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Autore: K u k k i    23/10/2013    1 recensioni
[fede e ali sotto un unico account] [raccolta di otto flash-fic] [scritta per il compleanno di vì] [crossover]
01:: Dopo la lezione, se Kinako fosse rimasta qualche minuto in più invece che andare a giocare fuori con la neve, avrebbe visto Tsurugi Kyousuke che con aria scocciata, mangiava il suo cioccolatino.
02:: Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi quando Kinako alzò per un attimo gli occhi arrossì di colpo.
03:: Ma infondo sperava che la tazza ci avesse visto giusto.
04:: Arrivata in cima alle scale si accorse che Kyousuke Tsurugi, il suo compagno di banco d’incantesimi era da una parte intento a ripassare la lezione per quel giorno.
05:: Tsurugi imprecò a bassa voce, quando l'ennesima goccia di inchiostro macchiò il foglio.
06:: Cuori rossi erano appiccicati ovunque e nell’aria scoppiavano coriandoli lucenti sopra i clienti del locale che, -incredibile a dirsi- erano ancora più stucchevoli delle decorazioni del negozio.
07:: Tsurugi la guardò: un sorriso splendido lo accecò.
08:: Eppure, il loro rapporto traboccava di magia.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Yamana, Fey Rune, Hakuryuu, Kinako Nanobana, Tsurugi Kyousuke
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                      There's a little magic between us


{first year}

«Che…che bello!»
Kinako Nanobana spalancò gli occhi, guardando il soffitto della sala grande tutto addobbato per natale.

Dei grossi alberi verdi ornavano la sala e lucenti ghirlande pendevano dal cielo.
La piccola Nanobana si infilò in bocca una manciata di cioccolatini, presi dal tavolo della colazione. Poggiò il libro che stava leggendo sulle ginocchia e sorrise ad Akane Yamana, che era seduta davanti a lei.
La corvonero prese un’altra manciata di cioccolatini e ridacchiò, con la bocca piena.
Akane la guardò sconsolata, sorridendo.
«Kinako-chan, dovresti smetterla. Ti fanno male alla pancia.»
La ragazzina ingoiò i cioccolatini e fece un grosso sorriso di cioccolato alla sua amica. Lei e Akane si erano intese fin da subito, appena arrivate ad Hogwarts. Il cappello le aveva smistate entrambe a corvonero e in quei quattro mesi da quando era iniziata la scuola, le due erano sempre state insieme.
La piccola Kinako si alzò in piedi, prendendo la borsa e riponendovi accuratamente il libro.
«Akane-chan, dobbiamo andare è ora! E’ l’ultima lezione di incantesimi prima delle vacanze di natale!»
Akane si alzò in piedi e si spolverò la divisa scolastica dalle briciole.
«Hai ragione Kinako-chan, andiamo!»
Le due bambine uscirono di corsa dalla sala grande, cercando di evitare l’orda di ragazzi che da lì a poco avrebbe invaso le scale del castello per recarsi a lezione.
Salirono le scale a due a due e si ritrovarono dopo un enorme numero di gradini davanti all’aula di incantesimi.
Avevano lezione con i Grifondoro, la casa della loro amica Midori.
Kinako entrò nell’aula, subito seguita di Akane.
Alcuni grifondoro non erano ancora arrivati, mentre i piccoli corvonero erano tutti seduti ordinatamente dietro i banchi.
«Kinako-chan, io mi siedo vicino a Midori, ok?»
«Ah. Va bene Akane-chan!» esclamò Kinako sorridendole.
La corvonero più alta si sedette vicino a midori, che occupava il banco vicino alla finestra.
Kinako si guardò intorno, notando uno Tsurugi Kyousuke infondo all’aula, seduto con un’espressione imbronciata.
Era un Grifondoro e lui e kinako non si erano mai parlati personalmente.
La piccola corvonero sorrise e trotterellò verso di lui, contenta.
«Tsurugi-san, posso sedermi vicino a te? Sono Kinako Nanobana.»
Il bambino la guardò con i suoi profondi occhi color ambra, senza neanche farle un sorriso.
Kinako ripetè la domanda, per nulla impressionata.
«Allora?»
«Fai come vuoi.»
Kinako si sedette accanto a Tsurugi, poggiando la borsa con i libri a terra.
Prese qualcosa dalla tasca e guardò il bambino, divertita.
«Tsurugi-san, ho rubato dei cioccolatini dalla sala grande!»
Il grifondoro sollevò un sopracciglio, divertito.
«E questo fa di te una grande ladra, giusto?»
«Giusto! Ne vuoi uno?»
Tsurugi guardò la sua mano, sporca di cioccolato sciolto.
«Sono costretto a declinare l’offerta, ma grazie comunque.-
Kinako alzò le spalle e poggiò un cioccolatino sul banco.
«Comunque sta qui, in caso lo volessi.»
Dopo la lezione, se Kinako fosse rimasta qualche minuto in più invece che andare a giocare fuori con la neve, avrebbe visto Tsurugi Kyousuke che con aria scocciata, mangiava il suo cioccolatino.




{second year}

I corridoi di Hogwarts quella sera di dicembre non erano particolarmente affollati: quasi tutti gli studenti erano rientrati a casa per le feste natalizie.
La sala grande risplendeva di luci colorate ed era addobbata in modo impeccabile.
Kinako rimase diversi minuti ad ammirare un abete posto al centro dell'enorme stanza, affascinata dalle varie candele dorate che gli volteggiavano attorno e i nastri rossi luccicanti ne esaltavano il colore verde brillante. Qualcosa di caldo le sfiorò delicatamente una guancia e sorrise.
«Grazie Kyousuke!» si girò, prendendo la tazza di cioccolata tra le mani -che fino a qualche secondo prima stava levitando-.
«Di nulla.» rispose atono, bevendo un sorso della bevanda calda. Si avvicinò di più all'amica, sedendosi vicino. Seguì il suo sguardo castano e la fissò incuriosito.
«Perché fissi quell'albero?» lei lo guardò con allegria.
«Perché è bellissimo!» rispose semplicemente sorridendo, e il blu sorrise tra sé e sé. Trovava buffo il modo in cui riuscisse a sorprendersi per ogni cosa, per ogni minimo particolare. Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi quando Kinako alzò per un attimo gli occhi arrossì di colpo.
Tsurugi non capendone il motivo, fece altrettanto, sgranando leggermente le iridi color ambra.
Sopra le loro teste levitava un piccolo vischio.
«Mh, sarà pieno di nargilli!»



{
third year}


Kyousuke sbuffò, annoiato. Divinazione, che materia inutile e priva di logica! Erano tutte sciocchezze, quelle che la professoressa insegnava ai suoi studenti. Conoscere il futuro con i residui del tè o guardando dentro una palla di vetro era semplicemente impossibile.
Anche il fatto che esista la magia è considerato impossibile gli aveva detto Kinako ridacchiando.
Posò lo sguardo proprio su di lei, sorridendo appena quando vide i suoi occhi castani brillare ad ogni singola parola che usciva dalle labbra screpolate dell'insegnante. Come poteva credere in tante assurdità, non lo capiva.
«Bene ragazzi, adesso provate a leggere il futuro del vostro compagno nella tazza.» disse la professoressa, iniziando a girare per l'aula rispondendo alle domande degli alunni.
La castana si girò allegra verso di lui, prendendo la tazza tra le mani.
«Vediamo cosa ci riserva il futuro!» esclamò sorridente, fissando l'oggetto con curiosità. Kyousuke non rispose, prendendo anche lui la tazza della compagna, aspettando che finisse di consultare il libro di testo.
«Ah, trovato!» iniziò, leggendo attentamente il contenuto della pagina, per poi fissarlo dolcemente.
«Allora, cosa dice?» chiese impaziente il blu, non vedeva l'ora che quell'estenuante ora terminasse.
«La rosa simboleggia l'amore e la stella la realizzazione di un sogno» il grifondoro le fece segno di proseguire.
«Quindi significa che il tuo sogno d'amore si realizzerà!» esclamò felicemente, fissandolo con gli occhi castani. Tsurugi arrossì.
Ma infondo sperava che la tazza ci avesse visto giusto.



{fourth year}

«Il ballo di Natale si terrà la notte della vigilia dalle venti a mezzanotte in sala grande. I minori di quattordici anni non potranno parteciparvi ed è richiesto l’abito lungo.»
Kinako lesse più volte l’annuncio con la bocca spalancata, in piedi davanti alla bacheca degli annunci.
«Il ballo di Natale?»
Il vociare si fece davvero insistente, ad Hogwarts non era mai stato fatto un ballo di Natale fino a quel momento!
Kinako fece qualche passo indietro per lasciare vedere l’annuncio anche ad altri studenti: successivamente si incamminò verso la sala comune dei Corvonero saltellando, mentre i suoi capelli scuri le si muovevano allegramente sulla schiena.
Arrivata in cima alle scale si accorse che Kyousuke Tsurugi, il suo compagno di banco d’incantesimi era da una parte intento a ripassare la lezione per quel giorno.
Lo sguardo di Kinako si accese di gioia e corse verso di lui, agitando le mani.
«Tsurugi-san!» esclamò salutandolo. «Hai fatto i compiti per domani?»
Il quattordicenne la guardò in silenzio, sollevando gli occhi dal libro.
«Oh beh, non hai voglia di parlare! Non importa, eh?»
La corvonero gli sorrise e lo superò, sempre sorridendo.
Tsurugi sbuffò sonoramente.

Vuoi venire al ballo con me? lesse tra se e se Kinako, guardando le parole scritte da pochi secondi sul suo foglio di pergamena da Tsurugi.
La piccola corvonero arrossì vistosamente e si portò le mani al viso. Le sue guance erano incandescenti.
«V-va bene.» sussurrò girando la testa.
Tsurugi sospirò, sollevato. Ci aveva impiegato più di una settimana per chiederglielo e per fortuna era stato ripagato con una risposta affermativa.
Ci possiamo vestire di giallo? scrisse Kinako guardandolo con uno sguardo allegro.
Amo i colori accesi!
Tsurugi fece un sorrisetto e annuì.
Ah, un’ultima cosa scrisse sempre Kinako.
Ci andiamo come amici, vero?
Il grifondoro si schiaffò una mano sul viso, sconfitto.



{
fifth year}


Nella sala grande regnava il silenzio.
Tutti gli studenti erano chini sui tavoli, scrivendo velocemente con le penne stilografiche sulle pergamene. Tsurugi imprecò a bassa voce, quando l'ennesima goccia di inchiostro macchiò il foglio. Kinako lo fissò divertita.
«Tsurugi, rilassati o finirai per consegnare al professore di erbologia un foglio completamente nero.» gli fece notare ridacchiando, continuando a scrivere. Lui la fissò per qualche minuto, accigliato.
«I tuoi commenti sarcastici non aiutano, Kinako.» rispose piccato.
«Sei veramente così nervoso per i GUFO?» gli chiese leggermente sorpresa. Oramai lo conosceva da cinque anni e una delle sue caratteristiche era l'indifferenza per qualsiasi cosa o persona. Lui evitò il suo sguardo, concentrandosi sul compito.
«Sono preoccupato per Pozioni» ammise, tenendo la testa china. Kinako lo fissò leggermente triste e si sistemò la cravatta nera e blu. Gli poggiò la mano su una spalla, e il suo toccò sembrò tranquillizzarlo.
«Potresti chiedere aiuto a Fei! E' bravissimo in Pozioni. Col suo aiuto passerai facilmente gli esami!» gli sorrise incoraggiante. Poi chiuse il proprio libro e mise i compiti dentro la borsa, alzandosi.
«Adesso devo andare da Akane, mi ha chiesto aiuto per ripassare Rune!» disse. Lo salutò con un cenno della mano, per poi correre via allegra. Kyousuke sbuffò, seccato.
Fei Lune era un suo compagno, anche lui grifondoro, particolarmente intelligente. Ed era quasi patetico il modo in cui quel coniglio ci provasse spudoratamente con la Nanobana. Strinse la stilografica tra le dita.
Piuttosto che chiedergli aiuto, avrebbe chiesto ad Hakuryuu di seviziarlo con la maledizione Cruciatus.


{sixth year}

Kinako spalancò allegramente la porta, facendo tintinnare i campanellini. Tsurugi la seguì con aria terrorizzata: guardava la sala da the di Madama Piediburro e ancora non si capacitava d'aver accettato di andare lì con Kinako. Cuori rossi erano appiccicati ovunque e nell’aria scoppiavano coriandoli lucenti sopra i clienti del locale che, -incredibile a dirsi- erano ancora più stucchevoli delle decorazioni del negozio.
Il ragazzo camminò cautamente dietro Kinako che ridacchiava ad ogni scoppio dei coriandoli.
La sedicenne si sedette sulla sedia dietro un tavolino coperto da una tovaglia rosa confetto, mentre il grifondoro prese posto davanti a lei, lanciandole uno sguardo inorridito.
«Perché?» sibilò, cercando di non farsi sentire da Madama Piediburro, che si stava avvicinando al loro tavolino.
Kinako alzò le spalle e soffocò una risatina, vedendo i coriandoli scoppiare sopra le loro teste.
Tsurugi scosse velocemente il capo e si affrettò ad ordinare a Madama Piediburro due tazze di the e un vassoio pieno di bignè al cioccolato.
«Ehi!» escamò Kinako divertita. «E’ San Valentino, sorridi!»
«Appunto.» borbottò il ragazzo scivolando sulla sedia.
Kinako scosse il capo esasperata e si tirò su gli angoli della bocca in su.
«Tsurugi-san, SORRIDIII!»
«Sorrido, sorrido.»
Il ragazzo alzò un sopracciglio, divertito.
«Ma lo faccio solo per te.»
Kinako divenne più rossa di un papavero in primavera.



{seventh year}

Kinako Nanobana chiuse il baule e si slacciò la cravatta azzurra e nera dal collo, poggiandola con un sorriso di nostalgia sul letto.
Indossò una veste da strega color tramonto e si legò i capelli in una coda alta: infilò la bacchetta in una tasca della veste e si legò un nastro arancione intorno al collo.
Kinako sospirò e uscì dalla porta del dormitorio, lanciando un’ultima triste occhiata alle tende celesti intorno ai letti dei corvonero.
Aveva da poco finito di studiare per i M.A.G.O e ora aspettava solo i risultati che l’avrebbero introdotta nel mondo del lavoro.
Un sorrisetto divertito comparve sulle sue labbra sottili.
«Allora?»
Kinako si girò, incontrando gli occhi color ambra di Kyousuke Tsurugi. Era appoggiato contro il muro accanto all’entrata della sala comune dei corvonero.
«Tsurugi-san!»
Kinako si slanciò in avanti e lo abbracciò, facendolo boccheggiare.
Il diciassettenne la scostò imbarazzato con le guance rosse: si passò una mano tra i capelli e cercò di sorriderle.
«Andiamo Tsurugi-san, devi essere contento abbiamo finito la scuola!»
Il ragazzo sorrise amaro.
Contento? Doveva essere contento?
«Si, perché ora siamo liberi!» continuò a dire Kinako, spalancando le braccia. «Liberi di…»
Tsurugi non capì più niente: anzi, qualcosa lo capì.
Avvicinò il suo viso a quello della corvonero e le spostò una ciocca di capelli che le era scivolata dalla coda,dietro l’orecchio.
Kinako lo guardava con il cuore che le rimbombava nel petto: aveva gli occhi lucidi ed era diventata bordeaux in viso.
Tsurugi la baciò, prendendo il suo viso tra le mani.
Erano anni che lo voleva fare, anni che provava a farle i capire i suo reali sentimenti senza alcun risultato.
Le labbra della corvonero erano dolci e morbide, Tsurugi sentì il sapore salato delle lacrime che gli invadeva la bocca.
Kinako…stava piangendo?
Il ragazzo si staccò e sorrise, accarezzandole la guancia rigata di lacrime.
«Liberi di confessare i nostri sentimenti.» mormorò, pulendole il viso dalle lacrime.
«Ora vado, Nanobana.» il ragazzo fece qualche passo indietro, sempre sorridendo. «Devo salutare gli altri! E’ stato bello conoscerti.»
Si girò di spalle ed iniziò a correre, sentendo le lacrime offuscargli la vista.
Kinako gli corse dietro ed intrecciò una mano nella sua.
Tsurugi la guardò: un sorriso splendido lo accecò.
«Liberi di andare insieme, Tsurugi-san!»
Il ragazzo sorrise, continuando a correre.
«Si.»




{ten years later}

Kinako sorrise quando il venticello primaverile le mosse leggermente i lunghi capelli castani e il vestito giallo. Fissò felice gli alti alberi che si estendevano intorno a una villetta bianca e azzurra, profumando l'aria pulita di campagna. Una piccola farfalla svolazzò vicino al suo viso e le sfiorò la punta del naso con un'ala colorata. Non si era mai sentita così felice e serena come in quel preciso momento. Ma qualcuno non era così d'accordo con lei.
«Kinako, spiegami ancora una volta perché dobbiamo portare tutti gli scatoloni in casa senza usare la magia.» chiese Tsurugi, che aveva il viso coperto dalle cinque scatole che teneva tra le braccia e che sicuramente gli sarebbero cadute da un momento all'altro.

«Perché dopo tanta fatica si ha più soddisfazione, e con la magia sarebbe troppo facile!» rispose con convinzione. Poi prese anche lei degli scatoloni e insieme portarono tutto dentro la casa.
Kyousuke posò le ultime cose sopra uno scaffale della libreria, poi si distese -finalmente- sopra il piccolo divano beige al centro del salotto, vicino all'ingresso. Poco dopo lo raggiunse anche Kinako, che gli si avvicinò e posò una mano sui suoi capelli scompigliandoli dolcemente.
Con lentezza lui le cinse la vita, avvicinando i loro visi e facendo combaciare le sue labbra con quelle della ragazza.
E allora capì che Kinako aveva proprio ragione: si provava più soddisfazione senza usare la magia.
Eppure, il loro rapporto traboccava di magia.
E non quella che aveva studiato per sette anni ad Hogwarts.





angolo delle autrici:

Oh.
Se siete arrivati qui, vi starete certamente chiedendo : a chi caspita poteva venire in mente un'idea tanto bislacca? La risposta è una: a me, ovviamente.
Ma questo e altro per il mio dolce adovato Mandarino~ Happy bday amica mia! Beh, tornando alla mia idea bislacca, Fede è stata tanto gentile da venire in mio aiuto, perchè non ci sarei mai riuscita senza di lei. Ringraziamo anche Michela che ha scelto le case dei nostri due protagonisti!
Abbiamo pensato ad unire la KyouKina e Harry Potter.
Spero che ti siano piaciute mandi mia.
Ti faccio ancora tanti auguri c:

viola
 

ehm.
hi *saluta con la manina*

allora, oggi è il compleanno di vì, aw.
ti auguro tantissimi auguri di buon compleanno!

quando ali mi aveva chiesto di scrivere assieme questa kyoukina per te ho accettato subito, e immaginare i pg di ie nel mondo magico *che io amo* di harry potter mi piace tantissimo c:
io ho scritto le più schifose lol
ovvero: il secondo, il terzo, il quinto anno e l'ottava flash
mentre le altre quattro meraviglie sono tutte di ali.
beh, non so, amateli assieme pls // la linciano
e ti auguro di nuovo tanti auguri vì

fede


 



 

  
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