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Autore: Sae    15/04/2008    5 recensioni
Click.
La fiamma inaspettata (l’accendino stava per terra) andò ad alimentare quel suo insopportabile vizio del fumo.
Fu costretto, ad aprirgli gli occhi.
Con la sigaretta tra le labbra e il fumo che saliva però, non riusciva più a scorgere il cielo in quella stanza mentre, un leggero fruscio (quello delle lenzuola, quello proveniente da lei) si portava via qualcosa dentro di lui.
Le nuvole non dovrebbero fare rumore in cielo –eppure se avrebbero fatto, il rumore sarebbe stato quello-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Credo che sia un ottimo investimento

Then all the colors will bleed into one

(Quando ogni colore, sfumerà in uno)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Credo che sia un ottimo investimento. Parliamoci chiaro questo potrebbe sancire un’alleanza duratura con Suna e soprattutto in questo periodo, che ne abbiamo bisogno”

 

I have climbed highest mountain

Ho scalato la montagna più alta

 

 

[Shikamaru si limitò a un fastidioso mugugno, poggiandosi sulla terra asciutta di Konoha. Il cielo era coperto -come lo era stato giorni e giorni prima.

Choji

“Ne vuoi un po’?”

Le solite frasi, il solito diniego, e il ragazzo dalla buffa acconciatura che riprendeva a mangiare le sue patatine.

“Che seccatura, sembra che stia per mettersi di nuovo a piovere”

Choji scosse il capo. E per la prima volta puntò gli occhi al cielo, lasciando la quieta visuale di Konoha.

“Ma che dici, a me il cielo sembra limpido come al solito”

Shikamaru, quel giorno, decretò che se ne sarebbe stato tutto il tempo con gli occhi chiusi (a non guardare le nuvole –il cielo) decisamente troppo seccato, ma forse solo stanco.

Di non riuscire ad aspettare le cose che cercava.]

 

I have run through the fields

Ho corso attraverso i campi

 

 

Il fumo saliva e si disfaceva nell’aria che sapeva di pioggia.

Saliva e si disfaceva.

Oramai, nemmeno riusciva più a scorgerlo il miasma della sua sigaretta.

E quel cielo era decisamente troppo nero che di certo, non avrebbe protestato se un altro po’ di fumo sarebbe andato ad aggiungersi a quelle nuvole.

Un piccolo strato che raggiungeva il cielo, non avrebbe cambiato di una virgola l’acquazzone che stava per colpirli. Era un esperto di nuvole lui, era un tutt’uno con lo sfondo del cielo.

Si, ma che scocciatura.

 

 

Only to be with you

Only to be with you

Solo per stare con te

Solo per stare con te

 

Choji non ci faceva molto caso.

Rimanevano per ore così.

Pacchetto di patatine, pacchetto di sigarette.

Erano un alternarsi di suoni, anche se a ben pensarci, il fumo non faceva rumore. Saliva silenzioso e disegnava qualcosa di irreale nell’aria. Choji, a volte vedeva delle spirali in quel fumo, alle volte delle bizzarre forme di animali. E quando trovava qualcosa di simile nel suo pacchetto giallo, sotto il braccio, qualche forma nuova e strana ecco, rimpiangeva di averla già ingoiata prima di farla vedere al suo migliore amico; che l’avrebbe analizzata con quel suo Q.I. da far impallidire chiunque.

Ma era sempre così, nessuno dei due ci faceva troppo caso. Bastava poco per capirsi. A volte, anche un leggero arricciamento di labbra li faceva iniziare un muto discorso.

Tra una patatina e una sigaretta.

Sempre così, anche se c’era qualcosa di decisamente amaro che adesso gli pizzicava la lingua.

Non era il fumo acre delle sigarette. Non erano le patatine salate.

 

 

I have run

I have crawled

I have scaled these city walls

These city walls

Only to be with you

Ho corso, ho strisciato

Ho scalato questi muri di città

Questi muri di città

Solo per stare con te

 

A volte a richiamarli alle parole, entrava lei in scena.

Lei, si solo lei, aveva anche il compito, il dovere (“in che razza di Team sono capitata?!”) di fargli rientrare al coperto quando, stava per scoppiare un temporale di quel genere.

Li richiamava, di solito, acchiappando il pacchetto di patatine e distruggendo la sigaretta e quel fumo bianco tra l’erba incolta.

 

Ma non c’era.

Oggi, li tra loro, lei non c’era.

E non gli avrebbe richiamati, facendo la burbera.

 

Shikamaru, si accorse così che il brillare della sigaretta, piano, piano spariva sotto la pioggia.

Choji, si accorse che una lacrima era più salata di un intero pacchetto di patine, accorgendosi che qualcosa era già cambiato.

 

But I still haven’t found what I’m looking for

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

 

 

“Non cambierà niente”

Lo disse con un tono neutro, quello che adoperava di solito con lui.

Ma non aveva convinzione, quella voce, sembrava di più stesse ripetendo una solita lezione di accademia.

Eppure aveva annuito, piano sotto quella pioggia, dandogli ragione come al solito.

“In fondo non è poi così lontana”

 

But I still haven’t found what I’m looking for

Ma non ho ancora trovato quel

che sto cercando

 

Era terribilmente strano, ritrovarsi sotto il porticato dove se ne stavano quando erano piccoli.

Un po’ bagnati per colpa della pioggia e a scoprirsi ad aver optato per un riparo(senza che lei gli abbia rimproverati).

Aveva un sapore strano quel giorno.

Ma Choji stringendo a se il pacchetto e continuando a mangiare, le guance leggermente bagnate, si ripetè quello che aveva già sentito prima. Quello che il suo miglior amico gli aveva promesso.

“Non cambierà niente”

Ci credeva a Shikamaru.

Il Nara aveva creduto in lui quando, nessuno gli vedeva niente di buono.

 

I have kissed honey lips

Ho baciato labbra al miele

 

 

Aveva visto le lacrime scendere e rigarle le guance. Il trucco nero colare irrimediabilmente e gli occhi che diventavano rossi (il cielo diventa tale solo in prossimità del tramonto) e un pugno netto colpirli la guancia.

Provò a fermarle il polsi, prima di accorgersi definitivamente che non aveva le forze necessarie per opporsi a lei.

(il cielo è una cosa troppo grande… a volte sembra poter crollare da un momento all’altro su un essere,- meglio lasciarsi travolgere-)

Così, decise di socchiudere gli occhi e il viso bruciava assieme a parte del petto e colavano da quel cielo, lacrime amare, perdon, gocce di pioggia.

La lasciò fare, i pugni che si susseguivano agli schiaffi e lui che tentava di nascondersi ( di chiudere gli occhi) per evitare di fissare ancora quel cielo. Mentre recuperava un po’ di indifferenza, allungando un braccio verso il comodino, sul quale, di sicuro, se ne stava un pacchetto di sigarette. E sullo sfondo ci sarebbe stato un vaso di fiori.

 

Felt the healing in her fingertips

Sentito la guarigione sulla punta delle sue dita

“…”

“Dovresti correre”

“Sai che sono pigro”

“Mi riferisco in senso più ampio.

Lei non verrà Shika.”

“…”

 

It burned like fire

This burning desire

Bruciava come il fuoco

Questo desiderio ardente

“Com’è…?”

Non gli aprì gli occhi limitandosi a scoccare il labbro, corrucciando le sopracciglia.

“Cosa?”

Suna. Sposarsi”

Un leggero sorriso gli assottigliò le labbra. Gli occhi chiusi.

“Seccante”

 

I have spoke with the tongue of angels

I have held the hand of a devil

Ho parlato la lingua degli angeli

Ho tenuto per mano un diavolo

Se la mise tra le labbra la sigaretta spenta (nessun fumo a coprirgli il volto).

Il pacchetto era caduto poco prima, con un singolare tonfo per terra.

Aveva ancora gli occhi chiusi e le sopracciglia corrugate una linea che esprimeva il suo disappunto.

-Anche l’accendino sarà caduto per terra?-

Poi la sentì, lei, ancora sopra il suo corpo (era intenta a schiaffeggiarlo)… fare, un leggero rumore, che si disperse subito nell’aria.

Click.

La fiamma inaspettata (l’accendino stava per terra) andò ad alimentare quel suo insopportabile vizio del fumo.

Fu costretto, ad aprirgli gli occhi.

Con la sigaretta tra le labbra e il fumo che saliva però, non riusciva più a scorgere il cielo in quella stanza mentre, un leggero fruscio (quello delle lenzuola, quello proveniente da lei) si portava via qualcosa dentro di lui.

Le nuvole non dovrebbero fare rumore in cielo –eppure se avrebbero fatto, il rumore sarebbe stato quello-

E riecheggiò dentro di lui, quando era già scomparso.

Riecheggiava, dentro di lui, ogni volta che vedeva le nuvole scorrere in cielo.

 

It was warm in the night

I was cold as a stone

Era calda nella notte

Io ero freddo come una pietra

 

Shikamaru.”

Mhm

Sai pensavo tu avessi più Q.I..

“…”

“Pensavo avessi più cervello”

“Non hai agito bene, per uno che ha il tuo quoziente, volevo dirtelo da tempo”

“Hai ragione Cho

 

But I still haven’t found what I’m looking for

But I still haven’t found what I’m looking for

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

 

 

“Non cambierà niente, te lo prometto”

È già cambiato tutto.

Li aprì gli occhi, facendoli perdere ancora e ancora in un blu prossimo alla pioggia. Non cambierà niente, si disse con più foga.

È già cambiato tutto.

 

I believe in the kingdom come

Then all the colors will bleed into one

Bleed into one

Well yes I’m still running

Credo nel regno che verrà

Quando ogni colore sfumerà in uno

Sfumerà in uno

Beh, si, sto ancora correndo

 

Non si mosse da sotto la pioggia. E Choji non era lì con lui. Improvvisamente, era troppo stanco per tentare di trovare ancora un pallido ritaglio di cielo fra quelle nubi.

Non lo alzò il capo.

Ancora le mani avevano il calore di un corpo tra le dita.

Ancora le guance bruciavano, per i pugni -schiaffi e poi pugni e poi di nuovo schiaffi- che l’avevano colpito.

L’aveva guardata, nel dirglielo, a lungo.

“Non cambierà niente”

 

“Ti sbagli. È già cambiato tutto”

 

You broke the bonds and you

Loosed the chains

Carried the cross

Of my shame

Of my shame

You know I believed it

Hai spezzato i vincoli

Hai allentato le catene

Portato la croce

E tutta la mia vergogna

Tutta la mia vergogna

Sai che ci credo

 

“è una seccatura”

“…Shikamaru

mhm…?”

“Lei non verrà”

 

But I still haven’t found what I’m looking for

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

 

 

Un altare bianco. Una minaccia leggera di morte in iridi turchesi.

Un vestito che stonava con la sua pelle.

Troppo bianco vicino a lui.

(non erano come le nuvole del cielo che conosceva)

 

But I still haven’t found what I’m looking for

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

 

Un fiore in una tasca, un po’ piegato verso il basso

(non aveva il solito profumo)

 

But I still haven’t found what I’m looking for

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

 

Una stanza, quattro pareti un po’ di incenso.

(non era il cielo azzurro nel quale si rifletteva)

 

Girò la testa di lato.

Verso la porta.

 

 

But I still haven’t found what I’m looking for...

Ma non ho ancora trovato quel che sto cercando

 

 

[ “Shikamaru?”

Mhm?”

“Come fai a pretendere di trovare le cose, se non le cerchi mai?”

“Sei una seccatura Ino”]

 

 

 

 

 

 

 

 

Okay.

Prima che mi uccidiate (per la precisione prima che Cami mi uccida *.* dai XD mi farò perdonare) questa è un regalo d’obbligo, anzi un controregalo ^^ per la mia sorellì.

Lei sa.

-oh soprattutto perché è sdolcinato.

 

Eh, reminescenza ShikaInocaVi”. U.u

 

Scappo.

I condensatori mi hanno rapita.

 

Yours

Sae

 

Scritta di getto, excuse me per eventuali sbagli. XD

 

Ah la canzone (che vi consiglio di ascoltare) è degli U2- But i still haven’t found what i’m looking for il © è dei legittimi proprietari e non mi appartiene minimamente!

 

 

  
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