Heart Of Courage
Ci fu un
tempo in cui un Saint di Atena mi condannò al sonno eterno;
ma non tutte le cose sono fatte per durare, e non si può
sconfiggere né uccidere un Dio. Perché io sono un
Dio.
Sono tornato dalla mia prigionia, ed adesso mi prenderò la
mia vendetta.
Sarò di nuovo spettatore del mio siparietto, dietro le
quinte di una nuova guerra. Sarò io a manovrare le mie
marionette.
Preparati Saint dei Gemelli, verrò a reclamare la tua
caduta, perché il mio nome è...
anzi, io sono:
Yoma di Mephistopheles.
Capitolo 1
Tempio di Atena.
1.9XX.
Shion, Grande Sacerdote, sedeva al suo scranno come al solito, forse
troppo inquieto, guardando il cielo al di fuori della grande vetrata
che dava sulle Case dei Gold Saint, momentaneamente prive di un fisso
guardiano.
Abitate solamente dai servitori, in attesa di un uomo dal cuore fedele
che le possa difendere, esse si mostravano silenziose e buie.
Soltanto la Casa dell'Ariete, propria al nobile Shion, quella del
Sagittario e dei Gemelli, erano prossime all'abitazione.
I due prossimi Saint, spiccavano tra i cadetti più forti e
solo uno di loro poteva vestire le nobili vestigia d'oro, tramandate da
generazioni e vestite dai più nobili e forti Saint fra le
schiere della Dea Atena.
Aiolos, Saga e Kanon però, erano solo dei bambini che si
sottoponevano a stremanti e durissimi allenamenti. I loro maestri li
addestravano nell'arena del Tempio, dove i migliori guerrieri si erano
sempre contraddistinti avvalendosi del nome di Saint, sia di ranghi
superiori come i Gold, sia di quelli inferiori come Sylver e Bronze.
Solo una bambina, orfana a quanto sapeva, osservava quei durissimi
allenamenti senza minimamente smuoversi o terrorizzarsi, infrangendo le
regole del Tempio. A nessuno era dato spiare gli allenamenti dei
compagni se non sotto il consenso del Sacerdote.
Adorava passare le sue giornate all'ombra degli altri, seguendo i
cadetti nei loro insegnamenti e seguendo anch'essa, per quanto poteva
da sola essendo ancora una bambina, cercando di imparare.
Non era una Saint, o meglio non un'aspirante, né una
Sacerdotessa.
<< Può diventare molto di più.
>>
Gli occhi del Sacerdote, nonostante la lucente maschera che glieli
nascondeva, divennero penetranti e guardò il sottoposto,
colui che, privo di una stella guida e quindi di un Cloth, seguiva e
consigliava il Sacerdote. Si occupava di radunare i Saint, di spargere
informazioni e raccoglierle per lui. Per tutto il resto, c'erano i
Saint, in attesa dell'ascesa di Atena, della prossima resurrezione
della Dea in un corpo mortale.
Aveva vissuto quegli anni nella speranza di poter rivedere colei a cui
doveva la vita; colei che lo aveva fatto diventare quello che era. Era
grazie alla vecchia Atena, Sasha in quell'epoca passata, se sedeva
devoto sul quel trono dorato, indossando le sacre tuniche sacerdotali
che erano appartenuti al fratello gemello del suo vecchio maestro
Hakurei dell'Altare: Sage del Cancro.
Sentiva ancora una punta di nostalgia a ripensare ai due anziani Saint
che avevano difeso quel Tempio con tutte le loro forze. Al suo maestro,
quale doveva la sua nomina a Saint dell'Ariete, grazie agli allenamenti
nello Jamir, e grazie a lui, che lo aveva “salvato”
dalla sua solitaria posizione.
Ripensava alla generazione passata di Saint; quanti ne aveva visti
morire al tempo della Guerra Sacra, più di 200 anni prima.
Quanti eroi e compagni caduti per far fronte alla minaccia di Ade,
eppure, a distanza di anni, credeva ancora nel futuro del Tempio ed in
quei bambini che, nel prossimo futuro, avrebbero difeso il Tempio come
un tempo fece lui insieme al suo vecchio amico Dohko.
Già, proprio lui, che aveva
“abbandonato” la sua posizione di Gold Saint e si
era esiliato sul monte Lu per vegliare sulle 108 stelle demoniache
quali erano gli Spectre di Ade, prossimi al risveglio.
La Guerra Santa sarebbe stata imminente, forse a distanza di qualche
anno, e si dovevano far trovare pronti.
Anche
questa volta, miei cari Saint, non lascerò che si manifesti
senza..un piccolo aiuto.
Una risata
gli risuonò nella mente, ma tentò di scacciare il
pensiero. Lui era il Pope Shion, la massima autorità, e non
poteva vacillare. Se vacillava lui, sarebbe caduto tutto il Tempio, e
non poteva permetterlo.
Si destò dai suoi pensieri e notò come il suo
servitore fosse ancora inginocchiato di fronte a lui, con il capo chino
e l'espressione devota che il suo viso manifestava, incentrata sul
pavimento di pietra bianca della sala del trono.
Il sorriso di Shion si fece spazio fra le rughe lievi del suo viso.
Oramai non era più il giovane diciottenne che
combatté la guerra, oramai era un uomo con il peso delle
responsabilità sulle spalle, ma andava avanti senza
tentennare per un solo istante.
Si tolse la maschera e lasciò che l'uomo lo
guardò in volto, mostrando un sorriso sincero e motivato.
<< Non vi seguo, nobile Shion, a quella bambina non
è concesso spiare gli allenamenti dei Cadetti. L'abbiamo
ripresa più volte ma continua.. >>
Non finì la frase che il Pope lo interruppe alzando una mano
verso di lui in segno di tregua dai suoi discorsi.
<< Vaneggi, mio caro. >>
Continuò a sorridere. << Quella bambina
è destinata a grandi imprese. Il suo Cosmo ancora non si
è manifestato, ma non è dalle stelle che
potrà trarre la sua forza. Il suo destino è
tramandato nelle ere, e solo un cuore puro e devoto, se affiancato ad
un corpo abile ed allenato ed ad una mente libera e fedele,
potrà diventare ciò per cui è nata.
>> Concluse alzando gli occhi sul soffitto, dove i segni
persistenti del tempo e delle guerre continuavano a spiccare sul marmo
bianco.
<< Continuo a non capire. >>
<< Capirai. Col tempo. >> Sorrise ancora
amorevolmente Shion, congedando il sottoposto.
Ci
fu un tempo dove, le vicende, non andarono come previsto.
Fine primo capitolo
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Colei che inventa:
Salve
:3 Sono tornata con questa “follia” xD
l'ispirazione è giunta finendo di leggere il Lost Canvas *-*
Come potete notare, il nemico sarà Yoma di Mephistopheles, o
Mefistole se preferite. Ho adorato questo personaggio, e dire che lo
ripudiavo fin dal profondo xD Poi, piano piano ho continuato a leggere
e..mi ci sono, come dire, affezionata. E tac, è giunta
l'ispirazione come ho già detto hehe
Ho fatto si che non fosse morto ma solo prigioniero del sonno, visto
che, come dice nel manga, lui è l'impersonificazione del Dio
Kairos, fratello di Chronos. Gli Dei non possono morire.
Bene, mi sono detta: e se si ridestasse? Se cercasse vendetta o solo,
visto il suo carattere, divertimento come era solito fare? Cosa avrebbe
potuto combinare questa volta? Bene, le risposte le troverete in questa
storia.
Per quanto riguarda la bambina, in questo capitolo di prologo sono
stata ben muta, ma prometto che dal prossimo iniziamo con la vera
storia!
Il titolo l'ho ripreso dal brano musicale: "Heart Of Courage" dei Two
Steps From Hell, che adoro *-* e me lo immagino come colonna sonora
della storia.
In quanto alle parti in prima persona, sono tutte di Yoma. Lui
è l'antagonista principale, nonostante vedremo che fino
all'ultimo starà in disparte come il suo solito, ma
continuerà a parlare in prima persona attraverso i
personaggi, un po' come in questo primo capitolo. L'ho voluta rendere
una storia un po' più "adulta" rispetto a quelle che scrivo
di solito; una specie di sfida contro me stessa e spero di riuscire nel
mio intento ^^
Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno, seguiranno
o recensiranno la storia ^^
Al prossimo capitolo!