza, un lieve rumore, che però non destò i due dormiglioni.
Castle stava beatamente dormendo a bocca aperta, mentre faceva smorfie buffissime con la faccia. Chissà cosa stava sognando!
Kate probabilmente l’avrebbe preso in giro a morte se l’avesse visto!
Il ronziò cominciato pochi minuti prima si fermò.
Non passarono neanche trenta secondi che… “Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahh!!!” urlò Rick alzandosi di scatto dal letto e facendo prendere un colpo a Kate che cadde rumorosamente a terra. 
Accese la luce.
“Castle!!” urlò rialzandosi. “Ma che diavolo…?” non riuscì a finire la frase poiché la visione del suo fidanzato le tolse le parole di bocca.
Aveva la lingua rossa e gonfia, talmente tanto da non riuscire a parlare.
“Mi ma mame ma mimma!” disse mentre cercava di guardarsi la lingua.
“Scusa, puoi ripetere?” chiese la detective, trattenendo una risata.
“Mi ma mame ma mimmaaaa!”Tentò di dire di nuovo. Kate scoppiò a ridere questa volta, incapace di trattenersi. Lui, in tutta risposta, fece una smorfia e sbuffò sputacchiando ovunque.
“Castleee! Che schifo!” lo rimproverò.
“Mbuba!” bofonchiò. Kate lo guardò storto.
“Mi stai insultando o mi stai chiedendo scusa? Perché non ho ancora capito l’ambubalunese!”
Castle scosse la testa rassegnato e le fece segno con le dita che intendeva la seconda opzione: le stava chiedendo scusa.
“Mommò moma mi mia mummemmo!” Affermò lo scrittore convinto. Beckett però lo fulminò.
A quel punto Castle le fece segno di aspettare, si alzò dal letto e ritornò pochi secondi dopo con una penna e un block notes.
“Ma cosa ti è successo alla lingua?” chiese, mentre lui aveva già iniziato a scrivere. Castle la guardò male e voltò il fogliettino con scritto: “Non so cosa mi sia successo alla lingua.”
“Oh. Ecco. Bene!” sbuffò lei. “Può essere che ti abbia punto qualcosa?” Castle annuì vistosamente.
“Mmm d’accordo. A che cosa sei allergico?” domandò poi. Rick si mise a scrivere quando lei urlò: “Ape!!!”
Lui sorrise e annuì. “Nonono Castle! C’è un’ape in camera!” Lui tentò di urlare e scese dal letto, mettendosi improvvisamente a correre verso la cucina.
“Seriously!?” gli urlò lei, “Castle! Torna qua!” lui scosse la testa.
“Momomomomo.” Rispose.
“Castle!!!”
“Mio mo mamuma memme mami!” si giustificò, mentre Kate rincorreva l’ape con un cuscino e cercava di scacciarla fuori.
“Castle scrivi sant’iddio!” Gridò mentre lanciava il cuscino contro l’ape che però fu più veloce di lei e si scansò.
L’uomo obbedì subito e trascrisse quanto aveva detto poco prima: “Ho paura delle api.” Lesse ad alta voce Kate. “Stai scherzando spero! Sono insettini inutili Cas…-” non fece in tempo a terminare la frase che l’ape le si posò su una spalla. Kate cacciò un urlo e cominciò a saltellare, mentre con la mano mandava via l’insetto. Castle, dal canto suo, scoppiò a ridere e cominciò a prenderla in giro.
“Amsunfma madsa” disse ridendo.
“Asubabaluba cheee? Giuro che se non la pianti ti sparo!” A quella minaccia, lo scrittore si fece serio.
Kate riprese la sua caccia all’ape, con il suo fidato cuscino stretto fra le mani.
“Me me me me meeee” disse Castle con una strana cantilena che a Kate parve molto da presa-in-giro.
Si voltò di scatto e gli corse addosso, cominciando a colpirlo con il cuscino. Caddero entrambi sul divano dietro di loro mentre continuavano a lottare: lei lo prendeva a cuscinate, lui tentava di ribellarsi facendole il solletico.
Quando finalmente si calmarono, Kate rimase distesa sopra di lui e appoggiò la guancia sul suo petto per riprendere fiato. Poteva sentire il suo cuore battere regolarmente insieme a… un ronzio strano che.. “Un momento!” esclamò all’improvviso. Castle sobbalzò. “Questa è…-” lui la interruppe.
Liberò un braccio da sotto al corpo della donna e indicò un punto: “Miii!” urlò.
Kate prese il cuscino di corsa e si avventò sull’ape, schiacciandola.
Richard cominciò ad esultare sul divano mentre Kate scoppiò a ridere.
“Direi che è il caso di fare qualcosa per la tua lingua.” Gli disse infine, prima di tirargli il cuscino addosso.




ANGOLINO DI POLLAAAAA!
Buonaseeeera xD
Ci tengo a sottolineare che NON SO come mi sia venuta in mente sta cacata xD Ma vi assicuro che l'idea iniziale non era quella!
Le mie sorelline Mari e Ludo possono confermare! ;)
Ringrazio loro due per aver letto in anteprima eee... ora mi dileguo che forse è meglio eh! Hahaha
Ah già, il finale... IMMAGINATE, POTETE! XD
Detto ciò, alla prossima e buona 6x03 staseraaaa *-*
Polla