Chapter
2
Attenzione!
In
questo capitolo ci sarà uno o più *, questo
indica che ho una spiegazione da darvi che sarà alla fine
della pagina. Grazie
e buona lettura :)
Apro
gli occhi lentamente e noto un ragazzo,
diverso dagli altri due, di schiena che guarda a terra e ha i pugni
serrati. Mi
alzo di poco e cerco di mettere a fuoco cosa stia succedendo. La testa
mi fa
molto male, sarà per il colpo di prima. Strizzo gli occhi e
noto che quel
ragazzo di schiena è..."Leon!"
"Leon!"
Dico con voce dolorante mentre
mi mantengo la testa, lui, ancora girato di spalle, prende i due
ragazzi stesi
per terra per il colletto e li scaraventa fuori dal vicoletto
ringhiando
"Se vi avvicinerete ancora a lei farò molto di peggio"
lancia un
ultima occhiata a quei due che si stavano rialzando a fatica e che se
ne
stavano andando per poi inginocchiarsi vicino a me. "Stai bene? Cosa ti
hanno fatto quei bastardi?!" Mi chiede con voce preoccupata ma allo
stesso
tempo dura da far paura. I suoi occhi erano bui e arrabbiatti, non li
avevo mai
visti così. "N-non mi hanno fatto niente. Grazie Leon" dico
cercando
di sforzare un sorriso per non farlo preoccupare, ma la cosa non mi
viene molto
bene.
Una
folata di vento mi fa rabbrividire e il
liquido rosso era ancora presente vicino al naso e al labbro.
Leon
si alza e si leva la giubba rimanendo
solo con una camicia a mezze maniche, si riaccovaccia vicino a me e me
la mette
delicatamente sulle spalle. Alzo lo sguardo e incontro un'altra volta i
suoi
occhi che, a differenza di prima, sono pieni di dolcezza mista a
preoccupazione. "Grazie" sussurro stringendomi nel giubbino. Mi fa un
sorriso e dalla tasca estrae un fazzoletto di cotone bianco con qualche
ricamo
argento sui lati e lo porta al mio naso tamponando il sangue e pulendo
per
bene.
Guardavo
ogni suo movimento incantata, i suoi
occhi, le sue labbra, le sue dita, il suo busto che andava su e giu per
il
respiro..mi faceva impazzire tutto di lui.
È
tutto come la prima volta che ci siamo
incontrati...
Flashback
- 3 mesi prima
Questa
città è meravigliosa! Piena di colori e
di gente felice che cammina di qua e di la con un sorrisone stampato in
faccia,
non ha niente a che vedere con Madrid.
"Mientras
tú me ames
Estoy
bajo presión, siete mil millones de
personas en el mundo tratando de encajar
Mantengámonos
unidos, sonrisa en tu cara a
pesar de que te sientes como frunciendo el ceño* "
canticchio mentre con
le mani nelle tasche del mio giubbino osservo tutto quello che mi
circonda,
notando in particolare una farfallina rosa perla che volava poco
più sopra di
me. Sorrido e senza accorgermene vado a sbattere contro un palo. Che
male!! Mi
mantengo il naso dolorante e sento che qualcosa mi bagna la mano, la
scosto
dalla faccia e noto che è tutta rossa!
"Ehy!
Ti sei fatta male? Stai bene?"
Una voce a me sconosciuta mi fa alzare la testa e notare che un
ragazzo..scusa
mi correggo..un ragazzo bellissimo mi guarda con occhi preoccupati.
"Ehm..u-un po' " balbetto ammirando la sua bellezza. Si morde il
labbro inferiore inginocchiandosi vicino a me e prendendomi la mano
scostandola
dalla faccia. "Sta ferma" mi dice per poi cacciare un fazzoletto dal
pantalone e iniziare a tamponare l'area insanguinata.
Fine
Flashback
"Perchè
sei uscita di casa a quest'ora?!
Non sai che è pericoloso? Se non c'ero io cosa avresti
fatto, eh?" Mi dice
con voce dura mentre continuava a tamponare piano. Stringo le labbra
facendole
diventare una linea sottile quasi invisibile, aveva ragione sono stata
un
irresponsabile.
Lo
sento sospirare e finalmente mi leva il
fazzoletto dal naso. "È meglio se ti accompagno a casa" si
alza
pulendosi il pantalone dalla polvere "No!" Dico quasi urlando con le
lacrime agli occhi mentre lui mi guarda interrogativo "...Non voglio
tornare a casa..non voglio tornare da mio padre.." Abbasso la testa
torturandomi le mani. Non avevo voglia di tornare da lui per poi
discutere di
nuovo, non sono mentalmente pronta ad un'altra lite con lui.
Leon
si passa una mano nei capelli per poi
tirarne leggermente le punte "Ho già capito. Hai litigato
con tuo padre e
non vuoi vederlo, vero?" Annuisco debolmente sentendomi una bambina che
guarda con ammirazione il suo fratellone che capisce sempre tutto. Mi
porge la
mano e io senza esitare la afferro e mi faccio aiutare a rialzare. Mi
stringo
ancora di più nel giubbino per sentirmi protetta. "Ti va di
passare la
notte a casa mia? Almeno non vedrai tuo padre" mi chiede facendosi di
nuovo dolce. Arrossisco leggermente mordicchiandomi il labbro. "Non mi
sembra il caso, grazie lo stesso ma non voglio disturbare ne te ne i
tuoi
genitori. Hai già fatto tanto per me" guardo le mie scarpe
per non
incrociare i miei occhi nei suoi così verdi e cristallini
che mi incantano ogni
volta. "Non vorrai mica passare tutta la notte per strada? Andiamo non
darai fastidio...e poi i miei genitori non ci sono nemmeno" le ultime
parole le dice con tristezza e malinconia..
Mi
accarezza un braccio e non posso fare altro
che alzare la testa e perdermi nei suoi occhi. Annuisco e lui sorride,
che bel
sorriso.
Mi
prende la mano intrecciando le dita con le
mie iniziando a camminare fuori dal vicolo. Io sono paonazza come un
peperone
mentre lui sembra così calmo e rilassato, ma come fa?!
Sento
il cuore battermi a mille. È dalla prima
volta che l'ho visto che mi fa questo effetto e ogni giorno che passa
invece di
diminuire aumenta!
Non
sono mai stata così vicina a lui, è
così
bello e la luce soffusa gli da un tocco di mistero che lo rende ancora
più
affascinante.
Ho
capito di provare un sentimento molto forte
nei suoi confronti il giorno in cui allo studio..ha..ha baciato Lara,
la sua
ragazza.
Trattengo
le lacrime e mi si forma un groppo
alla gola. Perchè ci sto così male? Dovrei averlo
capito ormai da tempo che
Leon non mi immaginerebbe mai come sua possibile fidanzata.
Eppure
è stato così gentile questa
sera....l'ha fatto solo per compassione, sicuro.
Abbasso
lo sguardo e una lacrima mi riga il
volto. Non avrei dovuto innamorarmi, l'amore fa soffrire...
"Hey
Vilu, non piangere, è tutto
passato" mi dice abbracciandomi, non sa che sto male per lui e non per
quello che è successo.
Ricambio
l'abbraccio e inalo il suo dolce
profumo che mi inebria completamente. È così
dolce e leggero allo stesso tempo
che mi fa impazzire. Mi accarezza la schiena delicatamente per poi
staccarsi e
continuare il suo cammino sempre mano nella mano con la mia.
Finalmente
arriviamo davanti alla sua grande
villa, mi lascia la mano che io subito infilo nella tasca del giubbino
per non
far disperdere il calore che mi aveva dato.
Dalla
tasca prende le chiavi che emettono un
tintinnio che risuona per tutta la strada vuota e silenziosa.
"Entra
dai" mi dice aprendo la porta
e mettendosi di lato per farmi entrare. Annuisco e con passo veloce
entro nella
casa stranamente molto calda da quanto mi aspettavo.
Sento
il rumore della porta e perció mi giro e
vedo che Leon posa le chiavi sul mobiletto e accende la luce. "Vuoi
qualcosa? Una cioccolata calda o un thè?" Mi chiede
gentilmente facendomi
uno di quei sorrisi che solo lui sapeva fare. Sorrido anche io e scuoto
la
testa "No grazie, sto bene così" levo la giubba dalle spalle
e la
poggio delicatamente sul divano completamente rivestito di pelle
bianca.
"Stanotte dormirai nel mio letto e io sul divano, la mia camera
è la prima
a destra del piano di sopra se vuoi iniziare ad andare fai pure, io
faccio un
attimo una doccia" mi dice levandosi la camicia e lanciandola sulla
poltrona facendo rimanere i suoi pettorali in bella vista. Mi mordo il
labbro e
cerco di tenere lo sguardo incollato ai suoi occhi per non fare la
figura della
pervertita. "N-no non se ne parla. Dormo io sul divano" dico sicura
mentre mi passo una mano nei capelli e deglutisco per la vista che ho
davanti.
"Non ti preoccupare dormiró bene anche sul divano" mi fa
l'occhiolino
e sento le guancie scottare. "Ti ho detto di no" ripeto scocciata, lo
conosco solo da tre mesi ma ho già capito che è
un tipo
molto...troppo...testardo!
Sbuffa
avvicinandosi a me, sempre di più fino
a ritrovarmi con la faccia completamente attaccata al suo petto. Ma
cosa fa?
Cerco
di regolarizzare il sospiro e alzo
leggermente la testa ma appena lo faccio sento i piedi non toccare
più terra,
mi ha preso per i fianchi per poi mettermi completamente sulle sue
spalle a mo
di sacco di patate. "Leon! Ma cosa fai?!" Dico dandogli dei pugnetti
sulla schiena mentre lui iniziava a salire le scale per arrivare al
piano di
sopra. Lui ride e continua a camminare non curandosi di quello che gli
urlo e
di tutti i pugni che gli sto dando dietro la schiena che non sembra che
gli
danno fastidio anzi..lo divertono.
Apre
una porta che io non riesco a vedere con
un calcio e poi volo sul letto, per fortuna che è morbido
altrimenti sarei
morta.
Alzo
il busto e metto il muso facendolo ridere
"Sei cattivo" dopo un po' inizio a ridere anche io. Si avvicina al
letto e con una mossa veloce prende il cuscino buttandomelo in faccia e
facendomi cadere all'indietro. Si mette seduto sulla mia pancia senza
fare peso
e inizia a farmi il solletico sui fianchi.
Inizio
a ridere come non ho mai fatto
"Basta. Ti prego basta" dico tra le risate e le lacrime che
scendevano sul mio viso. "Che hai detto?" Dice ridendo anche lui
continuando a farmi il solletico. "Basta basta!" Ripeto cercando di
levargli le mani dai miei fianchi ma con scarsi risultati.
Dopo
svariati tentativi finalmente riesco a
levargli le mani e lui cade letteralmente su di me. Il suo viso
è ad un
centimetro dal mio, le guancie scottano e il mio respiro diventa
pensante.
Fisso
i suoi occhi mordendomi le labbra,
questa vicinanza mi fa perdere la ragione. Sentire il suo respiro sulla
mia
pelle, sentire i nostri corpi attaccati e i suoi occhi sui miei.
Lo
vedo abbassarsi un po' di più fino a
sfiorare le mie labbra, sgrano gli occhi e il mio cuore inizia a
battere
fortissimo.
Vedo
che chiude gli occhi e si sporge un po'
più avanti, le sue labbra stanno per attaccarsi alle mie e
quello che ho sempre
desiderato sta per avverarsi.
Chiudo
anche io gli occhi e...inizio a sentire
un formicolio all'altezza della gamba di Leon. Sento il corpo del
ragazzo che
amo staccarsi da me facendo sparire il calore che mi faceva stare tanto
bene.
Sospiro riaprendo gli occhi e vedo che lui è seduto al bordo
del letto con il
cellulare in mano con su scritto:
Videochiamata
da...Lara
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Okay
ora di sicuro volete uccidermi tutti.
Syontai ti avevo detto che succedeva una cosa molto brutta xD
Allora
dopo questo piccolo sclero(?) volevo ringraziarvi
tantissimo per le 10 recensioni lasciate in soli due giorni, sono
felicissima
che vi sia piaciuta e spero che anche questo capitolo vi piaccia e che
non sono
caduta nel banale, io ho fatto il possibile per farlo al meglio.
Un
bacio grande grande, ciao :D
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1º
* = versione spagnola del primo verso della
canzone As Long As You Love Me di Justin Bieber