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Autore: workinprogress    25/10/2013    6 recensioni
Ad una certa _eco che, a quanto pare, oggi ha deciso di compiere gli anni.
C'erano dei giorni in cui anche soltanto alzarsi dal letto sembrava impossibile, giorni in cui doveva essere Peeta ad elencare le cose buone che aveva visto in quegli anni, perché Katniss non riusciva a ricordarle.
E poi c'erano altre mattine difficili, mattine in cui era lei a scivolargli accanto, sotto le coperte tiepide, a sussurrargli all'orecchio, ad aiutarlo a tenere lontani i fantasmi.

[Everlark] [One shot]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Growing back together'
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Cari lettori, io avrei un consiglio musicale per voi, ma sappiate che è una melodia che – perlomeno a mio parere – prende molto, quindi scegliete voi se usarla o meno come accompagnamento della lettura.

Ad ogni modo, si tratta di questa.



Alla cara _eco, che oggi si merita la sua dose di auguri.
Buon compleanno, sorellina!


C'erano giorni



Nonostante a volte le giornate sembrassero tutte uguali, Katniss si rendeva conto che non era così.
La massa indistinta poteva sopraffarla, e aggrovigliarsi attorno alla sua gola nel tentativo di soffocarla, ma ogni giorno, preso singolarmente, aveva qualcosa di speciale.
Peeta, al contrario, non temeva l'esistenza intera che si srotolava davanti ai suoi occhi. Non lo turbavano le ore i giorni i mesi gli anni che andavano a formare un piano d'insieme lungo una vita. Ciò che lo terrorizzava erano gli attimi, quelli che potevano bastare per passare da riconoscersi in se stesso a trasformarsi in una creazione assassina di Capitol City.
Sulla vita, sul suo percorso complessivo era fiducioso, e sperava in un domani migliore. A preoccuparlo era la possibilità che gli istanti di oggi fossero quelli di dominio della bestia, e che gli precludessero quel futuro in cui forse, tutto sommato, aveva già riposto troppe speranze.
Entrambi, però, conoscevano il valore della giornata.
Tra i primi momenti di veglia e l'ultimo brandello di coscienza notturna era racchiuso un intero mondo, il loro. Ogni giornata era un microcosmo, un'avventura spaventosa in mare aperto, e tuttavia ogni volta uscivano insieme dal porto che li riparava.

C'erano dei giorni in cui anche soltanto alzarsi dal letto sembrava impossibile, giorni in cui doveva essere Peeta ad elencare le cose buone che aveva visto in quegli anni, perché Katniss non riusciva a ricordarle.
E poi c'erano altre mattine difficili, mattine in cui era lei a scivolargli accanto, sotto le coperte tiepide, a sussurrargli all'orecchio, ad aiutarlo a tenere lontani i fantasmi.
C'erano notti in cui nessuno dormiva, passate a vegliare sull'altro, trascorse stretti in un abbraccio che si era fatto doloroso, senza riuscire a chiudere gli occhi. Ma c'erano anche notti di sonno, leggere come farfalle, e notti d'amore.
C'erano pranzi consumati in silenzio e cene tirate giù senza appetito, occasionali serate con Haymitch e pasti in cui, più che mangiare, si parlava finchè c'erano cose da dire. E quando le parole erano finite, il silenzio non pesava.
C'erano i baci confusi nel cuore della notte, che cominciavano prima ancora che si fermassero le lacrime. C'erano i baci perduti, legami inconsapevoli scambiati in un passato a cui si cercava di non pensare. E poi c'erano i baci rubati e quelli ritrovati, i baci sulla fronte e quelli sulle labbra, i baci di mattina e nella notte più fonda.
C'erano giorni di finestre aperte e tè senza zucchero, di focaccine al formaggio e gite al lago.
C'erano giorni in cui non accadeva nulla, e notti in cui accadeva troppo.
C'erano occhi stanchi e spalle incurvate, e dita intrecciate camminando per strada. C'erano tende tirate e sorrisi distratti, pensieri lontani e occhi socchiusi.
E sempre, ogni volta, c'erano loro, perduti ripresi distrutti risorti, ed il mondo che li aveva sconfitti e poi accolti. Legati a doppio filo ed aggrappati alla vita, trascinati ogni volta più in là dai suoi flutti.
Sempre più lontani da riva, e sempre più a casa in quell'ampio, imprevedibile oceano.
Conoscitori delle maree, guerrieri delle mareggiate, amanti della brezza leggera, esperti della burrasca.
Come novelli pescatori del Quattro, alla fine di ogni giornata riprendevano la via di casa con il passo di chi, atterrito, sa che non si avventurerà di nuovo in mare aperto.
E come pescatori esperti, ogni mattina ritornavano nel luogo che temevano e amavano.
Ogni mattina riaffrontavano la vita, ed ogni sera, uno nell'altra, trovavano conforto.
Navigavano insieme nelle acque del loro oceano, come due candide vele gemelle. O forse, piuttosto, come una soltanto.




I pescatori sanno che il mare è pericoloso e la tempesta terribile,
ma non hanno mai ritenuto questi pericoli
una ragione sufficiente per rimanere a riva.
  – Vincent Van Gogh



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È bello essere di nuovo a casa , EFP mi era mancato ^^
E con cosa fare una comparsa se non con una storia per la festeggiata? Avrei voluto scrivere qualcosa sul signor Mellark e... no, non voglio svelare troppo. Comunque avevo anche iniziato ma il tempo è tiranno e se devo fare una cosa fatta alla meno peggio meglio non farla, così ho seguito l'ispirazione del momento ed è venuta fuori questa storia. Spero che sia gradita, ad ogni modo ^^

Lo stile è un po' diverso da quello con cui scrivo di solito, ma la chiameremo sperimentazione ed affermazione dello stile della scrittrice.
Mi dispiace per voi, ma come avrete notato sono fissata con la storia che Peeta e Katniss sono come due vele e che la loro vita è come il mare. Lo so che ci ho già scritto una shot e dovrei smetterla di insisterci sopra, ma non mi so trattenere. Peggio per voi.
Oltretutto, dato che mi credo tanto simpatica, vorrei farvi notare un gioco di parole involontario in burrasca, che in inglese si traduce con gale. Ma che burlona che sono.
Lasciando perdere il mio orripilante senso dell'umorismo, brezza leggera e burrasca sono due termini tecnici che appartengono alla scala Beaufort, usata per misurare la forza del vento per mezzo dei suoi effetti sul mare. Non lo so, mi ha sempre affascinato leggerne le definizioni. Probabilmente sono senza speranze.

Un'ultima, importante cosa. La frase "Legati a doppio filo ed aggrappati alla vita" è un riferimento alla shot "Aggrappati alla vita (Un posto sicuro)" di Nyah_. Se non l'avete mai letta, fiondatevi subito su quella storia perché è davvero stupenda.

Bene, e su queste note di Tanti auguri a te mi dileguo, prima che a forza di parlare il 25 finisca ^^

Un abbraccio a tutti i lettori!
wip
  
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