Anime & Manga > Psychic Detective Yakumo
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Autore: Yume no_Hana    10/10/2013    3 recensioni
Rosso, il colore preferito di mia sorella.
Rosso, il colore del sangue.
Rosso, il colore dell'amore.
Rosso, il colore del suo occhio.
Fanfiction scritta sulla cosa che mi piace di più su Psychic detective Yakumo: l'occhio rosso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Ozawa, Yakumo Saito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho scritto questa fanfic durante l'ora di matematica, in cui bisogna stare molto attenti se no la prof chiama casa. Ero quasi in pericolo, ma non mi ha beccata. :)
Come ho già detto, l'ho scritta sull'elemento che mi piace di più, l'occhio rosso di Yakumo. Da quel che so piace anche ad Haruka,...




Rosso, colore del...

Rosso, il colore preferito di mia sorella.
Rosso, il colore del sangue.
Rosso, il colore dell'amore.
Rosso, il colore del suo occhio.

-Buongiorno, Yakumo-kun -
Come sempre, al saluto di Haruka, il ragazzo si rigira sul piccolo divano, senza rispondere nè alzarsi. Lei si avvicina e lo scrolla un po', solo in questo modo lui si vuole alzare. Infatti, si siede e guarda Haruka con rimprovero. Ha entrambi gli occhi marroni.
-Yakumo, hai di nuovo dormito con la lente a contatto, vero? Di questo passo, ti si irriterà l'occhio. Lo sai, no?-
Il ragazzo sbadiglia rumorosamente, per poi rispondere, con un tono stanco:
-Hai dimenticato l'onorifico. Comunque, sì che so cosa succede se dormo con la lente. Ma l'occhio è già rosso, quindi...-
-Toglitela!- gli ordina lei, interrompendolo. Lui non risponde e si risdraia sul divano, a pancia in su, ma non chiude gli occhi. Haruka lo guarda sbigottita e arrabbiata, mordendosi il labbro inferiore dal nervoso. Lui capisce i pensieri confusi della ragazza e le dice:
-Toglimela tu. Sono stanco, mi hai svegliato alle otto. A quest'ora io voglio dormire.- e si sistema meglio, per stare più comodo e lasciare un po' di spazio per farla sedere. Lei, d'altro canto, è rossa d'imbarazzo, come un pomodoro, e non si muove dalla sedia in cui si è seduta. Lui sbuffa e le fa un cenno con la testa di avvicinarsi. Haruka deglutisce e, solo allora, si avvicina lentamente, sedendosi in quel poco spazio che non occupa l'altro. Si sporge verso il suo viso e avvicina le mani, ma si ferma a pochi centimetri, perchè si accorge che Yakumo la sta fissando.
"Non mi sta fissando per sua scelta, è solo che gli devo togliere la lente."
Mette il dito indice sull'occhio sinistro di lui,...
CLICK. Tolta la lente.
Si alzano entrambi, Haruka si risiede sulla sedia, Yakumo, invece, rimane in piedi. La ragazza ha ancora in una mano la lente, mentre l'altra è sul cuore, che sembra andare a centoventi kilometri all'ora.
-Ci voleva tanto?!-dice lui, mentre si china per prendere la lente.
-Se non era così difficile, perchè non te la sei tolta tu?!!- questo vorrebbe rispondere la ragazza, ma le parole non le escono di bocca.
E' incantata. Incantata da quell'occhio, non riesce a girarsi. Sente caldo ovunque ed ha il respiro affannato. Ormai si è persa in quell'occhio rosso, quell'occhio che sembra guardarle dentro.
Anche lui si è accorto che lei lo sta fissando e non vuole interrompere quel contatto visivo, anzi, lo vuole intensificare. Si avvicina piano a lei, dandole il tempo di scappare, tirargli uno schiaffo, o fare qualunque cosa per fermarlo, anche se, in cuor suo, spera lo lasci fare. La ragazza rimane immobile.
Un bacio, lungo e appassionato. Purtroppo, la mancanza d'aria li fa allontanare, rimanendo però abbracciati, con le fronti collegate. Lui la tiene per i fianchi, lei, che si è alzata, tiene le mani sul collo di lui. Si guardano, ansimanti ed imbarazzati.
-Ops, scusate, non volevo!- dice qualcuno dalla porta. I due si girano verso di questa e vedono l'ispettore Goto e Isshi. Si staccano e si allontanano di almeno due metri. Anche i due poliziotti sono in imbarazzo, non si aspettavano di certo una scena del genere. Il primo che si risveglia dallo stato di silenzio è Goto, che dice:
-B-beh, ragazzi, continuate quello che stavate facendo. Eravamo passati solo per un saluto, ma possiamo tornare dopo. Ciao.-
L'ispettore chiude la porta e trascina verso la stazione di polizia il povero Isshi, che piange. I due ragazzi rimangono soli nella stanza e Yakumo si ri-avvicina ad Haruka, sussurrandole:
-Non l'avesse mai detto...-
Lei si avvicina ancora di più, mettando le mani fra i capelli del moro, e risponde:
-Già, non l'avesse mai detto.-
Si ribaciano e credo sappiamo bene come finirà...







ANGOLO AUTRICE
A chi è piaciuta alzi la mano!!!
...
Un pò di entusiasmo, sù. Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, anche se, spero di non averne fatti molti. Vi informo che mi sono inventata molte cose (ma in fondo lo sapevate), ma mi servivano per scrivere meglio la storia. Spero che a qualcuno piaccia, e che recensisca. BYE BYE.
  
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