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Autore: StrychnineTwitch    16/10/2013    3 recensioni
Il sole pallido appena sollevatosi da est si riflette sull'acqua limpida del canneto, mentre, seduto sulla riva, la terra umida sporca i miei poveri indumenti, non mi interessa.
[Ryan/Brendon]
Song: Northern Downpour
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brendon Urie , Ryan Ross
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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* * *

Il sole pallido appena sollevatosi da est si riflette sull'acqua limpida del canneto, mentre, seduto sulla riva, la terra umida sporca i miei poveri indumenti, non mi interessa.

Vedo il mondo come un residuo opaco di ciò che era, l'unico frammento che ancora ne rimane è questo ciondolo di diamante, tanto prezioso per me, eppure paragonabile solo ad un vetro rotto, utile solo a nutrire queste acque davanti ai miei occhi. Lo rigiro tra le mani, le sfaccettature cristalline sembrano riflettere le nostre ferite memorie. Mi mancano i nostri sguardi, la tua pelle morbida accarezzata in quelle ore passate in silenzio l'uno tra le braccia dell'altro, con la luna come unica silenziosa testimone. Sono anni ormai che te ne sei andato.

 

Il cielo oscuro li circondava, illuminati solo da una pozza di luce, una lampada che loro stessi avevano appeso ad un ramo di quel salice piangente che li proteggeva, pareva creare una cupola sicura, un riparo che al contempo separava il loro mondo da quello degli altri. Brendon sedeva con le gambe distese, appoggiato sui gomiti, Ryan con la testa accomodatagli in grembo, il più giovane poteva giocare con i morbidi capelli nocciola che ricadevano in ciocche scomposte. Dalle sue labbra pendeva la cordicella della collana, era uno strano vizio il suo, sovrappensiero metteva il filo scuro sulla bocca, trattenendo con i denti il piccolo capricorno di diamante che ne era il ciondolo. Aveva quella collana dall'età di sei anni, un regalo di una zia, diceva che avrebbe portato fortuna. Girò leggermente il volto, il ragazzo dietro di lui era perso a guardare uno squarcio del cielo notturno attraverso i rami. Il dono che il destino gli aveva fatto lo stava coccolando in quell'istante.

«Sta per piovere» mormorò Brendon, le prime gocce battevano leggere sulla distesa d'erba. «Dovremmo andare Ry...»

Ryan non si era mosso, attendeva che finisse prima di cominciare, ma la pioggia aveva altri progetti, in pochi istanti il picchiettare si era fatto regolare e rapido, bagnando i loro corpi, le foglie del loro fortino non erano sufficientemente resistenti.

Un infinito acquazzone scivolava dietro loro mentre cercavano riparo. In mezzo al nulla, mano nella mano, Brendon correva trascinando l'altro, fino al casolare che era sembrato non arrivare mai.

Sotto quel portico si erano presi le mani, si guardavano negli occhi, la luna piena illuminava i loro sorrisi, le gocce colavano ancora sul loro viso, gli occhi ammiccanti erano fissi li uni sugli altri, pregavano la notte di non finire, supplicavano la luna di non calare mai.

 

 

   
 
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