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Autore: HeartBreath    22/10/2013    1 recensioni
Anche stavolta starai semplicemente lì vicino al suo letto, a guardarla dormire? Probabilmente te ne andrai da quella stanza poco prima dell'alba, cercando di scrollarti di dosso il tempo passato in questo mondo – perché qui scorre, qui tutto cambia e va avanti, e dopo poche ore ti senti già un po' più vecchio. Solo a Neverland puoi sentirti sempre bambino nonostante tu abbia centinaia di anni. Solo lì sei troppo giovane per innamorarti.
Genere: Fantasy, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pan, Wendy, Darling
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Demon




Non gli hai detto dove saresti andato stanotte, vero? Tu te la cavi benissimo con un “Continuate con le ronde, io torno più tardi” e i tuoi cagnolini scodinzolano tutti tranquilli.

Non lo dirai neanche a Felix, se ti conosco. Non importa sapere che lui non ti giudicherebbe mai, che ti è più fedele di chiunque altro. Anche di me, probabilmente, e si dà il caso che io esista solo grazie a te – o sei tu che esisti solo grazie a me?

Non lo dirai neanche a Felix, perché non riesci nemmeno a dirlo ad alta voce.

Voli sotto i cieli di Londra, dove le stelle non sono nemmeno paragonabili alle nostre: queste non brillano di sogni e magia. Atterri sul cornicione della finestra – sempre quella -, silenzioso come il vento. Ti limiti a osservare oltre il vetro, ma si vede solo il buio e il bagliore con cui la luna dipinge la finestra sul pavimento. No, ovviamente non si nota da quel bagliore che tu sei sul cornicione: io non sono più forzato a rilevare la tua presenza al minimo segno di luce. Non sono più attaccata ai tuoi piedi, Peter. Ma non temere, ti tengo d'occhio in ogni caso.

Che fai, Mr. Coraggio, non entri?

Sospirando, con un gesto automatico apri la finestra. Quella stanza ha sempre lo stesso sentore – che tu chiameresti profumo. Seta, legno di giochi costosi, zucchero, infanzia. Vaniglia. Lei.

Perché sei venuto qui?

Sono la tua ombra Peter, non devi mentire a me.

Anzi, non rispondere, lo so. Stanno accadendo tante cose negli ultimi tempi, eh? Mi stai dando tanto da fare – perché sono io che porto avanti il lavoro, sono io che raccolgo mocciosi in ogni dove per te. Ma nemmeno la manipolazione del destino stesso dev'essere una passeggiata, te lo riconosco. Ti vedo passare ore intere in un angolo, in silenzio, a rivedere nella tua testa i dettagli del piano come uno scolaro che ripassa la lezione di geografia. Stai macchinando qualcosa di grosso, e lo sai. Sei stressato. E lo sai. Ci sono anni delicati davanti a te, c'è tutto ciò per cui lavori da tempo immemore.

E avevi bisogno di una pausa, sbaglio? Persino dai tuoi Bimbi Sperduti, persino da Baelfire.

Ed ecco quindi che torni nella stanza dove io ho preso quel ragazzo.

Ti avvicini ad uno dei tre letti. Da sotto le pila di coperte soffici vedi spuntare solo quei boccoli biondo cenere. Così ti avvicini di più, e come a farlo apposta, lei si gira nel letto in quello stesso istante. Indietreggi, con l'istinto di scattare verso la finestra per paura che si sia svegliata. Ma ora riesci a vedere il suo viso: dorme, angelica, innocente. E – lo so che lo pensi – bella.

Ti sorprendi ad accarezzare con gli occhi ogni cosa di lei, dall'onda dei capelli, alle ciglia scure e lunghe, alla mano adagiata sul cuscino accanto al volto.

Devo ammetterlo, dal tuo primo incontro con Wendy, inizio a non riconoscerti più. Ragazzo mio, sei messo male. Hai sfidato le più oscure e potenti creature dell'universo, e non riesci a toglierti dalla testa una stupida ragazzina, ma nemmeno hai il coraggio di svegliarla quando hai voglia di vederla.

Anche stavolta starai semplicemente lì vicino al suo letto, a guardarla dormire? Probabilmente te ne andrai da quella stanza poco prima dell'alba, cercando di scrollarti di dosso il tempo passato in questo mondo – perché qui scorre, qui tutto cambia e va avanti, e dopo poche ore ti senti già un po' più vecchio. Solo a Neverland puoi sentirti sempre bambino nonostante tu abbia centinaia di anni. Solo lì sei troppo giovane per innamorarti.

Così te ne andrai ancora una volta da Londra e dalla casa dei Darling, con l'amarezza di dover accettare di nuovo la sconfitta contro te stesso: dovrai ammettere che persino questo maligno e demoniaco Peter Pan che tutti temono, ha un cuore. Ma non lo dirai mai a nessuno, perché Peter Pan non può avere debolezze. Berresti una dose concentrata di Sognombra piuttosto che ridurti allo sguardo pietoso che aveva Tremotino quando hai minacciato di portargli via suo figlio, o dover rinunciare alla tua vita come ha fatto lo stesso Baelfire per salvare Michael e John da me.

La osservi mentre dorme, e ti chiedi come sia possibile che qualcosa nell'universo sia più forte di te. Non qualcuno poi, ma qualcosa. Un'entità indefinita, senza corpo, volontà, né ragion d'essere, invisibile, tanto che giureresti che non esista. Se solo non la sentissi colpirti così pesantemente, ogni volta che il tuo cuore pompa sangue dentro di te...

Ti chiedi perché questa cosa non ti lasci in pace, perché debba venire a disturbare proprio te e farti vivere tutto il resto come una sofferenza. Senti la pesantezza di ogni istante lontano da Wendy e questo ti distrae.

Ti ho lasciato fare, non ho detto nulla nemmeno una delle innumerevoli volte che sei venuto qui. Ma adesso basta giocare. Non lasciarti corrompere da questo demone, questo amore. Peter. Non farlo. Non ora, non quando hai quasi vinto. Hai atteso centinaia di anni, adesso devi solo aspettare che Baelfire diventi grande. Meno di una vita umana, ti rendi conto di quanto ci siamo vicini?

Vattene, Peter. Vieni via, smettila di perdere tempo in questa casa. Nessuno ti conosce meglio di me, io so che puoi farcela. Puoi essere più forte anche di questo.

E tu allora deglutisci a forza, per poi voltarti e tornare alla finestra, e io sono sul punto di cantare vittoria, e...

“Di solito te ne vai solo se apro gli occhi”

Maledizione.






















Sentite, scusate se vi siete dovuti sorbire il mio sproloquio senza un particolare senso, ma io avevo davvero davvero davvero bisogno di scrivere qualcosa su Peter Pan. Mi stavano esplodendo le parole nella testa, sono settimane che vedo le sue scene con la saliva che ormai ha allagato il mio salotto. Lo amo, non c'è niente da fare, lo amo e basta.

Non riesco a resistere al concetto di amore come debolezza anche dei più freddi e spietati, per questo ho usato Wendy. Non mi va giù che lei sia bellissima e dolcissima, lui bellissimo e fighissimo e che non si sia ancora vista nessuna scena tra loro. Cioè, non si sa neanche che diavolo sia successo quando lei è stata portata a Neverland! E dire che nella storia originale loro due.......... Bbbbah, cosa mai avranno nella testa Kitsis&Horowitz non lo so proprio U_____U

Bene, ora rischio che lo spazio per l'autrice sia più lungo del testo stesso, quindi mi limito a pregarvi di dirmi cosa pensate di questo piccolo sfogo del mio amore per Peter e... alla prossima, Oncers!


V

  
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