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Autore: SaraRocker    19/10/2013    2 recensioni
storiella -rigorosamente- Spuffy
Ambientata alla fine della seconda stagione. Buffy e Spike si sono alleati per sconfiggere Angelus, ma seppure i due riescono a salvare il mondo, Angel non riacquista la sua anima e Spike non riesce a riottenere la sua Drusilla.
I due alleati sono quindi costretti ad evadere per la loro sopravvivenza, legati da un patto di sangue fatto poco prima della battaglia.
-Estrattp cap.9-
-Drusilla si portò a sedere contro la testiera del letto, gli occhi imperlati di lacrime "Odori di lei... Sei impregnato di lei... Dentro, fino alle viscere." sibilò indicandolo. La mano tremante.
"Stai delirando"
"No, William... Lei ti entrata dentro più profondamente di quanto abbia mai fatto io..." gli rispose poi, troncando immediatamente ogni suo pensiero e sgombrandogli istantaneamente il cervello.
"Sin da quando l'hai vista la prima volta... Lei ti ha ossessionato" proseguì Drusilla, non potendo nascondere un profondo dispiacere nella sua voce "Dicevi di odiarla, perchè avevi paura di ammettere di amarl-" "Stai dicendo idiozie!" la interruppe improvvisamente, gridandole contro con disprezzo, in bilico di fronte ad un precipizio spaventosamente profondo.-
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Promise

-La promessa
 
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Mai giudicare un libro dalla copertina; pare facile a parole. Siamo tutti in grado di comportarci umanamente nel momento in cui non si è nelle condizioni di doverlo fare. E' facile rispondere ad una domanda fingendosi di buon cuore, dimenticando per un istante tutti i presupposti e le congetture ricevuti dalla vita stessa, ma quando poi sei lì, di fronte a quella persona, convinta di conoscere ormai ogni lato di ella, capisci quanto invece sia difficile non essere intaccati da tali cose.

Lo osservò: le  parve un bugiardo, falso, ipocrita, altezzoso, arrogante e probabilmente su ogni cosa lei ebbe ragione, anche perchè lui non fece nulla per screditarsi. La guardò malignamente, ed alla mente solo propositi di omicidio e dissanguamenti lo colsero, e fu semplicemente naturale. Il sague era innegabilmente vita. Per lui molto di più di quanto lo sia per noi.
Lui era avvantaggiato: sapeva che lei prima o poi, che fossero passati secondi o decenni, avrebbe desiderato morire. Lui sarebbe stato presente, in prima fila, gioioso a godersi lo spettacolo, sperando decisamente non segretamente, di esserne l'artefice. Aveva sognato di tagliarle la gola gustando ogni singolo goccio che suo sangue con una lentezza novia ed appassionante, per poi -se fosse stato compiacente- donarle quel dono di dannazione universale. Era certo che sarebbe stata una vampira degna di tal nome, e forse la prima con un simile passato.
Una cacciatrice divenuta vampira. Solo quelle parole lo estasiavano, soprattutto il pensiero che il colpevole di tale dissacramento sarebbe stato niente popodimeno che lui, perchè non doveva esserci dubbio a riguardo. Lui aveva già privato di vita due passate combattenti, ma quella biondina dannatamente arrogante sarebbe stata il suo lavoro migliore: la ciliegina sulla torta, come è solente dire. Dopo una simile blasfemia, anche quello stupido di Angelus avrebbe compreso a chi realmente si trovava d'innanzi. Non che fosse interessato più di tanto ai pareri di quella squallida copia sbiadita di un demone.

Lei era scaltra e non lo aveva mai sottovalutato realmente, come invece una alle prime armi avrebbe, con ben poca lungimiranza, fatto. Quello lo aveva stimolato sempre più ad architettare nuove idee e nuovi trucchi. Era riuscito ad infiltrarsi nella sua scuola, ma, ad un passo dalla sua vittoria, era accorsa impellente la madre, negandogli quel pranzo che lui riusciva a definire solo che come afrodisiaco. Era poi quasi riuscito ad eliminarla la sera di halloween, eppure alla fin fine lei dimostrava sempre il suo valore, sfoderando tecniche ed arguzia, lasciandolo costantemente basito ed infastidito, costantemente con un amaro in bocca che lo rendeva più reattivo e pronto.

Aveva creduto sino in fondo che contro quella sciaquetta si sarebbe davvero divertito, ma poi lei aveva rovinato tutto.

Aveva risvegliato Angelus, quel folle maniaco della distruzione, causando danni a se stessa, al mondo e persino a lui. Lui che era finito su una dannata sedia a rotelle per salvare la sua folle amata, che era poi caduta ingenuamente tra le braccia del suo sire. Era in collera come non mai, e non sapeva come reagire.
____________

L'aveva notata in lontananza, con quella sua squallida aria da ragazzina innocente, e non appena l'aveva vista piegarsi in quel modo di fronte ad un banale poliziotto umano, si era fatto avanti, facendo perdere i sensi all'uomo.
"Bandiara bianca, mi arrendo!" aveva esclamato lui alzando le braccia in segno di resa non appena lei aveva iniziato ad esagerare con i colpi, prendendosela ovviamente con lui.
Lei aveva storto la bocca quasi disgustata, per poi tornare crucciata "Voglio che ti sia ben chiaro che non abbiamo niente da spartire!" aveva gridato mantenendo il paletto che reggeva in mano con decisione, dimostrando al ragazzo come fosse indubbia nell'abbassare la guardia.

Lui ci aveva come sempre scherzato su, facendola in un primo momento inviperire, per poi tornare serio mantendo una nonchalance che lei non si fece però sfuggire. Non appena il biondo aveva nominato Angel, lei aveva cambiato completamente approccio.
"Di cosa stai parlando?" aveva domandato la ragazza cambiando totalmente tono della voce.
Erano bastate un paio di parole da parte del vampiro per farle abbassare quel tanto che bastava la guardia, nonostante lei rimanesse cocciuta nel dimostrarsi spavalda e spietata.
"Sto parlando del tuo ex!" aveva risposto con un'ovvietà schernitrice nel tono, Spike, prima di tornare serio "E' ora di metterci una bella pietra sopra, in tutti i sensi"
La cacciatrice aveva alzato lo sguardo al cielo in modo quasi esasperato, sfoderando anche lei la sua ironia, facendogli però al medesimo istante capire, quanto non fosse il caso di continuare "E io, secondo te, dovrei cadere in una trappola così banale?" aveva poi chiesto retoricamente.
Lui ignorò quell'ultimo particolare.
"Ha il tuo osservatore, proprio in questo momento lo sta torturando" aveva asserito capendo di avere colpito nel segno, toccando con incredibile minuzia un tasto dolente.
Lei sospirò, mostrandosi per un istante come la debole ed indifesa ragazzina che poteva parire all'esterno, per poi sospirare "Che cosa vuoi?"

Il vampiro sorrise. 
Era bravo a parole, ed era stato in grado in breve tempo di fare cedere quella cocciuta viziatella. Sapeva benissimo cosa dire e come dirlo senza però mai perdere il proprio carisma misto a strafottenza, non facendola perciò tentennare più di tanto. Sapeva che doveva evitare di parirle troppo eroso, eppure era al medesimo istante certo che porprio lì sarebbe ceduto.

"Te l'ho detto. Voglio fermare Angel." spiegò lentamente, guardando la bionda di fronte a lui, per poi sorridere divertito "Voglio salvare il mondo" aggiunse con una punta di estrema arroganza.
Lei aveva sgranato gli occhi in risposta, per poi sfoderare la propria affilata ironia, per lo meno in quanto a senso dell'umorismo riuscivano ad equilibrarsi.
"Forse hai dimenticato di essere un vampiro?!"
Buffy lo aveva pensato, ed anche lui alle volte, che se tutto fosse stato diverso, e se i due fossero nati in due schieramenti amici, probabilmente, sarebbero andati d'accordo, ritrovandosi come -se non amici- rispettabili compagni. Sicuramente lui non l'avrebbe mai amata, era troppo altezzosa e viziata, e lo stesso valeva per lei, che lo reputava un insaziabile arrogante nient'affatto romantico.
 In risposta, Spike aveva acceso una sigaretta sfilandola dalla tasca del poliziotto ormai privo di sensi da minuti "Ci piace spararle grosse: i vampiri lo fanno. 'Distruggerò il mondo'... Discorsi da spacconi, che si fanno tra amici davanti ad un boccale di sangue. La verità è che io amo questo mondo! E sai perchè? Ci sono le corse dei cani, il Manchester United, e ci sono le persone! Miliardi di persone che vanno in giro come lauti banchetti su due gambe. Mi piace tutto questo! Ma poi basta un visionario con manie di grandezza, con la passione per la distruzione, nel nostro caso è Angel..." precisò squadrandola pronunciando il nome dell'ormai acerrimo rivale " e allora addio Piccadilly, addio Leicester Square e i loro abitanti... Capisci cosa voglio dire?"
"Ho capito, non vai d'accordo con Angel, ma io che c'entro in tutto questo?" rispose pronta la ragazza, domandando al biondo quale fosse la reale ragione di quel suo improvviso buon proposito.
Lui divenne d'improvviso serio, rendendosi conto che stava cedendo, che le sarebbe parso eroso e che lei lo avrebbe schernito, ma non gli interessò più di tanto. Drusilla era tutto. Era la sola che lo aveva amato.
"Rivoglio la mia Drusilla..." dichiarò dunque tralasciando il proprio orgoglio, accantonandolo in una parte nascosta di lui, capendo di dovere dirle la verità "Voglio che tutto torni come prima. Le sta sempre appiccicato-" "Sei patetico!" lo aveva interrotto Buffy, dimostrandosi cieca e disinteressata, sempre stata testimone di parole che assicuravano il fatto che i vampiri non potevano provare amore. Che senza anima non era possibile.
"Stanotte ho perso un'amica e potevo perderne altri!-" "Io non ero con quei vandali!"
"Il mondo sta per essere risucchiato all'inferno, e tu vuoi il mio aiuto perchè sei fidanzato con una sciacquetta? Me ne frego dei tuoi sentimenti!" gli aveva sputato in faccia lei, certa di non potere ferire un demone oltre la carne, non sapendo quanto effettivamente Spike potesse soffrire e soffrisse.
Non domandandoselo nemmeno.
Eppure rimase in silenzio a riguardo, concentrato sul proprio obbiettivo, nuovamente calmo "Non posso combatterli da solo, ma nenache tu"
Lei era rimasta in silenzio a lungo, più di quanto avesse atteso in precedenza per rispondergli, non facendo altro che fare capire al vampiro ossigenato ciò che già sapeva: sarebbe crollata di fronte alle sue parole, perchè non contava solo la forza. Senza intelletto non si è nulla e Spike ne era così al corrente da sapere combattere anche solo con esso. Stava dimostrando la sua validità di demone anche solo facendo cedere una cacciatrice alle sue parole, in un paio di mosse dense di eleganza e consapevolezza per nulla scontate.
"Ti odio..." aveva infine mormorato lei, facendogli capire al volo che la vittoria, lui, la stava già stringendo gloriosamente.
"Ma ti resto solo io"
______

Poi il resto era stato veloce, troppo perchè lo avessero già realizzato a pieno.
Il patto era risultato semplice da stipulare: se loro avessero vinto, Spike non si sarebbe più ripresentato a Sunnydale, abbandonando la cittadina affiancato dalla sua Drusilla, così da non infastidire mai più la cacciatrice.
Era un patto di sangue, ergo doveva rispettarlo, teoricamente.

La battaglia era iniziata velocemente, risultando in un primo momento perfettamente in mano ai due, ma era poi andato tutto con il rivoltarsi. Spike non era riuscito a portare con sè la sua amata, che si era ribellata in ogni modo possibile, dimostrandosi completamente certa nella propria idea di combattere per la fine del mondo. Il biondo aveva cercato di farle perdere i sensi, ma nel momento in cui ci era riuscito, tutto era andato con il rovinarsi.
Buffy era riuscita a distruggere la statua che fino a pochi minuti prima aveva segnato il loro destino, ed Angel, in risposta, era stato colto da una rabbia distruttrice alimentata da un moto vendicativo spietato. La cacciatrice aveva combattuto con coraggio, sfruttando però tutte le proprie energie, riducendosi presto in uno stato di completa debolezza. Sfruttando quel momento, Angelus aveva deciso di posticipare la morte di lei quando, voltandosi verso Spike, lo aveva visto intento a sottrargli la nuova concubina.
Lo aveva afferrato per il colletto della camicia, ringhiandogli contro trasformando il proprio volto, divenendo più bestia che uomo, per poi lanciarlo contro la parete opposta della stanza. William si era rialzato in fretta, ormai capace a combattere col proprio sire, mutando anche lui il proprio viso.
"Non capisco, Angelus. Credevo fossimo amici..."
"E io credevo fossi in sedia a rotelle" aveva detto sarcasticamente il moro prendendo la rincorsa per colpirlo, sfoderando una spada con la quale aveva combattuto fino a quel momento con Buffy. Il biondo, di fronte a quella battuta, non potè evitare di ridere, ma riuscì comunque ad evitare il colpo.
Il combattimento risultò presto impari a causa del fatto che uno dei due era armato, e Spike cercò dunque un modo per prendere tempo, attendendo di trovare il corpo della cacciatrice, che notò dopo qualche minuto, nel giardino esterno, adagiato contro un muro in pietra. Lei era ferita allo stomaco, ma non ancora morta.
"Non dirmi che preferisci uccidere me, invece che lei" riprese perciò a parlare William, tra un colpo e l'altro, intento ad evitare in particolare che la lama della spada gli giungesse al collo, capendo che se fosse stato decapitato, sarebbe morto immediatamente.
"Con lei sono a metà dell'opera... E poi, Spike.." fece Angel ferendo leggeremente l'altro ad un braccio "Non posso permettere che un mio sottoposto si comporti in questo modo e lasciarlo vivere."
"Sottoposto? Magari sei il mio sire, ma a generarmi è stata Drusilla, ricordalo" lo corresse subito il biondo, cercando di colpirlo al ventre con un calcio, non riuscendoci. Tentò dunque con un pugno sul viso, questa volta facendocela.
"Oltretutto, non puoi negare quanto è divertente" aveva poi aggiunto, facendo grugnire in risposta il moro, completamente contrariato visto il fatto che il suo prezioso rito per l'apocalisse fosse finito ancora prima di iniziare.

Nonostante potesse non parire, Spike sfruttò quei brevi momenti di conversazione solo che per salvare la propria vita. Riuscì a modellare quel suo incredibile potere -riuscire ad ingannare con le parole-, differente da quello dei tanti altri demoni, a proprio favore. Riuscì a distrarre il moro quel tanto che bastava perchè potesse studiare un piano per fuggire: era certo non sarebbe riuscito ad ucciderlo. Angel era infuriato e probabilmente, se ci avesse impiegato ancora molto, sarebbero sopraggiunti dei vampiri al suo servizio, e dovette dunque riflettere sul come ferirlo gravemente.
Gli bastò un istante.

Permise ad uno dei tanti colpi del moro di andare a segno, così da trafiggergli la carne all'altezza del polmone destro, leggermente in basso. Angel lasciò la presa sull'arma, dando l'opportunità al biondo di prendere possesso della spada. Finse di non avvertire il dolore, ed afferrò l'impugnatura estraendo la lama dal proprio torace, non mugulando nemmeno un istante dal dolore, troppo orgoglioso per farlo.
Puntò poi la spada in direzione del cuore di lui, trafiggendolo in pieno.
Un verso roco e soffocato scaturì dalle labbra di Angelus, che cadde a terra avvertendo un dolore lancinante. Spike conosceva i punti deboli dei vampiri, essendo tale e sapeva quanto un colpo al cuore, pu non essendo stato inferto da un paletto in legno, potesse ferire. Era certo che il moro non sarebbe nemmeno riuscito ad alzarsi per minuti interi, ed ebbe ragione. 
Osservò la propria opera sorridendo, avvertendo un moto di collera misto ad un costante pensiero: ucciderlo. Dovette desistere presto, però, avvertendo dei rumori provenire dalla porta. Guardò il punto della stanza dove poco prima aveva lasciato Drusilla, trovandolo vuoto. Osservò poi il giardino digrignando i denti, capendo che fosse la via d'uscita migliore, decidendo che avrebbe scavalcato il muretto, e così uscì, giungendo al fianco della cacciatrice ferita.
La guardò, certo che non l'avrebbe più rivista visto lo stato in cui era ridotta, ma non appena i suoni dall'esterno si fecero più vicini, afferrò la ragazza senza rifletterci portandola in salvo con sè, dimenticando l'idea di non rivederla mai più, spinto da un moto di compassione che non doveva appartenergli, ma che al medesimo istante non si faceva particolarmente sentire.

Maledì brevemente William, prima di tornare Spike.




Angolo dell'autrice..

Spero tanto che questo capitolo d'inizio vi sia piaciuto e che recensirete così da farmi sapere qualcosa dei vostri pareri :)
So cosa pensate... Drusilla e Angelus appaiono come due incredibili ostacoli per fari si che l'amore tra il biondo ossigenato e lacacciatrice nasca, ma beh.. Vedrete u.u


p.s. non aspettatevi solo sdolcinatezze ahahha :')

 
  
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