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Autore: Khaleesi    22/10/2013    3 recensioni
Un viaggio attraverso i sette anni a Hogwarts di Rose tra gioie, dispiaceri, amicizie, delusioni e ... Scorpius Malfoy.
(vi è presente tutta la nuova generazione eccezion fatta per Victoire e Teddy).
Rivisitazione della mia storia 'Rose e Scorpius' pubblicata taaanto tempo fa', ma in questa ci saranno più personaggi e una tecnica di racconto più 'complessa'
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'New Generation'
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Capitolo quattordici - Indifferenza e fidanzamenti.


 
«Ehi Vic, hai un attimo?»
«Scusa Scorpius, ora proprio no. Devo incontrarmi con Rose e … vabbè, lo sai.»
«Ah, si certo. Vabbè ciao.»
Scorpius Malfoy rimase lì impalato nella sala comune di Serpeverde cercando di chiamare alla memoria l’ultima volta che aveva avuto una vera e propria conversazione con la sua migliore amica Victoria Evans da quando avevano iniziato il nuovo anno scolastico. Nemmeno una.
Per quanto ne sapesse lei aveva accettato di buon grado la scusa che le aveva dato per non essere andato al funerale della madre di lei; le aveva infatti spiegato che sua madre gli aveva categoricamente proibito di andarci. Ai suoi genitori non piaceva frequentare gente che non fosse famosa per la loro filantropia. Cercavano sempre di essere circondati da bella gente per far dimenticare agli altri tutto il marcio che le loro famiglie avevano fatto tempo prima. Draco Malfoy e Astoria Greengrass sarebbero rimasti, sempre e comunque, due persone per cui l’apparenza era più importante della consistenza.
Scorpius era quindi convinto nel pensare che l’unico motivo per cui Vicky non avesse cercato, neanche una volta, di avere una conversazione con lui era perché preferiva la compagnia di altri.
Altri tipo Rose Weasley e il suo nuovo ragazzo Zaki Krum.
Quando Scorpius era venuto a conoscenza della novità sulla vita sentimentale della ragazza era rimasto senza parole per diversi giorni.
«Krum? Un Krum! Tanto valeva che Merlino in persona le dichiarasse il suo amore per lei! Come si fa a battere un KRUM?! Come si può anche solo pensare di gareggiare con un Krum?!»
Erano state queste le parole che avevano rotto il suo melodrammatico mutismo.
Dall’anno precedente Scorpius faceva coppia fissa con la cugina di Rose, Lily Potter. Ed ora non solo Rose non rivolgeva più la parola a Lily ma aveva addirittura innescato una litigata tra tutti i cugini ‘Weasley’ contro i cugini ‘Potter’ che vantavano fino ad all’ora avevano vantato l’appellativo di ‘famiglia modello’.
«Che diavolo stai facendo?»
Parlando delle corna arriva il diavolo, hanno proprio ragione quei babbani! Pensò Scorpius mentre salutava con la mano suo fratello Damon. Damon era probabilmente l’unico membro della sua famiglia che non detestava, né il fratello detestava lui cosa che era alquanto sorprendente.
«Eh, niente. Aspetto Lily a dire il vero» gli rispose controllando il suo orologio da polso, quella ragazzina arrivava sempre in ritardo.
«Ah.» sbottò Damon cercando di fare l’indifferente.
«Quella sarebbe la tua faccia da poker? Credimi fratello mio che ora ho capito come abbiano fatto i nostri parenti a ripulirti quest’estate mentre giocavi a carte.»
Scorpius sapeva benissimo che Damon aveva una cotta per Lily, ma nonostante tutto lui non si era mai dichiarato. Lo aveva capito per come la guardava, c’era sofferenza nei suoi occhi quando la vedeva insieme a lui.
«Sei un coglione.» gli disse Damon facendogli il dito medio e uscendo dai sotterranei più velocemente possibile. Fece in tempo a fare qualche passo in più che una ragazza gli sbattè contro. «Ahia, oh … ehm, tutto bene?» chiese cercando lo sguardo di quella che si rivelò essere Lily.
La ragazza fece cadere la sua copia di ‘Mandragola – Istruzioni per l’uso’ e si portò entrambe le mani alla testa iniziando a saltellare sul posto. Damon riuscì a malapena a trattenere un sorriso mentre pensava che suo fratello gli ripeteva sempre «Damonuccio se tutti fossero come te per avere una ragazza questa ti dovrebbe cadere tra le braccia con un libretto d’istruzioni».
«Uh, si si certo. – mormorò la ragazza diventando paonazza – se continuo a saltellare il dolore scompare» lo disse con semplicità, come se avesse detto ‘oggi piove’ o ‘il mare è blu’. Pochi secondi dopo smise di muoversi e cercò di ricacciare indietro le lacrime che stavano facendo capolino nei suoi occhi.
«Ah, ti sta uscendo un bernoccolo. Mi dispiace … ho la testa piuttosto dura»
Lily fece una risata, più per cortesia che per divertimento, il dolore era davvero lancinante. Ma cos’aveva Damon nella zucca, lingotti d’oro? Barcollò leggermente in avanti prima che il ragazzo la prendesse per la vita.
Quant’è carina, pensò Damon.
«Come?» chiese Lily.
«Cosa?»
«Che hai detto, scusa? Hai detto che sono carina?»
Damon balbettò un qualche tipo di risposta assolutamente incomprensibile, non si era nemmeno accorto di aver reso parole i suoi pensieri!
E così, preso dal panico, la baciò.
 
 
Giorni dopo.
«Ehi Lily, ti senti bene?» chiese Scorpius alla ragazza che si teneva al suo braccio. Era incredibilmente taciturna, lei che se non diceva mille parole al secondo pensava di aver sprecato la giornata! Era da diversi giorni, ora che ci pensava attentamente, che era diventata così silenziosa.
Escluse categoricamente un intervento divino.
«Eh? – chiese Lily confusa, sbattendo un paio di volte gli occhi riuscendo a focalizzare con chi e dove si trovava – dicevi?»
«Ti ho chiesto se stai bene … ma penso di essermi dato la riposta da solo. C’è qualcosa che non va?» Scorpius si fermò nel bel mezzo del corridoi, cosa che fece parecchio innervosire qualche studente dietro di lui perché si levarono insulti di dubbio gusto su chi fosse sua madre e su cosa le piacesse fare con un goblin.
«Venti punti in meno alla tua casata, piccolo moccioso» ululò soddisfatto Scorpius additando la spilla da prefetto che gli luccicava sulla divisa, fece una faccia soddisfatta e poi ritorno alla piccola Lily che stava iniziando a parlare.
«Bhè, ecco … in verità che una cosa che dovrei dirti …»
«Su, avanti sputa il boccino» la incoraggiò lui.
«Ti lascio. Sto con tuo fratello Damon» buttò fuori lei tutto d’un fiato.
«Bhè era ora! – esclamò lui battendogli amichevolmente una pacca sulla spalla – sai, a dirti la verità te lo volevo dire io. Volevo interrompere il nostro finto - rapporto perché come avrai notato io non ho catturato neanche un po’ di attenzione di Rose … anzi lei si è addirittura trovata un altro ragazzo. Sono contento che il nostro accordo sia funzionato almeno per te, finalmente Damon si è fatto avanti! »
Continuarono a camminare un bel po’ finché non arrivarono su una panchina del giardino interno dove presero posto, Lily aveva iniziato a spiegare a Scorpius come Damon si era fatto avanti e come lei gli aveva spiegato che la relazione tra di loro era tutta una messa in scena che avrebbe dovuto giovare a entrambi.
«Purtroppo così non è stato» ammise Scorpius sconsolato. Esattamente dall’altro lato del giardino passeggiavano un ragazzo e una ragazza che con una stretta forte allo stomaco lui riconobbe. Erano Rose e Zaki, mano nella mano. Lui e stava scostando i capelli rossi dal viso con una lentezza che fece montare la bile in gola a Scorpius, tutto quello che voleva fare in quel momento era alzarsi ed andare a spaccare pezzo dopo pezzo quel visto che era così diverso dal suo.
Zaki era muscoloso, atletico, con capelli ricci castani e gli occhi marrone scuro. Lui, Scorpius, era dinoccolato, tutt’altro che sportivo, capelli lisci e biondi e gli occhi color del ghiaccio. Tante ragazze gli correvano dietro e lo ritenevano uno dei più belli della scuola, ma a lui non interessava quello che loro avevano da dire.
«Senti fammi un favore – disse poi a Lily con un sorriso – la prossima volta che ti dico di avere un piano geniale per far innamorare tua cugina di me sei pregata di Schiantarmi»

 
   
 
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