Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: ketyblack    14/04/2008    5 recensioni
Al liceo classico di Osaka non ci vanno le persone comuni, ma solo per persone "speciale", come si ritengono gli studenti di questo ricco istituto giapponese, ma il gruppo dei "Più snob della scuola" sarà travolto da una grande novità che farà cambiare almeno un po' i loro atteggiamenti di fronte ai ceti medi e bassi della popolazione. Ovviamente sarà Sasuke Uchiha, studente appena arrivato dagli Stati Uniti, a dare il via alla "rivoluzione degli atteggiamenti" [PAIRING: Ancora in fase di costruzione sono ben accetti i consigli)
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

American Idiot

 

Capitolo 1: Ritorno a scuola

 

Liceo Classico di Osaka, ore 8.00

 

Fiumi di studenti e studentesse affluivano al prestigioso istituto, che aveva la fama di sfornare i migliori matematici, fisici, atleti, avvocati…in pratica chiunque si diplomasse in quella scuola aveva libero accesso a tutte le facoltà all’università; oltre ad avere la fama di essere la migliore scuola superiore del Giappone, aveva anche la fama di essere la scuola popolata dalla gente più snob dell’intero cosmo. Ragazzi e ragazze griffati fino alle unghie dei piedi, tutti ovviamente figli di grandi avvocati, notai…tutta gente piena di soldi, e chiunque entrasse in quella scuola con una borsa di studio o per meriti scolastici era marchiato per il quinquennio come sfigato e di conseguenza emarginato dal gruppo. Il motto “il denaro non fa la felicità” non esisteva in quella scuola, nella quale chi possedeva più milioni nel conto in banca era quello che contava di più, i ragazzi che frequentavano quella scuola fondavano qualsiasi cosa sull’ipocrisia e sull’invidia, non conoscevano i valori veri, che non fossero quelli dei soldi. Una ragazza dai particolari capelli rosa se ne stava con le gambe incrociate seduta comodamente nell’erba del grande parco che circondava l’istituto che frequentava ormai da quattro anni, quel giorno avrebbe cominciato il suo ultimo anno di liceo. Odiava la scuola, non aveva mai studiato in tutti gli anni passati al liceo, era sempre stata salvata all’ultimo da quelli che si chiamano “soldi del papi”

Ma a Sakura Haruno non importava di passare l’anno ed iscriversi a legge, come andava predicando il padre a tutti i suoi amici e conoscenti, a lei importava solo di sé stessa, di comprare l’ultimo paio di scarpe di Chanel o di Armani, e di divertirsi con i ragazzi.

Sakura Haruno aveva la scuola ai suoi piedi, era la più bella, la più furba e la più snob; scrutava il mondo storcendo il nasino all’insù e aggrottando la sua fronte spaziosa, come se niente fosse degno del suo interesse. Sbuffava qualunque cosa le venisse detta, si sentiva bene solamente quando era insieme alle sue “amiche” a sperperare l’intero patrimonio del padre, famoso banchiere internazionale.

Suonò la campanella. La ragazza sbuffò guardando in alto, raccolse la sua borsetta griffata, e camminando con le sue scarpe con i tacchi arrivò al suo armadietto.

-         Ehilà, Sakura!- la rosa si voltò e vide una faccia fin troppo conosciuta, la sua migliore amica, Ino Yamanaka, finta bionda, occhi azzurri ed un fisico da fare invidia ad una modella di alta moda, sì, perché proprio quello avrebbe voluto fare Ino da grande: la modella, inutile dire che la figlia del famoso Inoichi Yamanaka, un ricco notaio originario di Tokyo, il padre non le avrebbe mai permesso di abbandonare legge per “giocare a fare le sfilate”

-         Ciao, Ino…passate bene le vacanze?- la bionda ripose la borsetta viola nell’armadietto e ne estrasse il libro di greco

-         Uno schifo totale…papà non mi ha voluto fare andare sullo yacht insieme a Choji e Shika…che stronzo…mi ha permesso solamente di fare una breve vacanza in Italia e poi una piccola sosta in Australia, mi ha lasciato il jet piccolo, quel tirchio!- storse il naso vedendo una ragazza con una gonna succinta nonostante il suo fisico tornito e continuò

-         E tu, Sakura?- la rosa rispose cominciando ad incamminarsi verso l’aula

-         Uno schifo di viaggio in America con mio padre e la sua fidanzata, si sono sposati a Las Vegas, erano ubriachi fradici, sono proprio penosi…almeno gli americani ci sanno fare a letto, credimi…-

-         Almeno tu hai scopato…io in bianco per tre mesi! Non vedo l’ora di vedere Shika!- non appena svoltarono l’angolo del corridoio incontrarono gli altri “amici”, Shikamaru Nara, Choji Akimichi, Naruto Uzumaki e Kiba Inuzuka.

-         Eccovi, ragazze, vi stavamo cercando!- esclamò il biondo Naruto sorridendo. Ino si affrettò ad avvicinarsi a Shikamaru, il quale non tardò a fare l’occhiolino agli altri ragazzi passando una mano sul fondo schiena della bionda, che si lasciò palpare sorridendo

-         È meglio se andiamo in classe, ragazzi, altrimenti il prof si incazza di brutto…mio padre ha detto che non ha proprio tanta voglia di pagare il preside per non farmi sospendere…se no qua rischio la Porsche per Natale…- Kiba lo interruppe

-         Ma non te ne aveva già presa una per il tuo diciottesimo compleanno?- il biondo scoppiò a ridere

-         Ma quella è roba vecchia, senza contare che l’ho distrutta il mese scorso di ritorno dalla festa di quella tizia là…non mi ricordo chi…-

E così, raccontandosi le ultime novità entrarono in classe, sedendosi a branco e incontrando le ragazze mancanti all’appello dei “Più snob dell’Istituto”, ma scoprirono essere già in classe a tenere i posti in ultima fila

- Tenten, Hinata, Temari!- urlarono le due come delle oche, abbracciando le tre amiche, le quali una, Hinata, era l’ereditiera delle grandi industrie di trasporti “Hyuuga Twins”, Temari rampolla dei Sabaku no, infatti suo padre fu fondatore della ben nota catena di alberghi “Hill”, i suoi fratelli Kankuro e Gaara a soli 18 anni gestivano già un albergo…mentre nelle vene di Tenten scorreva per metà sangue reale francese. Un altro ragazzo si aggiunse alla comitiva, occhi perlacei, capelli castano scuro lunghi legati in una coda bassa, sguardo da superiore, Neji Hyuuga, cugino di Hinata, anch’esso l’erede delle industrie di trasporti dei gemelli Hyuuga.

- Ehilà, Neji! Ti sei degnato di onorarci della tua presenza a quanto vedo!- esclamò l’Inuzuka battendogli il cinque…

- Che rottura di coglioni! Meglio essere poveri in modo di non potersi permettere questa scuola, che essere ricchi e doverci andare per forza…- sbottò Neji buttandosi a sedere al fianco dell’Inuzuka che continuava a giocherellare con la zip della felpa

- Adesso non mi dire che non ti piace spendere tutto quello che vuoi senza curarti di nulla alla faccia di quei poveracci che per comprare un paio di queste – mostrò le nuove scarpe di Louis Vuitton – risparmiano per mesi sperperando l’intero stipendio del mese!- crudele rise. Hinata si alzò in piedi e si ritrovò faccia a faccia con Kiba

- Non c’è proprio niente da ridere…insomma, perché noi siamo nati ricchi non vuol dire che siamo migliori delle persone “normali” né tanto meno migliori di quelle che faticano ad arrivare a fine mese…- la Hyuuga era forse una delle poche persone dolci e gentili della scuola, era una ragazza molto sensibile, innamorata da tempo di una persona che non la notava affatto.

- Hina, stai tranquilla! Qua puoi anche smettere di “fare finta” di avere pena per coloro che non si possono permettere il lusso…qua non c’è nessuno che ti sente!- la Hyuuga si voltò dall’altra parte per non vedere Kiba, non lo sopportava quando faceva così, ma quando mai Kiba Inuzuka era sopportabile?

 

La classe cominciò a riempirsi solo venti minuti dopo il suono della campanella e delle volte il professore arrivava anche un’ora dopo, tanto che spesso le lezioni avevano inizio alle 9:00, bel concetto della puntualità che veniva insegnato a dei futuri pezzi grossi nel mondo del lavoro…

Il professor Kakashi insegnava greco e latino, a lui importava solamente di prendere lo stipendio a fine mese, perciò se i ragazzi stavano disattenti non li riprendeva nemmeno, anzi, continuava imperterrito la spiegazione, come se stesse parlando più a sé stesso che alla classe e alcune volte perfino, quando non riusciva a richiamare l’ordine all’interno della classe si metteva seduto alla cattedra a leggere “giornalini”.

 Ma quel giorno il professor Kakashi non entrò da solo: appena dietro di lui entrò un ragazzo moro dai capelli pettinati all’indietro con una consistente quantità di gel, gli occhi neri e profondi, fisico statuario, jeans a vita bassa e attillati quel tanto che bastava per mettere in mostra le sue “grazie”, dall’espressione che aveva tatuata in volto non sembrava eccessivamente contento di trovarsi lì. Il professor Kakashi richiamò l’ordine e stranamente tutti tacquero

-         Ragazzi, da quest’anno abbiamo un nuovo studente, lui è Sasuke Uchiha, si è trasferito da poco dagli Stati Uniti…-

 

 

 

Che ne pensate? Ho deciso di cominciare una nuova long-fic, nonostante non abbia ancora finito l’altra, ma andrò avanti, lo prometto -.-‘

Beh lasciatemi una recensione per dirmi che ne pensate…kiss8

 

Ketyblack

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: ketyblack