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Autore: Robby_love    21/10/2013    9 recensioni
"Ehm..scusate, potete dirmi come arrivare a Via Corte ?" "Potremmo..ma perchè non ci divertiamo un po' prima?"...
...Si avvicina e inizia a baciarmi il collo con possesso lasciando morsi di qua e di la.
Una lacrima scende dai miei occhi mentre lui si diverte a giocare con me come se fossi una bambola.
...Strizzo gli occhi e noto che quel ragazzo di schiena è..."Leon!"
Storia leonetta, spero che passate a leggerla :) Storia dedicata a Syontai
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 2

Attenzione!
In questo capitolo ci sarà uno o più *, questo indica che ho una spiegazione da darvi che sarà alla fine della pagina. Grazie e buona lettura :)
 

Apro gli occhi lentamente e noto un ragazzo, diverso dagli altri due, di schiena che guarda a terra e ha i pugni serrati. Mi alzo di poco e cerco di mettere a fuoco cosa stia succedendo. La testa mi fa molto male, sarà per il colpo di prima. Strizzo gli occhi e noto che quel ragazzo di schiena è..."Leon!" 

"Leon!" Dico con voce dolorante mentre mi mantengo la testa, lui, ancora girato di spalle, prende i due ragazzi stesi per terra per il colletto e li scaraventa fuori dal vicoletto ringhiando "Se vi avvicinerete ancora a lei farò molto di peggio" lancia un ultima occhiata a quei due che si stavano rialzando a fatica e che se ne stavano andando per poi inginocchiarsi vicino a me. "Stai bene? Cosa ti hanno fatto quei bastardi?!" Mi chiede con voce preoccupata ma allo stesso tempo dura da far paura. I suoi occhi erano bui e arrabbiatti, non li avevo mai visti così. "N-non mi hanno fatto niente. Grazie Leon" dico cercando di sforzare un sorriso per non farlo preoccupare, ma la cosa non mi viene molto bene. 
Una folata di vento mi fa rabbrividire e il liquido rosso era ancora presente vicino al naso e al labbro. 
Leon si alza e si leva la giubba rimanendo solo con una camicia a mezze maniche, si riaccovaccia vicino a me e me la mette delicatamente sulle spalle. Alzo lo sguardo e incontro un'altra volta i suoi occhi che, a differenza di prima, sono pieni di dolcezza mista a preoccupazione. "Grazie" sussurro stringendomi nel giubbino. Mi fa un sorriso e dalla tasca estrae un fazzoletto di cotone bianco con qualche ricamo argento sui lati e lo porta al mio naso tamponando il sangue e pulendo per bene. 
Guardavo ogni suo movimento incantata, i suoi occhi, le sue labbra, le sue dita, il suo busto che andava su e giu per il respiro..mi faceva impazzire tutto di lui. 
È tutto come la prima volta che ci siamo incontrati...

Flashback - 3 mesi prima

Questa città è meravigliosa! Piena di colori e di gente felice che cammina di qua e di la con un sorrisone stampato in faccia, non ha niente a che vedere con Madrid.
"Mientras tú me ames 
Estoy bajo presión, siete mil millones de personas en el mundo tratando de encajar 
Mantengámonos unidos, sonrisa en tu cara a pesar de que te sientes como frunciendo el ceño* " canticchio mentre con le mani nelle tasche del mio giubbino osservo tutto quello che mi circonda, notando in particolare una farfallina rosa perla che volava poco più sopra di me. Sorrido e senza accorgermene vado a sbattere contro un palo. Che male!! Mi mantengo il naso dolorante e sento che qualcosa mi bagna la mano, la scosto dalla faccia e noto che è tutta rossa!
"Ehy! Ti sei fatta male? Stai bene?" Una voce a me sconosciuta mi fa alzare la testa e notare che un ragazzo..scusa mi correggo..un ragazzo bellissimo mi guarda con occhi preoccupati. "Ehm..u-un po' " balbetto ammirando la sua bellezza. Si morde il labbro inferiore inginocchiandosi vicino a me e prendendomi la mano scostandola dalla faccia. "Sta ferma" mi dice per poi cacciare un fazzoletto dal pantalone e iniziare a tamponare l'area insanguinata.

Fine Flashback

"Perchè sei uscita di casa a quest'ora?! Non sai che è pericoloso? Se non c'ero io cosa avresti fatto, eh?" Mi dice con voce dura mentre continuava a tamponare piano. Stringo le labbra facendole diventare una linea sottile quasi invisibile, aveva ragione sono stata un irresponsabile.
Lo sento sospirare e finalmente mi leva il fazzoletto dal naso. "È meglio se ti accompagno a casa" si alza pulendosi il pantalone dalla polvere "No!" Dico quasi urlando con le lacrime agli occhi mentre lui mi guarda interrogativo "...Non voglio tornare a casa..non voglio tornare da mio padre.." Abbasso la testa torturandomi le mani. Non avevo voglia di tornare da lui per poi discutere di nuovo, non sono mentalmente pronta ad un'altra lite con lui. 
Leon si passa una mano nei capelli per poi tirarne leggermente le punte "Ho già capito. Hai litigato con tuo padre e non vuoi vederlo, vero?" Annuisco debolmente sentendomi una bambina che guarda con ammirazione il suo fratellone che capisce sempre tutto. Mi porge la mano e io senza esitare la afferro e mi faccio aiutare a rialzare. Mi stringo ancora di più nel giubbino per sentirmi protetta. "Ti va di passare la notte a casa mia? Almeno non vedrai tuo padre" mi chiede facendosi di nuovo dolce. Arrossisco leggermente mordicchiandomi il labbro. "Non mi sembra il caso, grazie lo stesso ma non voglio disturbare ne te ne i tuoi genitori. Hai già fatto tanto per me" guardo le mie scarpe per non incrociare i miei occhi nei suoi così verdi e cristallini che mi incantano ogni volta. "Non vorrai mica passare tutta la notte per strada? Andiamo non darai fastidio...e poi i miei genitori non ci sono nemmeno" le ultime parole le dice con tristezza e malinconia..
Mi accarezza un braccio e non posso fare altro che alzare la testa e perdermi nei suoi occhi. Annuisco e lui sorride, che bel sorriso.
Mi prende la mano intrecciando le dita con le mie iniziando a camminare fuori dal vicolo. Io sono paonazza come un peperone mentre lui sembra così calmo e rilassato, ma come fa?!
Sento il cuore battermi a mille. È dalla prima volta che l'ho visto che mi fa questo effetto e ogni giorno che passa invece di diminuire aumenta! 
Non sono mai stata così vicina a lui, è così bello e la luce soffusa gli da un tocco di mistero che lo rende ancora più affascinante.
Ho capito di provare un sentimento molto forte nei suoi confronti il giorno in cui allo studio..ha..ha baciato Lara, la sua ragazza.
Trattengo le lacrime e mi si forma un groppo alla gola. Perchè ci sto così male? Dovrei averlo capito ormai da tempo che Leon non mi immaginerebbe mai come sua possibile fidanzata. 
Eppure è stato così gentile questa sera....l'ha fatto solo per compassione, sicuro.
Abbasso lo sguardo e una lacrima mi riga il volto. Non avrei dovuto innamorarmi, l'amore fa soffrire...
"Hey Vilu, non piangere, è tutto passato" mi dice abbracciandomi, non sa che sto male per lui e non per quello che è successo.
Ricambio l'abbraccio e inalo il suo dolce profumo che mi inebria completamente. È così dolce e leggero allo stesso tempo che mi fa impazzire. Mi accarezza la schiena delicatamente per poi staccarsi e continuare il suo cammino sempre mano nella mano con la mia. 
Finalmente arriviamo davanti alla sua grande villa, mi lascia la mano che io subito infilo nella tasca del giubbino per non far disperdere il calore che mi aveva dato. 
Dalla tasca prende le chiavi che emettono un tintinnio che risuona per tutta la strada vuota e silenziosa. 
"Entra dai" mi dice aprendo la porta e mettendosi di lato per farmi entrare. Annuisco e con passo veloce entro nella casa stranamente molto calda da quanto mi aspettavo. 
Sento il rumore della porta e perció mi giro e vedo che Leon posa le chiavi sul mobiletto e accende la luce. "Vuoi qualcosa? Una cioccolata calda o un thè?" Mi chiede gentilmente facendomi uno di quei sorrisi che solo lui sapeva fare. Sorrido anche io e scuoto la testa "No grazie, sto bene così" levo la giubba dalle spalle e la poggio delicatamente sul divano completamente rivestito di pelle bianca. "Stanotte dormirai nel mio letto e io sul divano, la mia camera è la prima a destra del piano di sopra se vuoi iniziare ad andare fai pure, io faccio un attimo una doccia" mi dice levandosi la camicia e lanciandola sulla poltrona facendo rimanere i suoi pettorali in bella vista. Mi mordo il labbro e cerco di tenere lo sguardo incollato ai suoi occhi per non fare la figura della pervertita. "N-no non se ne parla. Dormo io sul divano" dico sicura mentre mi passo una mano nei capelli e deglutisco per la vista che ho davanti. "Non ti preoccupare dormiró bene anche sul divano" mi fa l'occhiolino e sento le guancie scottare. "Ti ho detto di no" ripeto scocciata, lo conosco solo da tre mesi ma ho già capito che è un tipo molto...troppo...testardo!
Sbuffa avvicinandosi a me, sempre di più fino a ritrovarmi con la faccia completamente attaccata al suo petto. Ma cosa fa?
Cerco di regolarizzare il sospiro e alzo leggermente la testa ma appena lo faccio sento i piedi non toccare più terra, mi ha preso per i fianchi per poi mettermi completamente sulle sue spalle a mo di sacco di patate. "Leon! Ma cosa fai?!" Dico dandogli dei pugnetti sulla schiena mentre lui iniziava a salire le scale per arrivare al piano di sopra. Lui ride e continua a camminare non curandosi di quello che gli urlo e di tutti i pugni che gli sto dando dietro la schiena che non sembra che gli danno fastidio anzi..lo divertono.
Apre una porta che io non riesco a vedere con un calcio e poi volo sul letto, per fortuna che è morbido altrimenti sarei morta.
Alzo il busto e metto il muso facendolo ridere "Sei cattivo" dopo un po' inizio a ridere anche io. Si avvicina al letto e con una mossa veloce prende il cuscino buttandomelo in faccia e facendomi cadere all'indietro. Si mette seduto sulla mia pancia senza fare peso e inizia a farmi il solletico sui fianchi.
Inizio a ridere come non ho mai fatto "Basta. Ti prego basta" dico tra le risate e le lacrime che scendevano sul mio viso. "Che hai detto?" Dice ridendo anche lui continuando a farmi il solletico. "Basta basta!" Ripeto cercando di levargli le mani dai miei fianchi ma con scarsi risultati. 
Dopo svariati tentativi finalmente riesco a levargli le mani e lui cade letteralmente su di me. Il suo viso è ad un centimetro dal mio, le guancie scottano e il mio respiro diventa pensante.
Fisso i suoi occhi mordendomi le labbra, questa vicinanza mi fa perdere la ragione. Sentire il suo respiro sulla mia pelle, sentire i nostri corpi attaccati e i suoi occhi sui miei.
Lo vedo abbassarsi un po' di più fino a sfiorare le mie labbra, sgrano gli occhi e il mio cuore inizia a battere fortissimo.
Vedo che chiude gli occhi e si sporge un po' più avanti, le sue labbra stanno per attaccarsi alle mie e quello che ho sempre desiderato sta per avverarsi. 
Chiudo anche io gli occhi e...inizio a sentire un formicolio all'altezza della gamba di Leon. Sento il corpo del ragazzo che amo staccarsi da me facendo sparire il calore che mi faceva stare tanto bene. Sospiro riaprendo gli occhi e vedo che lui è seduto al bordo del letto con il cellulare in mano con su scritto: 
Videochiamata da...Lara

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Okay ora di sicuro volete uccidermi tutti. Syontai ti avevo detto che succedeva una cosa molto brutta xD
Allora dopo questo piccolo sclero(?) volevo ringraziarvi tantissimo per le 10 recensioni lasciate in soli due giorni, sono felicissima che vi sia piaciuta e spero che anche questo capitolo vi piaccia e che non sono caduta nel banale, io ho fatto il possibile per farlo al meglio.
Un bacio grande grande, ciao :D 

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1º * = versione spagnola del primo verso della canzone As Long As You Love Me di Justin Bieber

  
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