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Autore: NCSP    12/10/2013    6 recensioni
Dolce momento di vita quotidiana tra un certo biondo e il suo non-fratellino che è diventato qualcosa di molto di più.
Partecipa al primo contest di Efp Madness
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Loki? Sei sveglio?»

«Ora sì.» borbottò rivoltandosi tra le coperte, insultando mentalmente chi aveva osato svegliarlo.

«Posso venire lì?»

«No.» si seppellì con la testa sotto i cuscini.

«Dai, mi sono alzato presto proprio per venire qui.» si lamentò Thor dalla porta.

«E hai fatto male.» lanciò un’occhiata fuori dalla finestra; non era ancora l’alba.

«Più presto arrivo qui più posso restare.» gli fece notare con un tono che più che saccente sembrava supplicante.

«Più presto arrivi qui più mi irrito e ti tratto male.»

«Ma se arrivo dopo devo andarmene subito. E ho freddo.» piagnucolò guardando con desiderio la coltre calda sotto cui si trovava il moro.

«E vuoi venire a scaldarti accanto a un Gigante dei Ghiacci? Tipico della tua intelligenza, direi.»

«Dai, Loki, per favore. La prossima volta non ti sveglio, te lo prometto.» lo supplicò.

«E va bene.» concesse con un sospiro. Ebbe a malapena il tempo di finire la frase che si trovò il biondo accanto, attaccato a sé «Perché sei praticamente nudo?»

«Sai che dormo così, e appena mi sono svegliato sono corso qui e non sono stato a pensare al freddo dei corridoi.»

«”Non sei stato a pensare”, ma che novità.» lo prese in giro andando a infilarsi tra le sue braccia muscolose che lo stavano aspettando impazienti.

«Perché devi sempre insultarmi?» chiese issandolo su di sé, beandosi della sensazione della sua pelle contro la propria.

«Perché te lo meriti.» rise mordendoli un labbro.

«È l’ultima volta che vengo qui.» minacciò.

«Certo, e io ci casco, le tue minacce sono davvero credibili.» fece un cenno in direzione delle sue braccia che erano saldamente avvolte attorno alla sua vita sottile.

«Oppure vengo a svegliarti prima.»

«No…» protestò con espressione da cucciolo.

«Va bene, non ti sveglio prima, domani vengo qui ma ti lascio dormire.» capitolò subito non potendo come al solito resistere al viso tenero del suo non-fratellino.

«Hai la grazia di un pentapalmo, mi sveglieresti lo stesso.» gli fece notare incassando la testa nell’incavo del suo collo.

«Posso fare piano.» propose.

«Conosciamo entrambi il tuo concetto di “piano”.»

«Ti ho già chiesto scusa almeno dieci volte, cosa devo ancora fare per farmi perdonare?»

«Starmi lontano e non provarci più per i prossimi giorni.»

Lo guardò leggermente deluso.

«Puoi continuare a venire qui senza fare… quello.» disse ricordando il momento doloroso per il quale entrambi si erano trovati impreparati.

Annuì «Scusa.» mormorò teneramente baciandogli una guancia «Scusa.» lo fece scivolare sotto di sé e gli baciò dolcemente le labbra «Scusa.» gli posò una mano sul collo in una tenera carezza «Scusa.» gli lisciò i capelli che si erano sparpagliati sul cuscino, il nero fitto come l’oscurità stessa in netto contrasto con il candore della sua stoffa e della sua pelle «Scusa.» gli sfiorò la punta del naso con le labbra, poi scese fino a incontrare le sue dischiuse in un sorriso intenerito «Scusa.» lo baciò con più decisione, ma sempre con la stessa dolcezza di prima.

«Non ho cambiato idea, Thor.»

«Non importa, volevo scusarmi meglio.» si spostò e lasciò che tornasse ad accoccolarsi sul suo petto come se questo fosse il posto più comodo che avesse mai conosciuto.

«Forse ti perdono, ma devi continuare a mettermi a posto la stanza e a portarmi i libri dalla biblioteca a qui.»

«Così si insospettiranno tutti…»

«Magari penseranno che sei diventato una persona educata e gentile che sfrutta i suoi muscoli non solo per lanciare un martello.»

«Io non passo la giornata a lanciare Mjolnir.» protestò tirandogli una ciocca di capelli, dovendo poi allontanare subito la mano prima di beccarsi un morso.

«Ah no? E cosa fai quando non sei con me?» chiese sospettoso puntellandosi su un gomito per poterlo guardare negli occhi.

«Geloso?» rise per la sua espressione adorabilmente corrucciata.

«No. Ora dimmelo.» scese dal suo petto squadrandolo truce, mentre varie immagini di Sif gli passavano davanti agli occhi.

«Ma allora sei davvero geloso.» ridacchiò.

«Non sono geloso, voglio che tu me lo dica.» incrociò le braccia.

«Solo se ammetti di essere geloso.»

«No.» si sedette lasciando che le lenzuola scivolassero lungo il suo corpo fino a raccogliersi sulle sue ginocchia in perfette onde morbide.

«Cosa ti costa ammetterlo?»

«Io non sono geloso, non posso essere geloso di qualcosa che non abbiamo.» sbottò distogliendo lo sguardo dal suo, la voce amara nel pronunciare le ultime parole.

«Cosa vuoi dire?» si sedette a sua volta e gli posò le mani sulle spalle.

«Niente, ora vattene, voglio stare da solo.»

«Non me ne vado finché non mi dici cosa ti è preso.»

«Smettila di impormi cose.» lo spinse via e si voltò.

«Non ti impongo niente.» si allungò e gli baciò il collo dopo avergli cinto la vita con le braccia e aver scostato i suoi capelli corvini di lato.

«Ah no?»

«No, lo sai che alla fine faccio sempre quello che vuoi.» mormorò contro la sua pelle candida continuando a posarvi dei teneri baci.

«Questo non è vero. Vieni qui, fai quello che ti pare e poi te ne vai.»

«È questo il problema? Che me ne vado?»

«No…» borbottò cercando di sviarlo.

«Ti conosco da troppo tempo, Loki, non mi inganni più.» lo fece voltare e rannicchiare contro il proprio petto.

«Potrei prenderlo come un insulto.»

«Non lo è.» gli accarezzò i capelli scuri e vi posò un bacio, lasciandosi poi andare all’indietro e portandolo con sé «Mi dici cosa c’è che non va?»

«Te ne vai sempre…» confessò in un sussurro distogliendo lo sguardo dal suo.

«Non posso fare diversamente, Loki, lo sai.»

«Sì che puoi…» pigolò.

«Non senza farci scoprire.» gli accarezzò ancora i capelli corvini.

«Cosa pensi che direbbe Padre? Non ci lascerebbe più incontrare, lo hai detto tu.»

«Sì, tu non ci saresti arrivato. Ma ora sono stanco di andare avanti così…» si mise a camminare per la stanza, i pantaloni scuri in netto contrasto con la sua pelle opalescente.

«Preferiresti rischiare tutto?» lo raggiunse ignorando il freddo.

«Non lo so, ma sono stufo di nasconderci così.» si fermò davanti alla balconata e si mise a fissare che con le sue dita rosate sollevava il velo di tenebra che ricopriva Asgard come una coltre carica di sogni stellati.

«Tu hai un’altra idea? Se trovi un modo migliore che nascondersi sarò d’accordo.» si portò alle sue spalle e lo abbracciò da dietro appoggiando il mento alla sua spalla.

«Non so cosa potremmo fare, però non possiamo andare avanti così, non ce la faccio più.» ammise abbandonando il solito atteggiamento stronzo e menefreghista.

«Che ne dici se continuiamo a parlarne in un posto più caldo?»

«Ti ho già detto di no prima.» scattò offeso; si era appena esposto come mai aveva fatto prima, e ora tutto ciò che otteneva era una proposta sconcia travestita in modo banale.

«Non intendevo quello, ma mi sto congelando, possiamo andare al caldo? Se mi ammalo poi non posso venire qui.»

«Oh, beh, va bene.» lo lasciò tornare al letto e lo seguì, rendendosi conto di aver frainteso; si infilò anche lui sotto le coperte accanto al biondo che si stava godendo della rinnovata sensazione calda che aveva sostituito il freddo pungente della brezza mattutina di Asgard.

«Allora? Hai idee?» lo strinse a sé beandosi della sensazione della sua pelle tiepida sulla propria.

«Nessuna.»

«Potremmo nasconderci con la magia.» propose.

«Sarebbe inutile, allora.»

«E quindi?»

«Se rischiassimo?»

Lo guardò stupito. Non erano da lui questi colpi di testa, era sempre stato lui quello impulsivo, mentre Loki rifletteva sempre su tutto.

«Non guardarmi così, ci ho riflettuto, non è una decisione presa su due piedi.»

«Vuoi davvero dirlo a tutti?» gli alzò il viso con due dita.

«Non possiamo nasconderci per sempre.» sollevò gli occhi supplicanti su di lui, chiedendogli tacitamente di fare qualcosa, di farlo sentire per una volta la prima scelta e non una vergogna da nascondere perché nessuno sapesse.

«Ti va di aspettare ancora qualche ora?» gli accarezzò i capelli lisci, avendo ormai deciso di acconsentire a ogni sua richiesta; proprio non ce la faceva a negargli qualcosa quando lo chiedeva in quel modo.

«Dobbiamo?» lo tentò sbattendo le lunghe ciglia scure per convincerlo.

«Stanno tutti dormendo, Loki, vuoi davvero andarli a svegliare?»

«Sì.» miagolò strusciando una guancia contro il suo petto muscoloso.

«Hai davvero così voglia di dirlo a tutti e di scatenare uno scandalo che raggiungerà ogni orecchio di Asgard?»

Annuì baciandolo per convincerlo.

«Ho capito, andiamo.» rise guardando teneramente il suo non-fratellino.

 

 

 

 

 

 

 

«E voi che ci fate qui?» domandò il Padre degli Dei trovando i suoi figli appoggiati l’uno all’altro su un balcone della sala del trono.

I due non risposero, troppo impegnati in un bacio che era ancora nascosto dalle ampie spalle del biondo che teneva le mani appoggiate alla balaustra del balcone, intrappolando Loki tra il proprio corpo e lo spazio vuoto alle sue spalle.

«Allora?» chiese di nuovo avvicinandosi ai due, immaginando che prima o poi uno dei due sarebbe stato spinto dall’altro giù dal balcone.

«Volete rispondermi o devo esiliarvi su Midgard per essere degnato della vostra attenzione?» sbottò.

I due si voltarono in modo da essere di profilo, le loro labbra unite in bella vista davanti agli occhi, o meglio, all’occhio di Odino. Tennero gli occhi chiusi, continuando a baciarsi come se nulla fosse, uno stretto all’altro, i corpi pressati e talmente vicini da non distinguere più il calore dell’uno da quello dell’altro, fino a quando non sentirono un tonfo.

«È…?» chiese Loki socchiudendo appena le palpebre.

«Svenuto? Direi di sì.» rise Thor voltandosi verso il padre caduto a terra «Chiamiamo qualcuno che lo aiuti?»

«No, abbiamo da fare, mio futuro re,» mormorò lascivamente spingendolo verso il trono dorato poco lontano da loro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note della Vecchia Volpe

Ecco qui questa shot fluffosa; piccolo ritorno alla Thunderfrost, ma il mio OTP resta l’Ironfrost, non preoccupatevi.

Questa shot partecipa al primo contest del gruppo Efp Madness ( https://www.facebook.com/groups/efpMadness/?bookmark_t=group ) in cui tutti i lettori sono i benvenuti.

Spero che vi piaccia e che vogliate farmi sentire il vostro parere.

Baci <3

  
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