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Autore: Maharet    11/04/2008    9 recensioni
Cosa succederebbe se qualcuno, a Forks, trovasse i libri i Stephenie Meyer e venisse così a conoscenza di tutti i segreti dei nostri eroi? Premetto che non ho mai scritto niente del genere, ma dopo aver letto i tre libri tutti d'un fiato mi è uscita di getto e mi sta coinvolgendo molto, così ho pensato di vedere che effetto farà su di voi... PROBLEMI TECNICI RISOLTI!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Drops of Moonlight'
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Piccola premessa. Finora ho sempre scritto racconti originali. Non mi sono mai azzardata ad utilizzare personaggi creati da altri un per paura un po' di snaturarli, un po' di cadere nell'assurdo. Questa fic è nata da sola nella mia mente dopo aver terminato la lettura di eclypse, ed inizialmente non avevo alcuna intenzione di scriverla, figuriamoci di pubblicarla! Poi mi sono resa conto che quando una storia spinge per uscire non ha molto senso fare finta di niente, così ho deciso di provare. Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate, quindi vi chiedo, se leggete questa storia, se vi piace, o se invece vi fa schifo, di perdere qualche minuto per farmelo sapere...

I personaggi di questa fic sono di proprietà di Stephenie Meyer (tranne Lena, che è totalmente una mia creatura). Ciò che scrivo non è a scopo di lucro ed intende esistere nel rispetto dei detentori dei diritti di copyright.


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Era una mattina come un'altra, a Forks. Questo ovviamente comportava una temperatura che a stento sfiorava i 15° e una fitta e fastidiosa pioggerellina estiva. Estiva, avevano il coraggio di chiamarla! Come se avessero anche lontanamente idea di cosa fosse l'estate a Phoenix, o in tutto il resto del mondo! Con un sospiro Bella si strinse a Edward. Nonostante il contatto fosse ben lungi dal trasmetterle calore fisico, averlo vicino le scaldava il cuore, ed in una giornata come quella era il massimo che potesse ottenere. Mentre incontrava i suoi occhi d'oro liquido si ritrovò a pensare che, se doveva essere sincera fino in fondo, lui era il massimo che potesse ottenere in ogni momento. Si spinse in punta di piedi per baciarlo. Una mattina come un'altra, insieme al vampiro che le aveva rubato il cuore.

In quel momento scorse con la coda dell'occhio una figura che li seguiva. Si voltò verso il suo compagno, trovandolo perso nell'ascolto di qualcosa che lei non poteva sentire. Sembrava più stupito che preoccupato.

  • Cosa devi mostrarle?

A quelle parole la figura sobbalzò leggermente e si mosse verso di loro, a capo chino. Era una ragazza pallida, le guance arrossate da un evidente imbarazzo. Bella scorse appena, al di sotto della cascata di riccioli biondi, due occhi verdi incredibilmente tristi. Sembrava che fosse lì lì per scoppiare a piangere.

  • Non credo che riuscirai a ripetere quella filastrocca per sempre, ma è un bel tentativo! Ora puoi dirci cosa vuoi?

La ragazza si strinse ancora più forte al petto uno zaino ormai distrutto, pieno di scritte colorate.

  • Ho bisogno di parlare con Bella. Da sola. Per favore Edward, ti sembra che sia in grado di farle del male?

Il vampiro soppesò per un attimo la domanda, poi scrollò le spalle.

  • Cinque minuti, e sarò a portata d'orecchio in caso abbia bisogno di me.

Lei lo ringraziò con un cenno del capo e, mentre lui si allontanava, si girò verso Bella, che la fissava come se avesse appena visto un fantasma. Un sorriso timido le illuminò per un istante il viso, rendendola bellissima. Sparì com'era venuto mentre si chinava ad aprire lo zaino e ne estraeva tre libri, che scaricò senza troppe cerimonie tra le braccia dell'altra.

  • Non devi leggerli ma... dai un'occhiata qua e là, e dimmi che non sto impazzendo!

Bella aprì il primo libro a caso, lesse qualche riga e cambiò immediatamente espressione. Li prese in mano uno dopo l'altro, saltando da un capitolo all'altro, con il respiro accellerato e il viso sempre più pallido. La ragazza bionda le posò una mano sulla spalla e, dolcemente ma fermamente, la sospinse verso una panchina non troppo lontano, dove lei si lasciò cadere vagamente grata, tentando di fermare il battito impazzito del proprio cuore.

  • Chi sei tu?

L'altra si lasciò cadere al suo fianco, sollevando le ginocchia ed abbracciandole con le braccia. La fissò di sottecchi, attraverso i capelli che erano scesi a nasconderle il viso.

  • Mi chiamo Lena. E prima che tu me lo chieda, ne so ancora meno di te.

  • Dove hai preso...

  • In una libreria. In una stupidissima, assolutamente anonima libreria. Solo che, quando ho capito che quello che leggevo mi risultava fin troppo familiare, sono tornata a cercarla ed era sparita. Al suo posto c'è il negozio di fiori di una gentile vecchietta che, mentre mi offriva una tazza di the, mi ha raccontato di averlo aperto 26 anni fa. Il che mi fa dubitare sempre di più della mia sanità mentale!

Bella le scostò i capelli dal viso. I suoi occhi erano tristi e spaventati. Sinceri. Non aveva le doti sovrannaturali di Edward, ma sentì che quella strana ragazza non le stava mentendo.

  • E' tutto vero? Quello che c'è scritto intendo...

  • Dovrei leggerlo con calma, ma da quel poco che ho visto direi di si.

Lena chiuse gli occhi, come se avesse ricevuto un pugno in pieno viso.

  • Edward ed i Cullen sono.. vampiri..

  • Già..

  • E Jacob Black e i suoi amici sono..

Bella si stupì di come l'altra non riuscisse a pronunciare quella parola.

  • Licantropi. Anche se non credo che nessuno di loro sarebbe felice se si sapesse in giro.

Lena si voltò bruscamente verso di lei, piantandole in faccia due occhi furiosi.

  • Credi che sia venuta qui per ricattarvi? Dopo aver letto cosa sanno fare i tuoi amici sarebbe alquanto stupido da parte mia, non credi?

Bella sollevò le mani ai lati del viso, in segno di resa. Questo parve placare istantaneamente l'ira della bionda, che chinò di nuovo il viso e prese a mangiucchiarsi le unghie.

  • E allora perché sei qui?

Lena parve cercare le parole adatte. Bella, con un guizzo di comprensione, riconobbe in lei se stessa tre anni prima. Era curiosa. E forse aveva scelto proprio lei perché sapeva che, in fondo in fondo, loro due si somigliavano.

  • Forse speravo che tu mi dicessi che sono pazza. Così avrei potuto scaricare questi nel più vicino bidone della spazzatura e tornare alla mia solita vita.

Bella con un braccio le cinse le spalle, mentre con l'altra le sfilava velocemente i libri dalle mani.

  • Se tu sei pazza allora lo siamo anche tutti noi... quanto a questi, forse è il caso che li vedano gli altri.

Lena si appoggiò contro la sua spalla, con un sospiro esausto.

  • Immaginavo che l'avresti detto. Comunque il tuo ragazzo saprà probabilmente già tutto, è difficile canticchiare mentalmente mentre parli con qualcuno!

  • Beh, fuori due. Raccontarlo agli altri sarà rapido ed indolore.

Lena borbottò tra i denti qualcosa che somigliava molto a 'una passeggiata', poi lo sguardo le cadde, per l'ennesima volta, sul primo dei tre libri che le avevano cambiato la vita. Il titolo era 'Twilight'.


   
 
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