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Autore: ithinkiloveyou    26/10/2013    11 recensioni
*Dal primo capitolo*
Ci stavamo scrutando come due animali appartenenti a specie non ancora scoperte: strani, rari ma bellissimi; ci guardammo ancora pochi secondi prima di alzarci in contemporanea e correre dalla parte opposta.
Mi voltai una sola volta, anche lui lo fece: i nostri occhi di incontrarono e si dissero cose che solo degli occhi stanchi e tristi possono dirsi.
Il mio nome è Penelope.
E oggi è morto il mio migliore amico.
--> questa è la mia prima fan fiction, spero vi piaccia.
Un saluto -ithinkiloveyou-
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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TEARS
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Aprii la porta di casa e salterellando entrai nella mia dimora e chiamai a gran voce i miei familiari, ma nessuno rispose.   Casa libera. Lanciai lo zaino per dirigermi verso il frigo, ma prima di aprirlo notai un bigliettino, sicuramente scritto da mia madre, ma appena lo aprii mi accorsi subito che non era così. Lessi velocemente le prime righe prima che la vista mi si appannasse per le lacrime. Il mio cuore si stava letteralmente spezzando in due; prima di buttarmi fuori di casa e iniziare a correre, riuscii a leggere: "Mi dispiace, ma non ce la facevo più" 
I piedi velocemente si susseguivano: destra,sinistra,destra,sinistra; avevo paura di fermarmi, perché avrei iniziato a pensare. 
Saltai, inciampai, mi rialzai, ma non mi fermai fin quando non giunsi a una raduna. Fissai l'orizzonte prima di urlare con tutta la voce che avessi in corpo, sentii l'eco per pochi secondi e dopo di nuovo il silenzio.
Una leggera brezza mi scompigliava i capelli biondi, mentre i miei occhi verdi, ormai cupi, lasciavano uscire velocemente una, due, dieci, infinite lacrime.  
Come poteva essersene andato così?  Fino a qualche giorno fa ci stavamo ricorrendo in questa radura: le sue mani che si stringevano ai miei fianchi, il suo fiato sul mio collo, il solletico sotto il ginocchio. Lui sapeva che era il punto dove lo soffrivo maggiormente. 
Cosa aveva fatto di male per arrivare a ciò? Era un bel ragazzo, ben piantato, occhi verdi come miei e i miei stessi capelli biondi: potevamo esser scambiati per fratelli se non fosse stato per il suo viso, che aveva lineamenti completamento diversi dai miei. Ma il suo sorriso, cavolo, il suo sorriso: avete presente la cioccolata calda in inverno? E le stelle? E il mare di notte? E l'odore di un libro vecchio? E il profumo del caffè la mattina? Avete presente? Ecco, il suo sorriso era tutte quelle cose. Sapete qual era il suo unico maledettissimo problema? Era gay. 
Cioè, non che a me dispiacesse, anzi, ero così felice per lui: era riuscito anche a trovare la sua anima gemella, che però morì dopo pochi mesi di relazione. Suicidio.
Mi chiedo quale maledettissimo problema abbia la gente con gay? Cosa vi hanno fatto? Perché li considerate dei mostri, se neanche li conoscete? Stavo così male, che non riuscivo a reggermi i piedi: mi sedetti un attimo,mentre piangendo strappavo l'erba che mi circondava. 
Lanciai un altro grido nel vuoto e prima che l'eco terminasse sentii un urlo in risposta. Mi irrigidii. Urlai di nuovo e di nuovo risentii un urlo in risposta. Mi alzai immediatamente e iniziai a correre verso il luogo da dove proveniva quella misteriosa voce. I rami mi graffiavano il viso e mi sentivo osservata, ma continuai a correre finché non inciampai. Su qualcuno.
Alzai lo sguardo e incontrai due occhi color cioccolato, belli come il sole e profondi come il mare. Tanto belli quanto tristi e stanchi. 
Il viso appariva perfetto come gli occhi: la mascella pronunciata ricoperta da un po' di peluria e le labbra carnose da baciare. 
Ci stavamo scrutando come due animali appartenenti a specie non ancora scoperte: strani, rari ma bellissimi; ci guardammo ancora pochi secondi prima di alzarci in contemporanea e correre dalla parte opposta. 
Mi voltai una sola volta, anche lui lo fece: i nostri occhi di incontrarono e si dissero cose che solo degli occhi stanchi e tristi possono dirsi. 

Il mio nome è Penelope. 
E oggi è morto il mio migliore amico. 


Oibò
Sono nuova di qui. Allora, ho deciso di iniziare a scrivere dopo aver letto decisamente troppe fan fiction e dopo aver visto fin troppi film romantici.
L'idea mi è venuta durante l'ora di greco e appena tornata a casa ho iniziato a scrivere come una pazza. Ci ho messo ben due giorni per completare questo primo capitolo/prologo e spero abbia abbastanza successo. 
L'italiano non è dei migliori e vi chiedo di perdonarmi, ma sto facendo di tutto per migliorare.
Beh, credo di aver terminato; grazie a chi mi seguirà 

                  -ithinkiloveyou- 
  
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