Quale episodio abbiamo in programma, stasera?

Lo spettacolare tramonto che aveva illuminato tutto di rosa – nuvole e case e animi – si stava piano piano tingendo dei toni scuri e vellutati del blu e del viola.
Spuntavano giusto le prime stelle – anche se dalla città erano impossibili da vedere, tanto erano coperte dalle opprimenti luci artificiali – mentre il detective Esposito varcava l'imponente portone dell'edificio di medicina legale.
La segretaria bionda all'entrata, solitamente propensa alle chiacchiere e alle occhiate ammiccanti, non appena lo vide si voltò dalla parte opposta con aria sdegnata, evidentemente ancora ferita per essere stata lasciata a bocca asciutta dopo la promessa di una cena fuori.
Javier non ci badò e imboccò le scale che portavano al freddo seminterrato, mentre pensava che la povera donna avrebbe dovuto mettersi il cuore in pace: da quando aveva ricominciato ad uscire con Lanie non c'era posto per nessun altra, nossignore.
Javier Esposito, il guapo donnaiolo del 12mo Distretto, cotto come una pera.
Era piuttosto degradante.
Ma era così, e non passava giorno che non rimanesse incantato davanti alle forme della sua donna, che non si lasciasse inebetire dalla sua bellezza o abbagliare dalla forza del suo carattere.

«Hola, chica!» esclamò allegramente, spalancando la porta della sala dell'obitorio in cui lavorava la dottoressa Parish, aspettandosi chissà che saluto.
«Oh, sei tu» gli rispose invece Perlmutter, scontroso e acido come sempre.
Javi alzò gli occhi al cielo e rispose con un grugnito, affrettandosi in direzione della figura di spalle, con i lunghi capelli corvini sciolti sul camice azzurro.
«Sidney! Smettila di fare lo scorbutico» lo richiamò quella, irritata e divertita insieme. «Hey, guapo!» esclamò poi, girandosi finalmente in direzione dell'uomo con un sorriso smagliante.
«Sidney?» mormorò Javi, ridacchiando. Lanie gli fece l'occhiolino.
L'uomo le si avvicinò con lo sguardo di chi non aspetta altro che posare le mani sui suoi fianchi morbidi e salutarla con un lungo bacio, ma fu stroncato da una severa occhiata di lei.
«Vado a cambiarmi, aspettami qui».
Il detective annuì a malincuore e la osservò ancheggiare verso lo spogliatoio, come inebetito.
«Ehi, detective coso! Credo ti sia appena caduta la mascella» fece Perlmutter, sarcastico. Esposito distolse lo sguardo da quella visione idilliaca e inarcò un sopracciglio.
«Taci, Sidney».

Cinque minuti dopo salivano fianco a fianco le scale del vecchio edificio, chiacchierando della giornata appena trascorsa e dei progetti per la sera.
«Tu non hai idea, chica! Mi sono quasi fatto scoprire! Lasciandomi scappare quella frasetta sul cacciavite sonico del Dottore...»
Lei gli lanciò uno sguardo incuriosito.
«Pensavo andassi fiero del tuo essere Whovian!»
«Certo che ne vado fiero! Ma sai... è Castle il nerd tra di noi, io sono quello figo... ricordi? Non posso certo abbassarmi al suo livello dopo tutte le volte che l'ho preso in giro!» le spiegò, come fosse stata la cosa più ovvia del mondo. Lanie ridacchiò e si strinse al suo braccio.
«A proposito del Dottore... che episodio abbiamo in programma, stasera?»
«L'ultimo della sesta stagione! Vedrai, è una vera bomba!»
Sorridendo felice passò un braccio intorno alle spalle della sua donna e la strinse a sé, mentre uscivano nell'aria fresca e piacevole della sera.
«Non vedo l'ora!» fece lei in risposta, elettrizzata. «Dimmi solo una piccola cosa: c'è River? Amo quella donna, dimmi che c'è!»
Il detective le lanciò uno sguardo furbo.
«Spoiler!» esclamò, prima di posare le proprie labbra su quelle della dottoressa.


FloxWeasley's corner.
Sì, ammetto che guardare il Doctor Who mi abbia dato alla testa. E che sentire quella frasetta di Javi mi ha dato il colpo di grazia.
Ah, e anche che chi non conosce il Dottore non se ne fa niente di questa stupida shot.
Ma io avevo bisogno di scriverla, quindi eccola qua U.U
Spero vi sia piaciuta e - per quelli che ancora seguono la mia long mai aggiornata - non temete! Chi non muore si rivede!

PS: Io AMO River. Si vede? :3