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Autore: elyforgotten    19/10/2013    11 recensioni
One shot Elijah-centric. (1x01)
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DAL TESTO:
"Ti ho fatto una promessa. Always and forever. Family above all."
L’ultima frase viene sbavata da un suono incrinato ed evidenziato da qualcosa che nessuno aveva mai visto in Elijah e che persino lo stesso Klaus ne rimane interdetto: una goccia di dolore sfocia dai suoi occhi neri molto spesso invalicabili, occhi che hanno sempre giudicato e ucciso attraverso di essi, adesso vengono smascherati e sciolti.. come ghiaccio che finalmente si crepa e da cui trasudano rimpianti.
Una lacrima. Spettro disfatto dell’amore che provavano, ombra vorace della speranza e stemma della colpa passata senza perdono.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elijah
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il legame della famiglia ci concede un potere incommensurabile.

Ma dobbiamo anche accettare che cosa comporta.

Ci dà la responsabilità di amare senza condizioni.. senza scuse. Non possiamo mai rinunciare al potere di quel legame, anche quando viene messo alla prova.

Il legame ci nutre, ci dà la forza. Senza quel potere, non abbiamo nulla.

-Elijah-

 

 

Il legame sacro e eterno della famiglia lo aveva sempre avvolto come un mantello. Elijah lo percepisce alle sue spalle, al suo fianco, dentro di ; un'entità possente ed inesorabile che aveva finito per stargli così stretto da piegare la sua stessa vita, da bandire ogni altro tipo di affetto e scandire i passi della sua esistenza.                                                   

 

La famiglia per Elijah è la sua più grande compagna e felicità, e allo stesso tempo il suo nemico peggiore nonchè maledizione. Quando rappresenti il puro male come puoi trovarvi del puro amore?

 

Se vuoi ottenere i benefici di appartenere a una famiglia, devi sopportare anche cosa questo comporta.. E infatti la famiglia gli riempie l’animo ma lo glielo consuma pezzo per pezzo, ricominciando sempre da capo, con zanne impregnate di veleno che si finge un antidoto d’amore, e martoria e stringe il suo cuore riducendolo così schiavo di quella catena di legami, da cui non puoi uscire se non vuoi spezzare anche te stesso.

 

Ma il cuore di Elijah giace sempre lì.. nel fondo del tradimento, dietro le sbarre di speranze disilluse e morte nella nebbia dei ricordi. Perché ormai solo questo tiene in piedi l’idea di famiglia che Elijah ha sempre voluto: ricordi, ricordi in cui erano umani e lontani dalle ragnatele di cui l’odio e il sangue avrebbero tessuto i fili.

 

Ciò che angustia Elijah è sapere che in quel presente i ricordi non prenderanno mai forma, ma appena ne vede un barlume ritorna a nutrire speranza, seppur fragile. Perché dopo che innumerevoli impronte sanguinanti delle loro vittime avevano macchiato i loro animi, dopo che gli inverni erano scesi su di loro strappando un’idea di un amore mai vissuto, l’unica cosa buona che rimane è sperare.. Sperare che almeno i loro ricordi non sarebbero stati trascinati via del vento, diventando foglie secche, ma sarebbero invece rimasti solidi e persistenti.

 

Solo Elijah cova quella speranza esangue. Solo lui. Il suo cuore non può smettere nonostante i tradimenti e pugnalate di cui è vittima.. nonostante i suoi stessi silenzi gelidi che scoccano a vuoto nel petto.. Strana metafora, ma Elijah della famiglia é sempre stato un punto fermo, statico, che delinea perfettamente la divisione tra bene e male e ne pesa le misure a seconda delle occasioni.

 

Era un’ombra che poteva confondersi abile nella luce.

 

 

Elijah é elegante come un principe d'altri tempi, disperde parole d'onore e di giustizia, ottiene la fiducia e la ammirazione degli altri perché pondera con intelligenza e calma le sue mosse. Ma il sguardo è tenebra e i sorrisi non sbocciano mai sulle sue labbra rigide. E quegli occhi sono maledettamente di ghiaccio, ghiaccio solido.

 

Stipula molti accordi ma se questi non sono possibili strappa all’istante i cuori delle sue prede, come un foglio di fattura scritturato male per poi gettarlo incurante nel cestino.

 

E’ votato al male, proprio come i suoi fratelli. L’unica differenza è che cerca di combattere quel dato di fatto, facendone i conti, e di mantenere integri i suoi vecchi ideali umani. Di cercare di dare un senso a quella parola tanto importante per lui e che in quest’epoca non ne ha: onore.

 

Deve quindi mantenere i suoi giuramenti, soprattutto uno.. il più importante di tutti perchè l'unico che gli è nato da quel cuore considerato di ghiaccio. E deve anche fare ammenda dei suoi peccati... Per tutti questi motivi e nonostante i numerosi inganni, Elijah non può lasciar perdere e disinteressarsene delle sorti dei suoi fratelli completamente alla deriva dell’odio. Si sente in obbligo perché appartiene a quella famiglia, la famiglia più maledetta di tutte ma non per questo può allontanarsi da essa, anche se si era fatto un’etichetta tutta sua. I suoi fratelli dopotutto esternano la violenza senza problemi, come dei draghi che solcano il cielo distruggendo tutto con fuoco e sangue.

 

Non é una bestia di fuoco Elijah, non è come i suoi fratelli, é come un accumulo grosso di ghiaccio che resta immobile e pacato a fissarti, e quando meno te lo aspetti si tramuta in mille schegge di ghiaccio che ti trapassano velocemente da parte a parte, perforandoti.

 

Le ceneri della sua anima bruciata e i resti delle suo vittime le tiene sotto il tappeto, lì dove le tiene nascoste, e ci cammina sopra col passo talmente elegante da spingere gli spettatori a guardare solo lui e non a scorgere minimamente cosa c’è sotto le suola delle sue scarpe costose e laccate.

 

Non potrai nemmeno dire di essere morto per mano di un assassino violento e terrificante perché questo carnefice ti guarderà dall'alto della sua superiorità perfettamente impeccabile e sofisticata, col suo piccolo sorriso di noncuranza, gli occhi glaciali mentre si pulisce elegantemente il sangue con un fazzoletto di seta. Non saprai dire se é un oscuro angelo o un demonio che non riesce a trovare un girone dell’inferno adatto a lui.

 

Ma nonostante questa diversità lui non si é mai sentito estraneo alla famiglia, anzi ha fatto in modo che proprio chi lo fosse ne divenisse parte integrante e ricevesse l’amore più totale.

 

Come ringraziamento Elijah aveva ricevuto il dono di una bara non proprio confortevole in cui dormire e tra le mani i resti ossuti di una compagna che ben conosceva: la morte. E il cuore spento, così stremato da quelle battaglie perse e tradimenti illeciti. Ma continuava a sperare. Infinitamente. Il senso della famiglia sta anche in questo: mai smettere di lottare, di rimanere uniti.

 

Sebbene quegli eventi durante i secoli gli avevano indurito l’animo a tal punto da non provare più niente, nessun sentimento che non riguardasse la sua famiglia. Il tempo e le esperienze passate gli avevano fatto rendere conto di molte cose inevitabili e drastiche che gli umani non possono comprendere, perché l’eternità ti rende conoscitore di molte verità amare ma ti fa perdere le cose che ritenevi le più importanti in vita. Sensazioni, l’adrenalina e l’eccitazione perché sai che ogni momento potrebbe essere l’ultimo, e cogli ogni piccola sfumatura della vita come un dono prezioso.

Ora non più. Elijah di tutto si aspettava dall’eternità: si aspettava la tristezza, l’odio per se stessi, il rancore, la solitudine, i ricordi che pesano come macigni ma che si fanno sempre più flebili nella mente.

Tuttavia non si aspettava la monotonia. Come gocce dai rubinetti, le sue giornate passano lente, statiche, prive di scintille e raffreddate di un calore sospirato ma non esistente. Il suo tempo è vuoto, monitorato dai suoi principi, ma inutile. Le lancette divorano le sue ore senza significato e senza meta.

La famiglia, l’unico appiglio per non soccombere, è ciò che lo fa sentire umano. Per il resto era solo pietra, ghiaccio che nulla potrà più spezzare. Forse nemmeno l’impetuoso fuoco della famiglia perché le sue pugnalate bruciano troppo.

Ma magari è per questo che li rincorre sempre. Perché magari non otterrà solo la loro redenzione, ma anche la tanta agognata e semplice umanità che si era scoperto a desiderare, che mancava da tempo immemore al suo cuore stanco da troppa solitudine e privato di speranza.

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Quindi con tutta la perspicacia che possiede Elijah è riuscito ad avvicinare suo fratello Niklaus a New Orleans e a fargli capire che potevano avere un’ultima chance per essere una vera famiglia, di riottenere ciò che il destino aveva loro tolto con tanta crudeltà.

Elijah potrà essere ammirato come il cristallo ma è letale quanto un pugnale. Affonda quindi nel petto del fratello la pura e spudorata verità, tutto ciò che egli nega con tutte le sue forze ma che gli occhi attenti del fratello maggiore sbugiardano all’istante.

Urla, rinfacciate, bugie, paura, egoismo, abbandono. Questa combinazione attira entrambi i fratelli come in un circolo vizioso da cui non c’è scampo. Ma Elijah vuole ancora sperare, non può mollare proprio ora.

Ti ho fatto una promessa. Always and forever. Family above all.

L’ultima frase viene sbavata da un suono incrinato ed evidenziato da qualcosa che nessuno aveva mai visto in Elijah e che persino lo stesso Klaus ne rimane interdetto: una goccia di dolore sfocia dai suoi occhi neri molto spesso invalicabili, occhi che hanno sempre giudicato e ucciso attraverso di essi, adesso vengono smascherati e sciolti.. come ghiaccio che finalmente si crepa e da cui trasudano rimpianti.

Una lacrima. Spettro disfatto dell’amore che provavano, ombra vorace della speranza e stemma della colpa passata senza perdono.

Niente può scatenare in Elijah sensazioni così forti e umane come lo fa la famiglia. Nient’altro lo rianima quando è sul punto di affogare nella solitudine e nient’altro può fargli venire meno la sacralità dell’onore.

Niente conta più di questo alla fine dei giochi e quando non sai che fartene delle pedine che maneggiavi nella scacchiera. E anche quando ti senti di avere tutto o niente.

Always and Forever.

Quelle parole sono importanti per me oggi come lo sono sempre state.

 

Klaus appare visibilmente colpito dalle parole del fratello e dal suo desiderio di riconciliazione. Ma sembra comunque mascherarlo dietro a una risata e battuta di scherno. Ed infine il silenzio per non riconoscere quell’amara verità detta dal fratello.

Non importa, Elijah vuole combattere per un amore leale e sincero che ormai non esiste più ma che spera di ricomporre. Forse la sua sciocchezza sentimentale verrà punita con la morte.. morirà, ma in fondo lo è già. Lo è da quando la vita che fintamente respira non profuma più di niente, solo di sangue dannato, e da quando il suo cuore vuole battere ma non riesce a fare rumore. E’ semplicemente stanco di non sentire più niente, neanche quando procura la morte. Stanco della sua stessa corazza che si è creato per difendersi da sentimenti corrosivi.

Vuole ritornare a vivere. E sente che anche Klaus lo vuole. Così come lo vuole Rebekah.

E lui come fratello maggiore deve mantenersi retto e dirigerli adeguatamente, non farli brancolare a tentoni nel buio.

 

Passa il tempo e le sue parole sembrano aver fatto breccia miracolosamente nell’animo di Klaus. Forse può ancora essere salvato. E’ la sua ultima chance e Elijah non intende sprecarla. Anche lui si sente ristorato, le lancette della sua vita non sono più monitorizzate e lente da morire. Si sente a casa, ovunque è casa con la sua famiglia.

Perfino il cuore è in pace anche se rimarrà sempre un muscolo morto e imbrattato di gelo. Ma quella sensazione lo nutre come non mai, un combustibile migliore del sangue e di qualsiasi altra cosa.

Klaus a un certo punto di una conversazione parla di debolezze. Lui, debolezze? Elijah sa che Klaus ne è pieno anche se per il suo bene è meglio non esplicitarlo. Ed è infatti strano che sia Klaus ad ammettere di averne una.

La debolezza di Klaus è la stessa di Elijah. Solo che Elijah l’ha fatta diventare la sua forza, la sua ragione di vita.

Klaus invece, quella debolezza, la ripudia.

Arriva improvvisa quella trafittura al cuore. Così improvvisa che Elijah non si capacita di cosa stia accadendo, non sente nemmeno il dolore fisico. Solo stupore, incredulità. Perché non poteva crederci di essere ricaduto nel solito errore, di essere andato dritto in quella prigione senza sbarre e senza mura ma che lo imprigiona per l’eternità e da cui non si torna più.

Non appena si rende conto dell’origine di quella bruciatura al petto, Elijah si arranca al fratello, come la vittima che non può riconoscere il suo carnefice come tale e si aggrappa per trovare in quel contatto un aiuto, un ultimo barlume di vita.

La cosa che più si desidera al mondo si tramuta sempre nella tua rovina più triste.

Elijah guarda suo fratello in maniera shockata, non riesce a capire il motivo di questo nuovo tradimento, proprio ora che si erano gettati il passato alle spalle.

Ma il passato non si può cambiare, nemmeno la natura di un uomo. Illusioni erano le sue. Facile a polverizzarsi e distruggersi, proprio come il suo cuore adesso. Il dolore fisico non è un niente se paragonato al dolore dell’anima, ennesima volta torturata.

Il tradimento brucia come se non indossasse l'anello diurno, la rabbia scava nelle vene che vanno rinsecchendosi e i suoi occhi parlano chiaramente, detestando l'ennesimo abisso nel quale inevitabilmente cadrà.

Nel volto traditore del fratello, Elijah vede una morte senza perché, morte che gli scorre sul volto come pioggia malefica, morte che inghiottisce tutto come il fuoco.

Forse dietro a questo c’è un barlume di pentimento, di spiegazione al suo egoismo, ma Elijah non può vederlo perché Klaus gli stringe il viso al suo petto, come se gli stesso donando un abbraccio d’addio, un gesto d’amore nella morte.

Nella sacre scritture Giuda bacia Gesù. Ma forse è meglio così perché in quel modo Elijah riesce facilmente ad essere inghiottito nell’oscurità, più velocemente, così da non sopportare il fardello pesante della sconfitta.

Aveva sbagliato.. di nuovo.. il legame che scaturisce dalla famiglia Mikaelson è imbrattato di sangue. Solo e esclusivamente sangue cattivo.

Per Klaus era impossibile la redenzione. Forse non poteva cambiare. Forse non poteva essere nient’altro che una bestia di fuoco, un predatore egoista e spietato, un carnivoro che si cibava dell’amore altrui.

Elijah aveva sempre rinnegato quello stile di vita, aveva subito ghiacciato quell’istinto prima ancora che i suoi fratelli si portassero dietro una fila di cadaveri.

Forse doveva essere come loro, non ghiaccio, non immensurabilmente onorevole, non così legato all’idea di famiglia da non desiderare nient’altro e abolire tutto il resto.

Ma ormai è la fine. Niente è più importante quando la mano della morte che ti chiude gli occhi in un sonno infinito è quella di tuo fratello.

Cosa contano le promesse fatte mille anni fa quando l’unica che resta è un silenzio che odora di morte?

Il suo cuore non è stato ucciso da una pugnalata ma dalla sua stessa compassione, dal suo stesso amore. E l’incubo riprende, lento e inevitabile.

E ancora una volta Elijah assapora amaramente il dono più celebre che Klaus fa ai suoi fratelli: questa volta la monotonia, ancor più drastica di quella in vita, verrà vissuta all’interno di una bara.

Le lancette scorrono di nuovo lentamente, rintoccano con più violenza dolorosa in lui, ma Elijah vuole che vadano più veloci. Così sarebbe uscito prima da quella prigione… e avrebbe insegnato al fratello una nuova lezione.

La famiglia è potere. E anche la vendetta lo è.

Il loro legame era, inevitabilmente, scandito dal ferro dei pugnali e dal rosso del sangue.  

E’ per questo che era così potente? Così dannato? E irrazionalmente amato?

 

FINE.

Come al solito ho voluto dedicare un nuovo lavoro a Elijah. Sì esatto, sono ossessionata da costui XD Ma meritava una one shot tutta sua, basata su una puntata che finalmente lo vede come protagonista.

Lascio a voi i commenti. Elijah è un personaggio molto complicato e complesso, difficile da interpretare. Ma la cosa certa è questa.. ama la sua famiglia.

Sul finale che ne dite? Non so se esserne soddisfatta ma mi aspetto un Elijah super arrabbiato al suo risveglio. Come è lecito. Non può sempre perdonare quel farabutto che ha come fratello.

Ma si sa… always and forever…

Date un’occhiata a questo video. Ho scritto questa one shot ispirandomi ad esso e alla canzone The Promise à http://www.youtube.com/watch?v=0F38iFH1iv4

Una recensione e qualche consiglio/aiuto sono sempre graditi J

Alla prossima!

 

 

 

 

   
 
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