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Autore: OmonimiaCasuale    14/10/2013    1 recensioni
[Il mio vicino Totoro]
[Il mio vicino Totoro][Il mio vicino Totoro]Satsuki, ormai invecchiata, incontra un'ultima volta Totoro prima di lasciare per sempre il mondo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Satsuki aveva ormai superato i sessanta quando rivide Totoro. Se ne stava seduta tranquillamente alla vecchia fermata dell’autobus (il cartello c’era ma l’autobus non passava più) una calda sera d’estate e osservava tristemente le gru che lavoravano quando Totoro arrivò. Aveva un ombrello rosso stretto nella piccola manina e l’aria molto triste. Sembrò però riconoscere la sua vecchia amica perché le sorrise.
“Totoro!” esclamò lei stupita, ma non come la prima volta che lo vide “Allora sei ancora qui!”
Lui fece uno strano cenno col capo. Un sì probabilmente.
Guardava le gru con preoccupazione.
“Stanno distruggendo il tuo bosco… Lo so. Brutto è? Il rispetto per la natura non esiste più…”
Iniziò a piovere e Totoro aprì l’ombrello. La vecchia sorrise.
“Che n’è stato dell’ombrello di mio padre?”
Totoro emise uno strano suono.
“Si è rotto? Capisco…”
Satsuki sentiva di capire Totoro, anche se non era così.
“A chi hai preso quell’ombrello? Perché sai….”
“EHI TU!”
Una ragazzina in divisa scolastica, infradiciata, seguita da due o tre compagne. Queste avevano tutte un ombrello rosso, proprio come quello di Totoro.
“TU MALEDETTO PERVERTITO! PERCHE’ MI HAI RUBATO L’OMBRELLO?! SEI UN LADRO! RIDAMMI SUBITO IL MIO OMBREL….” La ragazza inchiodò all’improvviso rendendosi conto che l’incredibile mole di Totoro la superava assai.
Anche le altre ragazze si fermarono.
Satsuki si sporse e le osservò.
“S-Signora?”
“Sì signorina?”
“Questo….. Questo….. Insimma, quell’ombrello rosso è mio e mi è stato rubato!”
“Hai qualche prova?”
“Sì! Quell’ombrello lo abbiamo comprato io e le mie amiche! Ne abbiamo comprati quattro uguali!”
Le altre tre compagne fecero un timido cenno di saluto.
“Bene” disse Satsuki che aveva subito preso in antipatia la ragazza “Se sono davvero tue amiche, lascia che Totoro prenda in prestito il tuo ombrello e chiedi a una tua amica di coprirti fino a casa. Più tardi potrai comprarne un altro uguale.”
“COSA!? MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO VECCHIA!? E POI CHE RAZZA DI NOME E’ TOTORO?”
“Totoro è lo spirito dei boschi.”
Ci fu una pausa, poi le ragazze scoppiarono tutte simultaneamente a ridere.
“NON DIRE IDIOZIE VECCHIA! GLI SPIRITI NON ESISTONO! QUESTO E’ SOLO UN TRAVESTITO!”
“MA LEI HA CINQUE ANNI SIGNORA?” gridò un’altra delle ragazzine.
Allora Totoro si infuriò e lanciò un ruggito spaventoso che fece tremare la terra.
Le ragazze impallidirono e poi scapparono via lasciando cadere anche gli altri tre ombrelli.
Satsuki scosse la testa.
“E’ anche colpa mia… Non dovevo aizzarla così… In fondo lo so che i giovani d’oggi sono persone che non hanno più valori veri e che non credono negli spiriti. Pure tu Totoro, potevi non prendere l’ombrello così no?”
In cuor suo Satsuki si era però immaginata che la ragazzina avesse lasciato l’ombrello per esempio fuori da un negozio, dando così l’impressione a Totoro che fosse stato abbandonato.
“Bhè comunque, visto quello che il paese sta diventando…” continuò la vecchia, ma poi si interruppe.
“Sai…” disse dopo una pausa “Ultimamente mi sento sempre più stanca, alcune volte non mi reggo proprio in piedi. Credo che presto giungerà per me il momento… Oh… Le nuvole si sono diradate all’improvviso… Che strano crepuscolo che c’è sta sera…”
Delle luci apparvero in fondo alla strada. Il gattobus.
“Oh! Guarda chi si rivede! Credevo che non l’avrei visto mai più.”
Totoro chiuse l’ombrello e salì. Poi tese la mano alla vecchia.
“Vuoi che venga con te? Volentieri! Non mi dispiacerebbe rifare un viaggio sul Gattobus prima di andarmene per sempre….”
E detto quello entrò e partì con il suo amico verso il crepuscolo che si stendeva all’orizzonte.
 
FINE
  
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