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Autore: Naruto_Sasuke    23/10/2013    2 recensioni
Dopo la discussione con Karui, la quale era andata degenerando, Sai e Naruto sono all'interno della tenda intenti a parlare. Dopo aver finito di parlare con Sakura, Sai decise che l'unico modo per riuscire a comprendere cosa spingesse Naruto a tanto fosse chiederlo direttamente a lui per cui gli pose le domande delle qual tanto bramava la risposta.
Mai avrebbe immaginato una risposta simile da parte di Naruto....
Dal testo *Quanto sei disposto a perdere per una persona che ti ha tradito? Quanto puoi cadere in basso per lei? Pensaci…si merita davvero il tuo amore?*
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Dopo aver rivisto la puntata in cui Naruto si faceva picchiare a sangue da Kurui per non tradire Sasuke diciamo che ho letteralmente sognato questa scena e ho deciso di metterla su carta mentre mi annoiavo durate la lezione di Italiano...preferisco il Sasunaru ad Ariosto u.u
Comunque questa storie narra secondo me come sarebbero andate le cose se dopo aver parlato con Sakura, Sai avesse posto le stesse domande a Naruto per riuscire a comprendere cosa lo spingesse a tanto per Sasuke.
Ecco qua un immagine di Naruto mentre sorride nella tendahttp://sabakunokazuyo.deviantart.com/art/Naruto-Manga-455-La-Confianza-de-Minato-396344425 .
ho dovuto cancellare la storia perche da brava furba non sono riuscita a pubblicarla correttamente e non si leggevano i dialoghi u.u pensate e io sia deficiente? beh si avete ragione lo sono T.T Beh vi chiedo solo di avere pietà dato che è la mia prima storia e di commentare per dirmi cosa ne pensate. Beh buona lettura :)
 
 
 
HAI UNA RAGIONE PER CONTINUARE A VIVERE?
IO SI…LUI!
Quanto sei disposto a perdere per una persona che ti ha tradito? Quanto puoi cadere in basso per lei? Pensaci…si merita davvero il tuo amore?
Mi chiedono continuamente cosa sia per me l’amore…mi chiedono se secondo me significhi distruggersi la vita per qualcuno che non tenga a te, dimenticandosi continuamente che a me nessuno aveva mai insegnato il significato di quella parola.
Quello che conosco dell’amore l’ho imparato da solo senza sapere nemmeno se sono riuscito a capire del tutto il suo significato oppure no.
…Amore…
Quando sono venuto a conoscenza del fatto che “lui” era ricercato ho preso una decisione su due piedi…lì in quel momento… non ci ho pensato per cui non saprei dire se l’Amore abbia o no condizionato le miei azioni, mi sembrava la cosa più giusta da fare…
Farmi uccidere per non tradirlo…
Farmi ammazzare perché non trovassero informazioni su di lui…
Farmi distruggere al suo posto pur di non permettere a NESSUNO di toccarlo…
E infine non ho risolto nulla tranne che per l’ennesima volta mi fossero fatte quelle domande.
 
Osservavo Sai che, dinanzi a me, mi aveva posto quei quesiti e che trepidante aspettava una mia risposta per riuscire finalmente a comprendere cos’era che mi spingeva a tanto. Comprendere quello a cui io stesso non riuscivo a dare un nome.
Continuavo ad osservalo, le ferite mi dolevano.
No…
era il cuore che mi faceva male perché le sue parole “pensaci…si merita davvero il tuo amore? ...qualcuno che non tiene a te” mi bruciavano da dentro ferendomi!
Non sapevo rispondere, non conoscevo quella risposta che tanto l’atro aspettava, ma prima che la mia bocca potesse parlare la mia mente “o forse il mio cuore” mi riportò alla luce quel ricordo passato.
In quel momento un sorriso amaro si increspò sulle mie labbra e finalmente risposi a Sai
« sai qual è il rumore più assordante del mondo? »
« mi verrebbe naturale rispondere con termini comuni come un’esplosione o un grido di dolore, ma visto la tua domanda in questo contesto non penso che la risposta sia corretta »
Lo osservai mentre mi rispondeva e mi venne da ridere. Per quanto quel ragazzo di sentimenti e di comprensione delle persone ne sapesse meno di me, era intelligente e perspicace.
« Hai ragione Sai...non sono quelle…Il rumore più assordate tra tutti è il SILENZIO »
Vidi le sue iridi scuse dilatarsi e guardarmi esterrefatto. Di sicuro era l’ultima risposta che non si aspettava.
« Come può il silenzio essere paragonabile ad un rumore? Non ha senso! »
Aveva ragione…il suo ragionamento il teoria era corretto, se non si conosce e se non si prova la solitudine sulla propria pelle non si può comprendere il significato delle mie parole.
« Sei mai stato completamente solo ed abbandonato? Sai cosa significa non avere nessuno al mondo accanto a te? Niente genitori e niente amici…solitudine e silenzio…ci sei solo tu. »
Lui non ripose, ma in silenzio mi pregava di continuare sempre più rapito da ogni mi parola.
« Quando sei solo in una casa e la solitudine ti pervade, l’unico rumore che senti è il silenzio! Quel silenzio è atroce...è come se ti sbattesse in faccia che non hai nessuno al mondo, che nessuno si preoccupata di te e che se scomparissi da un momento all’altro nessuno se ne accorgerebbe! Il silenzio fa si che i tuoi pensieri ritornino su tutto il dolore che provi e ti tappi le orecchie! Le provi a tappare sempre più forte perché, a causa di tutto quel silenzio che ti pervade, la tua mente gioca con te e in sottofondo ti fa sentire gli insulti delle persone, i loro pregiudizi verso di te e i loro occhi carichi di odio che ti osservano. E ti metti a pensare…ti metti a pensare a una ragione di vita per continuare ad andare avanti e a soffrire ogni giorno di più…una sola ragione perché tu possa continuare a vivere! »
A Sai mancava il fiato…era come incantato dal mio racconto, ma quando vidi una luce illuminare i suoi occhi mi resi conto che era riuscito a capire la verità celata dietro le miei parole.
« una ragione di vita per continuare a vivere? … la tua ragione di vita…quella ragione che riuscisse a salvarti…lui »
Non gli risposi, ma sorrisi!
Quei sorrisi che erano dedicati solo a lui e che per molto tempo non avevo fatto.
sorridevo di nuovo in quel modo…sorridevo di nuovo per lui anche se non era lì.
« perché?! » mi aveva chiesto Sai…voleva sapere come poteva essere tanto importante.
 
Quel ricordo che il cuore mi riportò alla mente mi apparse di nuovo davanti agli occhi…Ricordo ancora come se fosse ieri quel silenzio soffocante che poco a poco mi stava uccidendo…accucciato a terra con le mani nelle orecchie. Avrei dato di tutto per un qualsiasi tipo di rumore che evitasse di farmi pensare…di farmi ricordare che ero solo!
Un bambino abbandonato alla crudeltà del mondo senza una ragione di vita che lo portasse a continuare a lottare e non mollare…un bambino che provò a trovare il riposo eterno cercando beatitudine nella morte. Ma ogni volta che provava a farla finita si risvegliava il giorno seguente senza più un graffio in quei polsi da cui poche ore prima scorreva molto sangue.
Neanche la morte e la pace poteva avere.
Ecco…quello ero io.
Ero pronto a soffrire a vita finché… non apparse lui…colui che mi diede una ragione per vivere!
Non aveva fatti nulla di speciale…era iniziato tutto come sempre.
Una simulazione di un combattimento…io contro lui…io che perdevo e gli urlavo “Un giorno riuscirò a raggiungerti e ti sconfiggerò” Solita e abituale routine, come sempre non mi aspettavo una risposta. Nessuno mi parlava se non per insultarmi o deridermi. Finché lui un giorno non si girò verso di me offrendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi per poi dirmi, con quel solito sorrisetto strafottente che aveva, “Staremo a vedere…non importa quante volte mi sfiderai, vincerò io. A domani Dobe”
Nulla di speciale per chiunque assistette a quel dibattito, ma per me fu una promessa. Quel domani rappresentava la sua parola che per noi ci sarebbe stato un futuro e che non erano parole buttate al vento. La promessa che non era finita lì, che ci saremmo scontrati di nuovo…e che dovevo continuare ad allenarmi per raggiungerlo!  Finalmente avevo trovato una ragione di vita…ed era dimostrare a tutti di essere il più forte…dimostrarlo a LUI!
 
Non lo avrei mai raccontato a Sai…era un ricordo mio e suo…nostro.
« Perché si…è stato il mio primo amico…mi ha accettato quando non mi voleva nessuno. Non mi ha lasciato solo…e io non lascerò solo lui. »
« Sai Naruto, pensavo che ogni tua azione fosse portata avanti dalla promessa che avevi fatto in passato a Sakura di riportarlo indietro…ne ero sicuro per cui le attribuivo anche un po di responsabilità, ma mi sbagliavo. Lei non centra nulla con voi…nessuna persona centra nulla con voi…il vostro legame si distacca da tutto quello che al mondo può essere spiegato con la logica. Di sicuro ho compreso una cosa…quella promessa tu non l’hai fatta a lei, ma a te stesso. Non è lei che ha bisogno di LUI ma tu Naruto! Per cui vorrei porti nuovamente solo una domanda. È questo l’amore? Vivere grazie all’altro…vivere per l’altro?! »
Sorrisi di nuovo, ma sta volta perché Sai era riuscito a comprendere una verità che io stesso ho faticato a capire.
« non lo so…sinceramente non so cosa sia questo legame che ci unisce…ma lo proteggerò a costo della vita!! »
Vidi Sai annuire ed uscire dalla tenda. Sospirai…ero stanco.
Mi lasciai un’ultima volta immergere nei ricordi…e sorrisi dolce al suo ricordo.
Mi ha salvato la vita e neanche lo sa...ora tocca a me restituirli il favore! Ora tocca a me salvare lui!
Aspettami…ti ho quasi raggiunto!
Teme!
Con questi pensieri mi abbandonai tra le braccia di morfeo dove lo avrei dovuto aspettare per poterlo rivedere.
  
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