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Autore: ChrisAndreini    26/10/2013    3 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

 

26|10|13

Caro diario, 
Santo cielo, non puoi immaginare oggi cosa ha fatto mia mamma!
Ha detto che siccome ha sentito che mercoledì abbiamo suonato bene, potrei continuare le lezioni con Alexander, per dare vita ad un duo di pianisti per suonare a quattro mani.
Cioè… COME LE E’ SALTATO IN MENTE!!!!!!!!!!
Non capisco proprio cosa le passi per la testa a questa donna, il cancro le ha portato via il cervello, oltre ai capelli?!
Oddio, questa era perfida! La devo cancellare, come posso dire una cosa così a mia madre!
Sarà il caso di calmarmi.

Ora sono perfettamente calma, quindi analizzerò la situazione con tranquillità, pacatezza e senso pratico.
MIA MADRE E’ COMPLETAMENTE IMPAZZITA!!!!!!!!!!
Alla fine sono riuscita a convincerla a lasciar perdere, ma cavolo, parlane prima con me senza farmi fare queste figuracce.
Non che mi interessi ciò che pensa il “coso”, ma, se impariamo a parlare e abbiamo un cervello ci sarà una ragione.
Non sopporto quando fa così, non la sopporto proprio!
Comunque Alexander viene anche domani mattina, resta a pranzo e nel pomeriggio.
Papà lavorerà, mio fratello sarà in giro a fare le cose più brutte (tra parentesi, manca a casa da giovedì) mentre mia madre ha detto che deve fare un sacco di commissioni.
In sintesi, saremo: io, Lily e il “coso”.
Si prospetta una bellissima domenica! (naturalmente sono sarcastica!!!!)
Comunque, nel pomeriggio, sono riuscita ad anticiparmi tutti i compiti e ho deciso di uscire.
Lo so, ho scritto che non sarei uscita più, ma non ce la facevo a continuare a sentire il “coso” suonare.
Ho preso l’album (ho messo il lucchetto anche a lui, ma uno normale, non è speciale come te) e l’ipod, e sono salita su un altissimo albero per non essere disturbata di nuovo.
Meglio che ti spiego meglio questa faccenda del salire sugli alberi.
Lo faccio da quando ero piccola, mi piace sentirmi libera, irraggiungibile, come un uccello, e si rivela molto utile perché le ragazze in stile Natasha hanno paura di spezzarsi le unghie curate, quindi non ci penserebbero mai a salire e mi lasciano in pace.
Ho disegnato di nuovo il principe della terza storia di Lily, ma non so perché non mi convince, sento che posso farlo, ma ho come un blocco, ma non chiedermi perché, non ne ho idea, forse è solo il fatto che il primo disegno ha ricevuto un responso positivo ma non troppo.
Ho ripensato a Lily, è una bambina matura per la sua età, non è capricciosa, né viziata ed è davvero molto dolce e affettuosa.
Le ho fatto un ritratto, che ho strappato dall’album e che le regalerò domani.
Poi, quando il solo è iniziato a tramontare ho sentito qualcuno che mi chiamava.
Indovina chi era?
Ma il “coso”, naturalmente.
Mi ha detto che mia madre mi stava aspettando per la cena, ha lanciato un’occhiata all’album, che io ho stretto a me con fare protettivo, poi mi ha chiesto come mai non ho portato il cellulare, come se a lui importasse qualcosa, e mi ha intimato di sbrigarmi.
Sembrava un po’ incerto, come se non sapesse se accompagnarmi o no, ma poi se n’è andato scrollando le spalle, ed io l’ho seguito a distanza.
Abbiamo cenato in famiglia (Nate si è deciso a tornare per la cena) e poi il “coso” se n’è andato, seguito a ruota da mio fratello.
Anche mamma si è ormai arresa con lui, e proprio in questo momento la sento piangere e litigare con papà.
Ti scrivo domani se sopravvivo.

 

 

 

 

 

(A.A.)
Nel prossimo capitolo ci saranno due diversi POV, Valery e… Alexander.
Lei narrerà con il suo bel diario, lui in un altro modo, ma non voglio anticiparvi niente, aspettatevi solo un lungo capitolo (almeno spero sarà lungo) dal titolo:
“Questa bambina deve farsi i fatti propri”
Recensite numerosi e ringrazio, come al solito, tutti quelli che seguono, ricordano e preferiscono la storia e i lettori silenziosi.
Grazie sopratutto ai recensori che iniziano a farsi sentire sempre di più <3
Al prossimo capitolo.

   
 
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