Fanfic su artisti musicali > Alter Bridge
Ricorda la storia  |      
Autore: sheswanderlust    07/10/2013    4 recensioni
... Flip faticava ormai a respirare per il troppo ridere e Myles si affrettò a bere la tisana, arrossendo. Mark lo guardò, ghignando sadico.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sssalve, pubblico questa piccola storia senza pretese sperando di non scandalizzare nessuno, in attesa di riuscire a scrivere una long; ci sono varie het in questa sezione ma nessuna slash, quindi perchè non iniziare?
Fatemi sapere cosa ne pensate,
buona lettura!

Sheswanderlust

(come sempre: Myles Kennedy, Mark Tremonti, Scott Philips e Brian Marshall non mi appartengono, non li conosco e nulla di ciò che scrivo è successo veramente.)




 
La Sciarpa
 

Myles non credeva possibile che una sciarpa potesse creare così tanto scalpore, tanto più che la sciarpa in questione era tutto fuorché eccentrica. Marrone scuro, soffice, usata quel tanto che basta perché sembri ancora più calda e morbida, era abbastanza lunga da poter essere avvolta attorno al collo più e più volte. Una sciarpa, insomma, una di quelle a cui ci si affeziona e che si ha sempre la paura di dimenticare in un taxi o in una camera d’albergo, una di quelle che permettono di affondarvi dentro il viso e di ripararsi dal vento invernale. Myles ricordava di averla comprata anni prima a New York durante un tour dei Mayfield Four, in un negozio che oramai non aveva più presente; ciò che però ebbe ben presente fu l’espressione terrorizzata di Elvis quando, quel giovedì mattina, varcò la porta dello studio indossando la suddetta sciarpa.

“ Hai mal di gola? ” chiese il produttore con una nota di panico piuttosto evidente nella voce, in risposta al saluto del cantante.

“ No”, rispose Myles, ma inutilmente; Elvis lo ignorò, lo prese per un braccio, lo trascinò a sedere sull’ampio divano di pelle della lounge dello studio e gli posò le mani sulle spalle.

“ Hai mal di gola “ ripeté, questa volta come affermazione e non come domanda, uno sguardo misto di preoccupazione e terrore.

“ No, Elvis, sto b… “

“ Lo sapevo, ieri non avrei dovuto forzarti così tanto sul finale di quel pezzo, lo sapevo… “ mormorò il produttore, afflitto, sordo alle proteste del cantante. “ Tu però avresti dovuto dirmi che eri stanco! “

“ Sto bene, Elvis! “ esclamò Myles.

Ma Elvis si era già allontanato di tutta fretta ed era scomparso nel piccolo cucinino adiacente alla sala. Myles aveva sentito un rumore secco di cassetti che si aprivano, il sibilo di un bollitore e nel giro di un minuto si era ritrovato con una tazza di tisana bollente in mano ed un produttore di fronte che lo osservava con occhi sgranati,  quasi si aspettasse di vedere chissà quale trasformazione. Myles roteò gli occhi e si rassegnò a bere, cercando di ignorare lo sguardo vigile posato su di lui. Non sapeva se Elvis fosse arrabbiato o preoccupato, ed in tutta onestà non era interessato a scoprirlo.

Un rumore di passi li fece voltare entrambi e pochi istanti dopo Flip e Mark varcarono la porta dello studio, lasciandola chiudere con un tonfo alle loro spalle.

“ Bella sciarpa, Mylo “, esordì Flip, sedendosi pesantemente accanto a lui e bevendo un sorso della sua tisana, suscitando un grugnito di disapprovazione da parte di Elvis. “ Ultimamente mi piace il marrone, non so come mai… “ proseguì pensieroso il batterista, continuando a bere dalla tazza di Myles, allegramente inconsapevole dello sguardo sempre più cupo che il produttore gli stava rivolgendo.

“ Non ti vestire di marrone, Philips, o la prossima volta che vai al campo da golf rischi di essere scambiato per un albero “ esclamò Brian, entrando proprio in quel momento e raggiungendo il resto della band.

“ Marshall, le tue provocazioni non mi scalfiscono” borbottò Flip, guardandolo di sottecchi.

“ Non sono provocazioni, è la verità “ sentenziò Brian, prendendo posto anche lui e togliendosi la felpa.

“ E comunque, Myles, sei di sicuro più previdente di me, fuori si gela ed io ho dimenticato sciarpa e cappello a casa “, continuò il bassista, gettando uno sguardo al cielo grigio fuori dalla finestra ed allungando anche lui sovrappensiero una mano verso la tazza di Myles.

“ ALLONTANA QUELLA MANO, MARSHALL! “

L’urlo di Elvis li fece saltare tutti sulla sedia; Brian rimase paralizzato, la mano ancora a sfiorare il manico della tazza, un’espressione di terrore dipinta sul volto, gli occhi spalancati che guardavano il produttore.

“ Il tuo cantante ha mal di gola, quindi ti conviene farla bere a lui, la tisana, a meno che tu non voglia registrare al suo posto, ed onestamente preferisco risparmiarmi il supplizio di averti dietro al microfono “ sibilò Elvis, minaccioso.

Flip faticava ormai a respirare per il troppo ridere e Myles si affrettò a bere la tisana, arrossendo. Mark lo guardò, ghignando sadico.
 
 


“ Sei proprio crudele, lo sai, vero? “ chiese retoricamente Myles, in piedi davanti allo specchio del bagno, guardando la scia di segni rossastri e violacei che gli partiva dal collo e scendeva fino a lambirgli le clavicole. Una risata pacata sopraggiunse dalla camera adiacente e per un attimo il cipiglio irritato del cantante si trasformò in un sorriso fugace.

Pochi istanti dopo due braccia gli circondarono la vita ed altri due occhi seguirono i segni riflessi nello specchio.

“ Certo che lo so “ mormorò Mark, scoccandogli un bacio sulla guancia prima di prendergli il lobo dell’orecchio fra i denti e mordicchiarlo leggermente.

“ Non posso continuare a nasconderli sotto la sciarpa per sempre “ mormorò Myles, girandosi nell’abbraccio ed allacciando le braccia attorno al collo del chitarrista, che nel frattempo aveva cominciato a mordicchiargli e succhiargli il collo, a quanto pare deciso ad aggiungere nuovi segni a quelli della notte prima.

“ Mark… “ iniziò Myles con tono di ammonimento, sforzandosi di trattenere un sospiro. 
Il chitarrista alzò gli occhi e li puntò in quelli blu del compagno.

“ Che c’è? “ chiese. “ Puoi sempre dire che hai mal di gola! “ disse, tornando subito dopo alla propria occupazione.

Myles roteò gli occhi; per un attimo pensò di controbattere, ma poi Mark prese a succhiargli  il punto di congiunzione tra la spalla ed il collo… E lui ritenne saggio risparmiare il fiato per altro.

 

 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Alter Bridge / Vai alla pagina dell'autore: sheswanderlust