la Swan e Snow erano andate a caccia. Avevano avuto il buon gusto di chiederle di venire, con quella gentilezza forzata che Regina continuava a trovare innaturale tra loro. Eppure, si disse, se no avessero posto la condizione di non usare la magia avrebbe anche potuto accettare. Ma la magia era parte di lei, senza si sentiva ancora più indifesa di quanto non si sentisse normalmente, anche se non l'avrebbe ammesso nemmeno sotto torutra , e da quanto avevano limitato la sua possibilità di utilizzarla, sentiva di aver perso ogni forza, e aveva il crescente bisogno di "difendersi" dalla debolezza che si sentiva crescere dentro. Da quando poi avevano con loro Tinkerbell, il suo passato la tormantava ogni minuto di più e, si, volveva diferndersi anche da esso, perchè nessuno doveva sapere quale storia imbarazzante lalegava alla fatina... avrebbero riso per ore del tentativo fallito di trovare il vero amore... senza contare che le parole della fatina le rimbalzavano più che mai nella testa e,per la prima volta da anni si trovò a chiedersi come sarebbe stato quel suo vero amore, come sarebbe stato quell'uomo da cui era fuggita, di cui non conoscava nemmeno il volto, cosa faceva in quel momento: "non hai rovinato solo la tua vita, ma anche la sua"le aveva detto freddamente Tinkerbell.
Tentò di pensare ad altro: che fine aveva fatto la fata? doveva essere ndata a passeggiare oltre mezz'ora prima, e non era ancora tornata. Se ne sarebbe preoccupata più in là, pensò Regina. Charming era andato a prendere legna per il fuoco, e aveva rifiutato orgogliosamente, forse troppo, l'aiuto di Hook, che, quindi, era rimasto con lei al campo. Ovviamente Regina si era subito seduta per conto proprio sotto un albero con l'intento di riposare, rifiutando in maniera naturale e spontanea la compagnia del pirata,  ma  in quel momento, con i pensieri fermi dove lei non avrebbe voluto , pensò che, in fin dei conti, un po' di compagnia le avrebbe fatto bene, almeno finchè non  fossero tornati gli altri, permettendole di continuare a essere tremendamente sola anche in mezzo a loro, solo con le loro voci che la ditraevano dalle su paure. 
Si alzò pulendosi la giacca dalle piccole foglie cadute dall'albero. "Dove ti sei cacciato, Hook?" si chiese Regina, quasi adirata con il pirata. Passeggiò fino al limitare della radura, dove si trovava un piccolo lago, nascosto dalle piante. 
Si guardava intorno, pensando già lucidamente ad un incantesimo localizzatore , quando sentì un rumore proveniente dal lago attirò la sua attenzione, si sporse un poco per vedere meglio, e fu allora che scorse Hook,di spalle, in acqua, nudo fino fino alla cintola , che si sciacquava il volto e i capelli . Regina gardò quella schiena piena di cicatrici, la pelle ambrata baciata dal sole, che filtrava dagli arbusti sovrastanti, ne assaporò per lunghi istanti ogni centimetro. All'improvviso sentì qualcosa stingerle lo stomaco, qualcosa di inaspettato, che non riuscì a identificare. Hook si voltò verso di lei, con uno dei suoi sorrisi maliziosi e carichi di ironia che Regina non sopportava: Regina sentì le guance imporporarsi, e si chiese se ci fosse un incantesimo anche per quello. Si accorse solo in quel momento che, da quando quel folle viaggio era incominciato, non aveva mai guardato Hook negli occhi, quei vivaci ,maliziosi e profondi occhi neri. 
"stavi guardando qualcosa in particolare, mia regina?" Hook si avvicnò alla riva del lago, sorridendo a mezza bocca.
"temo di no , pirata... in caso contrario sarei rimasta delusa, sei molto più mingherlino di quanto avrei immaginato..." Il pirata incassò il colpo con stile:
"mi sorprende che una sovrana spenda del tempo a immaginare qualcosa riguardo i miei muscoli..." Stavolta fu Regina a dover incassare, ma riuscì sol oad arrossire di più . Fu quando abbassò lo sguardo che vide sul braccio di Hook qualcosa che non aveva mai notato , qualcosa che era sempre rimato nascosto dalla camicia e dal cappotto: uno strano tatuaggio che correva lungo tutto l'avambraccio sinistro. In un primo momento non capì, ma poi un pensiero, chiaro come il sole, si formò nella sua mente: raffigurava un leone . 
Eccolo di nuovo: il suo passato , che tornava da lei in un nuovo e inaspettato modo. "Ecco il tuo vero amore" le aveva detto Tinkerbell in quella lontana notte di molti anni prima "lo vedi? è quello seduto laggiù, con il tatuaggio di un leone sul braccio..."
"impossibile" la sua voce fu quasi un sussurro.
"Regina?" Killian Jones la fissava ora con uno sguardo preoccupato "stai bene?"
"sto benissimo, pirata!" Ed eccolo lì: il muro che metteva fra sé e gli altri quando era spaventata, per proteggersi dalle emozioni indesiderate. "
"inutile fare così con me, mia regina" Hook però era diverso, pensò. Non accettava un no come risposta." la voce grossa con me non funziona, senza contare che gridare contro tutti non ti farà stare meglio, e non ti renderà felice." "non sai di che cosa parli!!!" Punta sul vivo, Regina sentì la rabbia e le lacrime gonfiarle il petto: " non sai chi sono io!!"
"oh, lo so benissimo, dearie: sei una donna terrorizzata e sola. Credi che la gente non la veda. la tua fragilità, vuo che non la veda, e quindi cominci a fare così, a gridare, e ti vergogni di essere quello che sei: umana."
A Regina sembrò di non avere più fiato per gridare quella frustrazione che la opprimeva. E la cosa peggiore, pensò, era che aveva ragione lui. Dopo tutti quegli anni, continuava a essere spaventata, da sé stessa e dagli altri : era scappata allora, di fronte alla possibilità del vero amore, della felicità, e volva scappare ora. Mille domande le affollvano la mente su quel tatuaggio, era possibile che fosse Hook? che fosse proprio lui l'uomo di quella sera? se così era, allora era vero ciò che aveva detto Tinkerbell: gli aveva rovinato la vita, aveva conosciuto Milah, l'oscuro ed era arrivato a Neverland perchè quella fatidica notte non gli si era avvicinata? Lo guardò intensamente, più di quanto aveva mai fatto.
"e sentiamo , pirata, tu tutte queste cose come le hai capite? non nego che siano vere , ma come è possibile che un pirata ne sappia quanto il grillo parlante su di me?" Lui si avvicnò a lei. "perchè ti osservò Regina, e perchè noi due siamo incredibilente simili."
Per un istante , allora, Regina vide negli occhi di lui quello che vedeva nei suoi allo specchio: lo sguardo di chi è perso e non sa d dove partire per cercarsi, lei lo nascondeva dietro la durezza, Hook dietro l'ironia: forse c'erano davvero molte cose che non aveva capito di quell'uomo, e per la prima volta, pensò che avrebbe voluto provarci. 
Fece per avvicinarsi di più, ma la riva del lago era fangosa, e lei scivolò : si ritrovò in acqua, fra le braccia di Hook che l'aveva presa al volo, con il volto a pochi centimetri dal suo, bagnata fradicia. aggrappandosi a lui con entrambe le braccia, pensò che per il momento le domande potevano aspettare, voleva solo assaporare quel sorriso malizioso, con la paura che condiva quel bacio trasformandosi in qualcosa che Regina ricordò chiamarsi "amore".

NOTA AUTRICE:
Che dire? shippo moltissimo la Queen/Hook! sono molto teneri secondo me ;) 
spero di essere riuscita bene a renderne i caratteri e i pensieri!!nella mia immaginazione, mentre accadeva tutto ciò che ho descritto Tinkerbell si godeva la scena comodamente seduta da qualche parte lì vicino ;)secondo me il vero amore di Regina dovrebbe esser eil mio adorato pirata! grazie a chiunque abbia letto questa one shot :)