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Autore: Nikij    09/10/2013    3 recensioni
Sapete tutti che cosa succede a Marinford no??
Vi immaginate che cosa potrebbe cambiare se qualcuno si scambiasse le parti??
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Akainu, Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Prima di uccidermi in tutti i modi possibili e immaginabili leggetela tutta.
Se non sapete che cosa succede a Marinford chiudete perchè i dialoghi sono molto similli se non uguali, ovviamente riadattati, ma non vi consiglio di farvi spoiler da soli, fidatevi... XD
Grazie...
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Exchange (maybe)


"Colonna sonora della One-shot "(che consiglio di ascoltare mentre leggete la storia) : Wide Awake / Katy Perry
 
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Ace sentiva il suo fratellino piangere, diceva che non era stato utile in quella battaglia, che era venuto per, almeno una volta, salvarlo.
Piangeva, e le sue lacrime calde bagnavano il viso di Ace, che stava cercando di trattenersi per fare forza a Rufy, ma senza successo. Sentiva le lacrime scendergli lungo il viso, sentiva gli occhi bruciare, sentiva la bocca impastata e il respiro affannoso.
Ace sentiva sempre meno Rufy tra le sue braccia, sempre meno...
 
 
Fino a che  Rufy non cadde a terra con un dolce sorriso sulle labbra, che tendeva a fare contrasto con la bruttissima ferita che aveva al petto.
 
 
Ace alzò lo sguardo, colmo d'odio, solo per vedere quel cagnaccio rognoso ridere soddisfatto. Pensava di aver fatto un favore al mondo togliendo di mezzo il famosissimo Cappello di Paglia, ma non sapeva che aveva segnato la fine della sua adorata Marina. Ace si guardò intorno, vide i suoi compagni combattere, vide Marco che lo guardava sconcertato, anche lui non poteva credere a quello che aveva appena visto, ma la distrazione gli costò cara, un filo di luce lo trapassò da parte a parte. Mentre, cadendo a terra, un rivolo di sangue usciva dalla bocca del ccomandante della prima flotta di Barbabianca.
'Marco!!', questo è quello che avrebbe voluto urlare Ace, questo è quello che le sue labbra dissero, ma non ne uscì nessun suono. Come se per far uscire qualcosa fosse necessario prima liberarsi da quel dolore che premeva sullo stomaco, ma non era quello il momento di piangere.
"Perché piangi? Eh?! Perché sei triste fratellone?" Questo avrebbe chiesto Rufy in quel momento. "Niente, ho solo preso un po' di freddo, io non piango stupido!" Questo avrebbe risposto lui, se Rufy fosse stato lì per chiederglielo.
Ace si alzò e corse verso il suo migliore amico, nonché la persona che aveva dedicato a lui più attenzioni, e ,soprattutto, la persona che amava.
Il ragazzo era a terra prono. Ace lo voltò lentamente. Il suo viso era pallido e imperlato di sudore.
- Ace... - Disse debolmente.
- Shhh, sono qui. - Rispose l'altro con le lacrime agli occhi.
- Tsk, e come dubitarne, ci sei sempre per tutti... - Sorrise il biondo sempre a occhi chiusi.
- Già, ma riposati. Devi riprenderti... - Ace era sul punto di piangere.
Marco aprì gli occhi. Erano sorridenti, si capiva quanto amava Ace, tanto da spendere le ultime energie solo per dirgli questo:
- Sai Ace... io... ti amo... ma tu... devi fare... devi fare quello che senti. Non rimanere qui per me, vai! Io... - Poi non disse più niente.
- MARCO!!! - Urlò Ace al colmo della disperazione. Ora le lacrime scendevano inarrestabili sul suo viso.
Si chinò sul petto di Marco singhiozzando, sentendo poi, per un semplice rumore, una nuova energia accendergli nel suo petto...
TU-TUM TU-TUM     TU-TUM TU-TUM    TU-TUM TU-TUM
Il cuore di Marco batteva, il ragazzo respirava. A Ace non parve vero, e venne da ridere. E rise, e ridendo arrivò, dolce e avvolgente, il pianto. Le lacrime di Ace andarono a finire sul viso di Marco, che parve piegare le labbra in un dolce sorriso.
Poi Ace si alzò. Aveva gli occhi chiusi, come per cercare di trattenere la rabbia cieca. Poi, una meteora si abbatté al suo fianco, mancando di un soffio Rufy.
No! Questo era troppo. Ace aprì gli occhi, un furia cieca li stava trasformando in due pozzi bui senza via di scampo.
- Arrenditi Pugno di fuoco! Non potrai mai battermi! Ah ah ah. - Urlò l'ammiraglio.
Ace non rispose.
 
-E poi... tu e la tu ciurma, mi fate ridere, e il vostro capitano ancora di più. Dopotutto Barbabianca non è altro... -sorrise - che il "perdente" della vecchia era.-
- Rimangiati subito... tutto quello che hai appena detto! - Disse Ace.
Un suo compagno cercò di fermarlo. - Lascia che dica quel che vuole! -
Ma Ace lo spinse via. - Ha appena insultato il babbo.... - Disse accendendo le prime fiamme.
- Se ci pensi, è solo un poveraccio... facendosi chiamare babbo, babbo... se la vita non è vissuta nella giustizia non ha alcun valore!! Voi pirati non meritate un posto in cui vivere! - Continuò l'ammiraglio mentre Ace avanzava.
- BASTA!!! - Urlò Ace.
- Barbabianca morirà come perdente!! E' la fine perfetta per chi comanda spazzatura come voi!!! -
- Barbabianca è un grande piata che ha costruito quest'era!!! Il nome di quest'era... è Barbabianca!! - Disse Ace preparandosi a colpire con il suo attacco più forte, ma anche Akainu si preparò all'attacco.
I due pugni si scontrarono a mezz'aria, il pavimento si scrostò e fu allontanato dall'onda d'urto, mentre i volti di Ace e Akainu si contraevano dalla fatica di respingere l'attacco dell'altro.
- Sia Barbabianca... e tutti quelli come voi che lo chiamano "Babbo"... Siete soltanto dei perdenti!!! - Urlò l'ammiraglio. La lava ebbe il sopravvento. Ed Ace volò qualche metro più in là. Sbattendo la testa e atterrando a pancia in giù.
Akainu fece per buttarsi su Ace, ma Rufy si mise in mezzo. Un pugno di magma gli trapassò il petto, mentre guardava sorridente il fratello che era appena scampato a morte certa.
Poi Akainu tolse la mano dal corpo di Rufy e fece per colpirlo ancora ma Jinbee frappose tra loro, mentre Rufy cadeva in ginocchio, fra le braccia aperte in un abbraccio protettivo del suo fratellone.
- Farai meglio... a tenermi giù Sengoku! Perché... Io ammazzerò Sakazuki con le mie stesse mani!! - Disse Garp dall'altra parte dal campo di battaglia.
Mentre i compagni della ciurma di Ace attaccavano Sakazuki lui disse: - Non vedete che è troppo tardi per Cappello di Paglia? Date un'occhiata! -
- Ehi Rufy? Stai bene? - Ace guardò la mano che aveva appoggiato sulla schiena del fratello, era sporca di sangue. - Svelto, hai bisogno di cure! -
- Mi dispiace... - rispose Rufy - ...Ace! sono venuto fin qui, per portarti fuori... ma non ce l'ho fatta. Ha bruciato le mie interiora... so per certo che questa volta non mi riprenderò. Ormai... è giunta la fine! -
- Non me l'avevi promesso? Non mi avevi detto che non saresti morto per nessun motivo? -
- Ormai... la mia voce si sta affievolendo. Non tutti mi possono sentire... - Sorrise sereno. - Berbabianca... ragazzi... e tu... Ace. Fino ad oggi... un buono a nulla come me... uno che, non sa fare altro che mangiare e combinare guai... è stato... amato da tutti voi. Grazie! - Disse, poi le sue labbra si piegarono in un dolce sorriso, le palpebre si chiusero lasciando sfuggire le ultime lacrime e Rufy cadde a terra, mentre Ace e gli altri lo seguivano con lo sguardo.
 
- Mi hai sentito?? Non hai speranze... - Continuò Sakazuki.
Ace non rispose, semplicemente cominciò ad avanzare.
- ... Grazie! -
- Sai Ace... io... ti amo... ma tu... devi fare... devi fare quello che senti. Non rimanere qui per me, vai!... -
Ace sapeva di avere il sostegno dei suoi amici, continuando ad avanzare ripensò ai momenti trascorsi con loro.
A lui, Rufy e Sabo che andavano a caccia, a Marco che gli faceva coraggio quando ancora era un novellino nella ciurma di Barbabianca... e ripensando un furore cieco gli esplose nel petto, si gettò su Akainu e la lotta incominciò...
Ace trasformò le sue braccia in due colonne di fuoco, che si scagliarono contro l'ammiraglio, non sortirono alcun effetto, ma la meteora che lo colpì in pieno petto lo mandò a sbattere contro il muro.
Quando alzandosi vide...
I loro mantelli neri svolazzavano smossi dal vento. Uno con i suoi capelli rossi spettinati, con un braccio mancante e il suo immancabile sorriso rassicurante. L'altro... l'altro non lo vedeva da più o meno dieci anni, era cresciuto moltissimo, era alto quanto Ace. Aveva quasi gli stessi vestiti di quando era partito. Aveva gli stessi riccioli biondo di una volta, lo stesso dente mancate, lo stesso cappello e gli stessi buffi occhiali... Sabo era lì davanti a lui, sorridente, che gli porgeva una mano per aiutarlo ad alzarsi.
Ace non sapeva che cosa dire, credeva che Sabo fosse morto, ma un'occhiata del biondo gli fece intendere che non era il momento delle spiegazioni. Ace afferrò la mano del fratello, e per un momento gli sembrò di tornare bambino, di correre con lui perché erano inseguiti da un' orso, ma al ricordo mancava una persona, che in quel momento era stesa a terra...
I tre erano ora uno di fianco all'altro, si voltarono verso Akainu e si misero in posizione d'attacco.
Shanks usò il suo Haki, ma ebbe il solo effetto di stordire lievemente, molto lievemente, l'ammiraglio, ma mise fuori gioco buona parte dei marines ancora vivi.
Sabo prese fuori una corda d'acciaio che lanciò verso le gambe di Sakazuki, la corda gli si avvolse intorno alle caviglie facendolo cadere.
- Ma come...? - Chiese Ace
- E' di una lega speciale. E' Quasi impossibile romperla... quasi. -
- Che cosa la rompe? -
- Vedi... questa corda resiste perfettamente al calore. Più la cosa contro cui la lanci è calda, più la corda è salda. Se il punto di forza è il calore... -
- L'unica cosa che può romperla è il ghiaccio! - Terminò per lui Ace.
- Sono contento delle nuove armi che avete, ma abbiamo qualcosa da portare a termine qui. - Li richiamò Shanks.
I due annuirono seri.
- Ah ah ah! Patetici... -Disse una voce alle loro spalle.
I tre si voltarono, ma la corda lanciata da Sabo era a terra, un semplice filo di ferro che non teneva legato nulla.
- Ma non avevi detto che era impossibile... -
- Si l'ho detto, l'ho detto, non farmi la ramanzina Ace, so quando sbaglio. -
- Ah davvero?! Perché io... -
- RAGAZZI!!!! - L'urlo di Shanks li riscosse. - Posso capire quanto vi manchino le vostre liti infantili, ma non è il momento di litigare. -
I due ragazzi sbuffarono. Odiavano prendere ordini da qualcuno. Ma Shanks aveva salvato la vita a Rufy una volta, per lui sarebbero andati in capo al mondo.
Akainu era davanti a loro, sembrava annoiato, vedeva davanti a lui tre nullità, ma rimase sorpreso quando non vide più nessuno.
'Se lo cogliamo di sorpresa l'haki dovrebbe funzionare, ma non deve aspettarselo. Se lo facciamo nel momento giusto forse riusciamo ad indebolirlo. ' Aveva detto Shanks, un ottimo piano. Ma mancava un piccolo particolare: che cosa dovevano fare?
Ace lo attaccò alle spalle lanciandogli due colonne di fuoco, ma Akainu le schivò con estrema facilità, fece per scagliarsi su Pugno di fuoco, ma Shanks si mise in mezzo e venne scaraventato lontano, cadde a terra e non si mosse.
- SHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANKS!!!!! - I due ragazzi urlarono sconcertati.
Akainu rise di gusto e attaccò i due. Quelli non poterono far altro che schivare i colpi fino a costringerlo a dare le spalle al pirata che prima era stato buttato a terra.
Ad un tratto l'ammiraglio si accasciò a terra respirando affannosamente e con il viso contratto dal dolore.
Ace e Sabo si guardarono confusi. - Ma.... Cosa...?? -
Sulle loro teste si formarono dei giganteschi bernoccoli. - Pensavate che mi avesse fatto fuori vero?? - Disse una voce familiare.
I due tenendosi la testa si voltarono e videro il rosso che li fissava divertito.
Gli corsero incontro e lo abbracciarono ridendo. Lui appoggiò le mani sulle loro teste.
- Ma come hai fatto?? - Chiese Sabo.
- Penso che anche voi conosciate l'algamatolite marina no??! -
- Uhmm... Quindi ti sei fatto colpire perché Akainu non ti credesse un pericolo. - Disse Ace
- Perspicace il ragazzo! - Commentò facendo l'occhiolino a Sabo.
Poi il rosso tornò serio,
- Sono venuto sin qui per mettere fine a questa guerra, ed è esattamente quello che farò. - Disse, e si incamminò verso i pirati e i marines.
Tutti alla sua vista si fermarono a guardarlo.
- Voglio porre fine a questa guerra. -
Tutti, esausti, buttarono a terra le armi, contenti di poter porre fine alla guerra senza altre perdite.
La guerra finì.
 
 
 
 
Poi, nella quiete del campo ormai abbandonato, un ragazzino dai capelli neri, una brutta ferita e buffo cappello di paglia si mosse lentamente...
- HO FAMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!! -
 
 
 
Angolino dello sclero
Grazie per non avermi ucciso...
Pensavate sul serio che avrei fatto morire Rufy??? Ma per chi mi avete preso??????!
Tsk!
Comunque spero che vi sia piaciuta.
Ringraziamenti

*Serata degli Oscar*


Voglio dire grazie a mastro Oda che ci ha donato questo capolavoro che è One Piece.
Voglio ringraziere tutti i lettori che sono arrivati fino qui.
Voglio ringraziare tutti quelli che (eventualmente) la metteranno tra le seguite/preferite/ricordate.
Voglio ringaziare chi avrà voglia di recensire.
E per ultimo, ma non meno importante voglio ringraziare la mia beta, che mi corregge tutti gli errori che sicuramente faccio.
Grazie a tutti.
   
 
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