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Autore: Roev_Chan    09/10/2013    3 recensioni
"La musica è l'armonia dell'anima."
Roev è una studentessa del corso speciale per esorcisti. Pessimo carattere, fredda, asociale e silenziosa, quando non studia, lavora in un negozio di strumenti musicali nella città della Vera Croce, nascondendo a tutti la sua incontenibile passione: ama suonare il pianoforte. Ed è proprio questo che la farà cacciare nei guai, entrando (senza accorgersene) a far parte del sadico gioco del preside dell'Accademia, Mephisto Pheles...
///
-Facciamo un patto, Roev-Chan? ♥- 
-Un patto?-
-Si, un patto! A te piace suonare il piano, no? Bhe, io ti darò la possibilità di suonarlo ogni volta che vuoi, ma in cambio dovrai sottostrami e obbedire a ogni mio ordine! Ci stai?- [...]
-D’accordo, ci sto.-
-Sapevo che potevo contrattare con te, Roev-Chan! Ma ti avverto: se smetterai di suonare, io mi prenderò la tua anima! ♥-

[cap. 4 - "Il patto"]
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mephisto Pheles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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La classe di giovani Esquire era nuovamente completa. Mephisto e Roev si erano uniti al gruppetto, e ora esultavano felici per la vittoria. Il trio di Kyoto, Rin e Shiemi si erano avvicinati a Roev e le parlavano. Sui loro volti vi erano dipinte delle espressioni serene. Mephisto stava in disparte, e li guardava con letizia, finché Shura e Arthur non gli si avvicinarono.
-È tutto a posto adesso.- Disse la donna. Il demone annuì, senza dire nulla. Arthur lo guardò con severità.
-Quindi non c’eri tu dietro tutto questo?- Chiese rivolto al preside. Mephisto spostò il suo sguardo verso il Paladin –Ok, ho capito.- Borbottò lui, notando l’irritazione dipinta nei piccoli occhi verdi del demone. Mentre i ragazzi parlavano dello scontro e degli avvenimenti accaduti, Shura, Arthur e Mephisto li guardavano in silenzio. Ogni tanto Roev si voltava e lanciava brevi occhiate al demone, che ricambiava lo sguardo con un sorriso. Arthur, notando quei piccoli scambi di sguardi, si voltò nuovamente verso Mephisto –Ti posso parlare un momento?- Gli chiese. Shura decise di lasciarli soli, e chiamò la classe, dicendo che li avrebbe accompagnati ai dormitori e curati dalle ferite. Mentre la classe si allontanava, Roev si voltò a guardare il demone, questa volta si voltò completamente e rimase ferma a guardarlo, quasi in contemplazione. Lui la guardò abbozzando un altro sorriso, mentre lei lo salutava agitando leggermente la mano, ricambiando il sorriso. Poi, si voltò nuovamente e raggiunse i suoi compagni correndo. Una volta che si furono allontanati, Arthur si sedette sugli scalini, sospirando.
-Che cosa vuoi dirmi, Angel?- Gli chiese Mephisto. Il biondo inspirò rumorosamente.
-Perché vuoi adottare quella ragazzina?- Chiese infilzandolo coi suoi grandi occhi blu. Il demone parve leggermente stizzito da quella domanda, ma rispose comunque.
-Non ha nessuno. La sua famiglia è deceduta, e il tribunale non è riuscito a trovare i suoi parenti più stretti. L’avrebbero mandata chissà dove, da sola, in uno di quei posti di merda dove crescono i ragazzini come se fossero bestiame da macello.- Si permise una pausa dopo quel piccolo sfogo inaspettato –Così ho deciso di prenderla con me, tutto qui.-
-E lei è d’accordo?- Chiese di nuovo il Paladin, interrogandolo. Mephisto abbassò lo sguardo.
-Non lo so.- Fu stranamente sincero. In quel momento, i due sembravano il prete e il penitente. Arthur lo guardava con severa comprensione, mentre Mephisto evitava di incrociare il suo sguardo. Ad un certo punto, il biondo si alzò, estraendo dalla giacca bianca una cartellina giallognola, chiusa con un fermacarte, e gliela allungò.
-Questa è tua.- Mephisto lo fissò con sospetto, ma afferrò comunque la cartella, aprendola senza staccare gli occhi di dosso dall’uomo. Esaminò la scheda di iscrizione di Roev, le sue foto, i suoi documenti di identità e il documento per la tutela, datogli del tribunale dei minori, ancora da compilare. Il demone guardò nuovamente il Paladin dritto negli occhi.
-Grazie Angel.- Mormorò con gratitudine. Il biondo gli diede le spalle.
-In qualche modo dovevo farmi perdonare.- Prese a camminare in silenzio, andandosene, mentre un leggero venticello gli scompigliò i lunghi capelli biondi. Mephisto richiuse la cartelletta con il fermacarte, mentre alle sue spalle, Amaimon gli si avvicinò furtivamente.
-Ho sentito quello che vi siete detti. Sei felice?- Gli chiese. Mephisto si voltò, cominciando a camminare, seguito dal fratellino, che lo affiancò quasi immediatamente –Ma quindi diventerà nostra sorella?- Chiese di nuovo, con apatia. Mephisto alzò le sopracciglia, sorpreso.
-Sorella? Non dire sciocchezze, Amaimon.- Lo ammonì. Amaimon alzò le spalle, senza dare troppo peso a quelle parole.
-Posso chiamarla nee-chan?-  Chiese di nuovo. Mephisto sospirò, esasperato.
-Chiamala come ti pare, Amaimon.- Ora che finalmente era finita, poteva finalmente godersi un po’ di pace, per poi pensare al resto dei suoi affari che aveva lasciato in sospeso. E oltre quelli, avrebbe dovuto organizzare al più presto i lavori per ristrutturare l’Accademia. Non aveva nessuna fretta, però. C’era tempo per ogni cosa. Lui l’avrebbe trovato.
 
 
 
 
-Sono a casa!- Roev spalancò la porta dell’ufficio di Mephisto e appoggiò la cartella a terra, di fianco alla comoda poltrona dove la ragazza si gettò, accompagnando il gesto con un profondo sospiro di sollievo.
-Ciao Roev.- La salutò il demone da dietro alla scrivania. Era intento a sfogliare una spessa enciclopedia mentre sorseggiava tè –Com’è andata oggi al corso?- Chiese ad un certo punto, alzando gli occhi dal grosso tomo. Lei alzò le spalle e scartò una caramella che afferrò dal piattino, posto sull’angolo della scrivania di lui.
-Tutto ok. Le lezioni sono una palla, come al solito.- Rispose alzando il pollice in su. Mephisto alzò un sopracciglio, guardandola –Che c’è?- Fece Roev alzando le spalle. Il demone rivolse nuovamente la sua  attenzione all’enciclopedia.
-Come dire… certe volte la tua sincerità mi lascia senza parole, Roev.- Chiuse il libro, che provocò un tonfo sordo. La ragazza masticò la caramella, e una volta ingoiata, si stirò.
-Tu che mi racconti?- Chiese appoggiandosi sul bordo del tavolo con i gomiti. Mephisto prese una cartolina e gliela allungò, facendola strisciare con l’indice lungo il legno liscio della scrivania. La ragazza la prese ai lati con entrambe le mani.
-Kyoto?- Fece perplessa, agitando il pezzo di carta. Il demone sorrise enigmatico.
-Esatto.- Rispose, prima di finire con un lungo sorso il suo tè.
-È successo qualcosa?- Chiese lei facendosi seria. Mephisto la guardò appoggiandosi alla sedia e congiungendo le mani.
-Mai sentito parlare del Re delle Impurità?- Le domandò. Roev fece una smorfia, scuotendo un paio di volte la testa –Il suo occhio sinistro è stato rubato, e abbiamo un colpevole.- Le allungò un’altra foto, di un uomo di mezza età, sulla cinquantina, con capelli scuri attraversati da una striscia di capelli bianchi nel lato destro; indossava anche un paio di spessi occhiali –Il suo nome è Saburota Todo. Ha rubato l’occhio sinistro, che era sigillato qui nei sotterranei dell’Accademia.-
-Fammi indovinare.- Lo interruppe Roev gesticolando –Ora sta cercando l’occhio destro che si trova a Kyoto, vero?- Mephisto schioccò le dita, puntandole l’indice contro.
-Esattamente, mia cara. ♥- Le fece l’occhiolino. La ragazza osservò nuovamente la cartolina.
-Re delle Impurità…- Mormorò pensosa –Quando si parte?- Chiese infine. Mephisto le sorrise enigmatico, tastandosi la punta dei canini con la lingua. Era uno dei suoi soliti sorrisetti infidi, che non promettevano nulla di buono per gli altri, ma per lui era un chiaro segno: stava per accadere qualcosa di allettante; dal suo punto di vista.
-Presto, Roev…- Le versò un po’ di tè in una tazzina vuota, e gliela allungò -…molto presto.-
 

 

[Candy Piano] ♥
-Fine-
 



L'ultimo angolino stupido dell'autrice:
Giuro che mi è scesa una lacrima quando ho finito di scrivere questa storia.
Ciao a tutti quanti! :')
Per  chiunque stesse leggendo queste pallose righe, ringrazio di tutto cuore chiunque avesse letto / seguito questa storia, sappiate che vi adoro tutti <3
Le recensione che avete lasciato invece, mi hanno riempito il cuore di gioia! ;w;
Se avete letto dal primo all'ultimo capitolo, sappiate che (secondo il mio file di Word) vi siete subiti:

44 pagine
33.569 parole
203.091 caratteri
637 paragrafi
...e dulcis in fundo...
2.383 righe!

Ma state ancora leggendo? Minchia se ne avete di pazienza... Allora vi pongo dei piccoli quesiti:
La storia vi è piaciuta?
E Roev? Come vi è sembrata come personaggio?
L'ho introdotta bene nella storia rispetto all'arco narrativo dell'anime di AnE?
Cose che non vi sono tanto piaciute? Che vi hanno deluso?

E infine... Vorreste un continuo? :3

Rispondete sinceramente! Ah, e prima che mi dimentichi...
Buon compleanno 
[Candy Piano] ♥ ! Oggi sono 2 anni dalla lontana pubblicazione del primo capitolo...
Beh, non so più che dire... Non so più come smettere di dire che sono felice ;w;
Dai, la smetto, e vi saluto tutti quanti, grazie mille per aver letto 
[Candy Piano] ♥ !

Vostra pallosa,
Roev_Chan

 
   
 
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