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Autore: Jade_Horan    14/10/2013    8 recensioni
Premetto dicendo che non cancello questa storia solo perchè (non so grazie a quale orrendo incantesimo) a qualcuno piace.
►One direction nel mondo di Harry Potter◄
Dal 1° capitolo:
"Mi guardai allo specchio, mi sentii strana.
Primo giorno di una nuova straordinaria scuola, divisa ancora incompleta… fino a una settimana prima ero convinta di essere una Babbana, ma in realtà ero tutt’altro. Fino a una settimana prima non mi sarei mai aspettata di andare in una nuova scuola, in cui si usano le bacchette magiche e le pozioni."
[...]
"A pochi metri di distanza da me, un ragazzo biondo con una divisa di Grifondoro aveva appena salutato il padre, per poi sedersi sul suo baule,pensieroso. Aveva i capelli di un biondo magnifico, e degli occhi azzurri che avrei notato anche a chilometri di distanza.
Erano un puro concentrato di oceano,misto a cielo, acqua pura e cristallina, e gelato al gusto puffo"
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Magia?" "No, Amore!"

1. “Sei una strega, Pree”

«Pree, sbrigati, vieni qui subito!» mi chiamò mia madre.
Mi chiamo Preziosa. E’ un nome abbastanza strano, soprattutto per una ragazza inglese come me.
“Preziosa” era il nome di mia nonna, italiana, e mia mamma lo adora a tal punto di avermi chiamato così.
A me piace, ma neanche tanto, per questo mi faccio chiamare Pree (pronuncia Prì).

Scendo a grande velocità le scale della mia comunissima casa, e mi avvio in cucina.

Mia madre non aveva mai avuto una faccia più seria di quella che aveva quel giorno.
«Cosa c’è, mamma?» chiesi, leggermente alterata dalla sua espressione.
«Vieni Pree, ti devo parlare.» disse, con tono serio che mi fece preoccupare.
Mi sedetti su una sedia, di fronte a lei.
Mi sentivo come se stessi per affrontare un interrogatorio, ero nervosa.
«Come saprai, noi siamo delle persone normalissime, non affatto strane, che frequentiamo scuole normali, giusto?» chiese, come se fosse una cosa ovvia.
“Ma è pazza? Certo che siamo persone normali!” la guardai con aria confusa.
«Vedi, amore, da piccola hai sempre avuto paura delle cose strane, ed anche adesso. I temporali ti hanno sempre spaventata, ed anche i pagliacci...» continuò lei
«Mamma, arriva al dunque.» le chiesi, leggermente preoccupata da quello che mi avrebbe detto.
«Vedi, esiste, a Londra, una stazione chiamata King’s cross station..»
«Lo so, mamma, ci sono stata..da piccola» la interruppi
«Amore, fammi parlare. Sai bene che quest’anno avresti dovuto affrontare un nuovo anno del College. Ma tu ti trovi molto male li, non è così?»
«Si, mamma.» replicai.
«Beh, esiste un’altra scuola,perfetta per te, ma molto più anormale…» disse lei, facendomi stare fin troppo sulle spine.
«Mamma, vai al dunque.» la “rimproverai”, nervosamente. Non mi aveva mai parlato così.
«Ti spiego. In quella stazione, quando eri piccola, un gufo ti volò sopra la testa, e tu urlasti e piansi per ore, per questo non ti ho mai detto la verità…» disse lei «Vedi, amore, non siamo normali, ne io ne papà ne tu. Siamo dei maghi. Tu, hai il sangue di una strega, sei una strega, Pree.»
«C-che vuol dire m-mamma?» le chiesi, spaventatissima dalla sua affermazione

«Vedi, tesoro, tu hai sedici anni. Ma esiste una scuola che abbiamo frequentato tutti noi, è la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. E’ un posto bellissimo,magico, a dir poco fantastico. Ci vuole poco a socializzare, perché ci sono ben quattro case e molti studenti. E’ davvero interessante, la posta si consegna via gufo, si usano delle bellissime divise, le bacchette magiche.. mi mancano i tempi di Hogwarts, sai? Abbiamo finto di essere Babbani per 16 anni..» continuò lei, entusiasta, ricordando i tempi della sua infanzia..
«Babbani?» chiesi, incredula per tutto quello che mi stava dicendo, credendo che fosse uno scherzo.
«I Babbani sono gli esseri umani che non hanno poteri magici. Insomma, i tuoi vecchi compagni di scuola sono dei Babbani, anche i tuoi vecchi professori, ma tu, Pree, tu non lo sei. Sei una strega, Pree, hai la magia nel sangue. Qualche giorno fa ci è arrivata questa.» mi disse, consegnandomi una pergamena che aveva l’aria di essere antica, come se fosse stata imbevuta nel caffè, scritta con l’inchiostro nero con una calligrafia elegante.
“Ciao Preziosa.
Avrai di certo scoperto di essere una strega. Ti accoglieremo a braccia aperte, qui a Hogwarts, sappi che ti troverai benissimo. Tua madre e tuo padre sono dei bravissimi maghi, erano entrambi della casa di Grifondoro. Il treno per Hogwarts partirà il 1° di settembre, alla King’s cross station, binario 9 e tre quarti.
Spero che accoglierai la nostra richiesta, sarai una splendida alunna.
I tuoi ti spiegheranno tutto quanto. E’ inutile che tu parta dal primo anno, ti inseriremo con quelli della tua età. Recupererai il programma molto in fretta, fidati, ci aspettiamo grandi cose da te.
Con affetto, Albus Silente.”
«N-non è uno scherzo vero? Io s-sono u-una s-strega?» chiesi ancora a mia mamma, incredula, col cuore che sembrava uscire dal petto…
«Si, amore. In realtà la nostra casa non è come quella dei Babbani, ma a te sembra così. Facciamo continui incantesimi ogni giorno per farti credere che le persone dei quadri non si muovano.» rise
«Ecco perché a otto anni ho avuto l’impressione…»
«Che gli uccellini del quadro di nonna Preziosa volassero. Lei anche era una strega, la migliore strega italiana a Hogwarts di tutti i tempi.» disse mamma, facendomi sorridere.

Sapere tutto quello che succedeva in quella scuola era interessante e spaventoso allo stesso tempo.
Mamma mi rassicurò, ma mi fece anche una testa enorme, per tutte le cose che mi raccontò di quando era giovane.
Mi aveva sempre detto che aveva conosciuto papà a Roma, in Italia, ma in realtà l’ha conosciuto a Hogwarts. Mi ha sempre detto che gli anni della sua infanzia li aveva passati qui a Londra, in un comunissimo college, ma non era così.
Lei non lavorava come maestra ad una scuola, ma come sarta ad un negozio di Diagon Alley.
Mi spiegò ogni cosa: Hogwarts, Diagon Alley, Libri di testo, le quattro case…
Mi disse che alla mia età lei conosceva ogni passaggio segreto, ed ogni sera andava ad esplorare ogni angolo della scuola con papà.

Dopo la fine del suo racconto, papà era tornato a casa.
Fu contento di vedere che ero entusiasta della nuova scuola.
Cacciò fuori dal suo lunghissimo cappotto una bacchetta magica. La sua era fatta di un legno molto scuro, ed era abbastanza flessibile.
Con un solo colpo la nostra casa si trasformò completamente.
Era tutta così diversa.. i quadri, ogni tanto, si muovevano un po’, le persone dipinte nei quadri ogni tanto mi salutavano, e poi si muovevano nelle stradine di campagna disegnate nei quadri; le pareti erano di colori più tenui, con appese ai muri tutti i vari premi vinti da mamma e papà, compresa una strana coppa; in una cucina completamente diversa c’era anche una di quelle aste di legno, simili a quelle dei pappagalli.

«Questa? Cos’è?» chiesi entusiasta di tutto il cambiamento della nostra casa
«Questo è il posto dove si appoggerà il nostro gufo quando avrà sonno. Come i pappagalli dei Babbani.» mamma mi sorrise, vedendomi entusiasta.
Avevo sempre avuto terrore dei gufi, me ero così eccitata per la nuova casa.
Non vedevo l’ora di fare magie e di avere la mia bacchetta magica, non so perché, non ero mai stata più entusiasta di così. L’ultima volta che sorrisi così tanto in un solo giorno fu quando mi regalarono la mia chitarra.
Decisi di andare in questa nuova scuola, ne ero così felice!
Avrei ricominciato da zero, lo so, ma era molto meglio di quel’orribile college in cui tutti mi odiavano.

-

Dopo cena, e dopo aver parlato per ore ed ore di Hogwarts e della coppa vinta da papà a Quiddich, salii su in camera mia.
La porta era aperta, e la finestra anche.
Era il 23 agosto, ma faceva già abbastanza freddo. Ero sempre stata parecchio freddolosa.
Presi la mia chitarra, e mi misi a suonare qualcosa.
Pensavo a cosa avrebbero pensato i miei compagni di me. Sarei sicuramente stata “quella nuova”, e tutti mi avrebbero riso dietro ogni volta che mi sarei spaventata per la minima cosa che succedeva lì.
Il preside, Silente, era stato molto carino nella sua lettera.

Mentre ero impegnata con il mio dolce arpeggio della mia dolce canzone, un gufo entrò in camera mia, facendomi subito fermare il sangue nelle vene.
Era marroncino, a tratti nero e bianco sulla pancia, ma non sembrava affatto cattivo.
Teneva tra le zampe una pergamena simile a quella che mi aveva mandato Silente.
Cominciai a saltellare euforica, sperando che fosse un’altra lettera di Hogwarts.

Il gufo la lasciò sul mio letto, e poi si appoggiò accanto a me, e sembrava che mi stesse facendo le fusa come se fosse una gatta.
Accarezzai un po’ le sue piume, e mi sembrava strano fare tutto ciò.
Insomma, era comunque un gufo, non un gatto o un cane.
«Vedo che avete già socializzato.» entrò mio padre improvvisamente in camera «Lei è la tua gufa, Pree. Dalle il nome che preferisci. La mia civetta si chiamava Mery. Era molto tenera. Abbiamo comprato una gufa molto bisognosa di affetto, sappiamo che sei sempre molto espansiva con gli animali. Domani dobbiamo assolutamente andare a Diagon Alley. Beh, buonanotte.» disse, facendomi sorridere.
Ero una strega, avevo un gufo come postino, e sarei andata ad una scuola di magia a distanza di una settimana.
Era l’inizio di una nuova vita avventurosa, emozionante, eccitante.
Ero così scossa, confusa, ma allo stesso tempo entusiasta!
Insomma, non è da tutti giorni essere una strega e fare magie, ma la cosa mi emozionava a tal punto di farmi saltellare come una stupida.
Aprii la pergamena:
“Bene, Preziosa, tua madre mi ha appena informato della tua euforia. Sono molto felice che quest’anno frequenterai la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. I tuoi genitori hanno già la lista dei libri da comprare. Tua madre è già informata sulle nuove divise. A presto, Preziosa.
Con affetto, Albus Silente.”
Sorrisi come un’idiota per qualche minuto, per poi riporre la lettera nel cassetto del mio comodino.

Beh, questa sono io, questa è la mia storia.
“Preziosa Walker è una strega” “mhm, suona bene!” pensai, per poi ricominciare a suonare la mia chitarra, intonando una canzone, mentre il mio gufo sembrava ascoltarmi con piacere.

«Wow, apprezzi davvero ciò che suono?» chiesi, essendo convinta che il gufo parlasse. Quest’ultimo annuì.
«Capisci cosa dico?!» chiesi, spalancando gli occhi, lei fece di nuovo “si” con la testa
«Ti piacerebbe avere un nome, giusto?» chiesi nuovamente, attendendo una sua risposta.
Il gufo mosse di nuovo la testa su e giù.
«Che ne dici di… “Vaniglia”? E’ il mio gusto di gelato preferito!» dissi, mentre Vaniglia annuì contenta, o almeno, sembrava che lo fosse.

-

«Beh, buonanotte, Vaniglia.» le dissi, accarezzandole le piume e aggiustandomi le coperte.
Lei si appollaiò ai miei piedi, verso la fine del mio letto.
La mia avventura ad Hogwarts sarebbe cominciata nel giro di pochissimo tempo.
Pensai alla mia divisa, alla mia casa, alla mia bacchetta…
Avrei tanto voluto essere una Grifondoro, come mamma e papà; ma anche i Corvonero non mi sembravano male. I tasso rosso non mi convincevano pienamente, mentre i Serpeverde erano troppo ambiziosi e coraggiosi, per me.
Papà mi parlò del Quiddich, sembrava interessante.
Diceva sempre che quando volava sulla sua scopa si sentiva libero da tutto e tutti. Lui era il cercatore del Grifondoro, ma aveva giocato in ogni ruolo, prima di diventarlo.
Mi raccontò che un giorno un bolide gli sfiorò il naso, e credette che quest’ultimo lo uccidesse.

\«Ehi, Walker, sbrigati!» mi chiamò qualcuno
«Arrivo!» urlai. Avevo una gonna rossa, con delle sottilissime righe color oro, delle calze e degli stivaletti neri corti fino alla caviglia. Indossavo un maglioncino bianco, e dallo scollo si intravedeva il colletto di una camicia. Avvolta al collo avevo una cravatta dalla stessa fantasia della mia gonna.
«Abbiamo incantesimi, sbrigati!» continuò quella voce \

 
Ciao a tutti i Potterhead/Directioners che stanno leggendo ! 
Sono Jade_Horan, una mezza-hippie(?) piena di fantasiaaa ^-^
Ok, no, così sembro pazza.
Ho deciso di scrivere questa storia perchè amo sia gli One Direction che Harry Potter :)


Vi piace come inizio? A me si, più o meno.
Niall arriverà nel 3° capitolo, bye :)


Peace and love!♥

 
*La parte grafica della storia è stata revisionata*
  
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