Ogni notte il sogno è lo stesso.

April is a cruel time

Even though the sun may shine

And the world looks in the shade

As it slowly comes away.

Nel buio della mia mente si innalza lo stesso identico sipario, lo stesso identico tetto di quello stesso identico giorno. Il cielo è coperto da nuvole grigie che invano cercano di pulire il mondo dal veleno del male. Suoni di tamburi si sentono in lontananza,seguiti da lampi accecanti. Lampi che spaventerebbero chiunque tanto da cercare un posto dove rifugiarsi per trovare quiete, eppure tu non ti muovi da lì. Rimani immobile davanti a me tenendomi incollato a quello sguardo pieno di tristezza e delusione. Quei capelli corvini che a malapena coprono l’espressione cupa del tuo volto pallido. Quel espressione delusa e rassegnata che ogni notte popola i miei sogni –o dovrei dire incubi?- e che non posso fare a meno di vedere anche ad occhi aperti.

Still falls the April rain

And the valley’s filled with pain

“Light-kun” improvvisamente mi chiami mentre gocce taglienti come il ghiaccio impregnano i tuoi vestiti fradici. Ma perchè questo tono basso e vacuo? Dimmi,dov’è finita la tua voce morbida ed incisiva di una volta? Dov’è finita la voce dolce che amavo tanto? Perché quel espressione delusa? Io non capisco…

And you can’t tell quite why

As I look up to the grey sky

Where It should be blue

“Perchè l’hai fatto,Light-kun?” il respiro mi si ferma in gola,i tuoi occhi incredibilmente vuoti mi guardano persi in attesa di una risposta. Ma io…

Grey sky,where I should see you

“Perchè l’hai fatto?Io volevo solo aiutarti…”

Ask why,why It should be so

“…Io lo facevo per te.” Un dolore amaro mi assale. Cerco una risposta nei miei pensieri,accompagnati dalla melodia dilaniante e dispersiva della pioggia che cade su di noi.

“Io…” esito facendo correre le dita tra i miei capelli fradici mentre gocce d’acqua cercano campo d’atterraggio sul mio viso. “…io non lo so.”

I’ll cry,say that I don’t know.

Il tuo sguardo cade basso sul pavimento grigio “Non lo sai…” annuisci leggermente con voce fievole. Continuo a cercare una risposta soddisfacente nella mia mente che sciolga l’espressione ferita del tuo volto,ma non la trovo. Io non so perché ho voluto la tua morte,non lo so. Ho un vuoto,un vuoto angoscioso e spiazzante,e che eppure sembra inevitabile come il silenzio che si abbatte su di noi in questo momento.

Ti vedo sfiorare le labbra con il pollice,immergendoti nei tuoi pensieri come facevi una volta. “Sono un stupido” dici poi inaspettatamente con l’ombra di un tenue sorriso. I tuoi occhi si abbattono di nuovo su di me “Io non potevo salvarti. E’ stata una mossa sciocca da parte mia. Ma nel mio piccolo,in fondo nel mio cuore,anche se sapevo che c’erano poche possibilità di farti ragionare di nuovo,speravo in un tuo ritorno. Nel ritorno del mio amico. Non significa forse questo amicizia? Essere pronti a sacrificare persino te stesso pur di salvare qualcuno a cui tieni davvero?” Apro la bocca per parlare,ma non ci riesco,non riesco ad emettere alcun suono. E nella frustrazione di non poterti consolare,di non poterti dare sollievo in qualche modo, vedo il tuo sguardo farsi sempre più cupo e sempre più deluso. Mi guardi inerte aspettando una risposta che non arriverà mai,fino a quando il tuo corpo gracile non viene assalito da una forte scossa. I tuoi occhi si allargano perdendo persino la poca vitalità che avevano. Il tuo petto preso da un intenso gemito dolorante rimane immobile per un attimo interminabile,incapace di trovare fiato. E mentre un ago fine mi infilza il petto,le tue ginocchia cedono e le tue braccia pallide tentano di reggersi rigide sul pavimento bagnato.

“Ryuzaki!”urlo cercando ardentemente di raggiungerti,preso da timore di perderti ancora una volta ma le mie gambe immobili rimangono cementate alle mattonelle,impedendomi di muovermi. E’ come se una forza invisibile e superiore mi trattenesse per le braccia a guardarti lì agonizzante. Sento la disperazione farsi più forte in me.

Maybe once in a while I’ll forget and I’ll smile

But then the feeling comes again of an April without end

Of an April lonely as it’s gone

Il tuo respiro si fa ansante, in lotta tra la vita e la morte negli ultimi istanti di sofferenza. “Io volevo solo salvarti…” il tuo sguardo cade penetrante su di me “…ma evidentemente io non contavo abbastanza.”sospiri infine con una nota di triste rassegnazione.

In the dark of my life I can see all too fine

But there is nothing to be done when I just can’t feel the sun

Un colpo di tosse ti agita,la tua schiena che si inarca ripetutamente in cerca di ossigeno…

And the springtime is the season of the night.

“…io…non contavo…niente…” le tue braccia cedono lasciandosi andare al peso della pioggia che picchia insistentemente sulla tua schiena,anche lei ormai presa da lenti spasmi piatti…

Grey sky,where It should be blue

…sempre più piatti…

Grey sky,where I should see you

…finchè il tuo corpo non rimane inerte sul pavimento freddo…

Ask why,why it should be so

…e io cado sulle ginocchia arreso.

I’ll cry,say that I don’t know.

Ancora una volta ti ho visto morire,e io non ho potuto farci niente.