28/10/2013
1 recensioniBuonsalve, lettrici.
Sappiate che io, in teoria, non dovrei pubblicare questa cosa. Non avrei dovuto nemmeno scriverla, visto che ho in lavorazione almeno dieci OS contemporaneamente e, in più, anche un'altra mezza idea.
Ma. C'è sempre un ma.
Nei meandri del mio computer esistono intere liste di prompt inutilizzati, e oggi sono capitata su una di queste... peccato che il prompt che mi ha colpito fosse “Damon/Elena – Tutto quello che chiedo”.
Sul Delena ci sono stata, ma non chiedetemi (non per cattiveria, è che non lo so) come sia arrivata a questo. Non ne ho veramente, veramente la minima idea.
Ah, e mi è venuta qualche idea per il regalo di Natale. *tutti la guardano, nessuno capisce*
Sorvoliamo, ragazze, è la Os che pubblicherò a Natale, perché vi voglio bene/male e siccome a Natale saremo tutte in astinenza, perlomeno magari vi farò piacere ù.ù
Comunque, dicevamo delle idee: non sarebbe un male, se non fosse che tali idee mi sono venute nel bel mezzo di una lezione di matematica.
E il vostro regalo di Natale è in fiocco rosso (dove per fiocco intendo che ci sarà un fiocco [dove, poi, non ve lo dico, che ho già fatto troppo spoiler!] e per rosso intendo rosso in vari modi)... mi sono trattenuta a malapena dall'abbandonare qualsiasi cosa stessi facendo (e chi l'ascoltava, la vecchia megera?) per agguantare un foglio e buttare giù qualcosa. Ho un compagno di banco invadente, sapete.
Cooomunque: se voleste passare, qui la mia pagina ù.ù
A presto,
la vostra Soqquadro
P.S. Scusate le diecimila citazioni, ma non ho resistito ç*******ç
P.P.S. Visto che sono riuscita a stare dentro le 210 parole, finalmente? Mi sento potente ù.ù
Admire
Il mio sguardo si stupisce, si inchina, il mio cuore chiude tutti i suoi cancelli, per meditare di nascosto sul miracolo. Sei tanto bella.
Garcia Lorca
Ascolta il passo breve delle cose - assai più breve delle tue finestre - quel respiro che esce dal tuo sguardo chiama un nome immediato: la tua donna.
Alda Merini
Quella ragazza ha gli occhi più incredibili che abbia mai visto. Chiunque porti in giro occhi di quel genere non può essere una persona cattiva. Forse può anche succedere che faccia dei danni, ma solo se davanti a lei si sente il bisogno di abbassare per primi lo sguardo.Giorgio Faletti
È accoccolata davanti al camino, un libro di non-sa-cosa aperto sulle ginocchia. Damon la guarda.
Il che va bene, certo, ma è fin troppo facile dimenticare cosa stava studiando fino a un attimo prima, quando lo fa.
La osserva così intensamente, in modo così reale che quasi le sfiora la pelle, come le sue mani che la spogliano dolcemente. Rabbrividisce, e sente lo sguardo farsi stranito. Lui non sa che non ha freddo.
Vorrebbe chiedergli di smettere di impedirle di ripassare tranquillamente... quello che è. Abbassa gli occhi sulle parole. Incomprensibili.
C'è solo lui, e i suoi occhi che le pesano addosso in maniera piacevole. Molto più che piacevole.
Sospira, rassegnata.
Poi chiude il libro di scatto e gli getta le braccia al collo, avvertendolo sorridere sulle sue labbra.
Ha funzionato di nuovo.
La sta guardando ancora, ma lei non lo sa.
Dorme, arrotolata fra le coperte, in un bozzolo che la ripara dal mondo.
Mugugna qualcosa d'indistinto, accoccolandosi contro di lui.
Apre un occhio, uno solo, e ricambia appena il suo sguardo, assonnata.
Poi cade di nuovo addormentata, tranquilla. Domani mattina non se lo ricorderà.
Non c'è nulla di straordinario nel fatto che lui la osservi, di notte.
O di giorno, del resto.
Damon la guarda sempre.
[208 parole]