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Autore: delilahs    15/10/2013    6 recensioni
La guardò a metà tra l’allibito e l’ansioso, non riuscendo al suo cuore di stringersi alla vista delle sue lacrime, anche se sapeva causate dagli ormoni. Le prese il volto tra le mani, dandole un bacino sulla fronte, Iniziò a cullarla, accarezzando il ventre arrotondato mentre canticchiava piano, una vecchia ninnananna che Ziva era solita cantare ogni notte prima di addormentarsi. Ne ignorava il significato, ma aveva imparato la litania e le parole. Questo provocò una serie di singhiozzi rauchi nella ragazza, che si strinse e si fece ancora più piccola, accovacciandosi su se stessa.
“E’ per prima? No, perché io intendevo dire che non eri ancora mamma. E sei la mamma più bella del mondo, lo sai questo vero?” disse, con un accenno di risata. Ziva ridacchiò nervosa tra le lacrime. “E non sei grassa, questo.” continuò, solleticandole i fianchi e il pancione “Questo è il nostro piccolo נסיך, eh?” concluse mentre Ziva tremava contro il suo petto, sorridendo lacrimosa.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Love is passion, Love is kind.'
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Papà, guarda, sono una ballerina!

Tony rise, osservando la bambina che saltellava sul pavimento lucido. Indossava uno strano vestitino, rosa antico, molto scuro. Si abbassò, per lasciare che Kelly potesse correre nelle sue braccia. La prese in braccio, aggiustandole il vestito.

Dove lo hai trovato?” chiese.

La bambina scalciò, facendo per scendere e corse verso uno sgabuzzino. La luce, proveniente da una finestra appannata, giungeva filtrata e grigia, mentre fuori infuriava un temporale. La bambina iniziò a frugare in una vecchia scatola, ricoperta di polvere e di nastro adesivo. Ne tirò fuori una vecchia foto e un pezzo di carta ingiallito, e li consegnò al padre con un grosso sorriso. Tony prese la foto, dai bordi grigi. La strofinò e la girò, scorgendo una piccola scritta in corsivo nell’angolo in basso.

This is my best shot. Is the only one where there is a person.
Paris, 2010.


Sorrise impercettibilmente, abbassandosi all’altezza della bambina e ridendo.

La vedi questa? Questa è la mamma, tanto taaanto tempo fa, quando ancora non era..AHIA

Non continuò la frase, girandosi sbigottito. Ziva David, dall’alto dei suoi otto mesi di gravidanza, torreggiava su suo marito, con in mano una graffetta da lavoro e lo sguardo omicida.

Intendi dire quando ancora non ero grassa?” domandò, osservando suo marito che sembrava indeciso se prendere la pistola o scappare, emigrando con sua figlia in Arabia Saudita.

I-io..” Tony sembrava paralizzato. La prospettiva di sua moglie, ex-assassina/ninja/spia dei servizi segreti israeliani, arrabbiata, con una potenziale arma in mano non gli fece certo fare i salti di gioia.
Kelly rise, attirando l’attenzione di Ziva e permettendo a Tony di strisciare via come un animale ferito.

ODDIO, Keeellyy sei un amore, cucciola!” disse ammirata, mentre la bambina faceva una mezza piroetta su se stessa.
La ragazza si abbassò con fatica, mantenendosi sui palmi delle mani mentre accarezzava la gonna rosa di sua figlia. Ancora confusa, lanciò un’occhiataccia a suo marito, che aveva riacquistato un minimo di dignità, sorridendo furbo e sventolando il pezzo di carta. Lo mise davanti a se, schiarendosi la voce e tossicchiando poetico.

Cose da fare:
  1. andare in America,
  2. cavalcare un pony,
  3. vivere in un castello,
  4. diventare una ballerina.

Quando ebbe finito di leggere, alzò di poco lo sguardo, scoprendo il sorriso soddisfatto di sua figlia… e le lacrime di Ziva. Con un cenno della mano congedò Kelly, mandandola a giocare in camera sua. Scivolò velocemente sul pavimento lucido fino ad arrivare a sua moglie, inginocchiata a terra con le lacrime agli occhi.
La guardò a metà tra l’allibito e l’ansioso, non riuscendo al suo cuore di stringersi alla vista delle sue lacrime, anche se sapeva causate dagli ormoni. Le prese il volto tra le mani, dandole un bacino sulla fronte, Iniziò a cullarla, accarezzando il ventre arrotondato mentre canticchiava piano, una vecchia ninnananna che Ziva era solita cantare ogni notte prima di addormentarsi. Ne ignorava il significato, ma aveva imparato la litania e le parole. Questo provocò una serie di singhiozzi rauchi nella ragazza, che si strinse e si fece ancora più piccola, accovacciandosi su se stessa.

E’ per prima? No, perché io intendevo dire che non eri ancora mamma. E sei la mamma più bella del mondo, lo sai questo vero?” disse, con un accenno di risata. Ziva ridacchiò nervosa tra le lacrime.  “E non sei grassa, questo.” continuò, solleticandole i fianchi e il pancione “Questo è il nostro piccolo נסיך, eh?” concluse mentre Ziva tremava contro il suo petto, sorridendo lacrimosa.

Mi vuoi dire cosa c’è?” chiese, sospirando mentre lei si appoggiava sul suo petto. La ragazza scosse piano il capo, mordendosi il labro inferiore.

Allora facciamo così. Ti va una bella cioccolata calda?” disse entusiasta.

Lei alzò la testa, gli occhi scintillanti, e annuì veloce, contenta. Tony rise, aiutandola ad alzarsi e prendendola per mano. Le sembrava proprio una bambina, disse tra se e se.

Cioccolata, cioccolata, mh…” borbottava eccitato mentre Ziva prendeva le tazze da una mensola in alto. Si girò con un grido esaltato, giusto in tempo per vedere sua moglie che si allungava, di spalle, per raggiungere la mensola in alto.

Fu un attimo.

Poi udì un grido, e uno schizzo di sangue gli macchiò la camicia.

Si abbassò giusto in tempo per vedere sua moglie che toccava il pavimento, una gamba sbriciolata e piena di sangue, e poi più nulla.
   
 
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