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Autore: purple eyes    23/10/2013    24 recensioni
Non riesco a credere in quello che mi è successo in meno di un mese. Sono senza un padre, mi sono innamorata di un ragazzo che non ricambia i miei sentimenti e che tra l’altro è lo stesso ragazzo di cui è innamorata la mia migliore amica. Mia madre ha un compagno mafioso e violento che farebbe di tutto pur di arrivare ai suoi scopi. Sono vittima di bullismo... La mia vita fa schifo!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 1

A asshole boy...

Ed ecco come al solito sono nel parco, il mio posto preferito, ad ascoltare musica. Sono da sola, anzi no, c’è il mio mp3 a tenermi compagnia. Ah la musica… Cos’è per me la musica? Non saprei esattamente dire cos’è la musica per me, ma una cosa è certa, senza la musica io non potrei vivere, è essenziale per me.

La musica, mi rappresenta, mi conforta, si prende cura di me, ma allo stesso tempo può distruggere con note cariche di emozioni forti e tristi Mi fa provare emozioni forti e mi fa entrare in un mondo tutto mio, solo lì i miei sogni si avverano. Una volta, lessi persino una frase su internet che mi rimase impressa nella mente: la musica è la colonna sonora della vita. E condivido pienamente il pensiero. La musica è vita, passione, rabbia, pensiero… Ok basta, ora sto diventando troppo sdolcinata, ma è quello che penso, quando si tratta della musica non posso fare a meno di dire queste cose… Solo la musica riesce a farmi dire queste cose… I miei pensieri vengo interrotti dal mio cellulare che vibra, è la mia migliore amica Alex, tolgo le cuffiette e rispondo.                                                                                                     
“Ehy Alex dimmi tutto.”                                                                                                        
“Jes non sai cosa è successo, devo dirti una cosa importante, vieni a casa mia ora!” Risponde tutta agitata.                                                                      “Ok Alex ora mi stai preoccupando, è successo qualcosa di grave?” Rispondo in tono preoccupato.                                                                                    “No, no anzi, vieni che ti racconto tutto. Ti aspetto!”                                        
“Ok, ok arrivo.” Riattacca senza neanche salutarmi, ormai fa sempre così. Sbuffando, mi alzo dalla panchina, mi rimetto le cuffie e mi avvio a casa di Alex. Per tutto il tragitto non faccio altro che chiedermi cosa avrà da dirmi Alex di così importante.

Deve essere una cosa bella a quanto ho capito, ma non riesco proprio ad immaginare cosa possa essere. Che abbia vinto i biglietti per andare al concerto del suo cantante preferito? Ha vinto due biglietti per le Hawaii e vuole portarci anche me? Magari… Ha vinto alla lotteria ed è diventata miliardaria? Un momento… Alex non è mai stata fortunata nella vita purtroppo e non ha mai giocato alla lotteria, quindi escludiamo questa opzione. Mhà non ho proprio idea di che cosa debba dirmi.

Senza accorgermene con questi pensieri, arrivo di fronte casa di Alex, mi tolgo le cuffiette, suono il campanello e aspetto che mi apra. Non passano neanche cinque secondi che Alex apre la porta di scatto con un sorriso a trentadue denti, facendomi spaventare. “Sei tu!” Dice con un sorriso alla Demi Lovato. “No, sono Babbo Natale, travestito da adolescente, ma ho dimenticato il sacco e le renne al Polo Nord.” Dico ironicamente. Come al solito, non presta attenzione a quello che dico, così mi abbraccia e comincia a saltellare. “Ah Jes, Jes, Jes!” Mi dice sorridendo e continuando a saltellarmi intorno.

Ma che cazzo le è preso? Sembra una pazza sclerotica! “Alex smettila! Sembri la palla del cane di mio cugino. Mi stai facendo saltare anche le palle degli occhi!” Dico afferrandola per le spalle, facendola fermare. “Ti devo raccontare una cosa!” Dice continuando a saltare. “E questo l’avevo capito.” Dico con fare ovvio. “Vieni dentro!”

Mi prende per un braccio e mi trascina su per le scale, mi porta in camera sua, chiude la porta e ci sediamo sul letto. “Allora ti ricordi? Ieri è stato il matrimonio della figlia dell’amica di mia mamma no?” Inizia lei. Annuisco socchiudendo gli occhi, cercando di capire la parentela.

“Quel matrimonio dove hai mangiato cibo avariato e hai vomitato per tre giorni anche l’anima. Certo, che me lo ricordo, non ci siamo viste per tre giorni e non mi hai più raccontato nulla.” Dico dispiaciuta. “Già era tutto a base cinese e sai che io odio il cinese.”

Dice facendo una smorfia. Ridacchiamo leggermente, ma poi le faccio cenno di continuare a raccontare, non capendo però cosa centra il matrimonio. “Ho conosciuto un ragazzo stupendo! Abbiamo ballato per tutto il matrimonio, lui mi baciava sempre la guancia, mi ha detto che sono bella e che vorrebbe al suo fianco una ragazza come me, è stato dolcissimo tu non puoi immaginare!” Dice lei con gli occhi che le brillano. Io sgrano gli occhi e sorrido.

“Wow Alex sono contenta per te, non ti ho mai vista così, però una cosa è strana di questo ragazzo.” Dico sospettosa. “Che cosa?” Dice lei spegnendo il sorriso. “Bhè secondo me si è preso troppa confidenza non credi? Già dal primo giorno a darti baci sulla guancia, a dirti che sei bella, è un po’ strano non credi?”                                                                                                                          

“Oh ma dai Jes, non essere antica! Sono tutti così i ragazzi e poi non mi ha chiesto mica di sposarlo, mi ha dato solo dei baci sulla guancia, non in bocca!” Dice lei giocando con i pollici E’ proprio cotta la ragazza! Non vuole vedere la realtà.
“Io non sono antica! Vorrei soltanto che non fosse un puttaniere e che non ti faccia soffrire ok?” Le dico sorridendole dolcemente. “Grazie.” Dice ricambiando il sorriso. “Il problema qui, è un altro!” Dice lei facendo scomparire di nuovo quel sorriso dal volto e sospirando.

Ogni volta che Alex, racconta una cosa, mi fa innervosire, non arriva mai dritta al punto, ci mette milioni di suspance, prima di arrivare alla conclusione. “Quale sarebbe il problema?” Le dico curiosa e preoccupata allo stesso tempo, facendole cenno di continuare.

“Bhè ho sentito dire che lui è canadese, non è di Los Angeles ed è partito subito dopo il matrimonio.” Dice con gli occhi quasi lucidi.
“Oh mi dispiace!” Dico dispiaciuta, non sapendo che dire. Si, non sono molto brava con le parole.

Cala un silenzio fastidioso, che viene interrotto dalla suoneria del mio cellulare che squilla sulle note di Troublemaker. Rispondo, è mia mamma. “Mà, che succede?” Dico sbuffando. “Tesoro devi venire subito a casa, devo farti conoscere una persona.” La sua felicità si sente attraverso il telefono.

“Adesso?” Dico sbuffando per la seconda volta. Se avessi avuto un palloncino in bocca, in questo momento lo avrei gonfiato. “Si dai è importante devo dirti una cosa!” Ma che hanno tutti oggi? Devono tutti dirmi una cosa? Devono tutti confessarsi con me? Sono diventata un prete? Io non confesso nessuno, cazzo! “Si arrivo, sono da Alex. Il tempo di arrivare.” Chiudo la chiamata senza nemmeno salutarla. “Devo andare.” Dico ad Alex.

“Ok, tranquilla, vai ci sentiamo dopo, nessun problema.” Dice sorridendo per far intendere che va tutto bene. Le do un bacio sulla guancia, la saluto con la mano ed esco da casa sua, per dirigermi a casa mia. Per fortuna la strada non è molta, Alex abita a circa due isolati da casa mia, quindi arrivo in un attimo.

Suono e mi si apre subito la porta, salgo le scale e mi dirigo in cucina, dove trovo mamma seduta con un uomo intenta a parlare. “Emh, buon giorno.” Dico squadrando l’uomo da capo a piedi.

“Oh Jes, sei venuta subito per fortuna.” Dice mamma sorridendo a trentadue denti. L’uomo si alza e affianca mia madre che era già in piedi. “Lui è Tom, il mio compagno.” A quelle parole il mio cuore perde un battito. No, non può essere, è questo l’uomo con cui esce mia madre? Mi aveva detto che stava uscendo con qualcuno, ma non pensavo stesse uscendo nel senso di frequentare, pensavo fossero solo amici…

Si è vero, sono passati quattro anni da quando papà è morto, ma non immaginavo che mia madre si mettesse proprio con lui. Cos’ha questo qui di speciale? A me fa solo paura.

E’ molto robusto, ha le braccia ricoperte completamente da tatuaggi, tanto da non far vedere neanche il colore della pelle, è alto quattro metri, ok adesso sto esagerando, ma è comunque molto alto, ha dei muscoli quasi come quelli di Jon Ceena, un piercing sull’occhio destro e per finire è persino pelato. Sembra un lottatore di Wrestriling.

“Oh tu devi essere Jessica! Piacere! Io sono Tom, tua madre mi ha parlato molto di te, complimenti sei molto bella.” Dice con un sorriso che a me sembra malizioso, ma forse sono io che sono paranoica. Mi porge la mano e io la guardo per qualche secondo indecisa sul da farsi, ma dopo cinque secondi la stringo.

“Piacere.” Dico con voce flebile, accennando un sorriso falsissimo. Si crea un silenzio imbarazzante. “Bhè ragazzi perché non ci mettiamo a tavola? Ho preparato il tuo piatto preferito!” Dice rivolgendosi a Tom. “Oh grazie tesoro!” Tesoro? Oh mio Dio. Questa sarà una lunga, lunga giornata!

Ci mettiamo a tavola e cominciamo a mangiare. Parlano solo loro due, io non riesco ad aprire un discorso. Finito di mangiare, aiuto mamma a lavare i piatti e dopo aver finito, vado in camera mia per stendermi sul letto.

Inizio a pensare al mio papà, mi manca terribilmente. Perché se né andato proprio lui? Lui che era buono come il pane! Era il papà migliore del mondo! Perché? A volte la vita è ingiusta, ti porta via le persone più importanti. Ma si dice che siano sempre gli angeli ad andare in cielo giusto? Ad interrompere un’altra volta i miei pensieri è il mio telefono. Rispondo senza nemmeno guardare chi è. “Pronto?” Dico annoiata.

“Jes, non sai, tu non sai. Sono così felice!” La voce di Alex mi entra fastidiosa nelle orecchie. “Alex per una volta potresti raccontarmi tutto senza farmi prendere un infarto o un attacco d’ansia, stai calma, dimmi, cosa succede?!” Dico sbuffando. Non mi ascolta mai… Ma quando la finirà con tutti questi suspance? A me fanno venire i nervi. “Il ragazzo, Los Angeles, qui.” Dice gridando contenta.

Come al solito, quando è felice, parla come un’analfabeta rincoglionita. “Non ho capito niente spiegati!” Dico sbuffando. “Il ragazzo verrà qui! Si trasferirà a Los Angeles, per raggiungere suo padre, sai ho scoperto che lui è vissuto a Stratford, poi i genitori hanno divorziato, a quanto ho capito, e lui è rimasto col padre a Los Angeles!”

Oh adesso ho capito! “Ah ecco. Ma lui che ci faceva a Stratford?” Domando. “Bhè ovviamente era andato a trovare sua madre!” Dice con tono ovvio. Giusto che stupida, avrei dovuto capirlo. “Sono così felice Jes!” Dice emozionata sicuramente all’idea di rivederlo di nuovo. Secondo me è innamorata. Ma va? Hai fatto la scoperta dell’acqua calda Jes? Smettila vocina interiore di ricordarmi che sono un’idiota. Lo so già.

“Sono contenta per te Alex.” Dico non mostrando il mio entusiasmo. Lei se né accorge. “Ehi Jes, tutto bene?” Mi chiede. “Emh, no…”                              “Che succede?” Chiede lei in tono preoccupato. Faccio un sospiro.

“Ti ricordi quando mia madre mi ha chiamato per dirmi di tornare a casa, perché aveva una cosa importante da dirmi?” Dico tutto d’un fiato. “Mmh… Si.” Risponde lei aspettando che continui. Prendo un bel respiro. “Mia madre ha un nuovo compagno.” Dico sospirando. “Davvero?  E una cosa bellissima Jes!” Dice contenta per me.

“Bellissima?! Bellissima un cazzo Alex! No! Porca trota e papà?! Dove lo mettiamo eh?!” Dico innervosita. “Ma dai non prenderla così male! So che non vuoi che lui sostituisca tuo padre, ma cerca di capire tua madre. Sono passati cinque anni da quando è morto tuo padre Jes! E’ normale che lei voglia rifarsi una vita. Tua madre è giovane, è una bella donna, ha ancora tutta la vita davanti, non può stare sempre sola. E poi magari è bravo che ne sai! Devi conoscerlo prima!” Sospiro sapendo che in fondo ha ragione. Ok, non solo in fondo, ha ragione e basta.

“Si, lo so che dovrei conoscerlo, ma io voglio mio padre Alex, non voglio al fianco di mia madre una persona che non sia lui, comprendimi! E poi questo qui non mi piace per niente sembra un lottatore di Wrestriling!” Lei scoppia a ridere.

“Mio Dio come sei paranoica! Sono sicura che è una brava persona altrimenti non l’avrebbe scelto tua madre non credi?! Prova a dargli una possibilità. Non dico che devi chiamarlo papà, ma almeno prova ad andare d’accordo.” Sospiro. Alex ha ragione. L’ho già detto? Si l’ho già detto.

“Si, hai ragione! Adesso vado a fare un giro ci sentiamo dopo ok?”                                                                                                                                        “Ok a dopo Jes!” Chiudo la chiamata, prendo il mio Mp3 e mi dirigo al parco.


*******

Durante il tragitto ascolto Give your heart a break di Demi Lovato. Adoro tutto di quella canzone, le parole, la melodia, la voce di quella straordinaria donna. Mentre faccio un commento mentale della canzone, qualcosa mi viene addosso, o meglio qualcuno, facendomi cadere per terra insieme al mio Mp3. Mi tolgo incazzata le cuffie.

“Insomma! Vuoi stare più attento!?” Sbotto innervosita, raccogliendo l’Mp3, alzandomi da terra. Alzo lo sguardo e trovo un ragazzo stupendo. Capelli raccolti in una cresta biondo scuro, occhi color caramello, dei piccoli nei sulla faccia, nasino all’insù, labbra carnose a forma di cuore, addominali scolpiti, ma non troppo, abbastanza alto.

Indossa una canotta bianca che lascia intravedere i numerosi tatuaggi sul braccio sinistro. Pantaloni a cavallo basso neri e per finire delle supra. Wow, ma è perfetto, non sono riuscita a trovargli alcun difetto. Sembra Peter Pan! Lui mi guarda inarcando un sopracciglio. “Sei tu che non guardi dove vai! Chissà a cosa stavi pensando!” Lo guardo in cagnesco.

“Senti bello, sei tu che mi sei venuto addosso correndo, quindi smettila di rompere le palle!” Faccio per andarmene, ma lui mi prende per un polso. “Aspetta! Sai di essere molto carina?! Anzi mi correggo, sei bellissima! Perché non ce ne andiamo da qualche parte a divertirci io e te, da soli, mh?” Dice con sguardo malizioso.

Faccio una smorfia disgustata e alzo il sopracciglio destro. Ma che ha questo, mi conosce da neanche due minuti e già mi dice che sono bellissima?! Io poi bellissima? Ma che si è fumato? Mi sta solo prendendo in giro. Deve essere un puttaniere di prima categoria, vuole solo una cosa da me e devo stargli alla larga. “Scusami?! Mi conosci da neanche due minuti, non sai il mio nome e già vuoi scopare con me?” Lui si passa un dito sul mento.

“Umh, perspicace la ragazza! Ma a me non interessa il tuo nome, interessa qualcos’altro…” Si avvicina alle mie labbra e sta per darmi un bacio. Ma questo è fuori?! Prima che le sue labbra possano toccare le mie, gli tiro un calcio lì, dove non batte il sole e comincio a correre. Lo sento imprecare in aramaico. “Stronza! Me la pagherai!” Urla contro di me. Mi giro e gli faccio un sorriso compiaciuto, con l’aggiunta di una linguaccia. Poi me ne vado soddisfatta di avergli dato una lezione. Gli sta bene, non si trattano come oggetti le ragazze! 

 


* Spazio autrice *
Ciao ragazze, questa è la prima fanfiction che scrivo e che pubblico, spero vi piaccia e per favore mi lascereste qualche recensioncina??? *o* (occhi dolci)

  
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