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Autore: LeeShiHo    26/10/2013    6 recensioni
Questa è una poesia in chiave un pochino "horror", in quanto è ispirata alla storia del fantasma di una bambina. L'Azzurrina del titolo altri non è che Guendalina Malatesta, la figlia dei signori di Montebello (Rimini), che regnarono su questa città nella seconda metà del Trecento. Questa bambina era nata albina, cioè con i capelli bianchi e la pelle pallidissima e la gente del luogo, per questo, le dava del demonio e della strega. Per salvarla dalle dicerie, la madre provò a scurirle i capelli, ma l'unico effetto che ottenne furono dei tenui riflessi celesti, da qui il soprannome. La bimba morì in circostanze misteriose all'interno del castello e, da quel giorno, la leggenda vuole che ogni 5 anni, il giorno del solstizio d'estate, il suo spirito torni nel luogo della sua morte. Buona lettura!
Genere: Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Azzurrina

Si lamenta il cielo…
I tuoni che esso vomita
sono come l’eco di un urlo strozzato,
come il gemito vano di un dannato,
e le stelle che inutilmente lo consolano
si sono ormai arrese
alla furia dei Titani della Pioggia:
i cumulonembi.(*)

Il Silenzio della Notte ha piazzato il suo stendardo
sui merli del castello,
sulle sue mura ha posto come sentinelle
lumache dal guscio d’ebano,
che scivolano sulla nuda pietra con inaspettata frenesia.

Tutto intorno, solo il canto flebile dei gufi…

“Mamma…mamma…”

Ma…zitto!
Ecco che tra le ombre degli inquieti figli di Ade
e tra i rami che si stagliano contro le nuvole come dita di strega,
una vocina infantile filtra timida.

“Mamma…dove sei, mamma?”

Azzurrina,
la tua Aura colora di celeste questo luogo,
e il bianco dei tuoi capelli è il veemente testimone del tuo candore,
ma, ahimè, non la pensarono così i diffamatori di Nostro Signore.

“Mamma…mamma…dov’è la mia mamma?”

Che tu possa ritrovare la pace, bambina,
e che possa per sempre dormire placida e tranquilla
nel riposo eterno dei Cherubini.

“Mamma…mamma…”

“Amore, sono qui”

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(*): i cumulonembi sono le nubi temporalesche. Nel Medioevo si pensava che queste nuvole fossero abitate da spiriti malvagi.

  
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