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Autore: Hiho_This_Is_Me    26/10/2013    0 recensioni
Gessica è una diciottenne con il sogno di diventare stilista. così,parte da roma e arriva fino a milano,dove frequenterà la prestigiosa accademia di moda italiana,la Sant Luois. lì,tra compagne di stanza troppo appariscenti,ragazzi troppo carini,professori con qualche rotella fuori posto,bidelli misteriosi,sfilate importante e feste esageratamente procura guai,di certo non si annoierà. sopratutto,dopo aver conosciuto Filippo...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAP.2  Sara Michelangeli
l'accademia è un castello medievale ristrutturato internamente. all'esterno,sembra decadente,ma al'interno,nonostante i tappeti rossi e le parete bianche diano un aspetto un po' vecchio,è molto moderno e se c'è la giusta illumminazione,allegro. ha una forma rettangolare,con ampio giardino interno coperto da un soffitto a cupula di vetro (figuratevi l'effetto serra)e quattro torri,che un tempo erano i dormitoi,ma che adesso utilizzano solo i bidelli (accidenti,su internet dicono proprio tutto!).tutti gli studenti sono stati condotti nella aula magna. io e Rosa cerchiamo di stare il più possibbile vicine per evitare di essere calpestate da tutta quella gente. ci separano dai ragazzi del secondo anno. mi sento come al primo giorno del primo anno del liceo,elettrizzata e un po' spaventata!
la preside,la signora Seppi,ci fa un lungo discorso su quanto è prestigiosa l'accademia e di quanto dobbiamo sentirci fortunati. ha un aria molto severa, rughe su tutta la faccia, occhi piccoli e neri, ossa del torace che si intravedono oltre la pelle cadaverica e corti capelli castani a spazzola. è vestita con robba firmata e cammina in modo imponente. dietro di lei,disposti in fila,c'è una lunga fila di insegnanti. la maggior parte sono donne,ma c'è anche qualche uomo. l'aula magna è enorme, con un tappeto rosso steso a coprire le travi di legno antico e pregiato,con scaffali alle pareti pieni di foto con raffigurati exallievi mentre vincono premi per le loro creazioni. tutti gli allievi che frequentano l'accademia,sognano un giorno di essere raffigurati in una foto sopra lo scaffale,come segno del proprio successo. 
quando  la preside si ritira,i professori ci danno il permesso di girare liberi per l'accademia,con l'ordine preciso di arrivare alle nove nell'aula della classe di disegno. sono appena le otto. abbiamo un intera ora -Da dove iniziamo?- chiedo a Rosa. lei sembra nervosa e si guarda in giro come in cerca di qualcosa -Io inizierei volentieri dal bagno.- capisco al volo e le indico il corridoio che porta ai bagni,secondo quello che dice il mio PC... lei corre via e io rimango lì,a guardare incantata quelle foto,immaginandomi al posto di quelle persone.

all'improvviso una voce mi sbuca da dietro le spalle -Sono belle,vero?- il cuore perde quindici colpi e salto in alto,quasi gridando dallo spavento. ero sicura di essere rimasta sola nell'aula. -mi dispiace, non volevo spaventarti..- si scusa lui -no,non fa niente...- è alto più di me (e io non sono bassa) ha i capelli ricci biondi e occhi azzurri. barbetta appena accennata (evidentemente rasa) chiara e sorriso bianco a duecentomila carati. a vederlo non gli si da più di venticinque anni.indossa un completo elegante da sera.leggo il suo nome sulla targhetta che porta alla camicia all'ultima moda "Franco Allevi". ma se prendo confidenza mi posso limitare a chiamarlo "prof". compio il tremendo sbaglio di guardarlo neglio occhi. il cuore si velocizza e la testa gira mentre mi perdo in quel blu.mi sento stordita come un gatto sulle montagne russe... lui mi indica una foto aldilà della vetrina -quella è la mia preferita.- c'è ritratto un uomo,sui trentasette anni,che stringe in mano un premio per aver creato una delle migliori collezzioni-primavera dell'anno. il cognome è Allevi -è mio padre.- mi dice il professore. padre stilista di successo,figlio insegnante nella più prestigiosa accademia di moda italiana,che è anche quella in cui il padre ha studiato. io rimango zitta e guardo la foto,incapace di parlare come una bambina piccola ad un'interrogazione di prima elementare,finchè Franco non si gira e fa per andarsene -ti aspetto a lezione.- mi dice,e mi da un'energica pacca su una spalla. e con quella pacca mi da come una scossa da 5000 walt...

Pepe esce dal bagno e mi raggiunge quando ormai il professore se ne è andato da dieci minuti buoni. io sono rimasta lì,con il naso incollato al vetro e un espressione da cretina -Ti va di vedere i dormitoi?- mi chiede Pepe. annuisco senza staccare gli occhi dalla foto e resto lì impalata. alla fine lei mi afferra per il braccio e mi trascina via. i dormitoi prendono tutto il lato est dell'edificio. gli studenti sono circa 180 all'anno,e ogni studente divide la camera con un altro,per un totale di 90 camere. le camere hanno un piccolo salotto,un bagno piccolo ma completo e una camera con due letti a castello. durante l'estate ci hanno fornito la chiave della camera e il numero. Pepe ha la 12,io la 39. speriamo sia un numero fortunato! Rosa entra nella sua e io mi preparo ad entrare nella mia. infilo la chiave nella toppa e faccio un profondo sospiro,poi apro. mi ritrovo nel salotto. il pavimento è di legno chiaro nuovo,le pareti bianche,con un enorme libreria marrone vuota. c'è un largo divano e un basso tavolino.infine ci sono un paio di finestrelle. mi affaccio,ma scopro che un olmo copre tutta la vista. visito il bagno. è piccolo,stretto,blu,ma completo. ha una doccia pulitissima e tutto il resto. in fine guardo la camera. è piccola,ma non troppo. le pareti sono lilla e il pavimento bianco.a destra si trovano i letti a castello, in legno chiaro,semplici,con coperte colorate e innumerevoli cuscini. c'è anche una scrivania,carica di oggetti. sono trucchi e accessori per capelli,CD e riviste. probabilmente ce li ha messi la mia compagna (che ancora non conosco). infatti noto sette (SETTE!!!) mega-valigie accanta all'armadio bianco a tre ante. infine c'è uno specchio a mia grandezza appoggiato tra la scrivania e una piccola finestra. poggio la valigia (che ho tenuto sempre con me fino adesso) vicino al letto e guardo fuori. improvisamente mi trovo davanti tutta Milano,ci sono enormi palazzi luccicanti,fontane e...perfino il Duomo riesco a scorgere -Wow...- è tutto ciò che riesco a dire -Sì,lo so,fa il suo effetto,vero?- mi giro in direzione della voce. eccola lì,una ragazza della mia età,mia altezza,tacchi a spillo,lunghi capelli biondi scintillanti sciolti e fatti ricadere davanti alle spalle, occhi azzurri-ghiaccio,viso dai lineamenti dolci e (lo ammetto)bellissimi,corpo da modella,minigonna color rosa acceso,toppino argento (abbinato alle scarpe e alla borsetta che ha sotto il braccio). mi guarda con superbia mentre si lima le unghie. invece che una normale lima sta usando una lima con dei diamanti per ornamento,di quelle personificate e costosissime. allungo la mano e faccio un bel sorriso alla mia compagna di stanza -Gessica Bianchi.- mi presento. lei mi guarda in faccia,poi la mano,poi la faccia. devo forse aspettarmi che ci sputi sopra? lei invece si decide finalmente a sorridere e mi stringe la mano. ha una stretta molto decisa,di chi sa di poter ottenere tutto -Sara Michelangeli. Il mio nome ti dice niente?- non rispondo. certo che mi dice qualcosa! Michelangeli è uno dei più grandi stilisti di tutti i tempi! sarà davvero questa la figlia? lei si affaccia alla finestra -non avevi mai visto Milano?- la affianco -No,sono arrivata oggi da Roma. Tu,invece,sei di qui?- -Sì,ma sono spesso fuori.- -Il tuo abito è...parigino,giusto?- -Oh,sì,l'ho comprato ieri a Parigi. quest'ultimo anno ho vissuto lì...- e va verso il bagno -Però (!),-mi grida -in questo bagno c'è tutto...mi aspettavo una di quelle schifezze che danno ai college.- -Ehm,già,vale davvero i soldi che costa!- oddio,non posso averlo detto davvero! ditemi che non l'ho detto! lei si affaccia alla porta e mi guarda interrogativa -Come,scusa?- io mi rimetto a guardare fuori e sto zitta. molto meglio tacere in certe situazioni. ok,la mia famiglia è senza un soldo e lavoro da tre estati per dare il mio piccolissimo contributo e stare qui,che c'è di male? non tutti hanno la fortuna di essere ricchi come lei... la vedo disfare le valigie e mi accorgo che i suoi vestiti occupano tutto l'armadio,anzi,stanno stretti... -scusa,ma...-lei continua-io dove la metto la mia robba?- lei indica un mobileto che non avevo visto prima. è una specie di fasciatoio in legno bianco. ha tre cassetti. per i vestiti e la biancheria sarebbe bastato,le scarpe le avrei lasciate in valigia,tanto ne ho poche... apro il primo cassetto,ma vedo che è già occupato,idem il secondo -Oh,scusa- sembra ricordare improvvisamente Sara -mi dimenticavo di dirti che ho già usato i primi due cassetti,ti dispiace?- dal tono capisco che qualunque sia la mia risposta,lei non li toglierà -In effetti sì,non ho spazio per le mie cose...- Lei mi guarda e fa -oh.-,poi ricomincia a sistemare l'armadio. ok,Gessica,conta fino a dieci e fa un bel respiro,dai,uno...due... -Hai anche preso tutta la scrivania!- -Oh,beh,sì,mi serviva per i trucchi. tanto sono sicura che tu non ne hai...- ventisette,ventotto.... -COME,SCUSA?Hai idea di cosa significhi "condividere"?- -Non capisco perché ti arrabbi, infondo tu hai meno vestiti di me..- -Sì,ma non entrano tutti in un cassetto! inoltre,non è affatto carino! potevi almeno chiedermi se mi andava bene!- quarantadue...quarantatre... -Ti va bene?- mi chiede scocciata lei -No,non mi va bene!- -Oh,beh,peggio per te..-centoventotto...centoventinove...arghhh!!!
-Beh,sai cosa?- afferro i suoi vestiti che ha messo nei cassetti (per lo più biancheria) e la getto a terra,con un sorriso provocatorio,poi inizio a metterci la mia. lei mi corre incontro e li riprende,buttando i miei e provando a rinfilarci i suoi -Eh no,carina! I cassetti li ho visti prima io!- grida lei.la spingo via (non forte,piano) e ributto giù la sua robba -Mi dispiace,principessa,ma questa è una camera per DUE e se a sua maestà non sta bene,che se ne trovasse un altra!- lei diventa rossa,sbuffa,e mi da una spinta,e ricomincia a riempire il cassetto della sua robba -ah,sì?vuoi giocare?- e vado verso l'armadio -Scarpe a spillo di ottima marca... uhm...chissà se sono ottime anche per volare!!- e le butto via,nel salotto -Minigonna di provenienza americana...beh,vedo che ne hai già una,a che te ne serve un altra?- e butto via anche quella. sto per afferrare una camicia,ma la sento aprirmi la valigia e la vedo afferrare il mio vestito giallo-oro (cavolo,è l'unico che ho!) -Ma guarda che bel vestitino,peccato che sia fuori moda!- e lo strappa -COME OSI?????- e vado verso la scrivania con la camicia in mano,prendo uno dei suoi innumerevoli rossetti e inizio a scarabbocchiarci sopra. la sento gridare di rabbia,poi inizia a lanciarmi delle Converse (le MIE converse) e quando una di quelle mi colpisce in faccia,perdo definitivamente le staffe.lascio perdere la camicia e le vado addosso,tirandole i capelli.lei risponde graffiandomi con le sue unghie fresche di manicure. alla fine riesco a lanciarla sul letto -MA VIENI DA UNA FAMIGLIA DI PREISTORICI?- mi grida lei -No,ma sai,anche se fosse,sarebbe meglio una famiglia di trogloditi che una come la tua,composta da oche come te!- -COSA HAI DETTO??!- -mi hai capito,ma se vuoi lo ripeto!- -ritiralo subito!- e mi tira in faccia un cuscino -ritiraloritiraloritiralo!!!- e continua a lanciare. io afferro la prima cosa che trovo sulla scrivania e gliela tiro. in un attimo diventa una lotta di oggetti volanti,cuscini,trucchi,riviste,peluche... gridiamo talmente forte che non sentiamo la direttrice arrivare. ce la ritroviamo davanti all'ultimo secondo,con la sua gonna firmata e la sua giacchetta,occhiali d'oro sul naso ed espressione adirata -COSA SUCCEDE QUI?-grida. dalla sorpresa prendo male la mira e la colpisco con un ombretto in pieno volto,sull'occhio. lei grida e cade all'indietro,svenuta. io e Sara le ci raduniamo intorno,preoccupate -Forse è meglio se continua a dormire...- mi dice la bionda. sono troppo arrabbiata con lei per dirle che concordo,chissà che succederà non appena si sveglia!


ciaoo a tutti,questo
è il secondo capitolo,spero vi piaccia <3
grazie per aver letto e spero continuerete 
a leggere
xx


  
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