Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: DeliciousApplePie    28/10/2013    2 recensioni
“Se mi spiegate cosa ci trovate di così divertente magari posso ridere anche io” Sputo acida. “Mh,capelli verde acido.. quindi per rispettare i tuoi capelli fai anche tu l’acida.. Giusto?” Io alzo un sopracciglio. “Tu per rispettare i tuoi capelli color mestruo di gatto non oso chiedere cosa fai!” Mi giro tornando ai miei disegni. L’altro ride di gusto mentre quello con i capelli strani rimane imbambolato non sapendo cosa rispondere. “ Ahahahah, Mark, mi sa che ha un bel caratterino questa qui.” “Oh zitto Tom. Secondo te mi odia?” Io sto per rispondere di si quando la campanella interrompe quello strano incontro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Scott Raynor, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo uno.
Strani incontri tra strani soggetti.

 
 
Tutti pensano che a 17 anni non si abbia ne uno scopo e ne una direzione. I ragazzi pensano solo a scopare e a divertirsi con gli amici bevendo birra e guardando le partite di football e le cheerleader che saltano da una parte all’altra del campo sballottando le loro tette a ritmo di musica. Le ragazze, invece, passano il loro tempo a fare shopping, comprando cose totalmente inutili, a spettegolare, e soprattutto a criticarsi a vicenda, e a parlare di chi ha la tartaruga più bella o il pitone più lungo. Beh, per me non è affatto così. Io so qual è il mio scopo, e di sicuro non è quello di diventare una stupida oca che si fa mantenere dal marito. No di certo. Anche se i miei genitori sono un po’ titubanti, io, una volta finito il liceo andrò alla UC (University of California) a studiare medicina. Sono indecisa tra la sede di San Diego o quella di Los Angeles. Ovviamente io punto a quella di Los Angeles. Vivere da sola, essere indipendente, fare nuove conoscenze, e poi, Los Angeles è Los Angeles! C’è Hollywood! È bellissima. Come fai a dirle di no? I miei invece vogliono che vada alla sede di San Diego, ma non mi ispira molto. Vorrei allontanarmi il più possibile da Poway, e San Diego non me lo permetterebbe, è a 30 minuti da qui, non credo sia il massimo per incominciare una nuova vita. Già principalmente è questo il mio obbiettivo. Cominciare una nuova vita.

Oggi è il 27 ottobre, la scuola è iniziata da circa due mesi, e ovviamente, tutto va splendidamente. Tra poco più di una settimana è il mio compleanno, e finalmente farò 18 anni. Sono così impaziente che conto i giorni al lieto evento.
Mi alzo senza energie dal letto, vado in bagno superando lo specchio -non voglio traumatizzare i miei occhi a prima mattina con una visione poco carina di uno zombie- Mi fiondo sotto la doccia. Dopo una mezzoretta, passata a restaurare la mia faccia e a renderla “carina”- per evitare che qualcuno mi denunci per  tentato omicidio tanto che sono mostruosa- mi fiondo verso l’armadio con sguardo serio. Ovviamente non ho mai niente da mettere, allora opto per un jeans a stampa scozzese rosso, la mia maglia degli Exploited e gli anfibi alti, neri con i lacci rossi. Cinta con i proiettili (un classico) e collarino con le borchie al collo. Mi preparo psicologicamente per affrontare i miei capelli. Inizio a cotonarli, a riempirli di lacca, a fonarli e a insultarli finché non sono soddisfatta del mio deathhawk verde. Sono terribilmente in ritardo, scendo veloce le scale e mi fiondo in cucina dando il buongiorno a tutti prendendo un muffin e addentandolo.
“Come pensi che le persone ti prendano sul serio se ti conci così? Se non ti conoscessi penserei che a scuola manco ci vai”
Dice mia madre versandomi del caffè.
“Mh, non preoccuparti,a me basta e avanza che lo sapete voi che sono brava a scuola”
Dico con fare angelico mentre mio fratello mi compare alle spalle.
“Dovreste preoccuparvi per lui. Ha 21 anni, non ha ancora un lavoro, non sa che farsi della sua vita, esce ancora con i diciassettenni! Giuro di averlo visto con uno del mio corso di biologia!”
Mia madre guarda incuriosita Nate che cerca di discolparsi.
“Matt ha 21 anni, è solo stato bocciato un paio di volte!”
Mia madre continua a fissarlo.
“Lo dici con una certa nonchalance che quasi quasi mi lascio convincere che sia una cosa normale. Bocciato un paio di volte, che sarà mai?” Interviene mio padre cacciando fuori il naso dal giornale.
“Jonathan!” Mia madre riprende mio padre dandogli una gomitata. “Alla fine è grande, grosso e vaccinato, prenderà le sue decisioni a tempo debito”
Mio padre rotea gli occhi continuando a leggere il suo giornale mentre io, finito di bere il mio caffè trascino mio fratello fuori casa – Deve accompagnarmi lui a scuola, la mia macchina per puro caso si è suicidata contro un palo- prendendo la mia giacca di pelle.

“Cocco della mamma” Dico non appena ingrana la marcia.
“Sam.”
“Si?”
“Finiscila”
Io rido di gusto mettendo gli auricolari. Dopo qualche minuto mi ritrovo davanti al cancello della scuola, saluto il mio fratellone, e mi preparo ad affrontare le facce delle persone e i loro commenti poco carini riguardo al mio nuovo colore di capelli. Da lontano vedo un ragazzo che si sbraccia per farsi notare: Alex, il mio migliore amico. Mi avvicino velocemente, notando che non è da solo, ma con un altro tizio alto una decina di centimetri in più di lui che non appena si accorge della mia presenza si dissolve raggiungendo un altro gruppetto poco più distante.
“Vedo che hai fatto comunella con i popolari”
Rido indicando il gruppo dietro di lui.
“Io sono popolare!” risponde con enfasi.
“Da quando?” Continuo io strafottente.
“Da sempre! Sono il capitano della squadra di calcio!”
“Appunto Alex, appunto, nessuno si fila la squadra di calcio. Quindi è scientificamente provato che la tua popolarità oscilla tra quella di Carlotta la mignotta, e il tecnico dell’aula di informatica.”
Il mio amico fa una strana smorfia.
“ Mi stai dicendo che sono tra una puttana brutta e puzzolente, e un uomo di cinquant’anni grasso con i capelli da metallaro, ricci, grigi, oleosi e perennemente legati?”
Io gli sorrido angelica.
“Hai afferrato il concetto ragazzo mio!Ora entriamo, non voglio sorbirmi una predica da Peace!”
Lui mi avvolge la spalla con un braccio e ci avviamo verso l’entrata.
“Hai fisica alla prima ora?”
Io annuisco pensierosa.
“Allora ti lascio al tuo destino! Io ho letteratura, devo girare qui. Ci vediamo a pranzo!”
Mi saluta con una mano e sparisce nella folla.
Mi avvio verso il mio armadietto sistemando i libri e prendendo quello di fisica e con un sorrisone arrivo nell’aula 21. Ovviamente il mio solito posticino in fondo  è lib- “Ma che?” dico a bassa voce non appena mi accorgo che il mio posto è occupato da Skye Everly , bionda, occhi verdi, oca.
“C’è qualcosa che non va Cooper?”Il professore mi chiama per cognome non capendo il mio sconforto. Faccio cenno di no con la testa. “Bella chioma, comunque!”
Io ringrazio e mi siedo in seconda fila, avanti a quel tizio che oggi parlava con Alex. Il professore inizia a spiegare quando alcuni si lamentano dalla mia cresta dicendo che copre la visuale della lavagna.
“Secondo voi perché mi metto sempre dietro? Non è colpa pia che. ..Quella.. ha occupato il MIO posto!”
Alcuni ridono, altri osservano Skye.
“Potresti evitare di conciarti così” Risponde pacata lei mentre si attorciglia una ciocca di capelli.
“Oh, Everly, ora ti concio per le feste!”
Con uno scatto mi alzo e raggiungo il banco in questione buttando a terra tutto quello che c’era sopra.
“Cooper! Per l’amor del cielo! Ti sei meritata un’ora in sala punizioni alla fine delle lezioni, lo sai?”
Io mi calmo e annuisco ritornando al mio posto. Sento qualcuno sbuffare alle mie spalle. Mi giro con aria truce e il tizio di oggi alza le mani leggermente impaurito. Io ritorno nella mia posizione cercando di seguire la lezione.
Arriva la pausa pranzo.
Oggi il menù offre un qualcosa di non indefinito simile a un purè.
Mi siedo al mio solito tavolo, da sola, aspettando che il mio compagno d’avventure arrivi. Faccio scorrere lo sguardo tra gli altri tavoli e mi accorgo che una figura magra e snella, appartenente ad Alex si muove al tavolo di quel tipo di oggi, insieme a Skye, e altri tizi con delle chiome colorate.
Sicuramente skater punk.
Punk e skater punk dovrebbero andare d’accordo, ma a quanto pare per me non vale.
Skye mi becca mentre li osservo e richiama sempre il tizio di oggi ridendo e indicandomi. “Fanculo” esclamo cacciando il telefono dalla tasca per avvisare Clare, la mia migliore amica -una tizia stramba anche lei- Che oggi non ci saremmo viste.
Finisco di parlarle e osservo cupa il purè, lo agito un po’ con la forchetta e poi schifata lo butto nel cestino. Una voce mi chiama. Alex .Io alzo il medio e me ne ritorno al mio tavolo aspettando la campanella.
Passano altre e quattro ore, e quando finalmente la tortura finisce mi aspetta un'altra ora in sala punizioni. Non sono l’unica ad essere li, c’è anche il tipo di oggi –me lo ritrovo ovunque- e un suo amico, con i capelli di uno strano colore. Molto probabilmente, prima che scaricassero dovevano essere fucsia, ora invece sono di un rosa pallido, a chiazze. Strano. Oltre a loro ci sono due ragazze della squadra femminile di lacrosse,  da quanto ho capito, hanno fatto una rissa in campo. Mi siedo in un banco in prima fila, tentando di strare il più possibile lontano da quei due tizi. Caccio il mio blocco e inizio a fare qualche schizzo per il progetto di arte. Sento qualcosa colpirmi la testa e delle risatine provenire dagli amici di Everly.
Mi giro torva e scocciata, loro ridono sotto i baffi. Abbasso lo sguardo e noto delle palline di carta a terra. Scuoto la testa facendo cadere una decina di palline che erano rimaste intrappolate nella cresta. Sono incazzatissima, non solo la loro amichetta deve rompere il ciufolo, ma anche loro!
Decido di reagire, ma non esageratamente.
Raccolgo qualche pallina da terra, e con la mia super mira colpisco il tizio con i capelli rosa in un occhio e l’altro in testa, che a loro volta si mettono a ridere.
“Se mi spiegate cosa ci trovate di così divertente magari posso ridere anche io” Sputo acida.
“Mh,capelli verde acido.. quindi per rispettare i tuoi capelli fai anche tu l’acida.. Giusto?”
 Alzo un sopracciglio.
“Tu per rispettare i tuoi capelli color mestruo di gatto non oso chiedere cosa fai!”
Mi giro tornando ai miei disegni. L’altro ride di gusto mentre quello con i capelli strani rimane imbambolato non sapendo cosa rispondere.
“ Ahahahah, Mark, mi sa che ha un bel caratterino questa qui.”
“Oh zitto Tom. Secondo te mi odia?”
Io sto per rispondere di si quando la campanella interrompe quello strano incontro. Raccatto la mia roba e mi preparo a sorbirmi la predica da mio padre non appena sarò a casa.
Esco dalla struttura e quei due tizi sono ancora dietro di me.
Si, son sicurissima che li odio.
Mi accendo una sigaretta e metto gli auricolari.
Mi giro ancora una volta indietro giusto in tempo per vedere questo presunto Mark sbaciucchiarsi con Skye Leigh Everly.
Che schifo.
Avrei preferito vedere un muflone in calore che una scena del genere. Ancora schifata esco dal cancello verde dalla scuola e affretto il passo.
 
“Vai bene in tutte le materie, se non fosse per il tuo caratterino saresti la migliore della scuola”
Mi riprende papà con dolcezza. Io abbasso il capo.
“E se non fosse per il suo caratterino avrebbe sicuramente più amici, invece di quei due tizi che ti porti dietro”
Io sbuffo e gli do uno spintone per poi salire in camera giusto in temo per rispondere al telefono.
“Pronto?”
“Ciao Sam.”
“Alex. Dimmi.”
“Perché oggi mi hai mandato a fanculo?”
“Perché mi hai lasciata da sola forse?”
lui tentenna un secondo.
“Mi hanno chiesto di pranzare al loro tavolo. Che potevo dirgli?”
“Di no forse? Ah, ma che parlo a fare. Ci vediamo domani.”
Spengo il telefono per poi buttarmi sotto le coperte. Domani sarà una lunga giornata.
 

ECCOMI.

Non so perché l’ho scritta, ma mi andava da un po’ . Ditemi come vi sembra, se vedo che interessa continuo C:

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: DeliciousApplePie