__________________nota
di Barby
Troy, Gabriella e insieme.
La
ragazza si nascose dietro ad un cespuglio.
<
La
vide asciugarsi gli occhi velocemente, così decise di seguirla di nascosto,
senza farsi scoprire. Odiava quando le davano della spiona, ma non poteva farci
niente, aveva paura che la sua amica facesse un’idiozia.
Gabriella
andò avanti per la stradina, finché non venne raggiunta da Troy. Si guardarono
negli occhi per poco, poi lei lo superò, guardando oltre. Troy la fermò per un
braccio, facendola di nuovo voltare.
<<
Vuoi andartene per davvero?? Perché?? Pensavo
stesse andando bene! >> Gabriella sbuffò, mentre si mordicchiava il
labbro inferiore. Alzò il viso su Troy e lo fissò, dispiaciuta.
<<
Non stava andando bene Troy! Svegliati, ti prego… avevo detto che volevo
passare un’estate indimenticabile… ma non così. Mi dispiace. >> gli rispose, abbassando gli occhi e
superandolo una seconda volta.
La
ragazza nascosta dietro al cespuglio rimase di sasso. Non gliene aveva parlato…
Sentì
una mano posarsi sulla sua schiena e sobbalzò, cadendo seduta a terra.
<< Ehi, spiona! Che ci fai qui?? >> la prese
in giro Chad, ridendo. Taylor lo prese per il colletto della maglietta e lo
tirò seduto accanto a lei.
<<
Zitto capellone, voglio solo impedire che Gabi faccia una cavolata. >>
rispose sussurrando, mettendogli una mano sulla bocca. Il ragazzo fece per dire
qualcosa, ma uscirono solo grugniti. Taylor, che era tornata a guardare i suoi
amici, si voltò di scatto verso di lui. << Hai detto qualcosa?
>> lui roteò gli occhi al cielo e
si indicò la bocca. << Oh, scusa! >> lo lasciò e gli sorrise per
scusarsi, posando poi lo sguardo sulla sua amica.
<<
Ma che è successo? Che cavolata dovrebbe fare? >> Chad le si sedette
accanto e fissò bene Gabriella sulla stradina. Dopo poco la raggiunse Troy,
correndo. Solo a quel punto, Gabriella cominciò a cantare.
I
gotta say what's in my mind
Something about us
Doesn't seem right these days
Life keeps getting in the way
Whenever we try, somehow the plan
Is always rearranged
<< Non capisco. >> asserì
il riccio, scotendo la testa. La ragazza vicino a lui lo fissò negli occhi e
sospirò.
<<
Quando mai capisci qualcosa, tu? >> lo rimbeccò, tornando a fissare gli
amici.
Gabriella
teneva la mano di Troy, cantando a viso basso, poi lo alzò e lo fissò negli
occhi. Prese entrambe le sue mani.
It's so hard to say
But I've gotta do what's best for me
You'll be ok..
<<
Ma perché canta. Me lo puoi spiegare? >> Chad le tirò
delicatamente una ciocca di capelli, facendola di nuovo sobbalzare. Lei si
voltò, con gli occhi spalancati.
<<
Vuoi stare zitto?? >> lo minacciò con uno sguardo ed il ragazzo rimase
impietrito e silenzioso. << Bravo, così. >> Taylor sorrise e si
voltò verso Gabriella.
I've go to move on and be who I am
I just don't belong here
I hope you understand
We might find our place in this world someday
But at least for now
I gotta go my own away
Gabriella
lasciò le mani di Troy e si allontanò, tristemente.
Taylor
prese Chad per il gomito, lo fece alzare e lo trascinò dietro all’amica, senza
farsi sentire.
Entrarono
negli spogliatoi, dove c’erano tutti gli armadietti.
Don't wanna leave it all behind
But I get my hopes up
And I watch them fall everytime
Another colour turns to grey
And it's just too hard to watch it all
Slowly fade away
Il
castano fermò un secondo la ragazza.
<<
Perché la stiamo seguendo?? Mi vuoi spiegare? >> lei sbuffò spazientita.
<<
Ho paura che voglia lasciare il Lava Spring. Per colpa del tuo amico. >>
pronunciò le ultime parole con una punta di disprezzo, per poi sospirare. Era
da un po’ che Gabriella era strana. Aveva instaurato una forte amicizia con
Ryan, ma questo non toglieva che era innamorata di Troy. Nonostante tutto, era
ancora innamorata di lui. E Troy, come se non capisse nulla, continuava a fare
lo zerbino a Sharpay. Se solo ci pensava, Taylor voleva solamente prenderlo a
schiaffi. Strinse di più la presa sul braccio di Chad, che lo scosse subito.
<< Ehi! Vuoi staccarmi il braccio
per caso?? >>
la ragazza si riprese e staccò subito la mano, per poi metterla sulla bocca del
ricciolo.
I'm leaving today
'Cause I've gotta do what's best for me
You'll be ok..
Gabriella
prese la borsa dall’armadietto e se la mise in spalla.
Taylor,
tirò di nuovo giù Chad, nascondendosi dietro a delle panchine per vedere meglio
la scena.
La
moretta sospirò ed uscì dagli spogliatoi a testa bassa, immediatamente seguita
dalle due spie improvvisate.
I've got to move on and be who I am
I just don't belong here
I hope you understand
We might find our place in this world someday
But at least for now
I gotta go my own away
Camminarono
per la stradina, seguendo la loro amica che imperterrita continuava a cantare.
Arrivarono al ponte e alla fine di esso, Gabriella si fermò, facendo nascondere
gli altri due.
Li raggiunse anche
Troy, fermandosi all’inizio del ponte. Cominciò a cantare anche lui.
What about us?
What about everything we've been through?
<< Ma no!
Canta anche lui adesso?? Ma che è, un musical?? >> sbuffò spazientito il
castano, nascosto dietro ad un cespuglio. Lei si voltò con gli occhi in fiamme.
<< Chad
Michael Danforth. Chiudi immediatamente quella boccaccia se non vuoi che dica
in giro che hai paura del buio! >> sibilò a pochi centimetri dal suo
viso. Il ragazzo rimase un attimo sorpreso. In primo luogo perché non sapeva
che lei conoscesse il suo secondo nome. In secondo luogo, perché lui non
aveva paura del buio.
<< Ma io non
ho paura del buio. Metteresti in giro una voce falsa e…- non oseresti…!
>> Taylor fece un sorrisino d’angioletto e tornò a guardare i suoi amici.
Gabriella si era
voltata verso Troy.
What about trust?
Gli rispose lei,
guardandolo negli occhi. Fece un piccolo passo in avanti.
You know I never wanted to hurt you
Troy si avvicinò di
qualche passo, poi si fermò, esitante.
And what about me?
Gabriella si fece
avanti, dondolando la borsa sulla sua spalla.
What am I supposed to do?
Anche lui si
avvicinò ancora, fino a quasi poterla toccare. Si presero le mani, in mezzo al
ponte.
<< Forse non
se ne va, forse rimane, forse quel tuo amico è solo un deficiente e-… >>
questa volta fu Chad a bloccare lo sproloquiare di Taylor con una mano.
<< Stai
zitta, okay? >> le sorrise dolcemente, mentre lei sgranava gli occhi,
shockata.
I gotta leave but I'll miss you
Pronunciarono
le ultime parole insieme, guardandosi negli occhi. Gabriella era tentata di
rimanere, ma che cosa ne avrebbe guadagnato? Aveva capito che Sharpay stava
prendendo il posto suo. Allora tanto valeva andarsene e dire addio a
quell’estate.
Troy
le accarezzò la guancia, ma lei si scostò, andando ad appoggiarsi alla
ringhiera del ponte.
So
I've got to move on and be who I am
Troy
rimase un attimo fermo, poi l’abbracciò da dietro.
Why do you have to go?
Taylor
morse la mano a Chad, per liberarsi, e lui la staccò subito.
<<
Senti. Ascolta, se Troy non ce la fa, dobbiamo intervenire. Ci stai capellone?
>> la ragazza gli porse la mano. Lui la squadrò un attimo, scettico, poi
però la strinse.
<<
Affare fatto spiona. >> si sorrisero ed entrambi sentirono qualcosa
dentro sciogliersi. Arrossirono contemporaneamente e si voltarono dalle parti
opposte, per non guardarsi.
I just don't belong here
I hope you understand
Gabriella
si staccò e lo guardò negli occhi, per poi abbassarli. Una lacrima le scese, ma
non se ne curò e rialzò lo sguardo sul ragazzo.
<<
Mi sa che ci tocca intervenire, sai? >> sussurrò il castano all’orecchio
di lei. Taylor sentì un brivido su per la schiena, ma fece finta di niente.
Annuì appena.
I’m trying to understand
Si
tenevano per mano, guardandosi negli occhi.
La
castana prese la mano di Chad e la strinse nelle sue, senza neanche
accorgersene. Lui rimase un attimo confuso, poi sorrise e chiuse le mani della
ragazza nella sua. Le si avvicinò impercettibilmente.
We might find our place in this world
someday
But at least for now
Gabriella
gli carezzò la guancia e Troy, subito, coprì la sua mano con la propria,
respirando a fatica.
I want you to stay
Sussurrò,
ma Gabriella gli lasciò la guancia e si allontanò di qualche centimetro. Chiuse
gli occhi per farsi forza.
Taylor
strinse di più le mani di lui, sperando ardentemente che la sua amica non
lasciasse il lavoro.
I wanna go my own way
I've got to move on and be who I am
Gabriella
gli diede le spalle e cominciò ad incamminarsi verso la stradina.
Taylor
si alzò di scatto, ancora tenendo le mani di Chad, e lo trascinò dietro
all’amica.
What about us?
<<
Sta cercando di farla sentire in colpa, ma se lei ha qualcosa in mente la porta
fino in fondo… cavolo, perché deve essere così stupido, insensibile! >>
blaterò la castana, stringendo convulsamente le mani del ragazzo.
<<
Spiona, calmati! Si metterà tutto apposto, vedrai! >> Chad la tirò a sé e
l’abbracciò dolcemente, per tranquillizzarla. Lei appoggiò la testa al suo
petto. Sentì il suo cuore che batteva tranquillo, sicuramente il proprio stava
battendo molto più velocemente. E, probabilmente, non solo per Gabriella e
Troy.
I just don't belong here
I hope you understand
Gabriella
cominciò a correre per la stradina, mentre Troy rimase fermo, immobile, ancora
sul ponte.
<<
Cavolo. >> Chad si staccò malvolentieri da Taylor e guardò i due amici
allontanarsi.
I’m trying to understand
Gridò
questa volta Troy, alzando le braccia al cielo. Non capiva, non aveva capito
nulla.
<<
Tutto apposto, eh? >> sospirò la castana, abbassando lo sguardo.
We might find our place in this world
someday
But at least for now
I gotta go my own away
I gotta go my own away
I gotta go my own away
Gabriella
arrivò alla fine del vialetto…
<<
Tay, dobbiamo fare qualcosa. >>
…
aprì la portiera dell’auto grigia che l’aspettava…
<<
Okay, ora o mai più. >> i due spioni improvvisati si sorrisero, poi
uscirono allo scoperto.
…
si lanciò un ultimo sguardo indietro e…
<<
GABI! >> Taylor le corse incontro, facendole chiudere la portiera dietro
di sé. Rimase fuori dall’auto, in lacrime, mentre l’amica le correva incontro e
l’abbracciava. << Gabi, cosa vuoi fare tesoro?? >> le sussurrò
all’orecchio.
<<
Voglio andarmene, lui non ha capito niente… NIENTE! >> urlò tra le
lacrime, stringendo convulsamente la maglietta estiva della ragazza. Taylor le
accarezzò la schiena, con calma.
<<
Troy, che stai facendo?? Vai da lei! >> Chad apparve dietro al playmaker
e lo spinse verso le due ragazze abbracciate.
<<
Amico, ho combinato un enorme casino! Ho sbagliato, ho fatto un errore, lei ha
pagato le mie colpe, non è giusto, io-… >> il castano gli diede uno
schiaffo in viso, facendolo voltare. Le due ragazze si girarono di scatto al
suono di quello schiaffo.
<<
Ascoltami Troy. Se c’è una cosa che mi hai insegnato, è di combattere per
quello che ami. Dannazione, tu AMI Gabriella, la ami più di te stesso, perché
vuoi lasciarla andare? Scusa per lo schiaffo, ma stavi dando i numeri… >>
si scusò l’altro, col fiato corto. Troy lo guardò negli occhi, stupido, poi
annuì.
<<
Gabriella… Gabriella, io… >> la moretta si staccò lentamente dall’amica e
si avvicinò a Troy, asciugandosi le lacrime. <<…Io… >> si
avvicinarono ancora un po’. << Ti… >> si trovarono a metà strada,
si presero le mani.
<<
Tu… mi…? >> cercò di incoraggiarlo lei, col cuore a mille.
<<
Io ti amo Gabriella. Ti amo, più della mia stessa vita. Mi dispiace di averti
fatto del male, ma stavo pensando al mio futuro e non pensavo che così facendo
avrei-… >> lei gli saltò al collo e gli diede un bacio, lungo, delicato,
bloccando così il suo parlare a macchinetta.
Ai
due estremi della stradina, Taylor e Chad si guardarono negli occhi e si
sorrisero. Fecero il giro e si trovarono davanti alla piscina, tutta illuminata
di notte. Lei si sedette sul bordo, bagnando i piedi nell’acqua calda. Lui le
si sedette accanto e le mise un braccio attorno alle spalle.
<<
Sì, tutto apposto. Hai visto? >> le diede un bacio sulla testa e lei
sorrise.
<<
Devo imparare a fidarmi di voi Wildcats. >> le ridacchiò e si staccò dal
ragazzo, alzandosi in piedi e lisciandosi la gonna.
<<
Dove vai adesso? >> Chad rimase un attimo seduto sul bordo, per poi
seguirla. Lei andò avanti ridacchiando.
<<
Non vorrei mai che mi vedessero con uno di voi… potrebbe rovinare la mia
reputazione. >> alzò la mano in segno di saluto senza voltarsi. Lui
rimase shockato, ma la raggiunse subito e la prese in braccio, facendola
girare.
<<
Te la do io la reputazione, Miss Chimica 2007!! >> fece un suo ghigno per
niente rassicurante e se la mise sulla spalla, a mo’ di sacco di patate.
<<
Chad Michael Danforth! Cosa diavolo vuoi fare adesso? >> la ragazza
appoggiò i gomiti sulla spalla del ragazzo e alzò il viso. Si stavano
allontanando dalla piscina. Il che era un buon segno, non aveva intenzione di
buttarla in acqua.
<<
La tecnica del nome completo non funziona più, Taylor Samantha McKessie.
>> fece un piccolo salto e lei si trovò di nuovo con le braccia lunghe
distese sulla sua schiena.
<<
No, Chad, ti prego, dove stiamo andando? >> cercò di fare la voce più
dolce che aveva. Ma lui sghignazzò bellamente, senza rispondere. Taylor si
rassegnò e guardò la piscina allontanarsi dalla sua vista, rincuorata. Niente
bagno notturno, almeno quello.
Dopo
cinque minuti buoni, erano dall’altra parte del Lava Spring. Taylor fece mente
locale. Cosa c’era da quella parte del centro estivo? Il… il lago… La
ragazza spalancò gli occhi e prese a pugni la schiena muscolosa di Chad.
<<
Danforth, no, niente bagno, per favore!! >> prese anche a scalciare, ma
Chad le bloccò anche le gambe con il braccio.
<<
Stai tranquilla, McKessie, andrà tutto bene. Ti fidi? >>
<<
NO! >> lui scoppiò a ridere e si bloccò. << Bravo, lasciami
scendere adesso… per favore… >> ma lui la tenne sulle spalle. Doveva
architettare una vendetta. Se lui l’avesse buttata in acqua, non poteva far
vedere di saper nuotare… doveva farlo spaventare.
<<
Pronta, piccola chimica? >> sorrise maligno, la prese in braccio
mettendole un braccio attorno alla schiena e sotto le gambe, mentre gli occhi
della ragazza si spalancavano sempre più terrorizzati, e la lanciò in acqua.
In
pochi secondi Taylor si trovò sott’acqua. Sotto l’acqua gelida del laghetto del
Lava Spring. Aprì gli occhi e sorrise. Le era sempre piaciuta l’apnea, era
piuttosto brava a trattenere il respiro. Così si rilassò sott’acqua, chiudendo
gli occhi.
Chad
rideva tranquillamente sul bordo del laghetto. Quando però, non la vide tornare
su arrabbiata come una bestia, si spaventò e non poco. Che Taylor non sapesse
nuotare? Sgranò gli occhi nocciola e si avvicinò alla riva.
<<
Taylor! Tay!! Per favore, vieni su! >> non ebbe nessuna risposta, se non
alcune bollicine provenienti dal punto in cui aveva lanciato la ragazza. Si
tolse la giacca e si tuffò in acqua, cominciando a nuotare. Vide Taylor ad
occhi chiusi e la prese per la vita, tirandola sopra il pelo dell’acqua.
<< Tay, Tay, rispondimi per favore… >> lei sorrise e spalancò gli
occhi.
<<
Ti sta’ bene, Wildcat! >> gli fece la lingua, poi scoppiò a ridere e
cominciò a nuotare lontana da lui. Chad rimase un secondo immobile.
<<
Cos…- HEI!! >> strillò, prendendo a seguirla velocemente. Taylor nuotava
veloce, ma lui lo era di più. In poco tempo erano alla pari, la fermò e la fece
voltare verso di sé. Si fissarono negli occhi. << Non ti avevo mai vista
tutta bagnata, sai? >> sussurrò, avvicinandosi. Lei arrossì e ringraziò
mentalmente il buio per non far vedere quanto era arrossita.
<<
Non ti sei perso niente, tanto. >> alzò le spalle e gli fece un mezzo
sorriso. Chad inclinò la testa di lato, facendo la faccia da bambino confuso.
<<
Io dico di no… sei… molto bella… anche bagnata… >> bisbigliò. Le tolse
una ciocca di capelli da davanti agli occhi e gliela mise dietro all’orecchio.
Taylor si irrigidì di botto, diventando del colore di un’aragosta.
<<
Sarà il buio. O hai problemi di vista. >> cercò di allontanarsi per
l’imbarazzo, ma la presa del ragazzo sulla sua schiena era salda.
<<
Sono sicuro di quello che vedo. Vedo una bellissima ragazza… che non si
valorizza come dovrebbe… >> si avvicinò un poco. Taylor socchiuse gli
occhi lentamente.
<<
E come dovrebbe… valorizzarsi…? >> non ricevette risposta. Chad posò le
labbra sulle sue, facendola tremare di gioia nell’acqua. Era così strano. Non
aveva mai pensato a Chad come ad un potenziale ragazzo. E fino a qualche ora
prima neanche gli piaceva. Solo che in quel momento, in acqua, completamente
bagnata, stretta tra le sue braccia, con le labbra appiccicate che si
cercavano, giocavano, si incastravano alla perfezione, sentiva qualcosa di
diverso.
Lui
rimase di sasso quando scoprì che lei stava ricambiando. Aveva agito d’istinto,
seguito il cuore. Non sapeva gli piacesse Taylor. Forse aveva cominciato a
capire quando era quasi morto di paura per lo scherzo. Non lo sapeva a dire la
verità, però gli piaceva. E solo adesso, in quel momento, si rese conto di non
aver desiderato altro che quelle labbra. Strinse di più la presa sulla ragazza,
che si appoggiò completamente a lui.
Solo
la luna fu testimone dell’inizio del loro amore.
Solo
le stelle illuminarono quelle teste.
Solo
l’acqua poté vantarsi di aver ospitato quella passione.
Solo
loro.
Loro
e basta.
°*°*°*°*°*°*°*°*
Ciao
raga!! Era da un po’ che avevo in mente questa fic… se Taylor e Chad fossero
intervenuti prima che Gabriella se ne andasse?
Questa
è la mia visione. Fatemi sapere, eh!
Baci,
Barby – Kelsi – Belle