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Autore: c i n n a m o n    14/10/2013    2 recensioni
Hamano*Hayami; MinaKura; accenni EndoKaze | One-shot | Fluff; Slice of life
«Uffa Kurama, sei sempre a rompere!» rispose scocciato Kaiji, lanciandogli uno sguardo di fuoco.
«Oh certo, parla quello che non è capace di passare due giorni senza ficcare il naso negli affari altrui»
«È solo che mi piace tenermi informato!»
«Ragazzi, basta, per favore!» strillò Hayami esasperato.

Quando i membri del Nineen Trio litigano non restano di certo con le mani in mano ad aspettare che la provvidenza divina li aiuti a far pace! Hayami si impegnerà a ripristinare l'armonia (?), servendosi anche di un super-secsi Minamisawa ~
E poi succedono tante cosine belle. v.v
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Hamano Kaiji, Hayami Tsurumasa, Kurama Norihito, Minamisawa Atsushi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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♣ come da un litigio possa nascere qualcosa di buono. ♣





«Hayami, concentrati!»
Il suddetto ragazzo si spostò appena in tempo per evitare un pallone che stava per arrivargli dritto in faccia, poi si scusò velocemente con Shindou, che lo fissava accigliato.
«Si può sapere che cos’hai? Sei sempre distratto ultimamente.»
«Ehm... non è niente, Shindou-kun» rispose Hayami, forse un po’ troppo in fretta per non destare sospetti.
«Mmh... fingerò di crederti» disse infatti Shindou, guardandolo di sottecchi, per poi allontanarsi.
In realtà qualcosa aveva. E quel qualcosa si stava allenando a pochi metri da lui.
«Neh, Hayami-kun, sei sicuro di star bene?» gli chiese allegramente Hamano, che stava palleggiando lì accanto.
«No, Hamano, e sai benissimo perché» rispose, sbuffando leggermente.
«Oh, andiamo, lo sai che sono dalla tua parte!»
«Certo che lo so, ma questo non cambia nulla!»
«Hamano, piantala di strillare.»
Questa volta a parlare non era stato né Shindou né Hamano, bensì un ragazzino basso dai capelli azzurri che li stava guardando male.
«Uffa Kurama, sei sempre a rompere!» rispose scocciato Kaiji, lanciandogli uno sguardo di fuoco.
«Oh certo, parla quello che non è capace di passare due giorni senza ficcare il naso negli affari altrui»
«È solo che mi piace tenermi informato!»
«Ragazzi, basta, per favore!» strillò Hayami esasperato.
Era da giorni che andavano avanti così. Quei due non facevano altro che litigare da quando Minamisawa aveva lasciato la squadra, questo perché Kurama era diventato nervoso e intrattabile e Hamano proprio non riusciva ad andare d’accordo con personalità del genere.
Vabbè che un po’ irascibile lo era sempre stato, ma negli ultimi tempi era peggiorato parecchio.
«Va bene Hayami, ma lo faccio solo per te!» rispose Hamano, tornando a sorridere.
Probabilmente anche Kurama la pensava allo stesso modo, perché si limitò a sbuffare e si girò dall’altra parte.
Hayami non sapeva proprio come uscire da quella situazione. Erano entrambi suoi amici, non voleva assolutamente doversi trovare a scegliere fra uno dei due, e sapeva che andando avanti così sarebbe successo.
Guardò prima Hamano, poi Kurama: c’era un modo per fargli far pace? Se sì, quale?
Con Hamano aveva parlato molte volte, e lui aveva sempre affermato che gli sarebbe piaciuto tantissimo tornare amico di Kurama, ma che così era impossibile continuare.
Kurama si limitava a sbuffare e a borbottare qualcosa tipo “non sto facendo niente di sbagliato”, e non accennava a voler cambiare la situazione.
Però proprio non capiva perché l’abbandono di Minamisawa avesse seminato tanta discordia nel loro gruppo; sapevano ormai da tempo che Kurama aveva un debole per lui, ma non per questo doveva litigare con Hamano!
Hayami sospirò, esasperato, sperando che qualcuno lo aiutasse a risolvere la situazione. Ma ovviamente non arrivò nessuno. Avrebbe dovuto cavarsela da solo.
Il fischio del coach Endou segnò la fine dell’allenamento. Hayami si avviò mogio mogio verso gli spogliatoi, mentre ascoltava distrattamente gli sproloqui di Endou sulla “cenetta meravigliosa che mi aspetta a casa, preparata dalle amorevoli manine del mio Ichi-kun!”

***


«Neh Hayami, facciamo la strada insieme?»
Tsurumasa annuì, e lui e Hamano si incamminarono, vicini.
Faceva freddo, e Hayami si strinse un po’ di più nel cappotto.
«Allora, che si fa?» la voce di Kaiji lo raggiunse, inaspettata.
«Che si fa cosa?»
«Come facciamo a far tornare il vecchio Kurama?»
Hayami lo guardò stupito. Pensava di essere l’unico a preoccuparsi di rinsaldare i legami, e invece... anche Hamano se ne interessava.
«Ah... ecco... non ne ho la più pallida idea» ammise infine, abbassando lo sguardo.
«Oh, io invece un’idea ce l’avrei» ribattè l’altro, facendogli sollevare la testa di scatto.
«Che cosa?!» sbottò Hayami. «tu avevi un’idea e non mi hai detto nulla?»
«Ehhh, il problema è che mi è venuta in mente oggi!» sorrise Hamano, portandosi una mano dietro la testa. Impossibile arrabbiarsi con lui.
«D’accordo, allora posso anche perdonarti. Che idea ti sarebbe venuta?»
«Allora, Kurama è sempre nervoso da quando Minamisawa è andato via, giusto? Quindi basterebbe far tornare Atsushi alla Raimon!»
Hayami lo fissò incredulo. Mica potevano trascinarcelo a forza!
«Hamano, non è fattibile. Non è detto che Minamisawa voglia tornare.»
«Possiamo sempre provare!»
«Non credo che servirebbe, però... la tua idea mi ha fatto venire in mente una cosa.»
«Cosa?»
«In fin dei conti basterebbe che si vedessero un po’ più spesso, non dico sempre, insomma, che si frequentassero...»
«Come fidanzati?» concluse Hamano, ridacchiando.
«Bè... sì» arrossì Hayami, che era sempre in imbarazzo a parlare di certe cose.
«Giusto, Hayami! Tanto sappiamo che si piacciono! Resta solo da dirlo a Minamisawa, poi penserà a tutto lui!»
Tsurumasa sorrise. «Già, Minamisawa non esiterà a fiondarsi tra le braccia di Kurama. Temo per la sua incolumità, però»
Hamano rise, guardando il cielo.
Hayami lo fissò per un attimo, poi si portò le mani alla bocca per scaldarle. Faceva sempre più freddo, il sole era tramontato da un pezzo.
«Neh Hayami-kun, c’è un modo più veloce per scaldarsi!» esclamò Hamano, prendendogli una mano per stringerla nella sua.
Tsurumasa sobbalzò e arrossì esageratamente, sotto lo sguardo divertito di Kaiji.
«A-accidenti a te, Hamano! Così m-mi spaventi!» balbettò, super traumatizzato.
«Tsuru-chan, sei adorabile quando arrossisci!» commentò Hamano, prima di baciargli la punta del naso.

***


La mattina dopo, appena usciti da scuola, andarono di corsa alla Gassan Kunimitsu per intercettare Minamisawa.
Cercarono per un po’, e alla fine lo trovarono nel cortile, circondato da ragazze adoranti che lo pregavano di tirarsi indietro i capelli.
«Oh, ma certo carissime!» lo sentirono rispondere, per poi scuotere la chioma in un gesto teatrale che fece gridare di emozione tutte le ragazzine lì intorno.
«E’ sempre il solito» commentò Hamano, fissando il ragazzo dai capelli viola.
Lo raggiunsero, schivando i corpi delle ragazze svenute a terra, e Minamisawa li salutò con un gran sorriso.
«Hamano, Hayami! Da quanto tempo!»
Hayami rimase un attimo interdetto, sentendo il tono gioviale dell’altro, ma poi si affrettò a rispondere.
«Già, davvero molto. Siamo venuti a chiederti un favore, Minamisawa!» esclamò, forse con troppa enfasi.
«Uh, dev’essere un favore importante se ti scaldi così tanto, caro Hayami» rispose Minamisawa, tirandosi indietro i capelli.
Hayami tentò di ribattere, ma Hamano lo anticipò.
«Siamo venuti a chiederti se puoi andare da Kurama e dichiarargli tutto l’amore che provi per lui!»
Hayami fu certo di vedere lo stupore negli occhi di Minamisawa per un attimo, ma poi il ragazzo tornò alla sua solita espressione serafica.
«Non so, Hamano... cosa mi date in cambio?» sussurrò malizioso Atsushi, sorridendo appena. «accetto pagamenti in natura.»
«Minamisawa!» esclamò Hayami super scandalizzato, ma Hamano lo interruppe, sfoderando un enorme sorriso.
«Pensavo ti bastasse quello che ha da offrirti Kurama!»
«Hamano!» strillò di nuovo, non riuscendo a capacitarsi di come Hamano si sentisse a suo agio a fare discorsi del genere.
«Sì, in effetti... va bene, accetto. Ditemi voi come devo fare!» rispose Minamisawa, tranquillissimo, tirandosi indietro i capelli per l’ennesima volta. Hayami si coprì gli occhi con una mano, non riuscendo a decidere se provare pietà per quei poveri esseri o esserne traumatizzato. Optò per una via di mezzo, e si unì ad Hamano nella spiegazione del piano che avevano progettato la sera prima.

***


«No~ri~hi~too~» la voce di Minamisawa arrivò chiara alle orecchie di Kurama, che si voltò di scatto, completamente rosso.
«Cosa. ci fai. tu. qui.» sibilò, guardandolo come a volerlo disintegrare con gli occhi.
«Un uccellino mi ha detto che qualcuno qui è molto triste, ultimamente~» rispose Atsushi, sorridendo sornione e allungando le vocali all’inverosimile.
«Il tuo uccellino deve aver preso le informazioni da fonti sbagliate.»
Minamisawa ridacchiò in risposta, e si avvicinò un po’ di più a Kurama, godendosi il rossore che dominava sul suo viso.
«Io non ne sarei cosi sicuro~»
«S-sta’ zitto, idiota.» ribattè secco Kurama, avvicinandosi a sua volta.
«Oh, ma come siamo intraprendenti...» sussurrò Minamisawa, facendo infine combaciare le loro labbra. Kurama provò a divincolarsi, ma senza tanta convinzione, e alla fine si lasciò trascinare dal bacio, che Atsushi sembrava intenzionato a far diventare poco casto.
«Mi sei mancato, scemo» sussurrò Kurama abbassando lo sguardo, quando infine si separarono.
Hayami si sentì un completo deficiente a stare lì a spiare un momento così intimo, ma Hamano non pareva dello stesso avviso.
«Ahh, come sono carini!» lo sentì bisbigliare vicino a lui, troppo vicino a lui.
«Non è giusto però» continuò, gonfiando le guance. «perché Kurama può baciare il ragazzo che gli piace e io no?»
Hayami non fece in tempo ad elaborare le parole dell’altro che si ritrovò sdraiato per terra a fissare il viso sorridente di Hamano. Poi chiuse gli occhi, sapendo cosa stava per succedere.
Aspettò un secondo, poi due, ma niente si muoveva. Si decise infine ad aprire gli occhi, e proprio in quel momento Hamano posò le labbra sulle sue. Si separarono molto più in fretta di Kurama e Minamisawa, ma quel poco era bastato a rendere i visi di entrambi deliziosamente rossi.
«Neh Tsuru-chan, io voglio vedere i tuoi occhi quando ti bacio» sussurrò Hamano, con un tono di voce che Hayami trovò incredibilmente sensuale.
La risposta di Hayami fu un altro bacio, più lungo del precedente. Quando si separarono era rimasto senza fiato, e l’unica cosa che poté fare fu ascoltare la voce di Hamano che gli sussurrava all’orecchio.
«Te l’ho già detto che sei adorabile quando arrossisci?~»
















*angolino del pony rosa comunemente chiamato Pinkie Pie*
Ciao bella gente!♥ Come va la vita?
Io sono tristee, perchè sto per finire il sesto libro di Harry Potter çAç E poi ci sarà il settimo. E poi avrò finito tutti i libri. Che ne sarà della mia vita? çAç
Ma ciancio alle bande e chi la fa l'aspetti (?), ecco qui una Hamano*Hayami fresca di giornata!
io odio chiamarla HamaHaya sob
Insooomma, questi due non sono adorabili? Non lo sono? Sì che lo sono. Lo sono ECCOME.
Però non è una coppia tanto conosciuta, quindi ho deciso di imporla a tutte le povere anime che girano sul fandom. Toh. Vi amo ♥
Io dico toh e Hamano dice neh. Sono convinta che lui lo dica molto spesso uwu Neh. *lancia headcanons sulla folla*
E poi la Minakura. Aaah, anche quella la amo, che coppia incredibilmente pornosa (?) *A* Sono così carini, e Minamisawa è taaanto secsi. E anche la sua chioma lo è (?). uwu
Il carissimo Atsushi va a una scuola che si chiama come la sua squadra di calcio perchè sì. E perchè nell'anime non lo dice mai il nome della scuola :c
E dopo lo scherzetto che hanno fatto a Kurama quei due obesotteri (?) dei suoi amici sono quasi certa che non litigheranno più v.v Quasi. Con Norihito non si può mai sapere. ~
Bè, grazie ha chi ha letto tutta la storia, vi lowwo (?), sappiatelo. ♥
Ciau ~
  
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