Anime & Manga > Ranma
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Autore: Marty XD    10/04/2008    6 recensioni
In una giornata di pioggia tutti gli ombrelli restano aperti.
Solo una persona si è dimenticato di portarlo con sè, deciso a mettere luce nel proprio cuore.
Quella persona, finalmente, quel codinato che senza far troppo rumore era scappato via, quell'irresponsabile maniaco che pensavi di non rivedere più.
Accadde tutto in un giorno di pioggia, leggete per saperne di più.
FF RILETTA E CORRETTA.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piove, e quello stupido di Ranma è partito ormai da sei mesi per uno dei suoi stupidi allenamenti. Mai una lettera, una telefonata, una visita! Ero convinta che per almeno il mio compleanno si sarebbe fatto vivo in qualche modo...macché, figuriamoci, è troppo stupido per pensare a noi tutti. Non si rende conto di averci fatto preoccupare, anche il signor Genma inizia ad essere in pensiero per lui. Non ci ha...non mi ha nemmeno detto dove fosse diretto...

La pioggia batteva insistente contro il tetto del dojo, rifatto innumerevoli volte a causa di amici/nemici di Ranma, il ragazzo che teoricamente era stato scelto come suo fidanzato.

Un irresponsabile, maniaco, insensibile, maleducato e stupido ragazzo di cui si era lentamente innamorata e a cui non riusciva più a smettere di pensare.

Akane stava indossando quei stivali di gomma con disegnati dei cervi stilizzati che Ranma prendeva sempre in giro. Erano un regalo di Ryoga da un suo viaggio a Nara.

- Akane, forse è meglio passare più tardi dal dr. Tofu, quando la pioggia cesserà...- le disse preoccupata Kasumi con le mani ancora sporche di riso.

- Piove da ieri sera e non ha mai smesso, e a vedere da questi nuvoloni dubito che smetterà proprio oggi. E poi al dottore servirà l'impermeabile, non credi? -

- Certo che è proprio buffo il dottore, non credi? Nonostante la pioggia ieri è venuto a portarci del the cinese di sua madre e si è dimenticato il soprabito! Chissà perchè correva di fretta, forse aveva dimenticato qualcosa sul fuoco! - esclamò ridendo la sorella maggiore.

Era incredibile come Kasumi ignorasse completamente i sentimenti del loro dottore di fiducia, eppure ormai era certa che anche lei provasse qualcosa per lui. Sorrise ripensando al motivo della fuga improvvisa del suo più caro confidente..

Proporgli di restare a casa nostra per la notte a causa del maltempo...povero dottore, la sua ingenuità non si smentisce mai.

La ragazza, che negli ultimi tempi si stava lasciando sempre più andare alle proprie fantasie, cominciò ad ipotizzare un possibile appuntamento fra la sorella maggiore e il dottore. Scoppiò a ridere immaginando le scene che sarebbero potute accadere qualora lei avesse accettato di tenergli la mano.

La voce di Kasumi la riportò al mondo reale..

-Akane, allora? Puoi andare da lui? Altrimenti ci vado io non appena finisco gli onigiri per Nabiki..-
Certo, così è la volta buona che il dottore dà fuoco alla casa per la sbadataggine.
- Non preoccuparti, avevo proprio voglia di fare due passi...però penso che mi servirà anche una mantellina...- le rispose preoccupata la ragazza dai capelli corvini, scoprendo che l'ombrello trasparente che le aveva regalato la sorella di mezzo aveva due piccoli fori.

- Ne ho comprata una nuova giusto due giorni fa!- le rispose prontamente Kasumi, lasciando Akane un po' perplessa per l'enfasi con cui l'aveva detto.

- Gr-grazie..a più tardi allora! -

- Fai attenzione, e salutami tanto il dottore!! E ringrazialo ancora per il the! -

Le sorrise dolcemente e la più piccola dei Tendo non potè non pensare a quanto fosse bella la sua sorellona. Ogni tanto invidiava ancora la sua femminilità, i suoi lunghi capelli che incorniciavano graziosamente il viso perfettamente ovale.

Forse se fosse nata bella e aggraziata come lei Ranma l'avrebbe apprezzata di più.

Ranma, ancora lui, sempre lui nella sua mente ormai stufa di avere sempre a che fare con i soliti pensieri.

Quand'è che crescerò e la smetterò di pensare sempre a quell'idiota?


I passi di Akane erano gli unici a far rumore per la strada del quartiere. L'impermeabile ancora insacchettato fece ricordare alla ragazza di quando aveva una gamba ingessata e le foto di Kasumi che il dottore teneva nascoste a chiunque, come si fa per il proprio tesoro.

Se è così innamorato perchè non glielo dice? In fondo credo che anche Kasumi nutri qualcosa per lui...forse dovrei dirglielo...no, non voglio forzarlo, però dovrebbe proprio farsi avanti...se solo avesse più coraggio...già...

Coraggio, ecco quello di cui c'era bisogno. Eppure lei avrebbe certamente avuto più coraggio nell'affrontare un enorme mostro che dichiararsi a quello stupido del suo fidanzato.


Andando verso lo studio del dr Tofu, Akane passò per i giardini pubblici ed era talmente immersa nei suoi pensieri da non rendersi conto di essersi appena scontrata con qualcosa...o meglio, qualcuno.

-...Akane? Hey, ti sei fatta male?- le domandò allarmato una voce maschile, una voce che le ricordò tremendamente qualcuno...

-Ran...ah, ciao Daisuke..- rispose delusa nello scoprire alzando lo sguardo di essersi scontrata con un suo compagno di classe.

Il ragazzo non potè fare a meno di notare lo sguardo spento dell'amica per cui provava un tempo una forte attrazione. Si staccò prontamente da lei, preoccupato quasi di fare un torto al suo amico scomparso da parecchio tempo.

- Cerca di stare più attenta la prossima volta...piuttosto, come và? Hai una faccia così pensierosa...a chi pensi? Fammi indovinare: al tuo amato Ranma, è così?- le domandò con tono scherzoso per sdrammatizzare.

Pensava che avrebbe reagito come suo solito, con uno sbuffamento o un sorrisetto ironico, e invece la prese più male del solito.

- Tsk, e chi pensa a quell'idiota maniaco?!? Certo che queste vacanze estive ti stanno proprio facendo evaporare quei pochi neuroni che ti rimangono.-

- Se non sbaglio è partito da cinque mesi...- insistette il ragazzo, prontamente corretto dall'amica.
- Sei mesi e 13 giorni. -

- E meno male che non pensa mai a lui...ah, va beh, quando torna salutamelo, mi raccomando! Adesso devo correre a casa di Sayur..ehm, ciao!!!-

Non aveva ancora fatto sapere a nessuno che aveva iniziato a frequentare Sayuri, compagna di classe e molto amica con Akane. Senza volerlo se l'era fatto sfuggire, eppure per fortuna la giovane Tendo non parve averlo ascoltato sul serio, dato che non aveva iniziato alcun interrogatorio a riguardo.

La ragazza in realtà aveva appena percepito il nome della sua amica, ma non le degnò particolare attenzione. Nella sua mente era tornata prepotente la figura di Ranma, quell'imbranato ragazzo metà uomo e metà donna.

..eccome se ho pensato a lui...quante sere trascorse in camera mia a domandarmi come avesse trascorso la giornata. Quante notti passate in bianco, quanto ho pianto per quello stupido...chissà se si sta nutrendo a dovere, se non gli manca un tetto sopra la sua testa...e per di più anche P-chan è scomparso, lui era l'unico che sapesse donarmi un po' d'affetto. E come se non bastasse anche Shampoo è scomparsa, se scopro che quei due sono fuggiti insieme, io...quanto lo odio, quando è partito non mi ha neanche salutato..stupido..è solo uno stupido....

Ancora una volta, le lacrime annebbiarono completamente la sua vista, a tal punto che dovette fermarsi e strofinarsi con forza gli occhi per cacciarle.

Ormai era quasi arrivata a casa del dottore, non poteva più permettersi di mostrarsi ancora in quello stato. Ma come poteva, se non riusciva a smettere di pensare al ragazzo con ilcodino?

Il mio stupido...no, non è da lui fuggire insieme a Shampoo. So che la detesta, ormai ho capito di averlo sempre frainteso. Perchè siamo così timidi nel dichiarare i propri sentimenti? Mancanza di coraggio? Possibile...possibile che anche Ranma abbia più coraggio nell'affrontare i nemici piuttosto che dirmi che gli piaccio? Ormai ne sono sicura...lui mi ama...l'ho sentito alla fine dello scontro con Safulan...ricordo ancora quella parole, urlate con così tanta disperazione...

volevo dirti che ti amo

...ma allora perchè...?


Senza rendersene conto aveva già bussato alla porta dello studio del dottore, che con il suo solito sorriso rassicurante l'aveva invitata ad entrare.

-Le porto le giacca che ha lasciato da noi ieri...Kasumi la saluta e ringrazia ancora per il the.- gli disse con un falso sorriso.

- Oh, grazie, ma..Akane? Va tutto bene? Hai uno sguardo così triste...stai pensando a Ranma, è così? - le domandò malizioso il dottore.

Akane non ci vide più dalla rabbia e, senza volerlo, sbottò dicendo..

- Oh, basta!!! Ma che avete tutti?!? Basta, basta!!! Io non penso più a quello stupido, volete capirlo?!?"
- Ma Akane...-

Il nostro dottore non riuscì a terminare la frase che la ragazza era corsa via da quello studio, dimenticando all'ingresso quell'ombrello che aveva tanto implorato a Nabiki di regalare e che, dopo mesi, era riuscita ad ottenere.

Era collassata, si sentiva il viso e il cervello in fiamme. Era esausta, non reggeva più quel macigno nel cuore che Ranma con la sua fuga le aveva procurato.

Che ne poteva poi il dottore? Perchè prendersela con lui, che in fondo non aveva fatto nulla di male? Lui, quell'uomo con cui da sempre poteva confidarsi, quello che ormai riteneva un fratello maggiore.

 

Sono una stupida...perchè ho reagito così? Perchè Ranma mi manca così tanto?! Nonostante tutto mi piace, mi piace proprio...non lo sopporto, perchè mi piace così anche se mi tratta sempre male e mi considera soltanto un maschiaccio?!?

Tutti non fanno altro che ripetermelo...Nabiki, Kasumi, papà e il signor Saotome...e ora pure Daisuke e il dottor Tofu...stai pensando a Ranma, vero? Non ne posso più...non voglio farmi vedere così...così fragile a tutti...non lo sopporto...stupido Ranma, non ti rendi conto che sono anch'io una ragazza come le altre?!? Un maschiaccio farebbe mai scenate simili per amore?!? Idiota, sei un insensibile, voglio dimenticarti!!

Con tutta la forza che aveva calciò la ghiaia che stava calpestando, provocando un gran rumore...peccato che, senza rendendosene conto, colpì la testa di un mal capitato.

-Hey tu, ma ti ha dato di volta il cervello?!? - le urlò contro qualcuno che, a causa della pioggia sempre più fitta, non si riusciva ancora a scorgere.

- Come scusa?! La colpa è tua che non guardi dove cammini!- le rispose a tono la ragazza, a cui era scivolato il cappuccio e che, di conseguenza, si ritrovò in un attimo i capelli fradici, incollati al viso.

- Sei sempre un maschiaccio, non cambierai mai. È così che si tratta una persona che non si vede da mesi? Avrei fatto meglio a prolungare il mio allenamento.-

 

Vuoto.

 

Akane non stava pensando a niente e, non appena se lo ritrovò davanti, una scossa di elettricità corse lungo la sua schiena.

Ranma, il suo Ranma, era lì, di fronte a lei.

Non poteva crederci.

Le mancarono le parole, persino gli insulti, di cui aveva scritto una lista da urlargli non appena sarebbe tornato. Si sentì incredibilmente infantile per le parole che gli aveva urlato, ancora una volta aveva fatto emergere quel lato burbero di lei che odiava da quando si era innamorata del codinato.

Akane spostò subito lo sguardo a terra....perfetto, stava pure indossando gli stivaletti con cui Ranma la prendeva sempre in giro. Non voleva rincontrarlo così, voleva dimostrargli di essere maturata, essere diventata più donna, più femminile. Voleva farlo per lui, solo per lui.

- Sei proprio un'imbranata, uscire con questo tempo senza ombrello!! - la sgridò con tono saccente il ragazzo, mentre rapidamente le rimetteva il cappuccio della mantellina.

Era consapevole che ormai quello era un gesto inutile, essendo la ragazza bagnata fradicia. Eppure in quel momento, nonostante i buoni propositi, non riusciva a dire e fare nulla di razionale. Fortunatamente lei non sembrava badare all'imbranataggine con cui aveva compiuto quel gesto, tirandole senza volerlo delle ciocche di capelli.

Era troppo triste, e la causa era soltanto sua. Non poteva perdonarselo, ma ormai sapeva che, se solo avesse ritrovato il coraggio che l'aveva spinto a tornare di corsa a Nerima, forse avrebbe potuto sistemare le cose, una volta per tutte.

Forza e coraggio...sei un uomo adesso...affrontala e diglielo...diglielo...diglielo!!!
- A-Akane, io...-

Ma proprio quando aveva trovato il coraggio di parlarle Akane lo aveva interrotto bruscamente, sgridando con il suo solito tono da superiore..

- Hey, ma sei tutto bagnato...lo sapevo, non ti sei portato neanche un ombrello...c'era da aspettarselo da uno stupido come te.-

Quel ragazzo era senza speranza: ai suoi piedi lo zaino con cui era partito era aperto, e così tutto il contenuto era ormai zuppo, come lui del resto, che stranamente la stava fissando intensamente negli occhi.

Provò una scintilla al cuore inaspettata.

-Akane...guardami bene..- le disse il ragazzo dandole un leggero scrollone.

- Vedo uno stupido ragazzo tutto bagnato...ragazzo...bagnato? Ma...Ranma, tu sei..-
- Esatto!!! Un ragazzo!! E che ragazzo, guarda qui!! Ora non mi trasformerò più in ragazza!!! Lo so, ti chiedo scusa per non averti salutato e avvisato, ma pensavo di metterci meno tempo, poi volevo farti..ehm, farvi una sorpresa!! Ho portato con me anche Mousse e Ryoga, ci aveva raggiunto anche Shampoo, ma stai tranquilla, non è mai successo nulla fra noi!! Anche perchè non la sopportavo più, ho fatto persino un patto con Mousse e così alla fine ci siamo separati, io ho proseguito solo con Ryoga, e adesso non potremmo più trasformarci...-
-Ryoga? Che centra Ryoga?- lo interruppe prontamente la ragazza.

- Ehm...lui...ci aiutava con gli allenamenti!! Beh insomma, si sa che io sono più forte di lui, però ogni tanto sa dare anche lui qualche colpo forte. Oh, ma insomma, perchè dobbiamo parlare di quello scemo?! Sei contenta o no di rivedermi da ragazzo??- replicò imbronciato il ragazzo con il codino.

- Ranma....non sai quanto sono felice..-

Questa dichiarazione, dettata fra lacrime che il ragazzo non voleva più vedere, mandò Ranma nuovamente in confusione. Ma ormai lo sapeva, era quello il momento.

- Akane...devo...devo dirti una cosa..-

- Oh beh, non sono così stupida...non è il caso di ripetermi che non puoi più trasformarti in ragazza...non sono così scema!!-

- Ma puoi tacere una buona volta?! Per una volta che ho trovato il coraggio di dirtelo potresti anche farmi la cortesia di tenere la bocca cucita!!!-

- E allora su, parla!!!- le rispose a tono la ragazza, che adesso non distoglieva lo sguardo imbronciato dal suo che, lentamente, tornò ad essere imbarazzato.

Vedere quella reazione rese anche Akane dello stesso colore del suo viso.

- I-io....devo dirti una cosa importante, quindi stai bene a sentire!! Io....io....io....-

Mentre il codinato stava pronunciando questa frase si sentì all'improvviso investito da un forte calore: la sua ragazza, il suo dolce maschiaccio lo stava abbracciando. Sentiva il petto per niente piccolo come era solito definirlo contro il suo, e questo lo mandò ancora più in confusione. Aveva sempre provato una forte attrazione per lei, ma dopo quei mesi di assenza il suo affetto e desiderio erano cresciuti in maniera esponenziale.
Per farsi coraggio, Ranma cominciò a pensare..

è il momento adatto...ora la bacio...voglio baciarla...quante notti ho sognato questo bacio mentre ero via...e quante volte ci siamo andati vicini, ma per un motivo o per un altro...se ripenso a natale, io e lei in soffitta...oppure quando la mia Akane è stata dimessa dall'ospedale..per non parlare della recita e di quando eravamo chiusi nell'armadio...basta, la voglio, io la amo...e...e ora la bacio. Sarà il nostro primo vero bacio...ora la bacio...
- Hey tu, so cosa stai pensando.- la voce stranamente maliziosa di Akane interruppe il suo flusso di pensieri.

La pioggia non accennava a smettere, il calore emanato dal viso rosso di Ranma creò una buffa nuvoletta di vapore attorno a lui.

Un po' impanicato, il ragazzo replicò titubante..

- ehm...davvero?-

Oh no, non dovevo reagire così...è inutile, non so proprio cosa significhi essere provocante.
- S-sì, non dovevo abbracciarti perchè tra maschi non ci si abbraccia, è così?? Sembro una stupida, in fondo sono solo passati sei mesi e cosa faccio appena ti vedo? Mi comporto come una delle tue stupide fidanzate.- Akane fece per staccarsi, ma la presa di Ranma era ancora ben salda, protettiva, calda.

Il ragazzo d'altro canto non voleva che anche quel momento finisse come tutti gli altri, in uno stupido battibecco che li avrebbe riportati punto a capo.

- Sono stufo!! Sei proprio una stupida, possibile che tu sia sempre gelosa di quelle oche?!?NON HAI ANCORA CAPITO CHE TI AMO??-

Silenzio.

Imbarazzo.

Panico.

Gliel'aveva urlato in faccia, alla fine si era dichiarato, ma non come aveva progettato di fare.

Ancora una volta aveva fatto la figura dello scontroso insensibile, le aveva dato della stupida. Ma ormai il dado era tratto.

Tutto adesso dipendeva da Akane. Gli avrebbe creduto? O avrebbe fatto la finta tonta, come già era successo mille altre volte?

Forse non dovevo dirlo.

- Ranma..-

La voce flebile ed intontita di Akane lo trascinò nel mondo reale.

E ora che faccio? Cosa le dico? Che frasi posso inventarmi? Forse qualcosa di dol-ce...'Akane, io ti amo ma non ho mai avuto il coraggio di dirtlo?'...sembrerei un imbranato così...forse con un 'pesce d'aprile, ci sei cascata in pieno!!' no no, assolutamente no!! Sono davvero un idiota, non posso tirarmi indietro adesso. Qualcosa di romantico...ma come faccio a pensare con quegli occhi che mi fissano? Dammi una tregua, maschiaccio, lo sai che non ho tutto il coraggio che tu immagini...però...devo fare qualcosa, non sopporto più questo silenzio.

- Ranma, va tutto be- -

Un dolce e caldo bacio interruppe la frase della giovane Tendo. Un bacio imbranato, dato d'impulso, un bacio da togliere il respiro.

Quando si staccarono, Akane stava per dire qualcosa, ma Ranma posò un dito sulle sue labbra, morbide e ancora calde. Le baciò il collo, per poi tornare su quelle labbra e, questa volta con più delicatezza e decisione, donarle un nuovo bacio.

Questa volta anche la ragazza rispose a quel gesto, stranamente più naturale di quanto immaginasse. Gli accarezzò quel codino, che mai più avrebbe visto tingersi di rosso.

Il momento era perfetto, eppure si sa: non si può cambiare da un giorno all'altro.

Quando i due infatti si lasciarono per riprendere fiato, Ranma era ancora un po' imbarazzato.

Con il sorriso e il sapore dolce-amaro di lei sulle labbra, stava per fare ancora una volta la figura dell'imbranato.

- O-ora l'hai capito? Non mi piacciono le oche, le detesto. Preferisco mille volte un maschiaccio come te che una gattamorta come Shampoo o Kodachi...ehm, non che tu sia proprio un maschiaccio, p-però..-

A salvare la sua arrampicata su uno specchio immaginario fu il sorriso dolce e il bacio di Akane che, dopo avergli preso la mano, gli disse con un sorriso rassicurante.

- Torniamo a casa, la cena dev'essere quasi pronta.-



Accadde tutto in un brutto giorno di pioggia, senza un ombrello che potesse coprirli.

Un ragazzo e una ragazza finalmente trovarono il coraggio di cui avevano bisogno e misero in chiaro i propri sentimenti. Da quel momento non fu certo tutto rosa e fiori, i battibecchi non mancarono; ma da allora bastavano una carezza, un abbraccio, un bacio colmo d'affetto per dimenticare tutto e vivere l'amore che avevano sempre desiderato.

Liberi dall'imbarazzo e dalle paranoie.

   
 
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