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Autore: KellyWatchTheStars    21/10/2013    1 recensioni
Ellis ha 17 anni, frequenta la terza superiore ed è il classico sfigato che non ne combina una giusta. Ma qualcosa sta per cambiare...
Dall'ultimo capitolo:
"Non appena iniziamo a leggere sposto il braccio fino a sfiorare quello di Alicia. Tutto quello che devo fare adesso è tirare fuori una frase, una frase tra tutte le cazzate e le mode e le cose serie del mondo, che come la volta scorsa le dia lo spunto per cominciare a parlare con me. Una frase come: “Ho sentito questa cosa sulla figlia di Madonna”, oppure “Penso che la Kardashian ha proprio un gran bel culo”, ma forse non è quella giusta. Probabilmente solo un decimo di un decimo di un diciassettesimo delle cose lo è."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TUTTO QUELLO CHE VOGLIO

CAPITOLO SETTE

Per la seconda lettura di “Sogno di una notte di mezz’estate” mi siedo di nuovo accanto ad Alicia. (Tocca ad una ragazza di nome Jessica andare a prendere il panino del professor Lewis oggi, mentre noi maschi formiamo a casaccio un cerchio con le sedie). Non so perché, mi sto predisponendo ad avere il cuore spezzato, ma ho i riflessi pronti e seguo l’istinto. Non appena iniziamo a leggere sposto il braccio fino a sfiorare quello di Alicia. Tutto quello che devo fare adesso è tirare fuori una frase, una frase tra tutte le cazzate e le mode e le cose serie del mondo, che come la volta scorsa le dia lo spunto per cominciare a parlare con me. Una frase come: “Ho sentito questa cosa sulla figlia di Madonna”, oppure “Penso che la Kardashian ha proprio un gran bel culo”, ma forse non è quella giusta. Probabilmente solo un decimo di un decimo di un diciassettesimo delle cose lo è.
« Ehi, Alicia, ho sentito dire che gli esseri umani hanno smesso di evolversi. »
« Eeh? » si volta con un misto di fastidio e perplessità. Ma cosa ci si poteva aspettare? Però è un inizio.
« Già, sul serio… » mi giro a guardare il professor Lewis: si è addormentato. « L’ho sentito su, ehm, Discovery Channel. Dal punto di vista dell’evoluzione siamo fermi. »
Alicia volge lo sguardo sul foglio di carta che ha sulle ginocchia. « Per il bosco sono andato, né ateniesi ho pur trovato, sopra cui provar se il fiore… »
Giusto, me ne ero dimenticato. Ha una battuta. Quando finisce, mi guarda e mi dice la cosa più meravigliosa del mondo.
« Infatti, l’ho sentito dire anche io. »
« Sul serio? » Quasi mi dimentico di parlare piano.
« Certo che no, Ellis. Solo tu puoi sapere cose del genere. Però, sembra interessante… »
Sul cerchio è calato un notevole silenzio. Alicia mi pungola il braccio con la penna, senza toccarmi « Tocca a te. »
« Ehm, sì, allora…Amor diletto, il lungo vagare per questo bosco ti ha stancata… »
« Parliamo alla fine delle prove, ok? » dice Alicia.
Le rivolgo un sorriso così largo che poi mi devo dare una controllata, perché so che i sorrisi larghi non mi donano. Quando la lettura del copione è finita, io e Alicia riprendiamo a chiacchierare. Insieme sistemiamo le sedie. Le passo la storia delle persone che hanno smesso di evolversi pari pari a come me l’ha riferita Jeremy ieri sera, mentre mi riaccompagnava a casa.
« E così pare che siamo a una stasi del processo evolutivo. »
« Cavolo, è una follia. »
Non è che si stia scoprendo troppo. Ha serrato un po’ le labbra, e questa è proprio l’espressione giusta perché sembrano un cuoricino rosso. « Non credi che le persone si stiano evolvendo verso un’intelligenza maggiore? »
« Io credo » affermo « che le donne sottopongano a selezione naturale i maschi più ricchi e affermati, tralasciando completamente il fatto che siano intelligenti o no. » E ora che mi rispondi, fidanzata di Josh Fisher?
« Oh no! » esclama Alicia, facendomi cenno di seguirla mentre raccoglie le sue cose. « La gente di successo è sempre intelligente. »
« Mio padre è un uomo di un certo successo, però è un cretino. »
« Non è carino da parte tua. Che lavoro fa? »
« Avvocato divorzista. E il tuo? »
« Supervisore capo delle montagne russe a Disneyland. » Adesso ha la borsa in mano, ma è allarmata perché manca qualcosa. Si china sopra una poltrona del teatro per guardare a terra. Voglio a tutti i costi ritrovarle l’oggetto perduto e rendermi utile. Credo di averlo visto…una cosa di stoffa bianca e imbottita vicino alla sua caviglia. Mi abbasso per raccoglierlo; lei si raddrizza nello stesso momento, finendo a sedere sul mio collo.
« Ahi! »
« Ehi! Da’ qua! » Alicia si riabbassa come un fulmine, mi spinge via e raccoglie l’oggetto dal pavimento.
« Scusa »
Lei ridacchia. « Ellis, non dovresti toccare questa roba da femmine! »
« Volevo solo darti una mano… » Alicia si allontana e io la seguo, attraversiamo insieme le porte del teatro.
« Immagino allora che se tuo padre lavora a Disneyland, tu non dovrai preoccuparti delle file. Cioè, le file per salire sulle giostre…non quelle al supermercato eh! »
« Sì, divertente…è stato licenziato, ok? »
« No…stavo, sai, cercando di essere simpatico o qualcosa del genere. Scusa, non sono molto bravo a fare conversazione. »
« Però stavi facendo conversazione. Stavamo. »
« Sì, bè… »
« Sai una cosa? » Alicia mette il broncio « Io odio i ragazzi che non sanno fare conversazione. E’ un ostacolo insormontabile. »
Cazzo.
Siamo a metà del corridoio, in direzione dell’uscita. Sto pensando a qualche arguzia finale da dire per rimediare alla cosa delle file (lei ha forse detto qualcosa sul fare conversazione?) quando vedo una figura tra le porte: Josh Fisher.
« …Ellis… » è tutto quello che riesco a sentire da laggiù; forse mi stava solo salutando. Josh spende e spande interi decimi di secondo quando mi vede. Poi guarda Alicia. A lei non ha bisogno di dire niente.
« Devo andare! » fa Alicia, e sgambetta in fono al corridoio per andare incontro a Josh, come farebbe Puck, come se ieri lui le avesse fatto qualche magia che è sfuggita completamente alla mia comprensione.
« Ed ecco che sul più bello se ne va…fanno tutte così le donne! » una voce mi arriva alle spalle. Nathan, ovviamente.
« Lasciami stare, Nathan. »
« Dovresti vedere la tua faccia…cucciolo bastonato mode on. »
« Ti diverte molto vedermi così, vero? »
« Bè, direi che…sì, lo ammetto. Scusa, è più forte di me. Carini, comunque, i tuoi timidi tentativi per cercare di scopartela! »
« Non voglio scoparmela. »
« Ah, giusto! Tu sei uno romantico…è per questo che sei ancora vergine, vero? Stai aspettando quella giusta. » sorride, guardandomi con un misto di compatimento e ironia.
« Perché non mi lasci in pace? » sbuffo, allontanandomi. Lui mi segue. Oggi non è proprio la mia giornata.
« Ok, la smetto. In realtà ti stavo cercando perché volevo chiederti una cosa… » si avvicina, circondandomi le spalle con un braccio.
« Che vuoi? »
« Mi servirebbe il tuo aiuto…si, hai capito bene. »
« E in cosa ti dovrei aiutare? »
« Mi dovresti dare delle ripetizioni di fisica. »
« Non ci penso neanche. »
« E invece ci pensi! Mica vuoi far incazzare il tuo caro vecchio amico, no? » stringe la presa attorno al mio collo. « Sai, se mi aiuti potrei anche parlare con Miss Alicia bel culo Bailey e convincerla a sco… »
« No grazie! »
« Come vuoi…allora ci vediamo domani pomeriggio a casa tua! » si allontana senza neanche attendere una mia risposta.
Domani. Ripetizione. Fisica. Nathan. Cazzo.

NOTE:
Ciao a tutte/i! Spero che questo settimo capitolo vi sia piaciuto, se qualcosa non vi convince o trovate degli errori non esitate a dirmelo, non mi offendo! Se vi va lasciatemi una recensioncina :) A presto, Kriss.
  
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