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Autore: sibley    07/10/2013    1 recensioni
E' sempre un duro colpo quando si viene traditi dal proprio ragazzo/a. Wonder Woman sta provando sulla propria pelle cosa significa amare qualcuno, e scoprire il tradimento. Ma, la cosa peggiore, sono i colpi di testa che si possono fare una volta scoperto il tutto... Potrebbero anche essere la cosa più pericolosa mai fatta.
= Il titolo di ogni capitolo, è il nome della canzone dalla quale traggo il testo ^^ =
Genere: Avventura, Demenziale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Wonder Woman's Stories'
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"When I was young
I never needed anyone
And making love was just for fun"

L'intero Universo sapeva ormai che avevo una storia con Superman. Era inconcepibile pensare che non l'avessi, vista la frequenza con cui uscivamo insieme. Se non lo sapevano i Terrestri, perlomeno lo sapeva quella maledetta di Supergirl. Non avevo mai avuto bisogno di nessuno, ogni volta che ero andata a letto con qualcuno, l'avevo fatto per gioco, per levarmi di dosso quegli istinti, che nonostante avessi imparato a reprimere negli anni, ogni tanto uscivano impellenti. Davanti a me, nella mia mente si sovraffollavano i ricordi delle notti di passione passate con svariati altri Eroi, proprio come me... Come lui. Era stata una gran cattiveriata quella che aveva fatto lei. Davvero, pensavo che oramai la diffidenza iniziale che c'era tra noi due fosse passata e che se non c'era amicizia, perlomeno ci fosse stato un rispetto reciproco. Ma che rispetto c'era nel baciare il ragazzo di Wonder Woman? 

"All by myself
Don't wanna be
All by myself
Anymore"

Da sola. Ecco come mi sentivo. Non mi aspettavo che Superman, Clark Kent, entrasse da quella porta d'acciaio scorrevole, con un broncio stampato in faccia, pronto a porgermi le sue scuse. Chissà da quanto tempo andava avanti quella storia... Non volevo nemmeno sapere. Non mi interessava neanche sapere perché. Capivo che i desideri sessuali avevano la meglio su qualunque uomo, prima o poi, ma speravo che almeno lui sarebbe stato diverso. Come si faceva a resistere a quei capelli biondi e setosi, così differenti dai miei, neri e spesso indomabili. E come si poteva resistere a quel corpo magro? Ovviamente, non si poteva. Il mio corpo, a confronto, era ben più resistente, era fatto per combattere, mentre il suo era fatto per fare la ragazza copertina, probabilmente. Sicuramente, prima che Krypton esplodesse, faceva la modella, o la spogliarellista. Non me ne sarei stupita affatto. Ma adesso, era il mio cuore ferito che non poteva essere obiettivo. Anche lei aveva i suoi pregi, ma in quel momento non ero proprio disposta a tollerarlo. 

"Hard to be sure
Sometimes I feel so insecure
And loves so distant and obscure
Remains the cure"

In questo momento, io, che ero considerata da molti la Leonessa della Justice League, ero confusa. Il mio lato freddo e razionale voleva solo ed esclusivamente convincere la mia parte emotiva ad accettare il fatto che Clark avesse scelto lei al posto mio. Cos'aveva in più di me? Nessun sano di mente avrebbe mai scelto lei al posto mio! Io avevo tutto! Ero praticamente l'impersonificazione umana della Dea Venere. Forse era proprio così. Viste le mie origini, forse davvero c'era un collegamento. Non c'era nessuna donna che potesse competere con me... E lei mi aveva appena portato via l'uomo della mia vita. Ero indecisa, confusa... In panico. Cosa avrei dovuto fare? Lasciare che lei se lo portasse via? Combattere? E cosa avrei dovuto fare quando Clark sarebbe tornato nella mia stanza? Avrei dovuto sorridere e andare avanti, ignorando il mio lucente palco di corna? Avrei dovuto schiaffeggiarlo e mandarlo dritto al diavolo? Non lo sapevo. Avrei solo voluto dormire... Dormire per ore, fino a dimenticare chi ero e perché ero lì. Ma sapevo che non avrei potuto farlo nemmeno se la mia dannatissima coscienza me l'avesse concesso. 

"All by myself
Don't wanna live
I never, never, never
Needed anyone"

Non volevo più vivere come l'essere freddo e quasi insensibile che ero sempre stata... Ma d'altra parte, non volevo nemmeno venir più ferita in quella maniera. Ed ero certa che se avessi imparato ad affezionarmi alle persone, proprio come stavo facendo in quel periodo, sarei finita scottata un'altra volta. E presto, da Wonder Woman, mi sarei tramutata in Cryin' Woman. Non era esattamente quello che volevo per il mio futuro. Avrebbe avuto più senso ibernarsi e lasciare che il tempo scorresse veloce attorno a me... Un po' come quel fessacchiotto di Capitan America, con la differenza che lui non si era ibernato volontariamente. Risi a quel pensiero, a costo di sembrare pazza. Non avevo pianto, le lacrime non erano scese minimamente, ma dentro di me, mi sentivo morire. Ma ad un tratto, spinta da uno strano desiderio, decisi di dare una svolta a tutto questo. 
  
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