Con questo, vi lascio alla lettura di questa piccola flash! Se il mio lessico non è più come quello d'una volta, è perché ho abbandonato per tutto il tempo in cui mi sono assentata, ma cercherò di (ri)migliorare, prometto!
Placido attraversava i maestosi viali innevati di Tokyo; ogni edificio era adornato da luci e varie decorazioni natalizie, rendendo il tutto un po’ più gioioso e in festa.
Shiro affondò il viso nella sua sciarpa in lana gialla, le mani nelle tasche del cappotto. Spostò le sue iridi cremisi, brillanti di vari colori, in ogni parte della città, ammirandone la bellezza che mai sino ad allora aveva potuto godere. Uno strano calore lo pervase da capo a piedi.
Chiuse gli occhi, assaporando quella sensazione che mai sentì di aver provato in altre occasioni. Piacevole.
I grandi negozi del centro - la maggior parte – erano affollati, varie famiglie ne uscivano con un piccolo pacchetto regalo tra le mani, le risa dei bambini che rimbombavano in ogni parte. Era tutto ciò a farlo sentire così?
Il suo sguardo si posò su una vetrina, ove poté scorgere il suo riflesso. Stava sorridendo. Un sorriso radiante, sincero.
Piccoli fiocchi di neve cominciarono a poggiarsi sull’asfalto; bianchi, candidi.
‘Che magia’ pensò, lasciando che uno di essi si posasse sul guanto che avvolgeva la sua mano destra.
In quel momento, il giovane Shiro capì che tante emozioni potevano essere racchiuse in una sola parola: Natale.
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